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Autore: Junna    31/12/2012    8 recensioni
[WHAT IF? Future Lucy]
« Non capisci Natsu? È il 7 luglio. Lo stesso giorno in cui Igneel è sparito, il giorno in cui tutto è iniziato... e il giorno in cui tutto avrà una fine » .
Il giovane mago del fuoco rimase immobile, sostenendo lo sguardo dell'intrusa. Non riusciva a scacciare la terribile sensazione che gli si era accesa nel petto, proprio dietro lo sterno, e che quasi gli impediva di respirare.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ma salve NaLu shippers del fandom :D

Approfitto di questo mini aggiornamento per augurarvi un Buon anno :D Ad esser sincera stavo preparando una shot ben diversa – uno special di Risveglio ambientato proprio a fine anno – ma non sono riuscita a terminarla per proporvela proprio oggi! (Magari nei prossimi giorni se riesco ad ultimarla :D )

Questa shottina è piuttosto drammatica (diciamo pure deprimente LoL) … ma adoro le scene strappalacrime! Questa mi stuzzicava già da tempo – colpa anche di una bellissima fan art tragica – e la lettura del 312 mi ha decisamente spinta a scriverla. Ribadisco la presenza di un SPOILER DISTRUTTIVO per chiunque non segue le scans settimanali!

Enjoy! ;)

 

 

Sayonara, Natsu

« Quella persona ha detto... di venire dal futuro ».

 

 

Lucy osservò se stessa, interdetta, la bocca spalancata per lo stupore.

Non c'era nessuno specchio a restituire la sua immagine riflessa, né tanto meno Gemini aveva assunto le sue sembianze. La giovane donna che aveva di fronte, era... Lucy. In tutto e per tutto.

« Vi prego » singhiozzò, mentre le lacrime che tentava di scacciare con i polpastrelli continuavano a scivolarle copiose lungo le guance. « Aiutatemi, prestatemi la vostra forza ».

« L-lucy? » balbettò il Dragon Slayer, impietrito. La sconosciuta annuì, cercando di ritrovare la voce tra i singhiozzi che le scuotevano il petto.

« Si, sono io » sussurrò, scrutando se stessa e i suoi nakama – che intanto sbattevano gli occhi, increduli, come a voler scacciare un'illusione.

« Perché... sei qui? » chiese la Lucy che si trovava alle spalle del drago.

« Devo parlare con voi... con te. Riguarda Eclissi » spiegò, la voce che tremava lievemente. « Lucy... tu... devi aprire il portale. O i tuoi nakama – i nostri nakama – non vedranno l'alba del nuovo giorno ».

La maga stellare sussultò, colpita dalla gravità con cui la sua stessa voce aveva pronunciato quelle parole. Parole intrise di disperazione e impregnate del sapore amaro della morte – di chi quella morte l'ha vista con i propri occhi.

Natsu fiutò il pericolo e con un passo si frappose ancor di più fra le due Lucy, speculari come il riflesso di uno specchio.

« Non mi fido di te » ringhiò, stavolta aggressivo.

La Lucy col mantello sorrise triste, guardandolo negli occhi. « Non capisci Natsu? È il 7 luglio. Lo stesso giorno in cui Igneel è sparito, il giorno in cui tutto è iniziato... e il giorno in cui tutto avrà una fine » .

Il giovane mago del fuoco rimase immobile, sostenendo lo sguardo dell'intrusa. Non riusciva a scacciare la terribile sensazione che gli si era accesa nel petto, proprio dietro lo sterno, e che quasi gli impediva di respirare.

La Lucy del futuro ignorò il silenzio appellandosi alla se stessa del passato. « Lucy, almeno tu ascoltami. Il portale... solo tu hai il potere di aprirlo ».

« C-come faccio? » chiese l'altra, catturando con la coda dell'occhio l'espressione di rimprovero del compagno di team.

« Le dodici chiavi dello zodiaco sono LA chiave. Evoca gli spiriti stellari, loro sanno cosa fare ».

« Evocare dodici spiriti contemporaneamente? È un suicidio! » esclamò Mira con orrore. Wendy sussultò spaventata mentre Happy spalancava gli occhi e portava le zampette alla bocca, come a reprimere un grido.

« Non è un suicidio ma un sacrificio necessario » ribatté dura, muovendo un passo verso la Lucy del passato.

« NON ti avvicinare » avvertì Natsu, protettivo, sbarrando la strada verso la compagna con il proprio braccio. « E smettila di dire stupidate simili. Non esistono sacrifici necessari. C'è sempre un'altra via per risolvere i problemi, qualunque sia la loro gravità. E noi l'abbiamo sempre trovata ».

« TU NON CAPISCI! » esplose lei, aggrappandosi al mantello scuro con entrambe le mani. « Stavolta è diverso, non ci sono vie d'uscita. Non esistono. E se Lucy non aprirà quel portale, le conseguenze saranno devastanti. È questo che vuoi Natsu? ».

Il drago tremò.

« Io voglio solo che Lucy stia al sicuro, che non corra alcun rischio! Non diventerà un fottutissimo sacrificio! ».

Due mani leggere si posarono sulla sua schiena, costringendolo a voltarsi. Incontrò gli occhi di Lucy e vi lesse ciò che non avrebbe mai voluto leggervi: lei aveva deciso. Aveva paura ma aveva deciso di fare quanto le era stato detto.

Non posso permetterlo – dichiarò dentro di sé, il pensiero a dar voce a ciò che il suo cuore gridava disperato.

« Tu. Non. Lo. Farai » scandì, prendendo la compagna per le spalle.

Lei posò le mani sopra quelle di lui, tirandole via. Poi gli accarezzò il volto, come avrebbe voluto fare da sempre. « Non mi fermerai, Natsu ».

« Si invece. Il fuoco dovrà smettere di bruciare se ti lascio fare una cosa del genere! » fece, mordendosi la lingua e afferrandole i polsi, incurante della possibilità di farle del male. « Non possiamo fidarci di lei, Lucy » affermò, quando lui stesso aveva la certezza che la sconosciuta fosse esattamente chi diceva di essere. Erano identiche, anche per i suoi occhi di drago a cui non sfuggiva nemmeno il più piccolo particolare. E il loro odore... inconfondibile.

Dannazione.

« Cosa sappiamo di lei? Nulla! » continuò, sperando di vedere la compagna vacillare.

« Vengo dal futuro » dichiarò l'ultima venuta, consapevole della necessità di essere rapidi « A poche ore dal vostro tempo ormai. Ho viaggiato di anno in anno per raggiungere questo preciso momento e aiutarvi a... salvarvi. E solo la vostra Lucy può cambiare ciò che è stato. Yukino dovrà prestarti le sue chiavi ma so per certo che i suoi spiriti non faranno obiezioni, è una buona causa ».

La biondina del passato annuì, lo sguardo appannato per le lacrime mentre scivolava dalla presa del drago.

« Posso farlo io » si intromise Yukino, stringendo forte le proprie chiavi « Non ho una famiglia da cui tornare, né una gilda... né tanto meno degli amici. Prenderò io il posto di Lucy ».

Il silenzio s'impadronì dei presenti. Natsu provò disgusto per aver, anche se solo per un istante, preso in considerazione l'assurda idea della maga stellare dagli occhi blu.

La Lucy del futuro sorrise. « Il tuo potere magico non è sufficiente: moriresti prima di aver aperto il dodicesimo portale. Ma ti ringrazio. Sono certa che, in altre circostanze, saremmo potute diventare ottime amiche ».

Yukino annuì consegnandole le sue chiavi e tentando di ricacciare indietro le lacrime.

La maga del passato lasciò il fianco di Natsu e, lentamente, raggiunse la se stessa del futuro, che le consegnò le due chiavi dorate mancati.

Le due Lucy si scambiarono un lungo sguardo silenzioso, l'una a trarre il coraggio dall'altra. « Hai ancora un po' di tempo – il tempo che non mi è stato concesso – non sprecarlo ».

Non serviva spiegare altro, entrambe sapevano perfettamente cosa fare e dire in quegli ultimi minuti.

« Lucy-san... non puoi davvero pensare di farlo » singhiozzò Wendy rompendo quel silenzio teso.

« E a noi non pensi? » la accusò Mirajane « A Natsu non pensi? ».

« Ci penso invece! » risposero le due Lucy con un'unica voce. « Ed è proprio per questo che devo farlo » aggiunse quella del passato.

« Lucy, ti prego, ragiona » disse il drago mentre si avvicinava alla compagna di team. « Non ho permesso a Gray di sacrificarsi per noi con quel maledetto incantesimo, né ad Erza con l'Etherion ». Prese un respiro profondo prima di incatenare gli occhi ai suoi. « Mi rifiuto di lasciarti andare, Luce ».

Lei sussultò: Natsu non l'aveva mai chiamata in quel modo, né tanto meno con quello sguardo. Non era la paura a farla vacillare, ma l'idea di dire per sempre addio a Natsu, di non vederlo mai più, di non poter mai più sentire la sua voce o il suo calore. E non avrebbe più potuto condividere il letto con lui fingendo di esserne infastidita.

La Lucy del futuro tese una mano e la poggiò sul petto del drago, assaporando il suono dei battiti del suo cuore agitato.

« Nel futuro... mi hai detto esattamente le stesse parole » confessò con la voce rotta. « Avevi il sorriso... e ho davvero creduto che potessi avere ragione. Per questo ho fatto come mi chiedevi ». Abbassò il capo, mentre le lacrime sfuggivano al suo controllo. Strinse la stoffa della casacca del compagno tra le dita, aggrappandosi a lui con tutta la forza che le era rimasta.

« Ma tu sei morto, Natsu ».

I presenti sussultarono e il Dragon Slayer boccheggiò, incapace di controbattere.

« Davanti ai miei occhi ».

Poggiò la fronte sul su petto e gli circondò la vita con le braccia, respirando a pieni polmoni il suo odore e immergendosi nel suo calore di drago.

« E dopo di te, tutti gli altri. Mira, Cana, Erza, Gajil... Happy. Tutti. Gli spettatori dei Grand Magic Games... ».

« Non posso permetterlo » dichiarò la Lucy del passato. Quella del futuro si allontanò dal Dragon Slayer, gli occhi rossi per il troppo piangere.

Natsu balbettava, confuso, impaurito, il cuore stretto in una morsa, il petto come trapassato da mille lame affilate.

« Non... è possibile ».

Abbandonò le mani lungo i fianchi, sconfitto, incapace di guardare in volto la sua compagna – nessuna delle due.

La Lucy del passato si avvicinò, facendo scivolare una mano nella sua, improvvisamente fredda.

« Natsu ».

« Perché... perché proprio tu Lucy? ».

Non fu il suo tono a spiazzarla, quanto il vedere le lacrime del compagno scendere giù, lungo il viso. Lei non rispose e con le dita gli accarezzò la guancia, tentando di sollevargli il volto per guardarlo negli occhi.

Ma lui non glielo permise, le afferrò la mano e gliela strinse forte.

Un singhiozzo gli sfuggì dal petto. « Dimmi perché ».

« N-non lo s-so ».

« Non voglio che tu... svanisca ».

« E io non voglio lasciarti ma... devo. Tu avresti fatto lo stesso per tutti noi e devo essere coraggiosa perché c-così... potrete continuare a vivere ».

La stretta del drago sulle sue mani si fece ancora più forte.

« In tutti i miei progetti, in qualsiasi sogno sul mio futuro tu... tu... eri sempre lì, insieme a me ».

« Natsu... »

« Non ho mai... mai immaginato la mia vita senza di te ».

I loro nakama distolsero lo sguardo da quella scena, quasi per paura di rompere il momento, così impregnato d'addio. Non potevano fare nulla e questo rendeva quell'attesa ancora più terribile.

« Non c'è più molto tempo » avvisò la Lucy del futuro allarmata « Dovete preparavi allo scontro. Il Re Drago sta per arrivare e non dovreste essere qui, ma con gli altri. È arrivato il momento di dirgli addio, me del passato ».

La maga stellare ubbidì e afferrò il volto del compagno con entrambe la mani, osservando il suo viso e quegli occhi che, ormai, erano diventati la prima cosa che vedeva appena sveglia, ogni mattina. E poi lo baciò, in punta di piedi, le sue lacrime a mischiarsi a quelle di lui.

Natsu le afferrò la vita, attirandola a sé come a volerla fondere con il proprio corpo per non separarsene mai. Quel bacio era tanto dolce quanto amaro, perché sapeva dell'amore che provavano l'uno per l'altra e della disperazione che quell'addio significava per entrambi.

« Io ti amo Natsu » confessò piangendo, mentre sentiva il cuore spezzarsi. « Da sempre ».

« Ti amo anche io, Lucy » rispose, sconvolto che quella verità – sepolta nel proprio petto chissà da quanto tempo – affiorasse solo in quel momento. La abbracciò chiudendo gli occhi e pianse insieme a lei, sigillando quell'addio l'uno stretta all'altra.

« Devi andare ».

« Lo so ».

Si allontanò da lei camminando all'indietro, sfiorandole la mano fino a che la distanza fra loro li separò. A quel punto si voltò e corse via, seguito dai propri nakama che, con uno sguardo muto e bagnato, salutarono la loro compagna.

« Addio amici » singhiozzò Lucy, cingendo le spalle con le proprie braccia, in preda ai brividi ora che il calore del drago iniziava a scemare.

La se stessa del futuro si voltò verso il maestoso portone dorato. « Mettiamoci a lavoro »

La maga stellare annuì, gettando un ultimo sguardo laddove il Dragon Slayer era sparito.

« Sayonara, Natsu ».

 

 

 


Ommiodio.

 

Ok spero che questa cosetta vi sia piaciuta – da leggervi “vi abbia angosciato quanto ha angosciato me scriverla . Perché ciò significherebbe che sono riuscita a trasmettervi qualcosa ç.ç per me è stata dolorosa e sofferta – ma ehi, sono masochista :D

Sinceramente, non ho molto ben capito questa cosa del Portale-progetto Eclipe. Nel senso... quel portone deve essere aperto da Lu con le 12 chiavi – e questo sicuro le costerà la vita – ma... si insomma, lei sta viaggiando come niente fosse da quel portale no? O.o Vabè, mi rendo conto che questa shot potrebbe essere piena di incongruenze, ma vi esorto a leggerla esclusivamente nell'ottica di un addio drammatico. Non ho idea di cosa Mashima abbia in mente... ma sono certa che il sensei non ci deluderà :D O almeno spero!

Fatemi sapere se vi è piaciuta, se l'avete odiata... insomma critiche e giudizi ben accetti *-* Mi scuso con i possibili errori, virgole messe alla cavolo... ho riletto diverse volte, ma sono talmente eccitata per stasera che non riesco a stare ferma un attimo. Magicland mi aspetta *-* e tra una mezz'ora prenderò il treno alla volta di Valmontone! :D

Di nuovo tanti auguri :D E al prossimo aggiornamento!

 

 

   
 
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