WHEN BLUE EYES MET GREENS

Ero euforico di entrare nella mia camera dell'Highcliff Marriott Hotel di Bournemouth, si diceva fosse un gran bel posto.

La mia famiglia ed io ci eravamo concessi una vacanza, finalmente; anche se stare lontano da casa mia mi rendeva un po' malinconico.

“Ahh, che fico!” Esclamò mia sorella, ma nessuno le diede retta.

La camera era piuttosto grande: due camere e due bagni, due armadi e un terrazzo con vista spettacolare.

Erano circa le 18 del pomeriggio quando finimmo di sistemare i bagagli, così decisi di andare a fare un giro per l'hotel.

Scesi al bar e notai che portava il mio nome, che strano.

“Ehm.. salve, un succo di mela per favore” chiesi al ragazzo dietro al bancone, sedendomi su uno sgabello.

Mi guardavo intorno, scrutando ogni piccolo dettaglio di quel bar: le pareti erano coperte da travi di legno lucide, le tende erano di un color panna sporco e dietro di me si estendeva una saletta piena di tavolini di metallo.

“Ecco a te, giovanotto” mi avvertì il cameriere, facendomi sussultare.

“Gr-grazie” - balbettai. Sorseggiavo il mio succo di mela, ma qualcuno mi urtò con un gomito e diedi una dentata sul bicchiere.

“Ciao Kevin, una coca cola ghiacciata!” esclamò confidenzialmente al cameriere. Mi girai a guardarlo male, ma non appena lo vidi sorridere mi soffermai a fissarlo: aveva i capelli “a scodella”, gli occhi azzurri come il cielo primaverile, una maglia a righe bianca e rossa e paio di pantaloncini. L'unica cosa che non mi quadrava erano le Toms, che con quell'abbigliamento non azzeccavano un bel niente.

Quel ragazzo non si accorse per niente del mio sguardo fisso sulle sue labb.. Harry, cazzo stai dicendo? Voltati. Continuai a bere il mio succo in pace, con tutta la lentezza del mondo.

“Tieni, Louis” disse Kevin, dandogli direttamente il bicchiere fra le mani.

Quindi quel ragazzo si chiamava Louis, wow. Non conoscevo nessuno con quel nome.

“A che ora hai il cambio, oggi?” gli chiese Louis. Ascoltavo con orecchio vigile.

“Alle 21:15 finisco, non vedo l'ora”, gli fece, mentre caricava la lavastoviglie.

“Quindi stasera c'è la festa in spiaggia, vero? Ci saranno tutti quelli dell'Hotel?”

“Sì, e ci saranno tante belle ragazze” rise il cameriere.

Louis, a quelle parole, fece una smorfia. Continuava a bere la sua coca cola e faceva mezzi giri sullo sgabello, toccandomi la gamba destra tutte le volte. Avevo quasi finito il succo di mela, ma fui tentato dal prenderne un altro.

“Ci sarai anche tu stasera?” mi domandò.

Pian piano mi girai, anche se non volevo incontrare il suo sguardo, infatti feci finta di guardarlo per un secondo e feci un cenno con il capo.

“Comunque io sono Louis” disse tendendomi la mano, che afferrai.

“Io sono Harry.. Piacere”

Mi strinse forte la mano e mi sorrise.

Avevo solo 15 anni, ma mi sentivo estremamente strano. 

_____________________

Piccolo angolino per me.
Ho scritto, anzi, sto scrivendo questa  FF sul loro 'primo incontro', causa dei miei mille viaggi mentali sui piccoli dettagli della loro relazione.
Spero di non avervi annoiata, lasciatemi un parere sincero,
Baci ♥
____________________