Harry Potter, era un ragazzo dall’intuito sviluppato, almeno era quello che dicevano, quel giorno si svegliò di soprassalto (no, non ci credo),era sudato, ma non gli faceva male la cicatrice (almeno questo), rimase un po’ sdraiato sul letto con gli occhi aperti, quel giorno non aveva lezione la mattina, ne lui, ne tanto meno i suoi amici, Ron Weasley , ed Hermione Granger.

Cercò di rilassarsi, ma un pensiero lo tormentava, come un richiamo di morte dal futuro, ma non lo spaventava, lo faceva stare solo in ansia, come se non fosse la sua ora, ma quella di qualcun altro,

si alzò dal letto, si stiracchiò per bene, e si diede una grattata (non si sa mai), con tutta la lentezza possibile, si mise i pantaloni, la maglietta, e sopra questi mise la divisa della sua casa: Grifon d’oro.

Sempre con svogliatezza dovuta alla svegliata turbolenta, andò verso il bagno, che come aveva previsto, era occupato, passò mezz’ora, e da lì uscì il suo migliore amico, Ron Weasley.

“ce l’hai fatta ron” disse il Harry

“si… scusa, io scendo in sala grande, poi raggiungimi”

“oggi volevo fare colazione fuori, in riva al lago”

“no, non rompere le palle e vieni in sala grande”

“ok, ok, non mi uccidere, verrò in sala grande”

Harry entrò nel bagno, fece pipì nei denti, e pulì il cesso, no, aspetta, fece pipì nel cesso, e si lavò i denti.

Harry: “Ah ecco…”

Sempre lentamente scese le scale, inciampò su un gradino e si fece 2 piani rompendosi 5 denti, scese i restanti stando attento a dove metteva i piedi, entrò in sala grande, come sempre erano tutti intenti a fare qualcosa, la maggior parte mangiava e chiacchierava, mentre i serpeverde gli facevano diversi gestacci, ma non ci fece caso, ci era abituato, in quel momento dall’ombra di un angolo della sala grande uscì un ragazzo riccio, con dei piedi grandi, non troppo alto, sui 17 anni, ed harry:

“ciao ma…” non riuscì a finire perché Hermione spuntata dal nulla dietro di Harry disse:

“chi sei tu ?” harry sobbalzò e gridò “cavolo Hermione te l’ho detto mille volte di non sbucare così all’improvviso”

“scusa”

“comunque, chi sei ?”

“io sono bigfut” disse il ragazzo

“ma il bigfut non era alto e peloso ?”

“no, non quel bigfut, sono l’altro”

“aaah… quello di isdo ?”

“si, proprio lui”

Hey big, cosa diamine ci fai nella mia storia ? [quando c’è una frase in Grassetto, è la parola del potente dio l’Autore. Se è anche in corsivo sono i pensieri dell’autore NDA]

“non lo so, mi sono perso” disse il ragazzo

“prova a tornare indietro” suggerì Harry

“ok, ci proverò” e il ragazzo sparì.

“harry, sediamoci al tavolo vieni” disse Hermione

Arrivarono al tavolo, come sempre Hermione vicino a Ron, e Harry di fronte a loro 2

Mangiarono come dei dispersi nel deserto quando ritornano alla civiltà, e bevvero altrettanto.

Pieni come un uovo, decisero di andarsi a sdraiare sulla riva del lago.

La loro mattinata passò, chiacchierando del più e del meno.

Arrivò l’ora delle lezioni:

15:00 Pozioni

16:00 Trasfigurazione

17:00 Incantesimi

18:00 Divinazione (Hermione: Antiche Rune)

La lezione di Piton fu come al solito pallosa, e 5 punti in meno a grifon d’oro per aver (almeno secondo lui) copiato dal libro la definizione di Luparia, in più le varie seccature ad Harry.

Trasfigurazione non fu una lezione cattiva, anzi ebbero la possibilità per rilassarsi un poco, tutti tranne Harry, in cui cresceva l’inquietudine

Incantesimi passò uguale a Trasfigurazione

Divinazione, invece fu una lezione movimentata, nessuno riusciva ad eseguire gli esercizi della Cooglionan(siamo dopo la prima D/G), soprattutto perché erano esercizi del genere rifletti il tuo naso nei fondi di caffè, o fai 6 al super enalotto e dai i soldi alla professoressa.

A fine lezione Harry e Ron sentirono la professoressa che diceva a Paciok:

“ci vediamo fra mezz’ora, non tardare”

Nulla di sospetto, a volte la Cooglionan decideva di dare ripetizioni a qualcuno, andarono nella sala comune di Grifon d’oro, e si sedettero davanti al camino.

Stavano parlando quando Harry, commise l’errore di Parlare di Ginny Weasley, la sorella di Ron, che era in galera, Ron si alzò senza dire nulla e se ne andò in biblioteca.

Ron

“cosa c’è ?”

Devi superare questa storia di tua sorella, mica è morta, e poi non prendere il wihsky che hai nascosto nella bibbia.

“ok, cercherò di farmela passare, ma un goccio di wihsky me lo bevo”

Dopo di chè andarono tutti nella sala grande e mangiarono, poi tutti a nanna

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Un'altra ff comincia, cercherò di non farla cazzata come l’altra, ma non vi prometto niente di buono J

Alla prossima!