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Autore: MakieyoMela    31/12/2012    3 recensioni
Indossò le cuffie del suo iPod quella mattina mentre la canzone risuonava con un tono felice nella sua testa, nel tragitto che stava facendo con l'auto. Tamburellava le dita sulle sue ginocchia e guardava fuori dal finestrino un po' appannato. Per quel poco che vedeva, c'era neve dappertutto: sugli alberi, sulle case, a terra. Sorrise. Le piaceva la neve. Era così bianca e soffice, le faceva pensare alle nuvole che poteva ammirare solo da lontano.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II.

Le settimane passarono veloci e ogni giorno, Dasom col suo pennarello rosso, disegnava una lurida X sui giorni passati notando che quella data cerchiata stava arrivando. Dasom amava il capodanno e ogni anno lo aspettava quasi fosse il suo compleanno. E finalmente arrivò. 
Quella mattina stessa, la ragazza dai lunghi capelli biondi platino, un po' sfatti, era in cucina con tanto di tovaglia legata al corpo e cappello da cuoca stretto. Amava cucinare con sua madre e sbuffò sapendo che quel momento stava per essere interrotto per i suoi studi; Lee Taemin stava per arrivare a casa sua. No, non le aveva dato nemmeno qualche giorno di ferie, Taemin voleva farla studiare e studiare ancora fino a Giugno inoltrato e da quella notizia, Dasom aveva iniziato ad odiare il ragazzo dai tratti angelici.
Nessuno si era mai permesso di interrompere quell'avvenimento, e nemmeno lui doveva, non poteva. Mentre della farina e del latte rimanevano attaccati al viso della ragazza sorridente, il campanello bussò più volte e la madre andò ad aprire.Quella madre che era ancora preoccupata per la malattia della figlia. Perché Dasom.. Non voleva guarire. Era diventata così masochista che ormai soffrire in quel modo e non avere una vita sociale le andava bene. E la madre... Diamine, lei se ne sentiva responsabile.
Aprì la porta lentamente, venendo innondata dalla ventata fredda che portava la fine di dicembre e con un piccolo sorriso fece entrare il ragazzo, ricoperto di neve, in casa. 
-Dasom è di là.. Sta cucinando.. Io devo uscire per comprare altro cibo, abbiamo finito le carote- Ridacchiò l'anziana signora che prese il suo cappotto in pelliccia finta appeto all'attaccapanni e scappò quasi da quella casa calda. Sarebbe stato Taemin ad avvertire la ragazza che era ancora in cucina a preparare il cenone.
Chiuse la porta alle sue spalle e raggiunse lei con un piccolo sorriso sulle labbra. E lui sapeva che quelle carote erano inesistenti perché.. Era stato lui a chiedere alla signora di farli rimanere un po' soldi. Taemin doveva parlarle.
-Ciao Dasom- Pronunciò con quella voce che la bionda amava da morire, difatti alzò lo sguardo alla svelta da ciò che stava facendo e arrossì di botto, tirando su col naso. Solito raffreddore.
Deglutì, mostrando un tenero sorriso e fece un cenno di capo -.. Ciao Taemin- Inutile dire che il loro rapporto era migliorato, no? Ma c'era un grosso problema tra i due.. Che forse nessuno sarebbe mai riuscito a risolvere davvero. 
-Stai scrivendo il tuo diario?- Sorrise l'altro, poggiando la cartellina sulla sedia del tavolo e afferrando il diario contornato di cose femminili e tenere della ragazza poggiato per di lì -Posso leggerlo?-
-No, Taemin-sshi. E' il mio diario- Scosse lievemente la testa e si pulì le mani con un panno poggiati sul davanzale, per poi avvicinarsi a lui e sfilargli da mano quel diario -Te lo farò leggere quando sarai pronto- Si.. Perché quel diario conteneva tutti i pensieri della ragazza. Da quando l'aveva visto, da quanto gli piaceva e tutto. E Taemin non era ancora pronto per sapere certe cose. Non solo dopo tre settimane dal loro primo incontro.
Il castano sospirò rassegnato e si avvicinò alla cucina, lanciando un'occhiata al cibo che l'altra stava cucinando con tanta grazia -Dovremmo studiare, sei pronta?-
-Oggi non si studia, l'ho deciso io.. Ora indossa qualcosa per coprirti e dammi una mano a cucinare..- Dasom tornò sul cibo con un sorriso felice sulle labbra, vedendo che l'altro non si era nemmeno sprecato a ribattere e si era messo subito a lavoro -E' strano vedere un'anoressica cucinare, vero?- Sussurrò dopo poco.
Taemin rimase in silenzio e la guardò con un piccolo sorriso malinconico sul viso -Guarirai..- Sussurrò solamente, dandole una leggere pacca sulla spalla tutt'ossa ormai. 
-Non dire sciocchezze. In questa settimana sono stata tre volte in ospedale per dei mancamenti.. E poi.. Sono bruttissima- 
-Non lo sei-
-Non mentire-
-Non sto mentendo.. Sei bellissima- Quelle parole uscirò con così tanta facilità dalla bocca del più grande che entrambi stentarono a crederci e i loro visi si imporporarono all'instante. 
-Sei il mio tutore, non dovresti dirmi queste cose- Dasom abbassò lo sguardo e diede un piccolo sospirò, sentendosi andare a fuoco.
-Te l'ho detto d'amico, infatti- La mano grande del ragazzo andò a scompigliare allegramente i capelli di lei che non tardò e lanciargli una brutta occhiataccia. Lei odiava quando qualcuno le toccava i capelli.

*******

La madre non era ancora tornata a casa e Taemin si era offerto di rimanere lì quella notte, guarda caso..
Trascorsero la serata davvero bene e il cibo era perfetto. Per la prima volta in quell'anno, Dasom aveva mangiato senza fare storie e senza rimettere nulla. Si era così interessata al discorso che si era creato tra i due che non badava a cosa mangiava o a quanto ne mangiava.
La serata passò nei migliori dei modi e la madre era rimasta a casa di alcuni amici per passare il capodanno, tutto questo per la figlia. Sparecchiando la tavola, un risolino si creò tra i due e qualche occhiatina romantica si lasciava prendere. 
-Forse dovresti andare.. Devo scrivere il mio diario- Annunciò la ragazza, sedendosi al tavolo ormai pulito, con una penna ad inchiostro nero e il suo diario -Oppure puoi semplicemente girarti-
Non appena il ragazzo voltò le spalle ridendo, lei prese la penna e iniziò a scrivere di quella serata.

Caro Minnie
Non ho mai creduto ai colpi di fulmine e ne tanto meno alla felicità, ma devo ricredermi. Oggi è andato tutto alla grande.
Mi è mancata la mamma, ma credo l'abbia fatto apposta. Lei sa del mio amore incondizionato per Taemin.
Chissà se ricambia.
Lui adesso è dietro di me, di spalle.. Non so quando gli farò leggere tutto questo.. Ma.. Lo amo.
Umma.. Grazie per essertene andata stasera, so che l'hai fatto apposta..


Poche righe che ricchiudevano gran parte di quella serata, se non tutta. Poggiò la penna sul tavolo e si voltò verso di lui -Puoi girarti- Disse solo, chiudendo il diario e mettendolo in uno degli scaffali in salotto. Taemin si girò verso di lei e sorrise -Ho scritto poco, poi continuerò dopo-
-Che ne dici di accendere la televisione e contare i secondi che mancano con me?- 
Dasom annuì lievemente e accese la tv con un semplice tasto del telecomando poco distante da lei, prima, e si mise seduta sul divano, aspettando l'altro che non tardò ad arrivare.
Un mese prima non avrebbe mai pensato di passare il Capodanno lontano dalla propria madre e ne tantomeno con uno sconosciuto, se così si potrebbe chiamare. Ma ne era felice. Tanto.
E quei secondi iniziarono a comparire sullo schermo, grandi e colorati, ognuno di una scrittura diversa, e il sorriso di Dasom si allargò non appena sentì la mano del ragazzo prendere la sua e stringerla, intrecciarla alla propria e darle calore. 
Ed eccolo.. Il nuovo anno, una nuova vita e un nuovo modo di vivere, vero? 2013. Cosa sarebbe cambiato? 
Le loro mani non si distanziarono e Taemin la guardò sorridente -Buon anno, piccola Dasom- Si abbassò su di lei, che prese un grande respiro, e le diede due piccoli baci sulle guance arrossate, come l'intero suo viso ormai.
-Buon anno a te, Taemin-sshi- Sussurrò in preda all'emozione di avere quel viso così perfetto a poco dal suo. 

Perché adesso era un nuovo anno e lei doveva cambiare.
Doveva andare avanti e dimostrare a se stessa e a tutti di essere migliore e di poter superare quella cazzata che aveva messo in atto.


Era ormai notte e Taemin era rimasto a casa sua. Le accarezzava i capelli con una mano, mentre con l'altra leggeva il suo diario all'insaputa dell'altra. Taemin leggeva sempre quel diario, e sapeva che sbagliava e che non era corretto. Ma era così.. Felice di essere il primo amore di quella ragazza, che non riusciva a smettere.
La guardava di tanto in tanto e sorrideva.. Perché lei sarebbe diventata sua.. Perché Lee Taemin ormai era cotto di lei.

  
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