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Autore: GiuliaGiuxi    01/01/2013    6 recensioni
Cosa sarebbe successo se Percy non fosse stato un mezzosangue?Se Annabeth Chase fosse solo una ragazza bionda con una vita del tutto normale?Se il parlare di Dei e di tutto ciò che riguarda la cultura greca fosse riservato solo ed esclusivamente all'ora più odiata di tutte,cioè quella di greco?E cosa,ancora,se il campo Mezzosangue non fosse in realtà soltanto il parco più grosso della città,quello a pochi passi dalla scuola?
Dal primo capitolo:
-Ciao,Testa d'alghe.-
La prima volta che litigammo mi stava per chiamare "testa di cazzo" davanti a tutti solo che all'ultimo la prof entrò in classe e fu costretta a cambiare "di cazzo" con la prima parola che le passò per la mente e quindi uscì "Testa d'alghe". Ora non so come gli fossero venute in mente le alghe nel bel mezzo della litigata, ma ora mi chiama così.
-Chase-dico facendo un sorriso sprezzante.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Londra è più rumorosa del solito oggi.Poi è la stessa cosa che mi ripeto tutte le mattine non appena varco il portone di casa e attraverso queste vie piene di gente.
E a pensarci bene è esattamente per questo che amo questa città:il casino ad ogni ora del giorno e della notte.
Quando mi sono trasferito da Cranfield,piccolo paesino in aperta campagna,a Londra è stato un vero disastro:mi ricordo di non essere riuscito a dormire per una notte intera senza interruzioni dovute al rumore delle strade per almeno due mesi.Poi c'ho fatto l'abitudine e adesso potrei dormire perfino sotto ad un ponte,cosa per altro già successa.
Ma torniamo a noi.
Sono le 7:40 e come al solito vado a bussare a casa di Grover,il mio migliore amico,che abita poco distante dal mio appartamento. Lui è la prima persona che ho conosciuto dopo il trasferimento.
Grover è una persona particolare:suo padre è hawaiiano,mentre la madre è irlandese. I suoi si sono conosciuti in California nel bel mezzo di una lezione di surf,si sono innamorati e poi si sono sposati in fretta e furia. Solo che a quel punto non sapevano dove andare a vivere e così scelsero allo solita maniera:hanno preso un mappamondo di quelli che girano e Lindy,la madre di Grover,ha chiuso gli occhi e quando li ha riaperti il suo sottile dito pallido era puntato su "Londra". Così hanno comprato casa a Londra e dopo nemmeno un anno è nato Grover.
Uno si aspetterebbe che il figlio di determinate persone sia un pazzo cannato o qualcosa di simile,invece Grover è l'opposto:è la persona più calma e sensibile che io abbia mai conosciuto. Adora la musica e suona il pianoforte,la chitarra il violino e il flauto. Passerebbe ore a leggere e non ha mai preso beno di un 7 nei vari compiti scolastici. E,a coronare il tutto,è un naturalista, e non scherzo affatto. Lui è un naturalista ed uno anche bello convinto.
Ha un piccolo giardino personale sul suo balcone e ha dato un nome a ciuscuna delle sue piante. Mi ha anche confidato,e io ho appurato con i miei stessi occhi, che ci parla,con le piante: non lo fa sempre,ma soprattutto quando è stressato o nervoso o arrabbiato.
In realtà è iniziato tutto quando era molto piccolo:suo nonno,quello hawaiiano,gli aveva regalato una pianta che a Londra non cresceva dicendogli che sarebbe stata bene nelle sue mani perchè era un ragazzino molto speciale. Quando suo nonno partì per tornare a casa l'aereo su cui volava precipitò in mare e non ci furono supersiti. Così da quel giorno Grover si sentì legato a quella pianta come a nessun altro perchè gli ricordava il nonno. E poi continuò a prenderne di altre, tutte strane e difficili da trovare e le trattava come fossero persone perchè si sentiva solo. Tutto questo me lo raccontò lui dopo anni della nostra amicizia. Mi disse anche che quell'attaccamento "morboso" per le piante gli passò un poco quando mi conobbe.
Quindi, in un certo senso, io l'ho salvato. A volte mi domando come starebbe ora se non ci fossi io. 
-Ciao- mi dice lui non appena uscito dal portone.
Oggi ha messo la maglia che ha comprato qualche settimana fa in un mercatino strambo che fanno ogni tanto vicino a Londra: è a strisce rosse e bianche e nel mezzo c'è un grosso bisonte europeo che dice "I'm dying because of you,bitch!". Si,è anche un animalista ed ha molto a cuore il futuro degli animali in via d'estinzione. Comunque questa maglia l'approvo anche io.
-Come mai questa faccia preoccupata?- gli chiedo mentre ci incamminiamo verso la scuola.
-Il compito.-
-Il compito?- gli domando alzando le sopracciglia con fare teatrale.
-Quello di matematica!-
Dal suo tono esasperato capisco che me ne aveva già parlato ed infatti ora ricordo:il giorno prima,prima che salisse le scale di casa, mi aveva urlato del compito di matemtica che ci sarebbe stato questa mattina.
-Me ne sono completamente dimenticato,cazzo!-
Grover sbuffa e mi poggia una mano sulle spalle:-A cosa servono gli amici?-
Che,detto da lui in questo frangente,significa proprio:"Il compito di matematica te lo faccio io,tranquillo".
-Come farei senza di te...- sospiro mettendomi la mano in tasca e recuperando il cellulare.
C'è un messaggio di Tyson che dice di aspettarlo all'entrata della scuola.
Tyson è il mio fratellastro. Ha pochi mesi più di me. Come è possibile tutto ciò? Ce lo siamo chiesti ache io e mia madre,all'inizio. Il fatto è che mio padre è un gran bastardo.
Un pomeriggio estivo di 4 anni fa io,mio padre e mia madre eravano a fare una passeggiata vicino a casa. Non era proprio una passeggiata,ma più un "evita il turista":la città era gremita di persone,più del solito. Mio padre e mia madre stavano parlando di cose "da grandi" mentre io me ne stavo davanti tenendo in braccio il nuovo cucciolo di labrador che mi avevano regalato per il mio compleanno pochi giorni prima:la Signora O'Leary.
Ero così occupato a guardare la mia nuova migiore amica che andai a sbattere contro qualcuno. Mi stavo scusando quando mio padre mi strattonò per un braccio per trascinarmi via. Quando alzai lo sguardo vidi due occhi color cioccolato che fissavano sorpresi mio padre. Era un ragazzino alto poco più di me,con gli occhi color cioccolato e la carnagione piuttosto pallida.
-Papà?- domandò sorpreso fissando mio padre.
-No-dissi io con l'ingenuità che solo un bambino può avere -questo è mio padre,non il tuo.-
Papà stava ancora cercando di portare me e la mamma via da quel ragazzo,ma la mamma si era incuriosita e così si mise a parlare con il bimbo,che si chiamava Tyson,e scoprì tutto. Papà aveva condotto per anni una doppia vita:quando si era messo con mamma,in realtà stava anche con la mamma di Tyson. Nessuna delle due donne sapeva della presenza dell'altra. Andava avanti così da 13 anni,e sarebbe andata avanti per tutta la vita se non avessi scontrato Tyson.
Inutile dire che mia madre cacciò mio padre di casa e ottenne il divorzio e la mia custodia. Da quel giorno non lo vedo più e mi va bene così,anche perchè non lo considero più tale.
Invece si è instaurato un bellissimo rapporto con Tyson,che ora considero un fratello a tutti gli effetti. 
In realtà è Tyson che aspetta noi,visto che quando arriviamo è già lì poggiato al muro che fuma una sigaretta e parla con Nico di Angelo.
Nico è un ragazzo del nostro gruppo che ha 1 anno meno di noi. L'abbiamo conosciuto per caso io e Tyson l'anno prima durante l'ora punizioni:noi avevamo fatto una battaglia di gesso in classe, lui aveva mandato a fanculo la professoressa di matematica Dodds,anche conosciuta come l'Arpia,in italiano.
Infatti Nico è italiano e si è trasferito proprio un anno fa. Parlando abbiamo poi scoperto che era il fratello di Bianca di Angelo, nuova arrivata nella nostra classe.
Pur essendo un anno più piccolo Nico è davvero un mito anche se se ne sta parecchio sulle sue e a volte,soprattutto se non ha confidenza, può essere scontroso.
-Hola!-dico dando una pacca sulle spalle ai due.
-Ei amico-rispondono in coro scoppiando poi a ridere.
-Travis e Connor?-domanda Grover guardando male mio fratello perchè infastidito dalla puzza del fumo.
Travis e Connor sono due gemelli del tutto identici che stanno in classe nostra. Sono quello che definirei "giullare di corte": alti tutti e due,con due enormi occhi verdi e i capelli corti tendenti al rosso. Sono due tipici ragazzi che amano fare baldoria e immischiarsi nelle liti per il semplice gusto di farlo. L'unico modo per riuscire a riconoscerli sono le espressioni: Travis ha il sorriso sempre stampato in faccia mentre Connor ha la faccia da stronzo,anche se in realtà non lo è per niente. Abbiamo iniziato ad uscire insieme perchè li prendavamo in giro io e Ty:infatti il loro cognome è Stoll che suona molto come "rubare". Abbiamo scoperto,uscendoci, che sono molto simpatici, e che saprebbero fare i ladri senza alcun problema.
-Stanno parlando con due tipe- risponde Nico ridacchiando.
Dovete saper che i due sono pieni zeppi di ammiratrici,che sono anche molto fighe. Non so perchè sono così tanto richiesti dal popolo femminile: sarà il fatto che sanno far ridere,o il fascino dei gemelli.Oppure sarà il fatto che sono circondati da amici molto fighi,come me.
-Grover.-
Oh no.
La voce stridula che viene dalle mie spalle appartiene alla persona più odiosa dell'intero pianeta. E se lo dico io che di persone odiose ne ho conosciute, compreso mio padre, fidatevi che è davvero così.
La persona in questione è Annabeth Chase. E' in classe con me ed è la classica super-genia-perfettina che non ammette un errore nemmeno se la paghi e che mi guarda praticamente da sempre come se io fossi una cacchetta. Sbuffa o si mette a scrivere ogni volta che io parlo interpellato da i professori e l'unica conversazione che abbiamo avuto in 4 anni è servita per insultarci ed è avvenuta a metà del primo anno. Non importa quanto sia carina con i suoi enormi occhi grigi e i boccoli biondi che le ricadono sulle spalle, non la sopporto,e il sentimento è reciproco. Però Grover è suo amico e quindi ogni santa mattina lei lo saluta e io devo vedermela passare davanti con i suoi due migliori amici:Luke e Thalia.
-Ciao Annabeth!-dice il mio amico abbracciandola di slancio. 
Lei gli sorride e fa un gesto con la mano agli altri,poi punta i suoi occhi su di me e fa una faccia disgustata.
-Ciao,Testa d'alghe.-
La prima volta che litigammo mi stava per chiamare "testa di cazzo" davanti a tutti solo che all'ultimo la prof entrò in classe e fu costretta a cambiare "di cazzo" con la prima parola che le passò per la mente e quindi uscì "Testa d'alghe". Ora non so come gli fossero venute in mente le alghe nel bel mezzo della litigata, ma ora mi chiama così.
-Chase-dico facendo un sorriso sprezzante.
Io non le ho mai dato un soprannome,invece,perchè ho la fantasia di un pinguino.O anche meno.
Siccome Annabeth e il suo seguito non sembrano intenzionati ad andarsene la inizio a guardare male e,quando Ty se ne accorge, mi afferra per un braccio e mi trascina via prima che scoppi una litigata.
-Pronto per la verifica?-mi chiede ironicamente.
Gli sorrido e gli circondo le spalle con il braccio mentre ci dirigiamo verso l'entrata dopo aver sentito il suo della campanella.
-Grazie agli dei c'è Grover-gli sussurro.
-Che fratello con il culo sfondato che ho...-
 
Tadaaaaan*rullo di tamburi*
Eccomi con una nuova storia che mi è venuta in mente ieri sera.
Ho pensato:"E se nessuno di loro fosse un semidio?Se fossero solo una banda
di psicopatici adolescenti con i problemi degli adolescenti?
E se avessero una vita normale,per quanto normale possa essere una vita?"
E così ci ho provato.
Ora,non so cosa verrà fuori anche perchè ieri sera quando mi è venuta l'idea non stavo molto bene per via dello spumante.
Anyway il motto che userò nel 2013 sarà "Let's try!" quindi,perchè non iniziare subito?
Intanto vi ricordo l'altra mia storia http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1153630&i=1
 
Vi aiuguro un bellissimo 2013!
Spero di vedere qualche recensione e...nulla:3
Vi saluto.
Byeee
Giuls
Ps:mi scuso per il linguaggio un po' volgare
   
 
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