Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: RoriStark    02/01/2013    3 recensioni
Volevo provare a scrivere una fiction su questo bellissimo film :) amo la Marvel e seguo sia i comics che i film :) Loki è il mio personaggio preferito insieme ad Iron Man
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La città non sembrava più la stessa, cumuli di macerie e cadaveri di alieni giganti sovrastavano quel che rimaneva dei grattaceli  che fino al giorno  precedente  si innalzavano imponenti sulle loro teste. Aniel camminava a passo lento seguita dai suoi compagni, I suoi passi leggeri erano coperti da quelli possenti di Hulk e quelli metallici di Tony al suo fianco.  La giovane guardava a terra mentre a stento tratteneva altre lacrime. Strinse il pugno mordendosi il labbro mentre fissava le vittime di quella follia. Sentì poi un rumore metallico e subito dopo la mano calda di Tony che afferrava quella bianca di lei. La giovane abbassò lo sguardo verso quelle mani strette come tanto tempo fa. Non riuscì a trattenere un lieve sorriso, alzò lo sguardo incontrandog li occhi nocciola di Tony. Occhi stanchi, occhi di chi come lei aveva combattuto e sofferto fino allo stremo. Ma allo stesso tempo, occhi gentili e premurosi che l’avevano accudita quando non era altro che un ammasso di sangue e piume spezzate.
“abbiamo fatto del nostro meglio…abbiamo salvato tante vite…e tu…sei stata davvero brava”
Disse con un tono che difficilmente lo avrebbero associato al freddo  e ultrabilionario Tony Stark.  Solamente lei non si sorprese del suo tono caldo e gentile. Cecò di sorridere di nuovo anche se le salì nuovamente un groppo in gola. Strinse la mano di lui mentre si trovarono sotto alla Stark Tower, o almeno quel che ne restava. Le scale erano salve, Aniel avvicinò la mano al ricevitore per contattare la vedova. Prese un respiro profondo

“Tasha..”

“Aniel, sono contenta tu stia bene”

“anche io Tasha…Loki..è lì?”

“sì..”

“posso parlare…con…con lui?”

“Aniel…”
Natasha sospirò, molto probabilmente stava fissando Loki chiedendosi quale fosse la cosa giusta da fare, era comprensibile, era lui l’artefice della strage, è vero, ha dato una mano a chiudere il portale, ma quel gesto non era abbastanza, non per la shield. Passarono diversi minuti quando sentì di nuovo la voce della vedova, ma non più nell’apparecchio, bensì alle loro spalle

“non ce n’è bisogno..siamo dietro di voi..”
Aniel si voltò di scatto, il cuore le martellava nel petto come se volesse sfondarle la cassa toracica. La giovane si ritrovò a fissare gli occhi verdi del dio delle malefatte, a pochi metri da lei. Non disse nulla, le gambe si mossero da sole, la giovane si gettò tra le braccia di Loki che la strinse forte a sé. Chiuse gli occhi aggrappandosi al mantello di lui

“Aniel….stai bene? Sei ferita?..”

“no..sto..sto bene…”

Sussurrò alzando appena lo sguardo con gli occhi gonfi di lacrime che non era più riuscita a trattenere, sorrise appena mentre Loki le carezzava il viso asciugandole le lacrime con il pollice. Sorrideva, ma il suo era un sorriso malinconico. Entrambi sapevano che quel momento non sarebbe durato. Non era finita, anzi.. la loro battaglia era appena cominciata. I due rimasero a fissarsi per un po’, non sapevano cosa dire, o forse erano troppe le cose che avrebbero voluto dire in quel momento. Tony Stark si avvicinò ai due, dondolò sui talloni sospirando

“Loki, devi seguirci alla shield dove decideremo del tuo destino…ma prima mi devo prendere un dannatissimo shawarma”

Disse mentre Falco si avvicinava a Loki

“Aniel…scusami”

Disse mentre con calma allontanò la giovane dalla stretta del Dio che non smise di fissarla mentre gli mettevano le manette. Non erano manette comuni, erano come due enormi blocchi d’acciaio, forse dello stesso materiale dello scudo di Capitan America o dell’armatura di Tony.

“fermi! Aspettate non c’è bisogno di tutto questo!”

“Aniel, cerca di capire..questo asgacoso ha quasi distrutto il pianeta con la sua armata…un paio di manette è il minimo”

“occorre anche altro”

Disse Falco tirando fuori dallo zaino uno strano arnese di metallo. Aniel si mise davanti a Loki confusa, fissando i suoi compagni.

“aspettate! Non fategli male per favore!!Tony digli qualcosa!”

“mi spiace piccola..lo faccio anche per te..”

Disse mentre si avvicinò a Falco prendendo l’oggetto, lo osservò attentamente poi fece cenno a Loki di avvicinarsi, Aniel stava per avvicinarsi di nuovo quando falco la bloccò attendo a non farle male. La giovane si voltò poi tornò a fissare Tony che avvicinava quell’affare al viso di Loki, cosa diamine era? Sembrava una museruola. La giovane cercò di divincolarsi dalla presa di falco

“Tony maledizione fermati! Lascialo stare!! Lasciatelo stare!!”

Gridò cercando di portare avanti tutto il peso per liberarsi dalla presa di Falco, dovette intervenire Thor a trattenerla dato che stava usando anche le ali per darsi la spinta. La giovane stava per raggiungerlo ma si rese conto che la stretta del Dio del tuono era nettamente superiore a quella di Falco e la ragazza non poté nemmeno muoversi. Tony aveva appena messo la maschera sul viso di Loki , questa si aggrappò alla mascella del dio emettendo un rumore metallico dipingendo sul suo viso un espressione di dolore coperto da un ringhio soffocato dal ferro che gli aveva coperto l’intera bocca fino a sotto il naso. Aniel sentì un vuoto a livello dello stomaco come se un buco nero le avesse risucchiato le viscere al suo interno. Le gambe tremavano mentre le lacrime le scendevano dalle gote come colate di lava bollente

“non fategli del male!basta!Tony ti prego!!smettila Tony!!”

Tony si voltò verso Aniel guardandola addolorato, abbassò lo sguardo facendo cenno a Thor di lasciarla andare. La giovane corse subito da Loki prendendogli piano il viso tra le mani. Fissandolo con un espressione devastata sul volto.  Cosa ne sarebbe stato di lui? Perché doveva soffrire ancora? Perché nessuno riusciva a capire? Loki la osservava, i polsi immobilizzati gli impedivano di stringerla a sé, le stringeva le mani carezzandole piano con il pollice, avvicinò il viso posando la fronte su quella di lei chiudendo poi gli occhi, le sopracciglia mostravano chiaramente un espressione sofferente.

“Loki….L..Loki…”

Sussurrava lei passando le mani tra i capelli neri del dio. Le mani le tremavano come foglie in autunno. Le lacrime non smettevano di creare scie infuocate lungo le sue gote rosse in contrasto con il resto della pelle bianca come il latte.

“Aniel, andiamo”

Disse Tony sfiorandole la spalla. La giovane si ritrasse fissandolo

“non toccarmi!! Non.. non toccatemi!”

Tony rimase con la mano tesa verso di lei, gli occhi sbarrati in un espressione di puro panico. Abbassò incredulo la mano, come se non credesse a quello che lei aveva appena detto. Strinse il pugno abbassando la mano, le nocche bianche tanto stringeva il pugno. SI morse un labbro annuendo rassegnato, si voltò seguendo gli altri compagni che si erano avviati. Aniel guardò Tony voltarle le spalle. Per un attimo avrebbe voluto saltargli addosso chiedendo scusa, ma quel che aveva fatto a Loki era evitabile. Aveva semplicemente infierito su una creatura già distrutta. Non era per nulla giusto. Thor era accanto a Loki, il gruppo raggiunse un negozio con un grande cartello con su scritto “shawarma” intorno  c’erano macerie degli edifici circostanti ma il locale nonostante il polverone ed alcuni tavoli sottosopra sembrava reggere. I commessi stavano già spazzando a terra, scena alquanto bizzarra. Il gruppo raggiunse un tavolo sotto lo sguardo incredulo del personale. Loki si sedette accanto ad Aniel , accanto a lei Tony Stark. La giovane teneva le mani di Loki, quando all’improvviso Falco si alzò per rispondere ad una chiamata. Passarono diversi minuti e l’uomo tornò serio a sedersi al tavolo
“ho appena parlato con Fury, dice che il giudizio, sarà affidato al “capo”  degli asgardiani”
Thor annuì tranquillo, come se sapeva già della decisione di Fury, ma forse era normale, sarebbe stato assurdo portare un Dio davanti alla corte marziale americana. Sarebbe stato
ridicolo vedere un Dio giudicato da degli umani. Aniel sospirò guardando in basso

“ma occorre comunque una rappresentanza, perciò assisterò anche io al giudizio”

Disse seria mentre Loki spalancò gli occhi incredulo. Ton posò invece il foglio delle ordinazioni, come se nulla fosse, come se fosse stato altrove durante l’intero discorso. Sorrise alla giovane

“mangia qualcosa..”

“non ho fame..”

“piccola…devi..”

“Tony….per favore…”

Tony sospirò battendo le nocche sul tavolo di legno, aveva tolto l’armatura, ora era accanto  a lui con la forma di una valigetta piena di bozze e graffi. Si  alzò dal tavolo poi tornò a fissare la giovane

“vieni con me..”

Aniel sospirò , si voltò verso Loki che annuì come per acconsentire. Aniel sorrise appena alzandosi dal tavolo seguendo Tony fuori dal locale. La giovane si guardò attorno stringendosi nelle spalle mentre la polvere li circondava. Tony si avvicinò a lei con fare goffo. Cosa alquanto insolita per un playboy. Osservò la giovane sorridendo  malinconico

“ora mi odierai…definitivamente…vero?”

Aniel alzò gli occhi al cielo prendendo un profondo respiro, quell’uomo riusciva a spiazzarla in qualsiasi situazione. Quell’uomo riusciva a scuoterle l’anima con una sola parola… ora con quella frase glie la stava rivoltando come un calzino. Scosse il capo abbassando di nuovo lo sguardo

“sai qual è la cosa che odio Tony?...”

Sussurrò alzando lo sguardo verso di lui, avvicinandosi piano, le ali semi aperte per spostare un po’ di polvere che sembrava volerli separare. Gli occhi alzati, fissi su quelli stanchi di lui. Sorrise appena malinconica e sussurrò con voce spezzata

“è che non riesco ad odiarti….nemmeno un po’…nemmeno un briciolo…”

Sussurrò alzando la mano per sfiorargli il viso.  Tony chiuse gli occhi strofinando la barba ispida sul palmo morbido e vellutato di lei. Sorrise appena malinconico tornando a fissarla. Aniel teneva gli occhi fissi su di lui mentre il caos che regnava attorno a loro era nulla in confronto a quello che aveva in testa.  Non sapeva cosa provava per Tony, sapeva solo che non sarebbe mai riuscita a farne a meno, non sarebbe mai riuscita a separarsi da lui.

“ti prego…”

Tony le prese il viso tra le mani, posò la fronte sulla sua respirando il suo profumo. Chiuse gli occhi in una smorfia di dolore misto a disperazione. Quell’espressione gelò il sangue ad Aniel che subito gli prese il viso tra le mani, come per tirarlo su, come per cercare il Tony che conosceva. Allegro, spensierato. Ma lei lo sapeva, sapeva benissimo che quella che portava in valigia non era l’unica sua armatura. Viveva con lui, dormiva con lui. E le sue crisi erano nulla in confronto agli incubi che lo perseguitavano ogni notte. Tony aprì gli occhi di nuovo, sorrise appena

“non volare via…non….non dove non posso raggiungerti per tenerti al sicuro..”

Di nuovo quella sensazione. Stavolta sembrò che le gambe di Aniel cedessero definitivamente.
 
                                                                                                     

                                                                                                         “and I’m gonna miss you like a child misses their blanket”
 



Aniel non sapeva cosa dire. Solo allora si rese conto della distanza che li avrebbe separati. Forse non sarebbe nemmeno tornata. E Tony? Sarebbe rimasto da solo? Come poteva essere così cieca? Così egoista? La giovane prese per mano Tony, tutti li stavano osservando e lei non voleva. Non sopportava l’idea di far vedere Tony così..fragile. Aniel e Tony raggiunsero un angolo del vicolo lontano dagli sguardi degli altri vendicatori. Tony la osservava serio, come se volesse studiare ogni sua espressione o movimento. Poi la giovane alzò lo sguardo sorridendo appena

“non voglio lasciarti…”

Sussurrò con voce tremante mentre gli stringeva le mani. Posò la fronte al petto di lui, sentendo il freddo metallo del reattore conficcato nel suo petto

“ma…lui ha bisogno di me…”

Sussurrò poi alzando lo sguardo



 
                                                                                                                       “it’s time to be a big girl now, and big grls don’t cry”




“non tornerai più..quindi?”

La sola idea di non rivederlo più sembrò annebbiarle la mente facendola cadere nel panico più totale. La giovane chiuse gli occhi, prese un respiro profondo e si alzò sulle punte. Le labbra di lei che si scontrarono con quelle di lui. Un minuto, due minuti. Le mani di lei aggrappate come artigli alla maglia di lui. E le mani gentili di lui che la stringevano a sé. La giovane si staccò da lui continuando a fissarlo, lui sorrise appena mentre le carezzò il voltò

“spero che questo sia la conferma che tornerai..”

La giovane stava per parlare di nuovo ma Tony la baciò di nuovo, un bacio veloce,come per bloccarle una risposta che faceva paura ad entrambi

“non dire nulla…ti prego..”

Sussurrò stringendola a sé. Aniel annuì stringendolo forte. Forse era meglio così, non sapeva nemmeno cosa avrebbe detto. Forse era meglio lasciar parlare il silenzio.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: RoriStark