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Autore: Mich J    31/12/2012    2 recensioni
' La vita è come uno specchio. Sorridigli e lui farà lo stesso con te. ' Sfortunatamente con me non funziona bene questa tecnica.
Benvenuti in un mondo tutto mio: ricco di incoerenza, acidità, menzogna, amore, ironia.
Esatto, il MIO mondo. Potrete amarlo come potrete odiarlo.
Sono Michelle, Michelle Johnson e sono qui per raccontarvi della mia vita incasinata, ma soprattutto per raccontarvi dell'amore nella mia vita, sono molto sfortunata in amore tanto che... Bhè, se volete saperlo la storia è questa qui! Posso solo dirvi che tutto ha inizio con un viaggio, un semplice viaggio dove non conoscevo nessuno.
Che altro posso dirvi? Buona lettura, con affetto M.J.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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' Piacere, Marco..' La sua voce continuò a suonarmi nella testa per tutto il viaggio e non mi resi conto delle due ore di volo.
Quando atterrammo lo cercai con lo sguardo per tutto il tempo, ma senza risultato.
Era sparito, non  c'era da nessuna parte.. Si, eravamo molti ma durante il viaggio per arrivare al college avevo visto quasi tutti due volte.. Ma lui non c'era..
' Me lo sono sognato ' inziai a pensare. Ma non poteva essere un sogno, era troppo reale.
 
- Fabi, hai visto il ragazzo che si è presentato a me prima.. Marco? -
 
- Mmm.. No, non l'ho visto.. Perchè? - Rispose Fabiana e intanto mi guardava come se fossi pazza.
 
- Oh.. N-Niente, tranqulla. - Sorrisi e feci finta di nulla.
 
Continuammo a camminare e intanto stavo iniziando a conoscere altra gente ma non riuscivo a pensare ad altro. L'unica cosa che me lo levò dalla testa fu la bellezza del college quando arrivammo. Era un edificio altissimo e bianco con le finestre blu.
Aveva almeno 8 piani e per ogni piano c'erano 10 stanze.
Ognuno scelse il compagno di stanza, io ovviamente scelsi Fabiana, ma nemmeno un quel momento vidi Marco.
 
Le ore passavano e nemmeno a cena Marco si presentò. Allora cominciai a pensare di averlo immaginato davvero, così non toccai cibo.
Era già tardi così io andai subito in camera mentre gli altri facevano amicizia nel cortile al piano terra.
Ero in camera sul letto che cercavo di prendere sonno quando mi bussarono alla porta.
 
- Un momento.. - dissi mentre cercavi di darmi una sistemata per non sembrare troppo avvilita e stanca..
Continuavano a bussare alla porta con insistenza.
 
- Eccomi, eccomi.. Arrivo.. Fabi ti ho detto di portarti le chiavi di sco... - La voce mi si fermò in gola.
 
- Oh, ciao biondina! -
Era lui, di nuovo lì.. Davanti a me chi mi stava parlando! Non riuscivo a crederci così stropicciai gli occhi per essere sicura di non essermi addormentata.
 
- Oh scusa, stavi dormendo? - Mi chiese dispiaciuto.
 
- Emm.. Nono, s-stavo solo leggendo eh eh. - Iniziai a sorridere come un'ebete, ma non riuscivo davvero a capire il motivo. Insomma, sapevo solo il suo nome ma ero già COTTA di lui.. O almeno credevo.
 
- A-allora... Che ci fai in giro a quest'ora di notte a bussare alle porte? - dissi io accennando un sorriso.
 
- Veramente sono solo le 10.30... Comunque visto che sono tutti giù stavo cercando qualcuno con l'accendino, tu ne hai uno? -
 
- Io no, controllo se ce l'ha Fabiana.. Aspetta un secondo. - Sapevo che lei aveva un accendino ma ci misi ugualmente un pò di tempo per vedere se stavo sognando o no. Iniziai a darmi pizzicotti, a stropicciarmi gli occhi.. Sembravo impazzita! Ma penso che se voi vi foste trovati nella mia stessa situazione avreste fatto lo stesso.
 
- Eccomi eh, l'ho trovato.. Scusa, siamo appena arrivate ma camera nostra è già un casino. - Glielo porsi e mi ritirai subito indietro.
 
- Grazie mille.. Seenti.. - Disse intimidito - Ti va di accompagnarmi in terrazza a fumare? -
Coooosa? Mi stava chiedendo di accompagnarlo? Solo io e lui? 
 
- Oh ma c-certo.. Si, perchè no. - Rientrai un attimo per darmi una sistemata dopo di che andammo subito sul terrazzo.
 
- Ti orienti bene qui dentro, come mai? - Era davvero bravo, conosceva ogni angolo di quel college e non era nemmeno un giorno che stavamo lì dentro.
 
- Me lo ha descritto un mio amico che ci è venuto l'anno scorso. - Si accese la sigaretta, fece un sospiro e si sdraiò per terra. - E' bello qui, non è vero? Adoro guardare le stelle. -
 
- Già, è fantastico. Dove abito io la sera non ci sono molte luci così le stelle si vedono molto bene. - Era una situazione stupenda, ma come tutti i momenti belli deve esserci sempre qualcosa a distruggerli. Così in quel preciso momento di silezio tra me e lui la mia pancia brontolò.
 
- Mmm.. - Ero rossa come un peperone e cercavo di nascondere l'imbarazzo premendo le mie mani contro la mia pancia.
 
- Eh eh, non ho cenato stasera.. Non avevo molta fame. - Stavo cercando di spostare l'attenzione su un altro argomento.
 
- Nemmeno io ho cenato. Dicono che il cibo qui non è dei migliori.. In camera dovrei avere delle merendine, mia madre mi ha riempito dopo aver saputo del cibo che fanno qui, ne vuoi una? - 
Era dolce.. Davvero dolce. Mi piaceva sempre di più e mi sembrava di parlare con lui da anni.
 
- Emm.. Magari grazie. - Dopo la mia frase spense la sigaretta, si alzò e mi tese la mano. Il suo viso era illuminato dalla luce delle stelle e della luna e vi posso giurare di non aver mai visto qualcuno di più bello.
  
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