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Autore: harryscupcake    01/01/2013    1 recensioni
Sento che nel petto nel lato sinistro ho una cosa che batte fortissimo, una cosa che non mi sta facendo più respirare, una cosa che mi sta chiudendo lo stomaco, una cosa che appartiene al ragazzo di fronte a me, una cosa che batte solo per questo ragazzo, una cosa che si chiama cuore e che AMA e che AMERÀ sempre lui. Perché sì, io amo Harry Edward Styles, il ragazzo riccioluto con smeraldi al posto degli occhi, che ho conosciuto in quel supermercato, per caso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TUTTO QUELLO CHE HO SEMPRE DESIDERATO


Sono al supermercato e sto per dormire sul banco-frigo. Mia madre è sparita e io ho una voglia matta di cioccolata. Per togliermi questa voglia, vado a fare un giro nel reparto delle macchinette fotografiche per vedere le ultime novità. Mamma ha detto che per Natale ne avrò una professionale. Inizio a correre senza nemmeno accorgermene. Oh scusate, non mi sono ancora presentata… mi chiamo Hope, ho 13 anni e vivo a Londra.  Ho i capelli lunghi castani ricci, gli occhi sono marroni e, come gli definisco io, sono senza sentimento, vuoti, impenetrabili. Di fisico sono non molto alta e snella al punto giusto. Il mio carattere? bruttissimo… testarda, acida, stronza, testa di cazzo, ribelle, ma con le persone che voglio so essere anche dolce, timida e posso sembrare anche un angelo caduto in terra.. Migliore amica? Certo! Si chiama Sophy, ha la mia età, viene nella mia classe, ha i capelli corti lisci, occhi marroni (bellissimi per me), occhiali, apparecchio.. sembra che io abbia descritto quella del Mondo di Patty ma lei è bellissima anche così com’è. Il suo carattere non so definirlo bene.. forse lei è dolce, intelligente (quello che non sono io), timida, vendicativa e anche se non lo dimostra mi ama tanto... Le fanatiche della scuola si chiamano sempre ‘amore’, ‘tesoro’, ‘vita mia’ ecc. e poi ci siamo io e Sophy che quando passiamo vicino a loro iniziamo a darci delle ‘troie’ o ‘bastarde’ e vi assicuro che non esiste spettacolo migliore delle loro facce sbalordite! Siamo speciali a modo nostro noi…  A ragazzi? Mi fanno schifo! Giuro…  non gli digerisco, però non sono lesbica! Famiglia? Altra domanda, prego. Avete presente la parola ‘confusione’? Ecco, per me ha lo stesso significato delle parole ‘la mia famiglia’. Comunque ho due sorelle più grandi. Cosa vorrei fare da grande? Foto per il sito web ‘We Heart It’. Amo completamente quelle foto!                                                                                                                                                    Ritornando al presente, sto correndo ancora e all’improvviso vedo a 5 m di distanza un reparto dedicato completamente alle ultime Canon. Rimango imbambolata come una cretina a fissarle mentre le persone continuano a camminare velocemente spingendomi e maledicendomi. Riprendo vita e con passo deciso mi avvicino a una di quelle cose che la gente normale chiama ‘macchinette fotografiche’ ma io chiamo ‘salvezza di vita’. Rimango per la seconda volta imbambolata ma questa volta attacco la fronte al vetro che protegge quel gioiellino e con gli occhi che brillano resto a contemplare la sua bellezza. Tra poco mi cade anche la bava… Sento dei passi dietro di me seguiti da una risatina che mi sta leggermente dando sui nervi… Alzo lo sguardo e a due centimetri dal mio viso mi ritrovo due smeraldi verdi che mi fissano incuriositi. Dallo spavento salto all’aria urlando. Mentre cerco di calmarmi e respirare sento una rumorosa e fastidiosa risata. Lancio uno sguardo fulminante a colui che mi ha fatto arrivare il cuore in gola. Questo cerca di ricomporsi e una volta riuscitoci resta a osservarmi.  Però… niente male… davvero niente male… occhi verdi lucenti, un cespuglio castano al posto dei capelli, poco più alto di me.. mi porge la mano, resto a fissarlo, silenzio, agita la mano sul mio viso, mi ricompongo, lui mi riporge la mano, io la guardo (cazzo quant’è grande), esito ma poi la stringo timidamente. Ma che cavolo sto facendo? Di solito non sono così timida con gli sconosciuti.. lascia la presa e apre la bocca per parlare: “Piacere Harry, Harry Styles. Scusa se ti ho spaventata prima ma non era mia intenzione..” lo guardo, poi inizio a parlare: “ Non ti preoccupare, scusami tu.” Sorride, che sorriso, ha anche le fossette. Maledizione.                                                                                                                                                          H: “Tu?”  Ho:”Io cosa?”  H:”Non credo tu sia senza nome.. come ti chiami?”  Ho:”Ah.. sì certo.. Hope, Hope Smeeth.”   H:”Di dove sei? Sai, sono nuovo qui e non conosco nessuno…”  Ho:”Sono di qui. Se vuoi posso aiutarti io.” che cavolo dici Hope! Nemmeno lo conosci! H:”Oh, bhe, sì grazie.. se non ti dispiace, mi servirebbe proprio!” maledetto sorriso!  Iniziamo a camminare, io avanti e lui dietro di me che mi segue come un cagnolino. Stiamo in silenzio per un bel po’, poi decido di rompere il ghiaccio e azzardo: “Puoi anche venire vicino a me, non mordo mica!” lui sorride e si avvicina:”Non volevo disturbarti (?)” disturbarmi? Che si è fumato? Ho:”Ancora non mi hai detto quanti anni hai!” H:”14 tu?” Ho:”13…” silenzio. H:”Ma dove stiamo andando?” mi guardo in giro e noto uno di quei gonfiabili con dentro le palline. Decido di fare una pazzia, lo prendo per mano e inizio a correre in quella direzione. All’inizio lui sembra spaventato del mio gesto, ma dopo capisce il mio intento e sorride iniziando a correre più veloce di me. Arrivati, ci tuffiamo letteralmente dentro e dopo qualche minuto riesco a risalire trovandomi il riccio intento ad osservarmi. A interrompere quel silenzio è una musica, Free Fallin’, la mia suoneria cavolo! Cerco di prendere il cellulare dai pantaloni e una volta recuperato vedo chi è, mia madre. Cavolo mi ero dimenticata completamente! Rispondo:”Mamma?” M:”Hope ma dove sei? È da un’ora che ti cerco!” cose le dico ora? Ho:”Sono a casa di Sophie. Mi annoiavo e sono venuta qui. Volevo avvertirti ma me ne sono dimenticata..” mento spudoratamente mentre il ragazzo di fronte a me ha un sorrisetto a dir poco divertito in viso M:”Hope, mi hai fatto spaventare. Ora vengo a prenderti.” Un’altra bugia, tanto ormai una in più o una in meno non cambia la vita. Ho:”No mamma non preoccuparti, resto qui. Abbiamo iniziato a studiare e la madre di Hope mi ha invitata a mangiare qui.” M:”Va bene, ho capito. Ci vediamo a casa. Baci.” Riattacca. Sono una fottuta bugiarda. Sento la risata del moro e come l’altra volta lo fulmino con lo sguardo, ma questa volta continua. Dopo ore smette e cerca di parlare asciugandosi le lacrime:”Poco trasgry(?) la ragazza…” ma per chi mi ha presa? Per una bambina? Ho:”Senti, per te sto rischiando una punizione enorme, quindi zitto e seguimi!” in silenzio inizia a seguirmi e decido di portarlo nel mio rifugio. È una specie di casa sull’albero ma non è sull’albero(?). Vengo qui per scattare foto, cantare (sì, mi piace anche cantare), stare con Sophie e nessuno oltre a lei conosce questo posto. Non so perché ho deciso di portarci uno sconosciuto, ma questo Harry mi è simpatico… non so cosa fare o dire e lui sta guardando le foto appese alla parete di legno. Poi apre bocca:”Prima ho sentito che come suoneria hai Free Fallin’… sai, è la mia canzone preferita!” rimango sbalordita, è anche la mia canzone preferita. Questo ragazzo mi stupisce minuto dopo minuto.
È da quasi due ore che stiamo seduti su questi cuscini che ho sempre amato a parlare di noi e della nostra vita. Ho scoperto tante cose su di lui.. viene da Holmes Chapel, nel Cheshire, li piace mangiare Haribo, cantare, i cappelli a forma di panda e i gatti, ha una sorella, i genitori sono separati e lui vive con la madre e il patrigno. È molto simpatico e il tempo passa e io non mi accorgo che si sta facendo tardi. Ma voglio restare così con lui altre ore. Sento che potremmo essere ottimi amici insieme.. chissà se ha trovato altri ragazzi qui:”Hai conosciuto altri ragazzi da quando sei qui?” lo interrompo di colpo, lui ci pensa su e poi risponde:”No, credo di no.. perché?” e ora che dico? Ho:”No niente… vabbè, cosa stavi dicendo?” cerco di cambiare discorso anche se a me non interessa molto quello che dice, voglio solo restare a guardarlo senza dire niente e ammirare il movimento delle sue labbra sottili mentre parla. Continua il suo discorso ma viene di nuovo interrotto dalla mia suoneria. Giuro che ora lancio il cellulare fuori dalla finestra. Lui si accorge della mia espressione a dir poco incavolata e inizia a ridere. Vedo chi è: mia madre, ma non ha niente da fare invece di chiamarmi sempre?! Rispondo. Ho:”Dimmi.” M:”Hope, quando torni? Si sta facendo tardi e domani hai scuola!” Ho:”Mamma finisco gli ultimi esercizi e sono a casa ok?” mi arrendo, tanto riuscirò a rivederlo, spero. M:”Ok. Però non fare tardi.” Ho:”Ok, ciao.” Chiudo. H:”Devi andare via?” mi chiede dispiaciuto mentre io metto la sciarpa. Ho:”Sì. Sai, è da più di due ore che siamo qui e mia madre mi rivuole a casa.” H:”Ho capito.. ci rivedremo, vero?” Ho:”Sì penso di sì! Tu inizierai la scuola qui?” H:”Sì, andrò a quella vicino al parco… non ricordo il nome…” Ho:”La ‘Music and Art School’?” H:”Sì, proprio quella!” rimango sbalordita:”Anch’io vado in quella scuola! Quindi ci vedremo lì! Quando inizierai?” H:”Proprio domani!” Ho:”Che bello!” si alza e viene nella mia direzione mentre io apro la porta del rifugio per uscire. H:”Allora.. Ci vediamo domani…” è imbarazzato e vedo le sue guance diventare rosse, forse per l’impatto con il freddo che entra dalla porta.. Ho:”Certo! Ciao!” lo saluto con la mano mentre ognuno dei due si dirige per la propria strada.
|5 anni dopo|                                                                                                                                                                                                                               È da quasi 5 anni che io e Harry siamo amici. Ormai siamo inseparabili e possiamo anche definirci migliori amici. L’ho fatto conoscere anche a Sophy e anche loro sono diventati ottimi amici. Siamo diventati un trio fantastico, siamo sempre insieme e tra di noi non ci sono segreti. Sophy in questo momento è qui vicino a me sul letto, la scuola è finita e adesso è luglio. Lei è cresciuta, non ha più l’apparecchio, i capelli gli ha fatti crescere e gli occhiali sono spariti grazie ad un’operazione, è proprio bella. Anch’io sono cresciuta ma sono rimasta sempre cessa. Stiamo parlando della festa per i miei 18 anni. Voglio che sia un compleanno meraviglioso, di quelli che non si dimenticano facilmente. Harry si sta occupando della musica e del locale. Ha detto che sta organizzando una sorpresa per me, non vedo l’ora di vedere cos’è! Non ho invitato tantissime persone come è successo al compleanno di Tiffany, una delle ragazze più popolari della scuola. Preferisco quelle poche persone che mi vogliono davvero bene al posto di gente che nemmeno conosco il nome…  Ho conosciuto persone fantastiche in questi anni che ora sono diventati come la mia seconda famiglia insieme a Harry e Sophie, si chiamano Zayn, Liam, Louis, Niall, Taylor, Eleanor, Perrie e Danielle. Loro insieme a Sophy dicono che Harry abbia una cotta per me, ma io non ci credo… io invece penso che lui vada dietro Taylor… ma a lei non importa niente di lui. Questa famiglia ha anche delle coppie: Zayn sta con Perrie, Liam con Danielle, Louis con Eleanor e Niall, come Sophy, è forever alone! Però Sophie è innamorata di lui dal primo giorno che si sono visti ma non osa mai provarci anche se io cerco sempre di mettermi in mezzo perché so che anche lui ricambia.
È il giorno del mio compleanno e manca solo un’ora all’inizio della festa e devo decidere ancora che vestito mettermi. È tutto pronto, musica, cibo, bevande, inviti.. tutto! Ora vedo di immergermi nel mio armadio per trovare un vestito adatto. Dopo averlo svuotato rimane solo un vestito bianco panna, di pizzo, stretto fino ai fianchi e fino alle ginocchia largo. Trovo un nastrino di un celeste strano e delle scarpe con un po’ di tacco dello stesso colore. Perfetto. Anche il problema del vestito è risolto. Vado sotto la doccia e lavo i capelli. Esco, mi asciugo, i capelli decido di farli lisci e alle punte faccio qualche boccolo. Manca solo mezz’ora e poi Harry verrà a prendermi con la sua nuova auto per portarmi alla festa. Infilo il vestito e le scarpe, mi trucco leggermente, metto il mio profumo preferito e sono pronta. Scendo le scale e trovo mia madre che guarda la tv con mio padre e le mie sorelle in cucina a giocare con la nostra cagnolina. Non ho voluto nessuno della mia famiglia al mio compleanno. Sento la porta bussare e mi precipito ad aprire sapendo della persona che mi aspetta. Rischio di cadere con questi tacchi ma riesco ad arrivare alla porta sana e salva, apro e un’ondata di profumo alla menta mi invade. Guardo l’essere riccioluto davanti ai miei occhi e penso a quanto sia diventato grande e perfetto e a quanto io sia fortunata ad averlo come migliore amico. Lui interrompe questo momento di silenzio dandomi un bacio sulla guancia e poi aggiunge:”Sei bellissima!” sorridendo smagliante. Io arrossisco violentemente e rispondo con un timido:”Grazie..” H:”Andiamo?” Ho:”Certo!” mi rivolgo all’interno della casa e urlo velocemente:”Io vado, non mi aspettate. Ciao.” Sento solo dei piccoli ‘ciao’ da parte delle mie sorelle. Prendo chiavi, borsa e cellulare e insieme al mio migliore amico mi dirigo alla sua lucida auto e lui mi apre la portiera e una volta entrata la richiude, poi fa il giro dell’auto e si mette al volante. Io, come se l’auto fosse mia, accendo la radio e proprio in quel momento mettono Free Fallin’. Io e Harry ci guardiamo e ci sorridiamo e lui mi bacia la guancia. Solo noi due sappiamo l’importanza di quella canzone… Lui mette in moto il suo nuovo gioiellino, come lo definisce lui, e ci dirigiamo verso il luogo dove si terrà la mia festa. È da un po’ di minuti che percorriamo strade sconosciute e ho il presentimento che ci siamo persi. Lui guida deciso come se questa sia la strada giusta quindi lo lascio fare… Mi accorgo solo ora del suo abbigliamento: una camicia blu, un paio di pantaloni neri e le nostre scarpe preferite che lui, come me, indossa sempre, converse bianche. Molto semplice e mi piace molto. Intanto vedo scorgere dagli alberi della foresta una sagoma di una casa e Harry si dirige proprio lì.. forse è un piccolo rifugio… bello! L’auto si avvicina ma degli invitati non vedo nemmeno l’ombra. Forse saranno dentro quella casetta che si vede... Harry ferma l’auto e scende, poi mi apre la portiera e mi fa scendere porgendomi la mano. Questa sera si sta superando. Camminiamo mano per mano su un viale che porta all’entrata di questo rifugio. Questo posto mi è molto familiare e anche questa casetta… Entriamo dentro ma non vedo nessuno. Le luci sono spente e c’è un silenzio tombale. Harry è molto tranquillo mentre io sono in stato confusionale. Dove sono i miei amici? Dove sono gli striscioni? Dove sono le bevande e il cibo? Ma soprattutto, Harry quando si decide ad accendere questa maledetta luce? Ho:”Harry, mi spieghi che sta succedendo?” chiedo ansiosa. Non riesco a vedere niente ma sento che si sta avvicinando, mi prende la mano e con l’altra accende la luce. Rimango sbalordita! Non c’è nessuno e la casa è in ordine. Si vedono solo delle foto appese alla parete che mi sono molto familiari ma che non ricordo dove le abbia viste. Tutto qui mi sembra dannatamente familiare. Anche quei due cuscini lì a terra. Lui si siede su uno di questi e mi fa segno di sedermi di fronte a lui. Mi siedo e lui inizia a parlare:”Ti ricordi come ci siamo conosciuti?” Ho:”Certo che mi ricordo, ma, ti faccio una domanda facile facile… dov’è la mia festa?” lui ridacchia e aggiunge:”Non c’è nessuna festa di compleanno oggi… ti ho fatto una sorpesa.. non ricordi che posto è questo?” ci rimango un po’ male all’inizio ma poi mi guardo intorno. Niente. Faccio di no con la testa. H:”È il tuo rifugio di quando eri bambina. Ci venivi sempre per stare da sola e scattare foto. La prima volta che ci siamo incontrati mi ci portasti e passammo tutto il giorno su questi cuscini a parlare di noi.” Ora ricordo! Ora si spiegano tutte queste cose che mi sembravano familiari. Come ho potuto dimenticare questo posto?! Il mio posto! Ho:”Ricordo! Ma.. cos’è la sorpresa che mi hai detto?” ora voglio sapere cosa ha fatto pur di non fare la mia festa. Si alza e va a prendere da dietro una porta una candela e due cartocci. Si risiede e appoggia il tutto a terra. Fish and chips! Il mio cibo preferito! H:”Volevo passare uno dei giorni più importanti della tua vita così.. ricordando il giorno in cui ci siamo conosciuti e chiedendoti una cosa importante… ma quello lo farò dopo, ora si mangia!” sorride e io ricambio. Inizia a mangiare e io lo seguo a ruota. Ottimo! Proprio come piace a me! Continuo a osservarlo mentre divora le patatine. È davvero idiota mentre mangia, ogni volta mi fa ridere tantissimo e questa volta non è da meno visto che sto letteralmente morendo a terra. Lui mi guarda con un enorme punto di domanda in faccia, io gli indico il viso e lui capisce al volo. Un sorriso divertito si fa spazio sul suo viso e a gattoni si avvicina a me che sto ancora ridendo. Si mette sulle ginocchia e si scaraventa su di me facendomi il solletico. Sa che odio quando me lo fa e per questo ora per vendicarsi mi fa morire e io senza fiato cerco di parlare:”Ti prego ahahahahaha… non ce la faccio più… non riderò mai più… davvero!” H:”Giuralo!” Ho:”Lo giuro! Ora potresti lasciarmi?” H:”Prima voglio un bacio!” appena finisce di dirlo si rende conto di quello che ha pronunciato e diventa rosso come un peperone alzandosi di colpo e girandosi. Io sono immobile sul pavimento e sono letteralmente imbarazzata. H:”Scusami, non so come sia successo… scusami!” Ho:”Non ti preoccupare… può succedere…” cerco di tranquillizzarlo ma lui si gira velocemente e venendomi vicino dice sussurrando:”Può succedere anche che un ragazzo sia innamorato della sua migliore amica da 5 anni?” rimango incantata dai suoi occhi che sono fissi nei miei e chiedono comprensione e amore, tanto amore. Dopo comprendo quello che realmente ha detto e spalanco gli occhi. Non sarà mica lui quel ragazzo? E non sarò mica io la migliore amica? Sto entrando in palla! Staccatemi la spina vi prego! Cerco di spiaccicare qualcosa che possa assomigliare a una frase ma tutto quello che riesco a dire sono dei piccoli balbetti. Lui si allontana ma non voglio smettere di guardare il suo viso e quei smeraldi, allora lo afferro per il braccio, lui si volta e noto i suoi occhi lucidi. Perché sta piangendo? Ho:”Può succedere…” rispondo alla domanda di prima. Sento che nel petto nel lato sinistro ho una cosa che batte fortissimo, una cosa che non mi sta facendo più respirare, una cosa che mi sta chiudendo lo stomaco, una cosa che appartiene al ragazzo di fronte a me, una cosa che batte solo per questo ragazzo, una cosa che si chiama cuore e che AMA e che AMERÀ sempre lui. Perché sì, io amo Harry Edward Styles, il ragazzo riccioluto con smeraldi al posto degli occhi, che ho conosciuto in quel supermercato, per caso. Non ho mai sentito la necessità di dirlo a Sophie perché pensavo fosse amore da migliori amici, ma mi rendo conto solo ora che questo è AMORE, amore vero, quello con la A maiuscola, il mio primo vero amore. Adesso lui è ancora di fronte a me a testa bassa e sento che ogni tanto tira su con il naso. Mi alzo e gli vado vicino. Mi metto a due centimetri da lui e sussurro:”Può succedere anche che una ragazza sia innamorata del suo migliore amico da 5 anni?” lui rimane immobile. Poi alza la testa lentamente, troppo lentamente. Dopo aver intravisto le sue labbra sotto ad alcuni boccoli non resisto più e gli alzo bruscamente il mento facendo scontrare le nostre labbra che per la prima volta si uniscono. Lui all’inizio è spaventato e non riesce a capire cosa stia succedendo, ma dopo chiude gli occhi e ricambia il bacio prendendomi dai fianchi e io metto le mani nei suoi riccioli che sembrano più morbidi del solito. Lentamente ci stacchiamo e insieme apriamo gli occhi, i suoi sono di un verde acceso che fanno invidia anche al prato più bello del mondo. Prendo e lo abbraccio forte a me. Poi mi sorge un dubbio:”Perché non me lo hai mai detto?” H:”Avevo paura che non  ricambiassi e non volevo rovinare il nostro rapporto.” Sorrido. Poi aggiungo:”Lo sai che sei il mio primo bacio? Devi esserne fiero!” mi guarda sorridendo H:”Lo sono.” Poi ripenso alle parole di prima:”Quindi tu.. bhe insomma, saresti innamorato di  me? La sfigata Hope? L’acida, stronza, bast..” non mi fa finire che mi bacia dolcemente. Si stacca e dice:”Ti amo e basta!” sorrido e dico:”Ti amo anch’io”. Ci sediamo e io metto la testa sulle sue gambe mentre lui mi accarezza i capelli. Poi aggiungo:”Volevo un compleanno meraviglioso, di quelli che non si dimenticano facilmente e l’ho avuto.” Ci sorridiamo e lui inizia a cantare Free Fallin’ e io mi abbandono tra le braccia di Morfeo consapevole che grazie ad una macchinetta fotografica ora ho trovato tutto quello che ho sempre desiderato.                                                                                                                                    
                                                                                                                                        
 
 
Salve pipol! Questa è la seconda one shot che scrivo. Spero che sia di vostro gradimento (sembro un cameriere). Scusate per eventuali errori. Ok, me ne vado, ciao! _Roby_
  
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