Tu che stai per leggere la storia,vieni qui…ricordati le AVVERTENZE!
Fred qui non è MAI morto.
George è ,oltre Harry,il migliore amico di Hermione.
In questo capitolo ho parlato in generale e come un narratore esterno alla storia,ma i prossimi capitoli si soffermeranno soprattutto su Fred e Hermione.
Grazie per aver scelto la storia " L'amore è una cosa semplice,basta solo non pensarci" e buona lettura. (la prima parte del titolo è presa dalla canzone di Tiziano Ferro.)Sarei felice se lasceresti una recensione per dirmi cosa ti piace e non. 

Prefazione. 
 

E finalmente,dopo un lungo anno di uccisioni,soprusi,battaglie,era tutto finito.
Finalmente tutto era tornato alla normalità,finalmente tutti stavano bene,finalmente erano tutti felici.
Bè,quasi tutti.
Il Mago Oscuro più malvagio di tutti i tempi era stato sconfitto,i suoi seguaci erano stati condotti ad Azkaban:finalmente il bene trionfava sul male.
Tutti erano felicissimi per l’attesa fine della guerra Magica,e soprattutto felici di riabbracciare i proprio parenti e familiari.
Il beniamino,Harry Potter,insieme ai suoi fidati alleati,Ron Weasley ed Hermione Granger,erano stati ricompensati con onorificenze e complimenti,lodati da tutti.
Avevo recuperato l’anno perso a causa della guerra,insieme ai loro più cari amici. Ginny ed Harry erano una copia meravigliosa,ognuno si prendeva cura l’uno dell’altro,amandosi e rispettandosi…e lo stesso facevano Ron ed Hermione,più o meno.                                                     
<< Smettila Ron!>>                                                                  
Hermione era appena uscita dal bagno ed era coperta solo da un asciugamano quando Ron la prese da dietro e la portò sul letto.                                                                                 
<< Ron..>> disse ridendo << avanti,Ron..>> cercava di scrollarselo di dosso ma ogni movimento che lei adoperava avvicinava sempre di più l’ormai uomo.                                    
Harry,invece,era ancora a scuola anche se l’estate ormai era giunta.
Era insieme a Neville nella biblioteca per prendere alcuni libri in prestito riguardante le erbe e le piante di tutto il Mondo Magico.                                                              
<< Grazie per l’aiuto..ci si vede,e buon estate!>>Harry salutò in fretta l’amico per dirigersi poi alla Tana,dove avrebbe passato tutta l’estate in pieno riposo e tranquillità,con le persone che amava e che ormai considerava una vera famiglia.                                                                                  
Quando arrivò alla Tana non c’era nessuno all’interno,o almeno lui così credeva.
<< Ron? Hermione?...c’è qualcuno in casa?>> chiese senza ricevere una risposta. Sentì,poi,alcune risate provenire dal piano di sopra,salì le scale e si trovò davanti una scena alla quale non avrebbe mai voluto assistere.
Hermione con solo un asciugamano,stesa sul letto con Ron sopra di lei che le baciava il collo.                                                          
Sgranò gli occhi appena li vide e scoppio in una sonora risata.Hermione,come previsto,spinse via Ron e si sistemò l’asciugamano,correndo e chiudendosi in bagno rossa dalla vergogna.
Ron guardò Harry con aria di sorpresa e meraviglia,poi si avvicinò e abbracciò l’amico con tanta intensità che lo prese in braccio e lo fece volteggiare in aria come una principessa.                                                                                                            
<< Ron,Ron..mettimi giù!>> Ron era diventato un uomo vero e proprio,muscoloso e forte..come Harry d’altronde,che però non aveva tutti quei muscoli come l’amico.
Hermione dopo un po’ uscì dal bagno con indosso una maglia a maniche corte e un pantalone marrone,orrendo secondo i gusti di Harry.
Corse ad abbracciare l’amico baciandogli la guancia e scompigliandoli i capelli.                                                                                                                     
<< Sono così contenta di vederti!>> esclamò la ragazza,ancora un po’ imbarazzata per la scena di poco prima.
Harry sorrise ed uscì fuori,andando nella sua stanza ( almeno per il momento) e depositò i suoi bauli e i suoi vestiti che aveva in dosso.
Andò nel bagno e riempì la vasca fino all’orlo,dove vi ci finì dentro sfinito ed esausto.                
Insieme,i tre amici,passarono il loro tempo a chiacchierare e a preparare la tavola per la cena con tutta la famiglia Weasley. Verso il tardo pomeriggio Molly tornò a casa,con una quindicina di buste volanti intorno a lei,e salutò Harry con un rumoroso bacio in fronte.                                                        
<< Che piacere,Harry Potter qui da noi per l’estate! Non dovrei emozionarmi più,ormai dopo tutti questi anni..sei come mio figlio,Harry!>> e così dicendo lo abbracciò forte,stritolandolo quasi.
Dietro le buste che seguivano senza sosta la signora Weasley,seguì Arthur,fedele marito e padre eccezionale.
<< Harry,vecchio mio!>> stinse la mano del ragazzo così vigorosamente che al ragazzo sembrò di non averla più.
Ginny,la più piccola della famiglia, entrò in casa e,appena vide Harry,mollò i pacchi che aveva in mano e corse ad abbracciare il suo innamorato.
George entrò dopo la ragazza e con aria triste e mesta,salutò Harry con un triste sorriso e si recò in camera sua,al piano di sopra.                               
<< Non fate domande,non ne ho idea..>> precisò Molly,prendendo Hermione sottobraccio e portandola nella zona cottura dove insieme avrebbero preparato la cena.      
Dopo un oretta tutti si recarono in cucina –chiamati dalla signora di casa-pronti per cenare tutti insieme.                                         
Bevande e pasti di tutti i tipi,dai più strani ai più tradizionali erano apparecchiati accanto ad ogni tovagliolo che segnava il posto che avrebbe dovuto prendere ogni persona…                                                                       
<< Bello,no?>> esclamò Arthur sedendosi a capotavola,il suo solito posto. Harry sedette al lato sinistro del tavolo con accanto Ginny e Ron,al capotavola opposta stava Molly,poi al lato sinistro c’era Hermione.                                                         
Due posti erano rimasti vuoti.                                               
<< George!>> urlò la madre del ragazzo.                            
Un ragazzo dai capelli rossi con un viso spento arrivò e si sedette in tavola.                                                                   
<< Brindiamo?>> chiese senza entusiasmo.                            
All’improvviso tutti i calici riposti nei mobili a vetro uscirono fuori quasi danzando e si posarono vicino alle persone sedute.                                                                                                 
<< A tutte le persone cadute>> cominciò Arthur alzandosi dalla sedia << durante la battaglia. A tutti i nostri amici che ora non ci sono più,a tutte le persone che non conosciamo ma che ora sono lassù…una battaglia tragica,oh si..>> tutti rimasero in silenzio per alcuni minuti,poi un colpo di tosse ruppe la tranquillità.                                                           
<< Oltre a questo io avevo un'altra idea…>>                                    
<< Noi abbiamo un'altra idea!>> la perfetta copia del ragazzo alto dai capelli rossi sbucò sopra le scale e raggiunse in fretta il suo gemello.                                                                                                           
<< Fred..quando sei..?>> la madre fu messa a tacere dalle risate dei due fratelli.                                                                      
<< Pronto Fred?>>                                                                    
<< Pronto George?>>                                                                            
<< ORA!>> gridarono all’unisono e puntando le bacchette all’aria una pioggia di colori vivaci esplose sulle teste di tutti.