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Autore: Clairy93    31/12/2012    2 recensioni
Clairy è orfana e da sempre vive in un collegio. Una strana voglia sulla spalla sembra tutto ciò che può in qualche modo collegarla alla sua famiglia. Sembrerebbe una storia comune, se non fosse per la scoperta di un magico armadio che condurrà Clairy in un mondo parallelo, Narnia.
Questa fan fiction è ambientata dopo "Il Principe Caspian", infatti il nostro principe, ancora innamorato di Susan, non sarà così felice dell'arrivo improvviso di Clairy.
Clairy avrà la possibilità di vivere l'avventura che sempre ha sognato e scoprire chi è veramente. Ma è necessario unire le forze perchè gravi ostacoli e nuovi pericoli minacciano Narnia...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Perdonate vostra altezza!” intervenne un consigliere “Scusate la domanda, eppure mi pare doverosa. Ora che conosciamo la parentela che vi lega al re degli Inferi, ciò potrebbe in qualche modo condizionarvi?”
Clairy guardò turbata Caspian il quale le sorrise e la incoraggiò a rispondere. 
“No, assolutamente. E’ nostro nemico e va sconfitto.”
“Questo lo sappiamo tutti, tuttavia è vostro padre. Come potete assicurarci che non abbiate intenzione di schierarvi dalla sua parte?”
“Non farei ma niente del genere!” replicò indignata Clairy.

“Lord Connor ha ragione…” con suo enorme sgomento, fu Caspian a parlare “Potresti tradirci, proprio come Alina!”
“Caspian!!! Ma cosa dici?!”
“Mio signore, potrei azzardare che Clairy e vostra sorella siano complici! Tutto ciò che ci ha raccontato sulle sue origini potrebbe essere una menzogna per introdursi nel castello e sedurvi.”
“Ma siete impazziti?!” domandò Clairy sconvolta.
“Ma è ovvio! Dopotutto Clairy, se sei figlia del re degli Inferi… non potrai essere tanto diversa da lui.” dichiarò Caspian con sguardo crudele.
“No!!! Io non sono come lui!”
“Sì invece. Traditrice!”

 
“Clairy!!!”
Caspian la chiamò e Clairy trasalì tanto era assorta nei suoi pensieri. Accennò un sorriso e si resse la testa con la mano.
“A cosa pensavi?”
Clairy provò a elaborare una risposta ma non riuscì. Troppe domande, preoccupazioni e dubbi le affollarono furiosamente la mente.
Strinse i pugni per la tensione e nascose scoraggiata il volto tra le mani.
Caspian si sedette accanto a lei e mise un braccio attorno alle sue spalle, stringendola a sé.
“Dobbiamo essere forti Clairy.” Caspian le diede un bacio sui capelli.
“Non ci riesco Caspian! Tra due giorni ci sarà la battaglia, Alina ci ha tradito per il re degli Inferi il quale, se ciò non fosse già abbastanza, è mio padre!”
Clairy strinse i pugni e digrignò i denti dalla rabbia.
“Mio padre…capisci? Con tutti gli uomini proprio il nostro peggior nemico! Ed è naturale che adesso mi osservino con sospetto! Sono la figlia di un pazzo…”
Clairy scoppiò in un pianto nervoso e Caspian la abbracciò protettivo.
“Clairy…nessuno potrebbe giudicarti. Ascolta…” le prese il volto tra le mani e la guardò con intensità.
“Tu non sei cresciuta qui. Non hai mai visto o avuto niente a che fare con Eknath fino a ieri. Sarà anche tuo padre, ma la fiducia e la stima devono essere guadagnate e lui non potrà mai pensare di ottenerle da te, all'infuori che tu sia o meno sua figlia.”
Clairy annuì un poco sollevata.
“Per tutta la vita, ho immaginato decine e decine di volte il momento in cui avrei visto i miei genitori. E ci credi che nessuna si avvicinava lontanamente all’incontro di ieri?”
Caspian sorrise teneramente e le accarezzò una guancia.
“Per Alina abbiamo qualche novità?” domandò Clairy.
Ancora non poté, o meglio non volle credere che fosse Alina la spia. La conosceva, non avrebbe mai tradito la sua famiglia. Mai. L’aspirazione al potere può essere tale da cambiare le persone? O la paura può spingere a compiere azioni che mai avresti pensato di attuare?
Eppure qualsiasi supposizione considerasse, Clairy tornava sempre allo stesso punto di partenza: era di Alina che si stava parlando.
“No purtroppo. Come sai abbiamo spedito una pergamena questa mattina a Eknath ma non abbiamo ricevuto risposta. E temo che non ne avremo…”
Caspian sospirò tristemente. Era pallido e affaticato. La notte scorsa non aveva chiuso occhio. Clairy era riuscita a scorgere nel buio il suo sguardo fisso nel vuoto mentre rifletteva e valutava qualche espediente per riavere Alina. Sorta l’alba Caspian non perse un secondo e indisse una riunione con i suoi consiglieri.
“Deve esserci per forza una spiegazione Caspian! Sono sicura che Alina sia stata costretta o minacciata, probabilmente dallo stesso Eknath!”
Caspian non rispose, guardava fisso il pavimento con aria affranta.
“Non credi all’innocenza di Alina?” domandò Clairy.
“Non lo so Clairy…” Caspian sospirò “Non so nemmeno io cosa pensare…”

Insieme si diressero alla sala del trono per discutere con i consiglieri sui dettagli della guerra.
“Donne, bambini e anziani rimarranno al sicuro nel castello.” iniziò Caspian “Evacueremo il villaggio e gli abitanti potranno rifugiarsi qui. Vorrei sapere come state procedendo negli incarichi che vi ho affidato.”
“I carri con le provviste sono quasi pronti, mio signore.” dichiarò un consigliere.
“Le riserve e ricambi per armamenti o corazze sono preparate, Vostra altezza.” disse un altro lord.
“Avete messo a conoscenza tutti i miei soldati delle tattiche e schemi per la battaglia?” domandò Caspian.
“Sì mio signore!” fu Lord Gregoire a rispondere “Poco fa ho richiamato il vostro esercito ricordando loro le strategie da voi saggiamente proposte e posso assicurarvi che i vostri uomini sono pronti.”
“Non avevo dubbi.”
“Se posso permettermi vostra Maestà…vorrei usufruire di questo momento per porgere le mie più sentite scuse alla principessa.”
Clairy si riscosse dai suoi pensieri e guardò un poco smarrita il suo interlocutore.
“Sono mortificato per come mi sono comportato qualche giorno fa in vostra presenza. La paura per questa guerra è intensa e mi dispiace aver dubitato di voi che avete sempre dimostrato un immenso coraggio. Spero possiate perdonarmi.”
“Lord Gregoire, nemmeno io sono stata gentile nei vostri confronti. Io capisco che siate spaventato, ma lo siamo tutti. E proprio per questo dobbiamo mettere da parte i rancori e sostenerci.”
“Mi rallegra vedervi porgere le dovute scuse alla vostra regina, Lord Gregoire.” dichiarò Caspian “Tuttavia signori dobbiamo procedere. Il viaggio: impegnerà una mezza giornata ma la traversata è piuttosto agevole.  Giunti nel luogo dello scontro, ci organizzeremo nel rifugio, definendo le ultime strategie e valutando il campo di battaglia."
Caspian illustrò e spiegò al meglio le ultime predisposizioni.
Conclusa la riunione, i consiglieri lasciarono la sala.
Caspian invece, esamino ancora una volta le carte sparse sul tavolo. Clairy osservò il suo sguardo concentrato e un poco accigliato, i capelli che ricadevano ai lati del volto.
Se lo perdessi…io cosa farei?
Clairy si alzò dalla sedia e raggiunse Caspian. Lui alzò lo sguardo appena percepì il suo tocco sulla spalla.
Caspian le sorrise e intrecciò la sua mano con quella di Clairy.
Se lo perdessi…lo seguirei…
 
Dopo una cena estremamente inquieta e silenziosa, Clairy e Caspian si ritirarono nella loro stanza.
Finalmente sotto le coperte, Caspian la strinse a sé e Clairy si raggomitolò subito al sicuro tra le sue braccia.
“In questi momenti mi sembra quasi non ci sia nessuna guerra da combattere. Solo io e te, mia dolce principessa.”
“E se rimanessimo così per i prossimi due giorni?”
Caspian rise e il suo sospiro le solleticò il collo.
“Potrebbero annullare la guerra. E tu non saresti in pericolo.”
Caspian le sollevò delicatamente il volto, sfiorandole con un dito il labbro inferiore, e la baciò.
“Sono il re, sono la loro guida e devo affrontare i pericoli e le minacce per proteggere chi amo. E ricorda, ora ho una ragione in più che mi esorta a vincere. Proteggerti e vivere con te il resto della mia vita.”
“…Vorrei solo essere certa che non ti capiti niente.” Clairy si sedette a gambe incrociate, guardando verso l’alto per trattenere le lacrime “Eknath e i suoi uomini non mi sembrano così…onesti. E’ ovvio, vogliono vincere e qualcosa mi dice che architetteranno qualsiasi espediente per riuscirci. E tu sei il loro obiettivo. E se tu morissi…”
Clairy si prese la testa tra le mani e strinse gli occhi.
Li riaprì quando percepì il tocco di Caspian sui suoi capelli e scorse il suo volto a pochi centimetri dal suo.   
“Non accadrà Clairy.”
“Come fai ad esserne così sicuro?”
Caspian sospirò e le prese il viso tra le mani.
“Ne sono certo. Devi fidarti.”
Clairy appoggiò la testa sul suo petto.
“Andrà tutto bene amore mio…” le sussurrò “Andrà tutto bene…”

Due giorni dopo, la mattina della partenza, tutti nel castello erano in uno stato di tensione e agitazione.
Clairy indossò l’armatura che Jocelyn aveva preparato per lei, un abito rosso scuro che sfiorava il pavimento completo di maglia di ferro e bustino di cuoio che strinse con l’aiuto di Caspian. Dopo di che prese un nastro e legò in una coda bassa i suoi lunghi capelli.
Caspian la raggiunse dopo aver indossato la sua armatura e le passò l’arco con le frecce.
Le accarezzò una guancia e le sorrise.
“Andiamo.”
Clairy annuì angosciata e mise a tracolla la faretra.
Uscirono dalla stanza e scesero le scale incontrando Trumpkin.
Dopo aver salutato Jocelyn tra lacrime e singhiozzi, Caspian ordinò a Clairy di salire sul cavallo e dirigersi in testa al gruppo.
La ragazza ubbidì, seguita dopo poco da Trumpkin.
Il numero dei soldati era impressionante, uomini, centauri, fauni e creature leggendarie provviste di armi e armature.
Caspian fu al suo fianco, in sella al suo cavallo.
Guardò Clairy, poi Trumpkin accanto a lei e infine si rivolse al suo esercito, pronto per partire.
“In marcia!!!”


Angolino dell'autrice: Scusate l'assenza prolungata ma ammettiamolo, le feste rendono piuttosto pigri! xD
Approfitto per augurarvi un felice anno nuovo e spero con tutto il cuore che questo 2013 sia sereno e gioioso e tutti i vostri buoni propositi si realizzino (alla faccia dei Maya!).
Grazie per il vostro sostegno! Un bacio e un abbraccio!

   
 
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