“Ed ecco perché la luna è piena di crateri. Ora potete andare ragazzi, mi raccomando: studiate che poi vi interrogo a gennaio! Buon Natale!”
Finalmente ha smesso di parlare, pensai.
Presi i miei libri e misi in spalla lo zaino, uscii dalla mia aula e percorsi  il lunghissimo corridoio
-Auguri!-
-Buon Natale Katy!-
-Auguroni Katy!!-
-Ciao Katy, passa Buon Natale eh!-
-Auguri! Buon Natale a tutti!-
Queste erano le voci per il mio corridoio, ma la cosa più fastidiosa era che la maggior parte erano rivolte a Katy, la tipica ragazza facile. Avete presente quella che si crede la più bella di tutta la scuola? E probabilmente lo è, ma mi da fastidio come si atteggia. Crede di essere la principessa a cui tutto è dovuto, anzi no, la regina.
-Miley! Grazie per avermi aspettata davanti alla mia classe eh!- mi girai e vidi una ragazza alta, con un fisico bellissimo, occhioni blu intenso e capelli biondi con boccoli che cadevano fino alle sue spalle.
Il sorriso era perfetto, come lei. Era Valentina, la mia migliore amica, che mi ricordava di non essere stata puntuale, come al mio solito.
-Scusami tanto Vale, sono uscita dalla mia classe e mi ero immersa nei miei pensieri. Tu come stai?- Deviai io.
-Pensieri? Su chi? Un ragazzo..? Uhm.. dimmi di più!- il suo sorriso era invidiabile, lo è sempre stato.
-Ma no, nessun ragazzo. Pensavo a Katy.- Nel frattempo la squadrai: alta, pelle bianca come il latte, lineamenti dolci e occhi azzurro chiaro. Il viso era contornato dai suoi lunghi capelli neri. Ok, lo ammetto: era bella, forse bellissima. Ma continuava a non piacermi il suo carattere da superficiale presuntuosa.
I pensieri erano li stessi anche per Vale, forse i suoi erano un po’ più cattivi, infatti mi disse
-Ah Katy, la troietta. Ma perché perdi tempo pensare a lei? Tu sei mille volte più bella, Miley.- disse accarezzandomi la spalla.
-Tranquilla, ma grazie comunque. Dicevamo, tu come stai?-
-Benissimo, ho visto Federico poco fa, ci vediamo più tardi a casa sua!- avete presente quando poco prima vi ho detto che il suo sorriso faceva invidia al sole, ed era bellissimo? Appena pronunciava ‘Francesco’ quel grande sorriso, diventava ancora più radioso e i suoi occhi si illuminavano. Era proprio innamorata, la mia Vale.
-Ohh capisco! Andate a fare cose sconce eh?!- esclamai maliziosamente
-Ma no scema ahahahah! Sto solo un po’ con lui, parliamo, guardiamo un film.. cose così –
-Scusate, non ho fatto a meno di sentire.. stavate parlando di Federico?- una voce fastidiosamente acuta rovinò la nostra chiacchierata.
-Sì, ma tu cosa vuoi Katy?- intervenni io.
-Calmati sai. Volevo solo fare due chiacchiere con la mia amica Valentina!-
-Ma noi non siamo amiche, non lo siamo mai state! E poi, cosa vuoi da Francesco?- la sua faccia era davvero epica. Avete presente quando vostra madre vi dice ‘’Esci con i tuoi amici? Posso accompagnarti’’ e voi fate una faccia tipo ‘’NON CI PENSARE NEMMENO’’ ecco, era quella.
-Quindi sparisci- conclusi, o almeno speravo di finire quella conversazione, ma la paperella intervenne
-Peggio per te, vedrai la sorpresa che ti aspetta!-
-Sorpresa?- chiese Valentina
-Oh sì, il tuo Federico divent..- non la lasciai finire che la interruppi, vedendo il volto preoccupato di Valentina.
-Ascoltami bene troietta, tu non ti prenderai Federico. Lascia in pace lui, Valentina e me. Anzi, lascia in pace tutto il mondo. Non ti accorgi che rimarrai sola?! COME UN CANE. Anzi, peggio. I cani sono carini, molta gente li vorrebbe tenere, una troia invece nessuno la vuole, se non per una botta e via.
Passati un buon natale, papera.- rimasi meravigliata dalle mie parole. Non ci potevo credere, io Miley Courtney avevo dato della troietta (meritato) a Katy, concludendo con un bellissimo ‘papera’.
Ero stupita e non ero l’unica a vedere le facce di Vale e della papera. Alcuni ragazzi si erano fermati ad ascoltare la nostra discussione, e meravigliati dalla mia sfrontatezza anche loro, guardavano la faccia sconvolta di Katy per ascoltare quello che avrebbe detto.
-Che?! Io?! Come mi hai.. ? Troiet..pap…papera?!- iniziava a balbettare dall’imbarazzo, ma le stava bene. Magari l’avrebbe finita di fare la bulletta.
Guardai Vale e vidi che scoppiò a ridere, come quei ragazzi che ascoltavano in effetti facevo fatica a trattenermi anche io.
-Hai capito bene. B-b-buon N-n-n-atale ahahahaahahahahh!-  la stavo imitando e nel mentre scoppiai a ridere anch’io.
Ok, ero stata cattiva, ma se solo si fosse contato quante volte lo è stata lei con tutti quelli che incontrava. Lei era più che cattiva, perfida. Per quello fu stupore di tutti il momento in cui l’ho azzittita, perché quella papera non chiude il becco nemmeno se glielo si cuce.
-Ahahahahahahaahhaahahahahahahahah oh mio dio!- Valentina non ce la faceva più dal ridere, stavamo camminando per le strade di Milano e lei non riusciva a tenersi in piedi per quanto rideva. Passò un signore che la vide e poi scosse la testa ed a quel punto, iniziai a ridere anche io.
-Aahahahahahah sì! –
-No ma dico, era sconvolta! Aahahahahahahah- prese fiato –comunque grazie, per quello che hai detto.-
-Tranquilla Vale, quella se solo ti fa del male le spacco quel becco da papera che si ritrova a sprangate. –
-Aahahahahhahah, ti ci vedo sai? –
-Non sarebbe male, ma i miei non me la farebbero passare liscia ahahahah! Comunque, vieni a pranzare da me?-
-No non posso, ti ho detto che vado da Federico!- disse con un mezzo riso
-Ah già, tranquilla! Allora ci sentiamo dopo domani, ciao Vale – ci abbracciamo e sentii il suo buonissimo profumo, poi ammirai il suo ciuffo biondo con alcune ciocche rosa chiaro.
Si era fatta questa tinta qualche mese fa, le donava proprio. Sembrava che le ciocche di questo rosa debole, si nascondevano dal possente biondo che prevaleva. Le rendeva il viso ancora più perfetto.
-Ciao Miley, ti voglio bene! Ci sentiamo domani! – mi disse dandomi un bacio in guancia.
 
Arrivai a casa, mangiai ed entrai in camera mia.
Spaziosa ma soprattutto luminosa, aveva due pareti arancioni e due bianche. Erano attaccate di posters, poi c’erano due mensole su cui risiedevano i miei cds dei miei cantanti preferiti e dei miei idoli.
C’era una libreria e la scrivania con poggiato sopra il computer, lo presi e mi coricai sul letto. Navigai un po’ su internet e poi mi capitò una finestra dove c’era scritto  “Abiti in una città noiosa? Non sai mai cosa fare o hai semplicemente bisogno di una pausa..? Che aspetti: corri nella nostra agenzia e ordina un viaggio per le località più belle del mondo!
Se ci vieni a trovare entro il 31 dicembre potrai approfittare del 50% di sconto su due biglietti per Londra!”
Accanto c’erano indirizzo e numero dell’agenzia.
Milano era una bella città, non si può dire che non c’è nulla, ma sa essere noiosa anche lei.
Un viaggio a Londra poi, sarebbe un sogno e mi salverebbe anche da questa noia, ma i miei genitori non me lo avrebbero mai permesso.