31/12/2012
5 recensioniHow does it work?
Hikaru non aveva idea di come funzionasse il sesso. Sarà stato forse che la sua mente, semplice e spensierata, non se l'era mai posta come domanda. Però, man mano che cresceva e ne sentiva parlare dai suoi coetanei, decise di chiederlo innocentemente al suo compagno di banco.
“Kariya-kun... Mi spieghi come funziona il sesso?”
Il difensore, che stava distrattamente mordicchiando una penna mentre si preparava a tornare a casa dalla fine delle lezioni, rischiò il soffocamento alla domanda di Kageyama.
“Tu vuoi sapere COSA?!”
“Come funziona il sesso... Ho questa curiosità! Ne parlano tutti oramai, mi chiedevo cosa ne sapessi tu... Mi spieghi?”
I loro sguardi, così diversi, si incrociarono per un lungo istante. Hikaru era forse impazzito, a porre una richiesta simile a un tipo come lui?
“P-Perché dovrei sapere IO come funziona il sesso?!" Sbottò il ragazzo dagli occhi gialli, visibilmente imbarazzato.
“Perché sei sempre così disinvolto, Kariya-kun" Rispose l'altro con tranquillità "E poi ti ho chiesto solo di mostrarmi come funziona per prepararci all'evenienza... Non di farlo noi due!”
"C-Ci mancherebbe altro!"
“E dai, Kariya-kun” Gli occhi dell'attaccante numero 16 cominciarono ad assomigliare a quelli di un cucciolo “Sei sempre per i fatto tuoi... La solitudine non fa bene a nessuno! Spiegare le cose agli altri può aiutarti a rapportarti bene con loro!”
Eccolo che ricominciava con la sua solita solfa. Ci era riuscito con Amagi, ma Kariya non si sarebbe lasciato intenerire da certe moine, nossignore. In questi casi, bisognava sferrare un broncio degno di nota, uno di quelli alla Masaki Kariya che convinceva chiunque a lasciar perdere. Ma avrebbe dovuto essergli chiaro fin da subito che il ragazzino che aveva di fronte non era chiunque.
“Kariya-kun, se ti rapporti bene con gli altri puoi trasformare quel broncio in un sorriso!”
Era incredibile quanto quel ragazzo sapesse essere melenso. Ma sì... Alla fine, pensò Masaki, bastava rifilargli qualche parola a caso e avrebbe smesso di importunarlo con simili quesiti.
“S-Se proprio devo...” Biascicò confuso, roteando gli occhi.
"Se non vuoi spiegarmelo qua a scuola..." iniziò Hikaru sorridendogli. "Puoi venire a casa mia oggi pomeriggio."
Kariya per un secondo pensò che il suo amico dovesse essere più perverso di quanto avesse pensato, ma si ricredette quando notò il sorriso innocente sul volto del compagno.
"D'accordo, verrò a casa tua." E così avrebbe evitato anche quel rompiscatole di Kiyama.
Masaki camminava qualche passò indietro il compagno dai capelli viola, anche perché non aveva idea di dove fosse casa sua, non c'era mai stato, e mai aveva pensato che ci sarebbe andato. E invece si era sbagliato. Ed in più doveva fargli anche una spiegazione sul sesso!
“Ecco, abito qui!” Annunciò Kageyama con la sua voce squillante, indicando un piccolo palazzo nei dintorni del parco. Masaki si prese qualche istante per ammirare il posto: gli faceva sempre uno strano effetto vedere le case. Hikaru prese le chiavi dalla tasca, lanciò un sorriso a Masaki e spalancò la porta.
"Sono tornato!" esclamò contento, afferrò l'altro per il polso e lo trascinò dentro con lui. "E c'è anche un mio amico!"
La madre di Hikaru si fiondò all'ingresso e salutò timidamente l'ospite, prima di lanciare un urlo; quel ragazzo aveva i capelli di un colore di cui lei aveva paura.
"Mamma...?" chiese incerto il viola. "Stai bene...?"
Lei annuì poco convinta, poi sparì in cucina... Per tornare poco dopo, con una manciata di pomodori in mano. Masaki deglutì, c'era qualcosa che lo spaventava in quella donna.
"Lui è Masaki Kariya!" lo presentò Hikaru. La madre accennò un sorriso.
"Be', Masaki-kun, ti piacciono i pomodori?"
"V-Veramente non li amo." Mormorò incerto Masaki.
"Oh." La madre di Hikaru sembrava piuttosto delusa. "E i capelli rossi...?"
"Cos...?" Non finì la domanda che un pomodoro gli sfiorò la guancia, schiacciandosi contro il muro. Hikaru iniziò a ridere.
"Scusami caro." aggiunse la donna, sorridendo sinistra. "A me piacciono molto."
L'attaccante, che non riusciva a trattenere le risate, prese l'amico per un braccio e, avvertendo velocemente la madre, lo condusse verso camera sua.
“Scusa mia mamma per favore, Kariya-kun” Disse con il suo solito sorriso “Soffre di... Cianofobia, mi pare si chiami. Non sopporta l'azzurro e i tuoi capelli le hanno dato un po' fastidio...”
“Non mi sembra una buona scusa per bombardarmi con un pomodoro!” Borbottò l'altro, scostando nuovamente lo sguardo “Mi ha anche sporcato!”
“Hai ragione, e mi dispiace. Però sai... A me i pomodori invece piacciono molto!”
Allungò il dito verso la sua guancia e raccolse il pomodoro, leccandolo con gusto. Kariya rabbrividì alla scena, ma in fondo la trovava, pur non sapendo perché, serena e rassicurante. Inoltre, magari Hikaru aveva dimenticato il motivo della presenza dell'orfano in camera sua.
“Allora, Kariya-kun? Me lo spieghi?”
Sospirò. Non si poteva scampare a Hikaru Kageyama e ai suoi occhi da cerbiatto. Si mise comodo sul letto e scrutò il soffitto, in cerca di una risposta che potesse soddisfare il suo curioso interlocutore.
“Vediamo...” Cominciò “Mi sembra di aver visto un documentario sulla nascita dei bambini, una volta...”
“Davvero? Non sapevo ti interessassi a questo tipo di cose, Kariya-kun!”
“F-Fuori pioveva e c'era la tv accesa! Non credere che sia stata una scelta di mia sponte, eh!!”
Con un ultimo sospiro, Masaki portò alla mente tutto ciò che aveva imparato e lo espose al suo amico, che ascoltava come incantato. Con sua meraviglia, non si stava annoiando affatto, anzi: era così semplice e naturale parlare a Hikaru, guardare le sue reazioni e ad ascoltare i suoi “Oooh, davvero?”, “Non lo avrei mai detto!” e le altre svariate esclamazioni di stupore. Illustrare le dinamiche di un argomento delicato come il sesso poteva diventare divertente se ad ascoltare c'era lui, la persona giusta. Il broncio si trasformava lentamente in sorriso ,e il viola si avvicinava sempre più, soddisfatto ma con un altro piccolo interrogativo per la testa.
"Kariya-kun?"
"Cosa c'è, ancora?"
"...Tu sei un bravo insegnante?"
a quella domanda, Masaki sentì rimbombargli in testa la voce del suo proverbiale istinto. forse perché fuori cominciava a far buio. forse perché il letto di Hikaru era terribilmente comodo. forse perché per tutta la sera aveva parlato di tematiche delicate con il suo amico. forse perché costui, con il suo sguardo curioso ma attento, suscitava un insolito fascino. forse per tutti questi motivi il suo istinto gli suggerì spontaneamente le seguenti parole.
"Be'... C'è solo un modo per scoprirlo."
[--Angolo delle Banane di ghiaccio (WUT.)--]
Se possedete qualcosa di azzurro, SCAPPATE FINCHE' SIETE IN TEMPO.
...E con ciò, diamo il via all'account delle Frozen BananaHs, yay!
Salve, qui vi parla Ursy. Camy è di là in regia che controlla che io non mi prenda a insulti :D
In una domenica mattina di noia su Facebook, abbiamo deciso di aprire un account nel quale scrivere storie a due mani e abbiamo deciso di inaugurarlo con questa shot :3 so che qui ci sono molti sostenitori della RanMasa, ma speriamo che anche questa HikaMasa (o MasaHika, ancora non ho capito) dal finale aperto possa essere comunque di vostro gradimento u.u
Non credo ci sia altro da dire... Non tirateci i pomodori, per favore ^^' * Ursy fugge *
Alla prossima (forse)!
Flame e BananaH, alias Ursy e Camy