-Buonsalve
a tutti
e buon 2013!
Ritorno, dopo la pessima OS scritta ieri sera,
con una raccolta di 5
Drabble su Sirius e la sua
permanenza ad Azkaban.
Premetto che queste 5 ‘cose’ (non possono
essere chiamate in altro modo)
mi piaciucchiano più
dell’altra porcheria e
che quindi mi vergogno di
meno a pubblicare, LOL
Come sempre: Fate felice un autore,
contribuite ad abbattere o rafforza l’autostima con una
semplice ed efficace(?)
recensione :D
Scherzi a parte, se volete potete farmi sapere cosa
pensate della cosa
scritta sotto, io mi riempirei di insulti, poi fate
voi.
Non ho nient’altro da dirvi, quindi vi
auguro nuovamente un felice anno nuovo e una buona(?) lettura
♥
-Stende
le mani, come per poter toccare il fantasma di
un suo pensiero.
La nuvola di fumo dentro la sua testa prende forma; un uomo alto, con i
capelli
fuori posto e gli occhiali storti si guarda intorno, confuso.
Sirius si avvicina lentamente, come se solo un gesto brusco lo potesse
portare
via da lui. Una volta in piedi lo osserva, come a volerne cogliere ogni
più
piccolo particolare.
È James, e come ogni notte è venuto a fargli visita per
farlo sentire meno
solo, meno colpevole di un delitto che non ha commesso.
-A
volte Sirius, sporco e senza speranze, in quella
piccola e lugubre cella, segnata dal tempo che passa senza lasciar
traccia,
vede anche Remus.
Lo saluta, gli sorride, si sedie accanto; a volte persino parlano ed
insieme
aspettano James.
E Remus è lo stesso della scuola, segnato dal tempo e da un
destino crudele,
che segna gli anni sul suo volto, come fosse un calendario.
Un calendario che ha segnato molte date che non verranno mai
dimenticate, molte
date che hanno distrutto famiglie ed amici.
E Remus gli crede, nei suoi sogni; nella realtà sa che lo
considera solamente
un pazzo omicida.
-Sirius
sogna, anche, ad Azkaban; ma quando lo fa vede
solamente il volto di Codaliscia che lo deride, che si prende gioco di
lui.
E Sirius vorrebbe solamente ucciderlo, compiere per davvero il delitto
per il
quale è stato condannato; ma non può, chi
è mai riuscito a fuggire da Azkaban,
chi mai è riuscito a sopravvivere
ai
Dissennatori?
Ed è solo il pensiero di essere per davvero innocente che lo
fa sopravvivere,
per 12 anni; e a farlo sentire meglio c’è sempre
James, che ogni notte glielo
sussurra.
Perché lui lo sa che Sirius è innocente.
-Lily
si muove per la cella, delicatamente.
Si guarda intorno con aria stranita, come se non si aspettasse di
vedere lì
Sirius.
Come se quel posto non appartenesse ad una bellezza giovanile, ad un
ventenne
che aveva solamente tenuto troppo a cuore i suoi amici.
“Ti ricordi tutte le cose che facevate tu e James a
scuola?” gli sussurra
dolcemente all’orecchio, ormai inginocchiata accanto a lui.
E Sirius ricorda tutte le cose fatte con James, ricorda ogni singolo
secondo
passato a fare scherzi e ridere, e poi inizia a piangere, senza
preavviso,
rimanendo nuovamente solo in una cella già troppo vuota.
-Sirius
è in quella cella da troppi anni, ormai non si
riconosce più.
Come tutti, lì dentro, sta iniziando a perdere la ragione,
sta iniziando a
dubitare di se stesso e di quello che ha fatto.
Si attribuisce colpe non sue e piange, in silenzio.
Ma dopo anni, James è l’unica sua ancora di
salvezza; torna ogni notte a
trovarlo, ed insieme combattono contro qualcosa più grande
di loro: la morte.
Poi Sirius si sveglia e si rende oggettivamente conto che nulla
può battere la
vecchia Signora Nera che ormai ha portato via per sempre il suo
migliore amico.