Axel arriva di corsa e nel tentativo di frenare cade a
faccia in giù/ EWWWWWW!!!!!!!!!!!! >___<
°_° ow… eccomi ^W^ bhe visto che di Questo cappy non ho scritto nulla xkè io
sono l’addetta a tutt’altre scene …/rasatina sadica/ bhèeeeeee… che dire…spero
che la fic vi stia piacendo XD
by Axel
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I due vennero portati all’altare dove fra breve si sarebbero sposati.
Alla cerimonia partecipavano solo il re e Demix, che facevano da testimoni.
La regina, la madre di Riku, era morta di parto, un anno dopo il suo matrimonio
con il re.
Questo era uno dei motivi della freddezza di Riku.
Non aveva mai ricevuto l’affetto di una madre e tanto meno quello del padre,
sempre troppo occupato con la politica per il bene del suo popolo, della
sua gente, ma mai si era preoccupato di suo figlio.
Il re non aveva mai desiderato avere un figlio, ma quello era il compito che
gli spettava: procreare e avere un erede in modo che questo potesse sostituirlo
al trono quando fosse stato il tempo.
Quel momento era arrivato e tutto ciò che era successo al padre ora doveva
succedere a lui.
Il re e la regina si erano sposati per via di un accordo tra la famiglia reale
e una famiglia nobile, non si erano mai amati, avevano fatto tutto ciò solo ed
esclusivamente per dovere.
Ecco una parola ricorrente che veniva detta al principe ogni giorno, ogni
momento … dovere!!!
“E’ vostro dovere”
Già anche sposarsi era suo dovere.
Per carità l’avrebbe fatto… ma solo quello che riteneva far parte del proprio
dovere… non avrebbe reso la vita facile a quel ragazzino, neanche se era un
nekomono.
Aveva capelli castani e occhi limpidi come l’acqua, le orecchiette da gatto si
mimetizzavano con la folta chioma marrone e dalla capigliatura bizzarra…
sembrava un leoncino, la coda invece era bassa e si muoveva a scatti, sembrava
nervoso e a questo Riku non fece una piega, anzi era come compiaciuto, non
vedeva l’ora di fargli vedere che cosa si rischiava a mettersi in mezzo a lui e
Demix.
Riku guardò per un momento il padre, fissandolo negli occhi… lo aveva fatto
apposta!!! Aveva scelto Demix come secondo testimone solo per farlo sentire
fuori luogo.
Chissa che disagio… fare da testimone al matrimonio del proprio fidanzato.
Quando furono l’uno di fronte all’altro il parroco iniziò la messa…
-Vuoi tu Riku, prendere Sora come tua sposa?
Che stupido! Non gli aveva chiesto nemmeno il nome, dunque si chiamava Sora…
vabbè poco importava, anzi nulla.
Ritornando alla realtà, doveva per forza rispondere a quella domanda… certo,
avrebbe potuto dire “Mi dispiace sono già fidanzato” ma l’unico in cui si
sarebbe cacciato nei guai, sarebbe stato Demix.
Meglio evitare.
Allora rispose…
-Sono obbligato
Il prete guardò per un attimo perplesso il re, che poco dopo gli fece segno di
continuare…
Allora la messa riprese…
-Vuoi tu Sora, prendere Riku come tuo sposo?
Il brunetto aveva gli occhi lucidi.
-S-sì, lo voglio
Rispose tristemente e con la testa bassa, come fosse una sentenza di morte, la
fine della sua vita … e in un certo senso era così…e poi rifiutare sarebbe
stato come mettersi contro il re, contro il suo popolo e sicuramente avrebbero
fatto del male alla sua famiglia.
Non poteva farci niente se era stato scelto lui.
Sicuramente tra lui e Roxas si sarebbe “offerto” lui.
Roxas era troppo fragile, o per lo meno più di Sora.
In fin dei conti era meglio così.
-Bene, allora vi dichiaro marito e moglie. I testimoni hanno sentito?
-Sì- -S-sì-
-Ora può baciare la sposa- disse il parroco in direzione di Riku.
Riku mise due dita sotto il mento del ragazzo affianco a lui e alzò il suo viso
bruscamente.
Dopodiché si impossessò delle sue labbra facendo entrare la propria lingua
nella bocca del più picolo, senza chiedergli il permesso.
Sora non oppose resistenza, ma non rispose al bacio.
Entrambi chiusero gli occhi.
Quando fu entrato abbastanza a fondo, aprì i suoi occhi verde-smeraldo che si
riflettevano in quelli limpidi e pieni di tristezza di Demix.
Riku non sopportava di vedere così il suo ragazzo.
Fece passare la lingua del più piccolo sulla sua, dopodiché la portò vicino ai
propri denti e la morse con più disprezzo aveva.
Quando sentì il sangue del più piccolo, sgorgargli in gola, lo succhiò e lo
bevve con molta soddisfazione.
Il nekonomo sussultò al morso e al dolore che questo gli aveva provocato.
Quando aprì gli occhi, vide quelli dell’albino fissi sui suoi.
Era come se lo stesse punendo per qualcosa che non sapeva di aver fatto, come
se lo stesse accusando di mille colpe che non sapeva di aver commesso.
Quando Riku fu soddisfatto, ritrasse la lingua e il bacio finì.
Il più grande si avvicino all’orecchio del brunetto e disse…
-Questo non è niente rispetto a quello che ti farò sta sera.
Sora non rispose.
Anche se il bacio era finito, la sua ferita era ancosa aperta e sanguinante.
Finita la cerimonia, Riku accompagnò Sora davanti a una porta.
-Questa sarà la tua nuova stanza- aprì la porta e poi con un sorrisino sadico
–inizia ad ambientarti- mise una mano dietro la piccola e fragile schiena del
nekonomo, tutto tremante per ciò che era appena accaduto,e ce lo buttò dentro-
scusa tesoro, ma adesso devo andare dal mio fidanzato- stava per andarsene ma
si girò verso Sora ancora una volta- Oh, sempre che non ti dispiaccia – disse
con ironia e cattiveria mischiate insieme.
Poi si chiuse la porta alle spalle.
Il nekomono iniziò a piangere… lì a terra, nello stesso posto in cui l’avevano
“buttato”.
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sto ankora piangendo çOç ma vi giuro ke io nn odio Sora çOç anzi lo amo çOç
perdonate la natura insana della mia mente çOç e per favore commentate çOç
grazie per aver letto çOç
By Vale çOç