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Autore: mikilily    31/12/2012    6 recensioni
Una piccola One shot che ha come protagonisti Lily e Scorpius, I due amici da anni covano in loro un sentimento più grande che per tante ragioni cercano di nascondere fino all'ultimo dell'anno...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Castello di Glamis –Scozia.
Scorpius Malfoy giovane e rinomato legismago, era arrivato al vecchio castello di proprietà dei Black alle prime luci dell’alba, i suoi elfi l’avevano accolto con tutti gli onori cui, il giovane rampollo delle due famiglie magiche più in vista, era abituato.
Aveva elargito i soliti ordini ai suoi fedeli elfi, dopo di che, si era adagiato accanto al camino sorseggiando del buon vino elfico.
Per quella sera aveva organizzato il miglior veglione di fine anno. Tutti volevano partecipare: le sue feste erano famosissime per cibo, musica e belle donne.
Già, le belle donne non mancavano mai a Scorpius Malfoy; fin da quando era un semplice studente a Hogwarts, bastava schioccasse le dita e stuoli di streghe si prostravano ai suoi piedi.
Nessuna, però, gli interessava per più di una sera, cosa che fece accrescere la sua fama di sciupastreghe.
Sua madre Astoria inorridiva ogni qualvolta veniva fotografato con una nuova aspirate lady.
Il suo migliore amico fin dai tempi della scuola, Albus Severus Potter, invece, aveva preso a cuore la faccenda. Infatti, cercava in ogni dove la donna adatta a diventare la compagna del biondo legismago, convinto che solo lui sarebbe riuscito nell’impresa.
Scorpius sorseggiò piano il dolce vino, mente la sua mente ricordava gli anni passati.
Rimembrava i primi anni in cui Al, iniziò la ricerca. Non vi era Serpeverde con cui non era uscito solo per non sentirlo lamentarsi.
- Devi conoscerle tutte. Solo così potrai dire se ti possono interessare o no - diceva convinto il giovane Potter e Scorpius, lo assecondò in quell’assurda teoria.
Così dopo le Serpeverdi, vennero le Corvonero, perfette e noiose, poi le Tassorosso, oche e in cerca di fama, e addirittura le Grifondoro.
Bevette un altro sorso di vino nell’istante in cui ricordò divertito la sera in cui fu costretto a uscire con Rose, la cugina di Albus. Quella fu con certezza la peggior serata della sua vita.
Sospirò.
Grazie a Albus era uscito con tutte le ragazze che in quegli anni avevano frequentato Hogwarts, ma nessuna mai scalfì il suo cuore.
Tu sei senza cuore, non riuscirai mai ad amare, le aveva detto Kelly, una Serpeverde del suo stesso anno, il giorno che le spezzò il cuore.
Nessuna, riuscirà mai a farti innamorare. Aggiunse tristemente Alice Paciock, la futura signora Potter.
Quanto si sbagliavano. Se solo sapessero, pensò Scorpius.
Si scompigliò i capelli con la mano, mentre ricordava ogni istante vissuto affianco della sua migliore amica. Lily, meglio conosciuta come: il tornado rosso fuoco, era l’unica ragazza che faceva battere il suo cuore. L’unica ragazza che Albus non avrebbe mai permesso frequentasse. Non poteva certo andare contro il suo migliore amico.
Certo che puoi, gli rispose la sua coscienza. Ma Lily vorrebbe? Si chiese.
Lily era bella, dolce, pazza, grintosa e allegra non poteva mischiarsi a lui.
L’avrebbe intaccata, infettata, sporcata. Non poteva farle questo.
Erano amici e non ci si può innamorare degli amici, si ripeteva come un mantra.
Soprattutto se sono felicemente fidanzate con altre persone e non ti hanno mai considerato come possibile compagno.
Già il vero problema era questo: Lily stava con un altro, un deficiente a detta di Albus, che aveva incontrato nel corso per diventare medimago.
Sbuffò finendo tutto d’un sorso il vino elfico.
Doveva smetterla di pensare a lei, doveva assolutamente togliersela dalla testa. Quell’anno come buon proposito si sarebbe dedicato anima e corpo alla ricerca di una donna capace di toglierli Lily dai pensieri.
Impossibile.
No! Ci devo riuscire. Si disse sbattendo con forza il pugno sul bracciolo della poltrona su cui si era adagiato.
Quella sera avrebbe incominciato la caccia e Lily Potter sarebbe diventata solo un pallido ricordo: bello, dolce, a volte malinconico, ma solo un ricordo.
 

***

 
Godric Hollow-West Country Inghilterra.
La neve cadeva lenta quel trentuno dicembre, imbiancando i tetti rossi delle villette semplici ed eleganti che si trovavano fuori dal paese; ghiacciando le sinuose strade che si ergevano fin sulla collina, facendo così, desistere i maghi che abitavano quella tranquilla cittadina nel West Country passata alla storia per aver dato i natali a maghi di grande fama, quali Godric Grifondoro, Albus Silente e Harry Potter.  Pochi erano quelli che si erano spinti a uscire quel giorno, Lily Potter, una bella medimago dai lunghi capelli rossi, due grandi occhi da cerbiatto e un dolce sorriso stampato sul viso, era una di questi.
Non ebbe scelta.
Aveva preparato la valigia in meno di un minuto e senza avvisare si presentò davanti al cancello della villetta bianca, la vecchia casa dei nonni.  Suo padre Harry l’aveva rimodernata subito dopo la fine della seconda guerra magica portandoci a vivere sua madre Ginny subito dopo che erano convolati a giuste nozze. Lasciò però una vecchia parte, quella in cui James e Lilian Potter erano caduti tanto tempo addietro diventando leggenda e con loro il suo amato padre.
Sospirò piano mentre apriva il cancelletto. Non aveva previsto di attendere con i suoi genitori il nuovo anno, ma tutto era precipitato e quella le sembrò l’unica cosa da fare.
Avrebbe dovuto dare molte spiegazioni su perché fosse lì e non in Francia come aveva precedentemente annunciato.
Una morsa le attanagliò lo stomaco ma cercò di non dargli peso. Pregò, invece, in cuor suo che nessuno, visto la giornata di feste, le chiedesse niente.
Sperava in sua madre che la capiva con uno sguardo.
Auspicava al buon senso di suo padre, che aveva intuito fin dal principio che quello che presentava a tutti come l’uomo della sua vita, in realtà era un altro buco nell’acqua.
Si illudeva nella speranza che nessuno, ma soprattutto lui, si accorgesse dei suoi reali sentimenti.
Così li nascose sotto una maschera, relegandoli in fondo all’anima, perché impossibili, irrealizzabili e imbarazzanti da esternare.
Perderlo a causa del suo stupido cuore sarebbe stato devastante. Buttarsi in storie strampalate e impossibili era l’unica cosa che riuscisse a fare per non pensare, per non soffrire, per la pochezza della sua vita.
Strinse la valigia tra le mani, stampò il solito falso sorriso sul viso e si incamminò decisa lungo il viale acciottolato.
Era tornata a casa ancora una volta sconfitta ma nessuno l’avrebbe saputo, certamente non lui.
Scorpius Malfoy, il suo migliore amico questa volta non l’avrebbe consolarla poiché, era la causa dell’ennesima relazione naufragata.
Perché mi sono innamorata di uno che non si accorge che sono una donna?
Che vivo per un suo sorriso? Un suo abbraccio?
Perché?

***

La serata era iniziata alla grande con tartine di caviale e salmone, innaffiate da fiumi di champagne. Gli ospiti parlavano e ridevano felici, alcuni ballavano in mezzo alla grande sala, compiacendo non poco il padrone di casa che si fermava a chiacchierare con tutti.
- Scorpius - lo chiamò un alto e moro dagli occhi di un profondo verde.
- Al - rispose il biondo salutandolo calorosamente per poi volgere lo sguardo prima alla sinistra poi alla destra dell’amico –Alice?- chiese stupito nel vederlo solo senza la futura moglie.
-è andata a salutare una vecchia amica- disse sorridendo complice – lei e Lily non la vedevano dai tempi di Hogwarts-
Scorpius deglutì buttando giù un generoso sorso di champagne.
- Lily - chiese subito dopo perplesso.
- Oh scusa spero non ti scocci, l’ho portata con noi, pensa volva rimanere a casa con i miei-
- No certo che no... - disse velocemente.
- E il ... – chiese timoroso di sapere.
- Ah, una bellissima novella. L’ha lasciato, ma non sono riuscito a sapere di più. Aimè, non sono io il suo migliore amico- disse scettico Albus, fissandolo con attenzione.
Scorpius sentì la cravatta stringere prepotentemente il collo ma non lo diede a vedere, abbozzò un sorriso e replicò serio:
- Lily ed Io non siamo più intimi come pensi tu -.
- Peccato - rispose Albus.
Già, un vero peccato pensò Scorpius, anche se era certo che l’intimità auspicata dall’amico era diversa da quella che sperava lui.

***

- Bene, ora che siamo sole - disse Alice volgendosi verso la sua vecchia amica – sputa il rospo -.
Lily sollevò lo sguardo verso la ragazza dai lunghi capelli biondi e la figura slanciata, sua cognata da quasi sei anni, amica fin dall’infanzia.
- Non ho alcuno rospo da sputare- rispose.
- Perché ti ha lasciato?- domandò incalzante Alice.
Lily si girò un attimo per vedere se qualcuno fosse tanto vicino da sentire il loro discorso.
- Le solite cose - disse –poi sono stata io a lasciarlo- replicò poi, dopo aver appurato che nessuno la potesse sentire.
- La solita, vorrai dire - replicò Alice.
Lily non disse nulla, semplicemente sbuffò.
- Lily devi prendere in mano la situazione- la Potter sgranò gli occhi preoccupata.
- Alice cosa hai bevuto?- domandò annusando il calice che l’amica teneva ancora tra le mani.
- Da quanto lo conosci? – domandò Alice.
- Dieci anni- rispose Lily quasi sussurrando.
- E da quanto hai capito che ne sei innamorata? – chiese ancora Alice.
La Potter prese fiato per poi rispondere –dieci-.
Dieci anni che amava Scorpius Malfoy, dieci anni in cui l’aveva visto volare di fiore in fiore senza maia posarsi.
- Dieci cosa?- domandò Albus giungendo in quell’istante con il padrone di casa.
- Nulla – si affrettò a dire Lily mentre i suoi occhi si perdevano a contemplare Scorpius che sembrava voler essere mille miglia lontano da loro, da lei.
- Va beh, se vuoi tenere il segreto fai pure –rispose il fratello – Vuoi ballare ?- chiese volgendo la sua attenzione sulla fidanzata che sorrise compiaciuta .
Maledizione!
- Mi spiace essere venuta qua senza invito- disse Lily subito dopo che Albus e Alice scomparirono tra la folla.
- Tu non hai alcun bisogno di invito- replicò Scorpius guardandola per la prima volta.
Lily sorrise distogliendo lo sguardo per paura che i suoi occhi la tradissero.
- Hai già scelto la prossima preda?- domandò cercando di rompere il ghiaccio tra di loro.
Perché non riesco più a parlare con te, a ridere e scherzare come un tempo, a nascondere ciò che provo?
Scorpius si sentì morire.
 Perché per lei, lui, pensava solo a conquistare una donna. A portarsela a letto, era veramente così vile ai suoi occhi?
- L’unica che voglio non mi guarda e le altre non mi interessano- rispose con astio lasciandola basita e sola. Lo vide scomparire oltre la folla, imboccando poi la porta che sapeva conduceva allo studio.
Socchiuse gli occhi e besse tutto il contenuto del flûte che aveva in mano e non seppe per quale arcana ragione lo seguì.

***

Raggiunse il suo studio sbattendo la porta con rabbia, si era fatto sopraffare da quelle parole. Era certo che l’aveva turbata, ma era stanco di sentirsi additare da tutti come uno sciupastreghe, era stanco che lei lo vedesse in quel modo.
- Scorpius - si girò di scatto non appena udì la sua voce.
- Non volevo offenderti -
- Lascia stare – replicò dandogli le spalle.
- No, non lascio stare- rispose Lily. –Oggi, tutto voglio, tranne litigare con te - ammise.
- Perché?- domandò –cosa ti cambia? Non siamo più tanto affiatati quanto un tempo -.
Lily si morse il labbro cercando di trattenere le lacrime.
- Ti voglio bene- disse in un sussurro.
- Già, mi vuoi bene... - ripeté – peccato che non mi basti – rispose Scorpius dando voce alle sue emozioni.
- Cosa?- chiese Lily sgranando gli occhi –Che cosa hai detto?-
- Lascia stare ... -
- Che cosa hai detto? –chiese ancora Lily riducendo le distanze.
- Nulla -
- Non è vero- replicò Lily poggiando una mano sul braccio dell’uomo. – ti prego, ripeti quello che hai detto?-
- Non è importante- rispose cercando di districarsi da quella situazione.
- Sicuramente ho capito male, forse mi sono illusa- rispose accarezzandoli le spalle.
- Per un momento ho sperato che anche tu... che stupida che sono-
- Che anche io, cosa? – chiese Scorpius girandosi di scatto trovandosela a una spanna dal viso.
Era bella, come sempre, ma quel abito in seta nero risaltava la sua pelle candida, i suoi occhi brillavano e il suo profumo lo mandava in estasi.
Lily sospirò piano sollevando lo sguardo e incatenando così i suoi occhi a quelli di Scorpius, li accarezzò le spalle nell’istante in cui lui, la strinse a se, e senza chiedere il permesso, la baciò.
Fu un bacio bello ed emozionante che li lasciò senza fiato.
Quando si staccarono non ci vollero parole per capire che quell’emozione doveva essere ripetuta, una volta e mille altre ancora.
- Mi sono innamorato di te- gli confessò Scorpius molti baci dopo.
- Io lo sono sempre stata- replicò Lily prima di abbandonarsi ancora una volta tra le sue forti braccia.
Accolsero così l’anno nuovo, tra baci carezze e nuove intenzioni. Finalmente avevano trovato il coraggio di ammettere il loro amore e nessuno osò ostacolarlo.



***
Con questa piccola One-shot voglio augurarvi un buon anno, con affetto Miki.

 

   
 
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