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Autore: spleendiparigi    19/07/2007    3 recensioni
Serie di one-shot con varie coppie (shonen-ai, shoujo-ai, etero) ma anche personaggi singoli o persone legate da semplice amicizia.

[Cap.1]E' solo il vento (SakuHina)
[Cap.2]Ti va di giocare? (SasuIno)
[Cap.3]His eyes... the sky... (NaruHina)
[Cap.4]Mizérable (SasuNaru)
[Cap.5]Fire (KakaIru)
[Cap.6]Heart's Eclipse (ShikaTemari)
[Cap.7]Fireflies and Promises (ItaSasu)
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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...E' solo il vento...

[Tic.Toc. Tic. Toc]


Cammini lentamente lungo la strada, le braccia abbandonate lungo fianchi e gli occhi vacui, persi a fissare il nulla. Il vento soffia senza tregua, ti accarezza languidamente, scompigliandoti i folti capelli rosa. Una pioggerellina finissima scende dal cielo, ma tu non te ne curi e continui a camminare, mettendo alternativamente un piede davanti l'altro. Non una parola, non un gesto, non una lacrima. Non ne hai la forza... davvero, non ne hai più. Sei sola, solo il leggero ticchettare dei tacchi sull'asfalto ti fa compagnia.

[Tic. Toc. Tic. Toc]


Continui a camminare, accompagnata dallo stesso monotono ticchettare. Non ci fai caso, eppure, incosciamente, quel ticchettio ti esaspera. Forse perchè ti ricorda qualcosa. Forse perchè ti ricorda qualcosa di spiacevole. Forse perchè ti ricorda qualcosa di spiacevole che non sei riuscita a cancellare.
Arrivi in prossimità di un lago. Ami quel luogo isolato, illuminato soltanto dalla luce delle stelle, tranquillo e rasserenante. Togli le scarpe, quelle dannate scarpe che per tutta la sera non hanno fatto altro che tormentarti, ti siedi sulla riva e immergi i piedi nell'acqua. E' fantastica la sensazione di quel liquido freddo e scuro sui tuoi piedi bollenti e doloranti. Rimani per un pò così, serena, godendo del benessere che solo l'acqua riesce a donarti, forse perchè ha la forza di pulire. Forse perchè riesce a lavare via le macchie del tuo corpo e, di conseguenza, anche quelle del tuo animo. Un nodo ti serra la gola. Brucia maledettamente. Punge, ferisce. Doloroso come solo la morte e il destino, a volte, sanno essere.

[Tic. Tic. Tic. Tic]


Senti dei passi, qualcuno si sta avvicinando. E' il rumore dei tacchi quello che senti, ma è strano.. non è come quello prodotto dalle tue scarpe.. è più leggero, più impercettibile. D'istinto, ti volti per scoprire chi ti ha seguita. La figura è ancora lontana, non riesci a scorgerla perfettamente, eppure è così familiare... forse è lei, lei che ti veniva a trovare quasi tutti i giorni. Strano, non vi vedete da tanto e non era neppure alla festa. Rimani a fissare quella figura in avvicinamento per un pò, che strazio, sembra non dover arrivare mai. Stufa, punti il tuo sguardo sull'acqua scura, osservandone i giochi di luce prodotti dalla luna. Semplicemente fantastico.

[Tic. Tic. Tic.Tic]


E' arrivata. Ti ha raggiunto. Con la coda dell'occhio la vedi mentre si siede al tuo fianco e ti imita nell'immergere i piedi nell'acqua. Ti volti a guardarla e, finalmente, rivedi il suo dolce sorriso.
"Sakura-chan..." poggia dolcemente una mano sulla tua e continua a sorriderti.
"Hinata-chan.." la guardi, ma non ricambi il sorriso... non vuoi, non te la senti.
Hinata spalanca gli occhi e li punta nei tuoi. Occhi bianchi, puri, innocenti, simili a quelli dei ciechi. Occhi bianchi che vedono tutto e tutti, a dispetto del colore, che scavano con delicatezza e ti guardano dentro. Un piccolo brivido ti avvolge la spina dorsale: lei sa. Lei ha sempre saputo tutto di te e lo sa anche ora. Verde nel bianco. Diamante nello smeraldo. Neve sui pini. Tremi nuovamente.

[E' la paura, perchè lei sa.
Sa cosa ti affligge.
Sa cosa provi.
Sa cosa vorresti.
Sa più cose di te di quante ne sappia tu.
Ed è questo a spaventarti]


"Non piangere, Sakura"
Piangere? Ti porti una mano sul viso umido. Sì, stai piangendo... non te n'eri nemmeno accorta.
"Non merita le tue lacrime..."
"Io lo odio, Hinata-chan"
Io lo odio... tre parole sputate così, senza rifletterci, senza chiedersi come lei potesse sapere quanto successo... ah giusto... lei sa sempre tutto...
"Era solo questione di tempo, Sakura. Sarebbe successo, prima o poi..."
Sakura intrecciò i loro sguardi. Hinata la guardava e continuava a sorridere. Dolce, unico, beato sorriso che riusciva ad essere sincero anche quando era velato da un leggero cinismo. Il sangue le ribolliva nelle vene, si sentiva furente. Che ne sapeva, Hinata, di cosa aveva provato nel trovare Sasuke e Naruto... insieme? No, non avrebbe mai immaginato il dolore, la delusione, la cocente sorpresa... il senso di inutilità provato...
"E tu cosa ne sai? Come puoi parlare così... non ti sei mai trovata in situazioni del genere!"
La Hyuuga continuò a guardarla col solito sorriso. Dio... a volte avrebbe voluto prenderla a schiaffi e far svanire quel sorriso ipocrita.
"Tu dici, Sakura-chan?"
Sakura sgranò gli occhi. Cosa voleva dire Hinata? Aveva forse... il pensiero le fece pulsare forte una vena sulla tempia.
"Tu... tu lo sapevi, Hinata-chan? E non hai mai detto niente? A me... a Naruto! Cavolo Hinata, stavate insieme!"
"Naruto meritava di rifarsi una vita..."
Non poteva crederci... Hinata aveva davvero detto quelle cose? Inavvertitamente, scoppiò in lacrime e si rifugiò nelle braccia della Hyuuga.
"Sakura, no... non devi piangere, non devi..."
La ignori, continui a piangere, continui a stringere la sua veste come fosse un'ancora di salvezza.
"Ascoltami bene Sakura-chan..." - Hinata ti afferra per le spalle e ti guarda dritto negli occhi - "Basta piangere. Non ti porta a nulla. Ti darà forse le risposte che cerchi? Riporterà forse indietro ciò che vuoi? No, peggiora solo il tuo umore. Lo hai amato Sakura, con tutta te stessa... ma non devi insistere su una cosa impossibile da raggiungere".
La guardi. Non riesci a capire dove vuole arrivare.
"Io non volevo innamorarmene" la tua voce è un sussurro, talmente basso che anche il vento fatica a sentirlo. Ma lei lo sente. Lei sente sempre tutto.
"L'amore è maleducato, Sakura-chan. Non rispetta niente, nè la differenza di sesso, nè quella economica, nè quella di pensiero. L'amore è come un'ombra che ti segue sempre, fin quando non trova la persona più inadatta a te che esista sul pianeta. Allora scocca la tua freccia e ti condanna irrimediabilmente a terribili sofferenze. L'amore è cattivo. L'amore fa male. Eppure ti fa sentire così bene, Sakura-chan... così bene..."

[Ti parla, ti sta parlando
Ascoltala Sakura,ascoltala.
Non chiuderti nel tuo guscio
Non perderti nei singhiozzi
Come puoi ignorare ciò che ti sta dicendo?
Come puoi impedirti di darle ragione?
Come puoi impedirti di ascoltarla ancora?
Semplice... non puoi...
E allora continui ad ascoltarla
Forse lei potrà salvarti]

Rimani interdetta quando scorgi una lacrima lattea scivolare sul suo viso. Le attraversa la guancia e le cade con un leggero 'plink' sul palmo di una mano. Ti sorride e te la porge. Non vuoi prenderla, non vuoi... eppure la tua mano tremante afferra quella piccola goccia e i tuoi occhi la osservano meravigliati. E' bellissima... bianca, screziata, sembra fatta di madreperla.
Il rumore dell'acqua ti distoglie dai tuoi pensieri. Hinata ha immerso la sua mano nel liquido scuro, attorno all'arto si è creato un piccolo mulinello luminoso. Quando la ritrae, tra le dita stringe un fiore dallo stelo lungo. E' bianco, delicatamente sfumato di rosso, ed emana un profumo dolce e vagamente familiare. Ti porge anche questo e tu lo afferri, non più spaventata.
I vostri sguardi si incrociano, nei suoi occhi bianchi brilla per un attimo una luce cremisi. Poi tornano innevati e casti come sempre e il sorriso increspa le sue labbra rosee.
"Sei stata lontana così tanto, Hinata-chan... perchè non sei più venuta a trovarmi?"
"Io compaio solo quando tu ne hai più bisogno"
Ti sfiora una guancia e si allontana leggera, eterea, unica.

[Tic. Tic. Tic. Tic]


E ancora i suoi tacchi sul selciato, anche se lei non ha scarpe. Ancora il rumore del suo sangue che gocciola lento, rosso, inesorabile, che cade sul terreno e scivola piano su di esso, fino a raggiungere quel lago oscuro. E ancora tu, che stringi un kunai insanguinato. Tu, con gli zigomi sporchi di liquido rosso mischiato a lacrime amare. Non volevi colpirla, non volevi... davvero. Eppure l'hai fatto. Cosa ti è preso, Sakura-chan... stai forse impazzendo?
Il kunai cade dalle tue mani e si conficca nel terreno con un tonfo sordo. Hinata si gira nella tua direzione, continua a sorriderti, continua a guardarti, continua a tenerti per mano... non ti ha più lasciata, da allora. E' sempre con te. E' la tua ombra.

[Sei sempre stata abile, Sakura.
Abile a nascondere i tuoi reali sentimenti
Abile a cavartela con le parole
con le lacrime
con quei grandi occhi verdi da cerbiatta.
Eppure da lei non puoi scappare
a lei non puoi mentire
lei non puoi incantarla con le tue lacrime.
Perchè lei e te
e tu sei lei.
Da allora
e per sempre]

Ti svegli di soprassalto. Madida di sudore, con il respiro mozzato e i battiti accelerati. E' stato un sogno... soltanto un brutto sogno. Ti metti seduta e poggi i piedi a terra. Sbadigli, bevi un sorso d'acqua dal bicchiere sul comodino. Poi torni a stenderti e ti volti per spegnere la luce lattea dell'abat-jour. Sussulti. La mano trema leggermente. Una piccola perla screziata è accuratamente posata sul legno scuro, accanto ad un lungo fiore, niveo, sfumato di rosso... Sorridi. La paura scivola via, così com'era arrivata. Afferri entrambi gli oggetti e corri fuori casa.
Corri corri corri...

[Tic. Toc. Tic. Toc]


Non hai le scarpe, eppure il ticchettio ti accompagna sempre. Ormai ci hai fatto l'abitudine. Ti fermi e poggi le mani sulle ginocchia per calmarti. Ti inginocchi davanti ad una lapide di marmo bianco e posi il fiore su di essa. Dalla piccola foto incorniciata, Hinata ti regala il suo solito sorriso e il suo solito sguardo di luna. Sfiori leggermente il cartoncino con le dita, poi ritorni in posizione eretta.
Sospiri, serena, mentre il vento caldo ti smuove i capelli e ti sfiora il viso, dando sollievo per la tua pelle ancora accaldata dalla corsa. Stendi il braccio in avanti, con la mano aperta. Poteva sentirlo. Poteva sentire il soffio del vento, il prurito che causava sul suo palmo. Poteva sentirsi in sintonia con se stessa e con l'ambiente circostante.
"Sakura-chan.."
Una voce ti chiama... la sua...
"Sakura-chan..."
Ancora...

[Hai paura, Sakura-chan?]


Ti guardi intorno... qualcuno ti chiama, ne sei sicura...
"Sakura-chan..."
Continui a guardare a destra e a sinistra... ti chiama... sì, ti sta chiamando...
"Sakura-chan..."
Eppure non c'e nessuno, ma tu la senti... senti la sua voce...

[Tic. Tic. Tic. Tic]


Passi. I suoi passi. Sempre più vicini.
Ti volti.
No, non sei pazza Sakura. Eccola lì... si avvicina... o forse si allontana?

[Non è ancora il tuo momento]


Chiudi gli occhi. Respiri profondamente. Ricordi. Ricordi che non danno tregua.
Hinata stesa a terra, gli occhi socchiusi, le labbra piegate in una smorfia di dolore.
Sangue, tanto sangue. Gemiti, tanti gemiti. E lacrime... oh, quante lacrime.

["Hi... Hinata-chan... perdonami, perdonami"
"S-sakura-chan..."
"Non volevo Hinata-chan, non volevo"
"Sakura-chan... a-scoltami..."
"Portami con te, Hinata portami con te..."
"No Sakura-chan... non è ancora il tuo momento.."
"Cosa posso fare, cosa posso fare.. dimmelo, ti prego Hinata..."
"Sakura-chan..."
"Si..."
"Vivi..."]

Rabbrividisci. Ti stringi nelle braccia. Ti guardi intorno. E' tutto calmo, tranquillo, hai forse immaginato tutto. Sospiri e ti calmi, ritornando calma verso casa.
Senti ancora un sussurro indistinto, lontano, familiare... "Vivi"...

[E' solo il vento, Sakura-chan...
...è solo il vento...]



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Bene. Eccomi con un nuovo esperimento.
Dato che, più che altro, mi piace dilettarmi in one-shot, ho deciso di pubblicare una Raccolta con tutte le fic di questo genere... Non ci sono coppie già definite, dipenderà tutto dalla malataggine della mia mente^^ Comunque, se vorrete dirmi quale coppia vi piacerebbe leggere, potrete dirmelo liberamente, così mi darete un'ispirazione ^_-
Passo a questa one-shot. Non lo scritta con l'intento di fare una shoujo-ai, ma rileggendola credo possa anche essere interpretata così. Il mio intento, mentre la scrivevo, era parlare del rapporto di amicizia che può esserci tra due persone del tutto diverse tra loro. Se non è abbastanza chiaro, in questa fic Sakura ha ucciso Hinata ed ora lei la "perseguita", le è sempre accanto... le fa da angelo custode insomma^^
La storia ha un lieto fine. Hinata sparisce per sempre, dopo che Sasuke tradisce Sakura con Naruto. Anche lei aveva capito del tradimento, ma è stata uccisa prima che potesse fare qualunque cosa (il perchè non lo so nemmeno io) e non porta rancore a Naruto.
Dopo aver consolato Sakura, può sparire. Il suo lavoro è finito. Doveva solo far capire a Sakura quanto l'amore potesse essere crudele e quanto, nella vita, bisogna non fermarsi mai, perchè essa potrebbe andare avanti senza aspettarci...
Bè, adesso basta... vi lascio e ringrazio chi la leggerà. Fatemi sapere cosa ne pensate^^
Luachan
  
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