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Autore: Morgan Snape    18/07/2007    6 recensioni
"Salve a tutti, mi chiamo Morgan Howens ed essere una Serpeverde, far parte della squadra d’Inquisizione della professoressa Umbridge e contemporaneamente essere un membro dell’Esercito di Silente, credetemi non è per niente facile." Come avrete notato è una storia ambientata nel quinto anno di Harry Potter. Non è una Mary Sue. Buona lettura!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Serpeverde, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'in ritardo'
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IN RITARDO

IN RITARDO

 

 

Salve a tutti, mi chiamo Morgan Howens ed essere una Serpeverde, far parte della squadra d’Inquisizione della professoressa Umbridge e contemporaneamente essere un membro dell’Esercito di Silente, credetemi non è per niente facile. Tuttavia, da brava appartenente alla casa in cui sono stata smistata, per raggiungere i miei obiettivi sono pronta a rischiare tutto ed il mio fine, comune a tutti i partecipanti alle riunioni, è proprio quello di imparare a combattere in vista della guerra magica che, ne sono sempre più sicura, sta per scoppiare.

In principio non ero stata invitata alla prima riunione dell’ES, ma non ero riuscita a resistere al richiamo della curiosità nel vedere un gruppo così numeroso di ragazzi della scuola dirigersi tutti insieme nello stesso locale di Hogsmeade.

Quando mi feci avanti, notai subito che non si fidavano di me, ma i gemelli Weasley, miei coetanei Grifondoro affermarono che potevo rimanere perché più di una volta li avevo colti ad infrangere le regole senza però sottrarli punti o denunciarli alla Umbridge.

 

Le riunioni segrete cominciarono pochi giorni dopo e anche se giocavo un ruolo pericoloso, quello della doppiogiochista, il brivido di contrastare il potere dell’Inquisitore Supremo era qualcosa per cui valeva la pena rischiare!

Inizialmente, avere Potter come insegnante mi aveva reso piuttosto scettica, ma presto mi accorsi che anche se la sua conoscenza in Difesa Contro Le Arti Oscure non era poi superiore alla mia o di qualsiasi altro studente di corsi più avanzati di lui, sapeva trasmettere forza di volontà e incoraggiare coloro che erano in difficoltà.

 

Giunsero le vacanze di Natale e con esse il sospetto sempre più profondo degli altri collaboratori della Umbridge; avevano notato le mie regolari sparizioni pomeridiane dalla sala comune e i ritardi all’ora di cena.

Un giorno, Draco e i suoi due scagnozzi Tiger e Goyle, mi incrociarono e si avvicinarono con sguardo truce, intimorita dal fatto che forse avevano scoperto tutto, inconsciamente arretrai fino a trovarmi con la schiena contro la parete, circondata dai tre.

 

“Accidenti! Se solo non avessi fatto tardi sarei già entrata nella stanza delle necessità e non li avrei incontrati” Pensai. Ovviamente il primo a parlare fu Draco.

 

- Howens! Adesso basta, devi dircelo: cosa diavolo fai ogni sera? Sei in combutta con Potter, non è vero? Ci hai traditi, lo so e presto lo saprà anche la Preside!-

 

Presi un po’ di coraggio, mi schiarì la gola e guardandolo fisso negli occhi risposi:

 

- Invece non dirai niente alla Umbridge perché…-

 

- Sentiamo che scusa tiri fuori ora, Howens!-

 

“ Ecco appunto! Sentiamo furba che non sei altro!” ripeté una voce meschina dentro di sé.

 

- Ehm…sono spesso impegnata perché…Perché…-

 

-…Era con me ogni pomeriggio Draco, per migliorare in Pozioni, dato che nell’ultimo compito la tua collega ha dimostrato un calo di attenzione e studio nella mia materia-

 

Mi girai meravigliata; il professor Piton mi stava veramente aiutando? E soprattutto, significava che era al corrente dell’esistenza dell’ES?

 

Il professore, detto ciò, senza degnare di un ulteriore sguardo i tre ragazzi, rimasti senza parole e in fondo delusi di non avermi incastrato, si voltò per andarsene e così feci anche io, speranzosa di potermene andare senza conseguenze, quando mi freddò con un secco:

 

-Howens! Nel mio ufficio. Ora. -

 

Il percorso per raggiungere la nostra meta, seppur non troppo lungo, a me sembrò durare un’ eternità, ma non potei non notare, come spesso accadeva quando eravamo in classe, il suo fisico così asciutto ma dalle spalle larghe, per non parlare della sua abilità innata a far ondeggiare così elegantemente il mantello nero dietro di sé…

 

Giunti a destinazione, Piton si sedette al suo posto dietro la scrivania e con un piccolo cenno del capo mi diede il permesso di accomodarmi sulla sedia di fronte.

 

-Dunque sarò molto sintetico, signorina Howens: stia più attenta ai suoi spostamenti-

 

-Ah...certo signore-

 

- È tutto, uscendo chiuda la porta, grazie. –

 

Mi alzai basita, mi aspettavo una ramanzina, un interrogatorio invece…

 

-Scusi ancora professore ma… Non mi chiede…Nient’altro?-

 

Mi resi subito conto che ero andata troppo oltre, infatti lui alzò lo sguardo dalle sue carte e mi fulminò. Mi ero già girata pronta ad andarmene mormorando delle scuse e dandomi mentalmente della stupida, quando aggiunse:

 

- In effetti avrei qualcosa ancora da dirle e mi ascolti attentamente: si ricordi che il ruolo che ha assunto è pericoloso, non solo perché se venisse scoperta le conseguenze sarebbero disastrose per lei e per i suoi compagni, ma potrebbe rischiare di non comprendere più da quale parte sta veramente-

 

Arrossì notevolmente; il professore si riferiva al mese scorso quando, per vendetta nei confronti di Bugster, una Corvonero del sesto anno la quale, nonostante fosse un membro dell’ES, aveva osato dire che in fondo la scuola era decisamente meglio senza quello stravagante di Silente, l’avevo “catturata” insieme agli altri dell’Inquisizione e per questo era poi stata sospesa per cattiva condotta.

Ero ancora pentita di quella mossa stupida e egoistica che avevo compiuto, ma ero pronta ad auto denunciarmi a mia volta se fosse stata espulsa. Per sua fortuna -e mia- la decisione della Umbridge non fu così drastica.

 

- Lo so signore, è stato uno stupido sbaglio ma mi creda che non…-

 

- So bene che non lo ricommetterai. Prima di andare, ancora una cosa Howens. L’ultimo compito è andato decisamente meno bene rispetto ai suoi brillanti standard; se il suo rendimento non migliora, o peggio cala ulteriormente a causa delle sue segrete…distrazioni…-

 

Strabuzzai gli occhi.

 

“Merlino!Cosa intende?Non si starà mica riferendo alla mia cotta per lui! No! Non può averlo capito!”

 

-…Sarà costretta a trovare un’altra scusa per le sue riunioni pomeridiane, poiché non la coprirò oltre. Ora, le conviene utilizzare l’arazzo di Edward lo zoppo a metà del secondo piano se non vuole incontrare nuovamente i suoi colleghi dell’Inquisizione. Corra, è in considerevole ritardo. Buon pomeriggio. -

 

-Ah…buon pomeriggio a lei-

 

E chiusami la porta alle spalle, mi resi conto di essere felice, perché il professore non solo era dalla nostra parte, ma dal momento che mi aveva aiutato a non essere scoperta dagli altri, potevamo quasi definirci…complici! Con un sorriso ebete mi diressi rapidamente alla riunione dell’ES, dato che, come aveva detto poco prima il mio professore preferito, ero davvero in ritardo!!

 

 

   
 
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