“Ti odio” lo disse all’improvviso con rabbia, senza pensarci, come se avesse veleno in bocca e volesse sputarlo e mandarlo nella mia direzione. Me lo diceva quando eravamo ragazzini, ci dicevamo ‘ti odio’ per vedere chi riusciva a dirlo meglio, con più sentimento, ma nessuno dei due riusciva a dirlo mostrando negli occhi rabbia.. ma in quel momento i suoi occhi verdi non erano come quegli che aveva da ragazzino … erano cresciuti e dicevano chiaramente quello che la sua bocca diceva. E io lo guardai con occhi lucidi, pregando che quello fosse solo un brutto sogno e che tra poco mia madre sarebbe venuta a svegliarmi dicendomi che stessi facendo tardi a scuola, ma non accadde e i miei piedi si stancarono del peso del mio corpo e io mi abbandonai al suolo, inginocchiandomi e coprendomi con le gambe il volto mentre le lacrime scivolavano senza permesso. Non volevo farmi vedere in quello stato da lui, non in quel momento, li avrei dato solo una soddisfazione, e io non lo avrei sopportato.. sentii che si stava avvicinando a me, si abbassò, si avvicinò al mio orecchio solleticandomi con i suoi riccioli e con un filo di voce mi sussurrò con odio/rabbia parole che non avrei mai pensato potessero uscire dalla sua bocca: “non mi aspettare domani all’entrata, non mi aspettare per pranzare insieme a mensa, non mi aspettare quando mi chiamerai per venirti ad aiutare quando senti le urla dei tuoi, non mi aspettare nei bagni di scuola per saltare un’interrogazione, non mi aspettare mai più!” si alzò in fretta e correndo se ne andò… se ne andò da me, dalla mia vita e dal mio cuore.
 

Ciao a tutti, grazie per aver letto la mia prima flashot. Sono nuova, mi chiamo Roberta, ho 13 anni e cosa posso dirvi altro… recensite! Mi firmerò _Roby_.                                                                                                                                                                             Ci vediamo presto, baci!