Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: S_BooBear_    31/12/2012    0 recensioni
Dal terzo capitolo:
"Mi giro con il cuore che mi batte forte, e piena di speranza. Quello che vedono i miei occhi è il mio splendido migliore amico coperto da dei boxer neri ed una sottile maglia bianca. Appena i nostri occhi si incrociano io sorrido nel vederlo spaesato e confuso, ma ugualmente felicissimo. Mi alzo come un fulmine dal divano e corro in braccio a Louis che mi aspetta con le braccia aperte. "
Dal quarto capitolo:
Le accarezzo i capelli morbidi, guardando il soffitto insieme a lei.
“Mi sei mancata tanto Em, non allontanarti MAI più da me, ok?”
Lei sorride contro il mio petto e mi stringe un braccio sul fianco giocherellando con la mia maglia.
“Non lo farei mai mio Boo, ricordi?” chiede alzando appena il viso e guardandomi negli occhi. Mi porge il mignolo, che io accetto sorridendo. Facciamo la nostra stretta di mano segreta, quella che abbiamo inventato quando avevamo dieci anni.
“Amici per sempre.” affermo tornando ad accarezzarle i capelli.
“Per sempre..” ripete Emily piano.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 1

 

E' strano come la tua vita può cambiare da un momento all'altro senza che tu abbia il tempo di accorgertene, come una persona che ti ha accompagnato per la tua intera infanzia, e parte della tua adolescenza, in un solo istante, possa andarsene.

Quando succede ad amici e conoscenti, non puoi che esserne triste e mostrare compassione, dando loro una pacca sulla spalla, sussurrando un:” Ti capisco”, anche sapendo che non è la verità.

Puoi capire solo se ci passi tu stesso; capire il dolore che si prova quando una persona a cui tieni, ti viene strappata via, strappata via da te e dalla vita.

Puoi capire come ci si sente a piangere ore ed ore per sfogarti, e cercando di dare una spiegazione plausibile, ad un fatto così improvviso, quasi surreale, e terribilmente triste.

E' così che continuavo a sentirmi, debole, sola, indifesa.

Ero seduta su una panchina, con le gambe tirate al petto ed il viso poggiato sulle ginocchia. Guardavo ormai da qualche ora il prato verde e pieno di lapidi poco sotto di me, riempiendo la mia mente di flashback, non soltanto di quella sera ma di tutti i momenti passati, belli e brutti, cercando di trattenere le lacrime che ormai da giorni inondavano le mie guance.

Pensavo che prima o poi sarebbero cessate, ma proprio in quel momento, una scena dell'incidente riappare davanti ai miei occhi, e nuove lacrime iniziano a scendere per l' ennesima volta: vedo la pioggia battere nel parabrezza, un fulmine squarciare il cielo buio e nuvoloso, privo di stelle, due fari mi passano davanti agli occhi, poi mio padre che cerca di sterzare senza successo, ed infine il terrore negli occhi di mia madre. Quegli occhi così belli, coperti da un orrendo strato di paura.

Vengo riportata alla realtà da una mano che viene poggiata sulla mia spalla coperta soltanto da una maglietta nera, come il resto dei miei vestiti d'altronde. Alzo leggermente la testa per riuscire a vedere la persona che si è seduta accanto a me, e scorgo il viso stanco e maturo di mio fratello Matthew.

Appena vede i miei occhi rossi e pieni di lacrime, mi prende la mano e mi abbraccia stretta, cosa che si ripete costantemente da diversi giorni.

Matthew biologicamente parlando è il mio fratellastro, perché nato da mio padre e la sua ex-moglie, ma non l' ho mai considerato come tale, ma come un magnifico fratello che amo con tutto il cuore. Lui c' è sempre stato per me, in ogni momento, e mi ha aiutata al massimo, nonostante la differenza di età; Infatti lui ha ormai trentacinque anni, mentre io ne ho compiuti diciotto da quasi due mesi.

Appena sciogliamo l' abbraccio, Matthew mi asciuga le rimanenti lacrime dal viso per poi lasciarmi un dolce bacio sulla tempia, e iniziando a dondolarmi lentamente sul suo petto muscoloso.

Lui, da giovane, era il portiere della sua squadra di calcio, e successivamente ha giocato anche a basket. E' sempre stato un ragazzo atletico, ma non si vantava mai del suo corpo scolpito, perché adorava allenarsi. Aveva sempre pensato di diventare allenatore, ma non aveva mai finito la scuola, e quindi non aveva i requisiti adatti per diventarlo. In compenso aveva ereditato l'hotel dei miei genitori, ed adesso era diventato il direttore e gestiva tutto il palazzo insieme a sua moglie Lucia, un italiana meravigliosa e davvero perfetta per lui.

Sotto la stretta di mio fratello riuscivo a sentire il profumo del dopobarba e la morbidezza della stoffa della sua maglietta rigorosamente nera.

Piano piano si allontana da me, come se avesse paura di lasciarmi sola o addirittura di farmi male.

Ti voglio bene Em, e sai anche che loro non vorrebbero vederti qui a piangerti addosso, quindi alzati, perché ti devi preparare per partire.”

Dicendo questo si alza lentamente e si gira verso di me porgendomi la mano per farmi alzare.

Ah,Dato che dopo il funerale non ti trovavano e volevano lasciarti un po' sola, Liam e Ally mi hanno riferito di dirti che ti aspettano nella tua stanza all'hotel, e che domani mattina partirete insieme per tornare a Londra” aggiunge con un sorriso appena accennato per la tristezza generale.

Era da ormai più di due anni che non tornavo a Londra ,la mia città natale, e mi mancava terribilmente. Mi ero trasferita qui a Wolverhampton perché i miei avevano pensato che sarebbe stato carino aprire un attività nella città in cui erano nati loro, ma dato che ormai non ho più ragioni per rimanere qui, Matthew escluso, e Liam ha chiesto a me ed Ally di andare a vivere da lui e i ragazzi a Londra, non mi sono fatta scappare l' occasione e ho deciso di partire.

Mi mancherai da morire Flanella, fai buon viaggio piccola”

Grazie, non so cosa farei senza di te fratellone”

Dopo un caloroso abbraccio e gli ultimi saluti e raccomandazioni, Matthew mi accompagna sino al taxi che mi riporterà all'hotel, e si allontana con passo stanco verso Lucia, che lo accoglie baciandogli dolcemente la guancia,e prendendogli la mano sinistra, per poi incamminarsi per le strade di Wolverhampton.

 

Arrivo all'hotel in dieci minuti scarsi e saluto con un piccolo sorriso gli impiegati che mi vedono entrare dalla porta principale, per poi incamminarmi verso la mia stanza al quarto piano, la numero 417.

Non riesco neppure ad aprire completamente la porta, che una Ally leggermente preoccupata, mi accoglie stritolandomi in un forte abbraccio, e accarezzandomi in modo dolce i capelli.

Allyson è la mia migliore amica da sempre, sin dalla nascita. I nostri genitori erano amici da tempi immemori, e noi abbiamo portato avanti la tradizione. Non ci siamo mai divise, tanto che due anni fa, quando io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Wolverhampton, con il consenso dei suoi, lei è partita con noi. Ha lunghi e lisci capelli biondi, che le arrivano a metà schiena, degli occhi splendidi, di un colore tra il verde ed il marroncino, che cambiano intensità al variare del tempo o delle sue emozioni.

Ha un fisico asciutto, dolce e slanciato, privo di qualsiasi tipo di muscolo, dovuto al fatto che ha sempre avuto un'avversione per qualsiasi tipo di palestra, aggiungendo poi che è una pigrona di prima categoria.

Per un po' di tempo però abbiamo fatto nuoto insieme, ma non è durato.

Io sono invece, il suo esatto contrario.

Lei è sempre stata molto magra e con una carnagione molto chiara, io invece, ho sempre avuto la carnagione più rosea, e per la maggior parte della mia infanzia e l' inizio della mia adolescenza, sono stata in sovrappeso rispetto al normale.

Ho sempre avuto problemi per questo, non soltanto nell'accettarmi, ma anche problemi fisici.

Avevo un principio di insulinoresistenza, che probabilmente non seguendo le cure, mi avrebbe portato ad avere il diabete.

Per fortuna, quando ho raggiunto l' età per capire la gravità della cosa, a quindici anni circa, mi sono fatta forza, e ho cercato di uscirne, prendendo delle medicine specifiche, moderando il cibo, e triplicando l' attività fisica che già facevo. In questo tempo lontano da Londra, sono finalmente riuscita ha risolvere totalmente il problema che mi perseguitava da ormai troppo tempo, e adesso mi sento quasi rinata.

Appena mio cugino Liam, prima del funerale di oggi, mi ha visto dopo questi due anni di “lavoro”, è scoppiato a piangere dalla felicità, perché lui, insieme a Allyson e mio fratello, erano gli unici che sapevano esattamente quanto stessi male per questo fatto,e nonostante gli sforzi dei miei, solo loro erano riusciti a capirmi completamente. Liam soprattutto, perchè anche lui c'era passato da piccolo, e sapeva meglio di tutti come ci si poteva sentire.

Nonostante adesso stessi meglio, tutti questi anni di prese in giro e anche alcune scene di bullismo, mi avevano resa molto più insicura di quanto lo fossi già, e mi “obbligavano” a richiudermi in me stessa. A questo si è poi aggiunta la morte dei miei genitori, che mi ha fatto cadere in uno stato comatoso, ma, Ally e Matthew, sono riusciti a tirarmi su un' altra volta.

Sono ormai tutto per me.

Mi hai fatto stare in pensiero Em, pensavo avessi cambiato idea”

Mi risveglia dai miei innumerevoli pensieri Allyson, che ha finalmente sciolto l' abbraccio in cui mi aveva rinchiusa, fissandomi con i suoi occhi luminosi.

Sposto lo sguardo verso Liam che mi guarda cucciolosamente e gli sorrido, prima di andare ad abbracciarlo per l' ennesima volta.

Mi dispiace avervi fatto aspettare” dico staccandomi da Liam. “Ma volevo rimanere un po' a pensare.” Mi sorridono compassionevoli “Comunque non cambierei mai idea. Dico, stiamo parlando di Londra, della mia adorata Londra!” Aggiungo, cercando di sorridere il più possibile, per far capire a mio cugino e Ally, che mi serve ancora tempo per riprendermi, ma che insieme a loro posso farcela, come è sempre stato. Certo, lasciare qui Matthew non mi aiuterà di certo, ma mi rialzerò di nuovo, nonostante tutto.

Ok cuginetta. Io vi lascio sole a preparare le vostre valigie, tornerò a prendervi domattina alle cinque in punto. Fatevi trovare sveglie e brillanti, dobbiamo fare una sorpresa ai ragazzi.”

Dicendo questo, mi schiocca un ultimo bacio sulla guancia e si avvia verso la porta per poi aprirla.

A domattina Lì, fai il bravo” Rispondo sarcastica. Lui ride brevemente e attraversa la porta, per poi chiudersela alle spalle e avviarsi verso la sua stanza al sesto piano.

Quando mi giro verso Allyson, la trovo a fissare il punto in cui Liam se n' è andato, con un piccolo sorriso da abete stampato in faccia.

Sorrido di rimando anche io, quando dopo pochi secondi Ally si volta verso di me, ed arrossisce, per poi buttarsi a capofitto nel suo armadio, a preparare le valigie per tornare finalmente a casa.

Una delle poche cose che abbiamo in comune è l' amore per mio cugino.

Certo, il mio è come un amore fraterno, mentre quello che prova Ally è più forte e profondo.

Lei è follemente innamorata di lui da ormai più di dieci anni.

Liam e Ally hanno la stessa età, mentre io ho un anno in meno di loro. La mia biondina è nata a novembre, mentre io sono nata circa sette mesi e qualche giorno più tardi, a giugno. Sono nata prematura, circa quindici giorni prima del previsto, quindi, inizialmente, ho avuto dei piccoli problemi respiratori, ma niente di preoccupante in confronto a quello che era successo a Liam appena nato.

Liam è nato dai miei zii Caren e Geoff, ad agosto dello stesso anno di Ally.

Finalmente chiudo le enormi valigie straboccanti di tutte le cose che possiedo, e mi butto goffamente nel lettone matrimoniale mio e di Allyson, e dopo pochi minuti vengo raggiunta da quest'ultima, che si stende, al contrario di me, delicatamente sul materasso, per poi stringersi a me sotto le coperte.

Buonanotte Emily, sarò sempre qui per te” sussurra abbracciandomi.

Ti voglio bene” diciamo contemporaneamente.

Ridiamo piano per alcuni istanti, e ci lasciamo finalmente andare tra le braccia di Morfeo.













Buon salve a tutti miei cari lettori! Sono tornata con la mia prima fanfiction, e per chi non lo sapesse, ho già scritto una OS su Harold e un'altra ( scritta dal mio Payno) su Louissino. Cosa ne pensate di questo primo capitolo? Per il momento ho presentato la vita di Emily, inspirata a me stessa, e di altri due personaggi quali Allyson, la sua migliore amica, ed il nostro Daddy Liam :) 
Alloooora, secondo voi, quando dovrei pubblicare il prossimo capitolo? Non sono sicura del tempo tra la pubblicazione di un capitolo e l' altro, quindi, voi come vorreste che facessi? Mi potreste consigliare in una recensioncina? Grazie di aver letto, e spero che vi sproni a leggere i prossimi capitoli :)
P.S. Buon anno a tuttiii!!!                                                                                                                              
P.P.S. Nel prossimo capitolo spero di riuscire a mettere anche le foto delle ragazze :)
                                                                                                                                                                                                  -Lots of love Sara-







 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: S_BooBear_