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Autore: sunshine_S    02/01/2013    4 recensioni
-Beh ragazzi, se ci credete davvero allora muovetevi. Avete ancora qualche ora prima che la fine del mondo arrivi. Potreste vivere queste ultime ore da falliti oppure da vincenti. Potreste andare dai vostri genitori a rivelargli quei “ti voglio bene” mancati troppo spesso, oppure fornire quelle scuse che non siete mai riusciti a dire perchè troppo orgogliosi, fare quell'acquisto pazzo o quella particolare follia che non avete avuto il coraggio di fare.. o potreste alzare la cornetta o correre da quella persona. Si, quella persona che vi piace tanto, quella persona che non riuscite a levarvi dalla testa, quella persona di cui forse siete anche innamorati. Andate da quella persona, abbracciatela, baciatela. Ditegli quel “ti amo” che avete strozzato in gola perchè questa, ragazzi miei, potrebbe essere la vostra ultima opportunità.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21th Decemeber.

 

I have died everyday waiting for you, darling don’t be afraid I have loved youfor a thousand years, I’ll love you for a thousand more ..”

 

Quando la sveglia suonò quella mattina Emma capì immediatamente che quel giorno sarebbe stato diverso, diverso da tutti gli altri, diverso da tutti quelli che aveva vissuto fino a quel momento della sua vita.

Aveva selezionato la sveglia alle sette, come ogni giorno, e per la prima volta da quando si era trasferita a Londra era riuscita a svegliarsi un'ora prima che la sveglia del cellulare la esortasse ad alzarsi con dolcezza accompagnando quel traumatico risveglio ad una delle canzoni che più le piaceva in quel periodo.

Christina Perri continuava a cantare e ad esprimere tutto l'amore che aveva dentro per la persona che amava, per la sua persona, rassicurandola che avrebbe continuato ad amarla non come stava già facendo, ma sempre di più, senza mai fermarsi.

Come ogni volta Emma non era riuscita a non pensare a Zayn, al suo timido ed ombroso compagno della facoltà di Filosofia Inglese, ai suoi piccoli occhi color nocciola, a quel ciuffo scuro sparato all'in su che lo contraddistingueva, alla sua mania di indossare falsi occhiali da vista solo perchè lo rendevano un ragazzo più interessante.

Emma ricordava benissimo la prima volta in cui l'aveva visto, un'immagine che non avrebbe mai dimenticato.

Era il primo giorno di università lì a Londra e lei era sola, completamente sola. Non conosceva nessuno, nessuno che l'aiutasse ad ambientarsi in quella nuova città, nessuno che l'aiutasse a trovare una camera in affitto per poter finalmente smettere di vivere nell'appartamento della nonna ed i suoi cinque gatti, nessuno con cui chiacchierare semplicemente, nessuno con cui condividere quelle nuove emozioni.

Quando aveva deciso di abbandonare l'Italia per poter ritornare finalmente nella sua vera patria non aveva pensato neanche un attimo a tutte le conseguenze che avrebbe dovuto subire e a tutte le tristezze che l'avrebbero afflitta, le importava solamente di cambiare vita una volta e per tutte e di poter tornare dove riusciva ad essere se stessa.

Ma nonostante tutto si sentiva abbastanza positiva. Era convinta che quel primo giorno all'Università l'avrebbe aiutata a conoscere nuove persone e la sua vita a Londra avrebbe finalmente cominciato ad avere senso, così si avviò tranquillamente verso una folla di ragazzi fermo nel vasto atrio dell'istituto, tutti attratti dall'enorme bacheca affissa al muro.

Anche con una veloce occhiata Emma fu attratta da un volantino completamente colorato di un giallo evidenziatore e con delle scritte nere in grassetto decisamente grandi con su scritto

 

Fittasi Appartamento.

 

Senza neanche pensarci su due volte rubò il volantino alla bacheca e cominciò a camminare distrattamente per i corridoi dell'Università leggendo attentamente ogni singola parola stampata sul foglio che aveva tra le mani.

Appartamento al centro di Londra, tre vani, ottime condizioni, ben arredato. La somma da pagare era un po' alta, forse per questo nessuno ancora era arrivato prima di lei, ma Emma doveva ammettere che per la sua famiglia i soldi non erano di certo un problema. Suo padre sarebbe stato ben felice di aiutarla a pagare l'affitto e le varie bollette per permetterle di vivere al meglio quella vita tanto agognata.

 

Per ulteriori informazioni chiamare al numero sottostante. Il mio nome è Zayn.

 

Quando lesse quel particolare nome Emma immaginò immediatamente un uomo sulla quarantina dalla pelle scura, le folte sopracciglia nere e con in dosso una tunica bianca abbinata ad un bel turbante. Insomma, uno di quei tipici arabi ricchi che giravano per Londra in limousine.

Prima che iniziasse la lezione Emma salvò il numero inviando immediatamente un messaggio a quell'uomo la cui risposta non tardò ad arrivare.

 

Può anche non darmi del lei, sono un semplice ragazzo di diciannove anni :) Lei, invece?

 

Emma sorrise abbastanza divertita dalla sfacciataggine del ragazzo. Più che un messaggio d'informazione per un appartamento le sembrava di messaggiare su uno di quei siti per conoscere nuove persone, un po' come faceva suo Zio Earl.

Dopo qualche altro messaggio i due si accordarono per vedersi al bar dell'istituto alla fine dell'ora e Zayn le aveva simpaticamente detto che l'avrebbe riconosciuto dal suo enorme ciuffo mezzo moro e mezzo biondo.

A dir la verità un po' la spaventava, quale essere normale avrebbe avuto il coraggio di tingersi i capelli in quel modo? Sempre che fossero tinti.

Non appena la lezione terminò Emma si diresse velocemente verso il bar. Odiava far aspettare le persone come odiava aspettarle, ma era il suo primo incontro con questo ragazzo che avrebbe potuto migliorare la sua permanenza a Londra quindi sempre meglio essere puntuali.

Ma quando lo vide avvicinarsi nello stesso momento in cui lei aveva attraversato l'entrata del bar aveva capito che sicuramente le avrebbe cambiato la permanenza a Londra, se non la sua intera vita.

Emma era convinta di non aver mai visto un ragazzo più bello di lui, ma più che altro era convinta di non aver mai conosciuto un ragazzo con un paio di semplici occhi nocciola così intriganti ed un sorriso beffardo così accomodante. Era vero, i suoi capelli erano abbastanza particolari tutti mori con un solo ciuffo biondo sparato all'in su, ma Emma era convinta che solo un ragazzo così bello sarebbe stato capace di rendere normale ed attraente una stranezza del genere.

E sin da quando si presentò a lei con quel sorriso e quell'attraente modo di fare porgendole la mano accompagnando delle semplici parole come “Piacere, Zayn Malik” con una voce profonda ed ammaliante capì che le cose sarebbero cambiate definitivamente.

Da quando conosceva Zayn la sua vita era diventata la più invidiabile da qualsiasi ragazza di Londra e dintorni. Ormai da un anno intero viveva in simbiosi con Zayn Malik; frequentavano lo stesso corso all'università, passavano le giornate a studiare nell'appartamento che le aveva affittato, ma oltre a tutto questo Zayn l'aveva portata in un mondo di divertimento e frenesia che non era mai riuscita a vivere neanche da adolescente in Italia. Aveva conosciuto nuove persone, nuovi locali, nuovi modi di divertirsi, aveva conosciuto anche i suoi bizzarri, ma simpatici amici, uno di loro c'aveva persino provato con lei ma con scarsi risultati.

Era passato un anno e le cose erano cambiate; lei era finalmente soddisfatta della sua vita, sia intellettuale che mondana, aveva tantissimi nuovi amici, nuovi interessi e nuovi impieghi, Zayn era tornato moro dando addio al ciuffo biondo, ma una cosa non era cambiata.

Emma aveva solo una persona in mente da un anno a quella parte.

Zayn, Zayn, Zayn e ancora solo Zayn. Non riusciva a vedere nient'altro che lui, ogni canzone d'amore riusciva a ricordarle lui, le pareva di vederlo e di sentirlo nominare in ogni dove anche quando erano separati. E poi le mancava, le mancava terribilmente quando non erano insieme, quando magari Zayn decideva di partire per la sua città per andare a trovare la famiglia o quando decidevano di trascorrere il sabato diversamente. Le mancava persino la notte, quando lasciava casa dopo cena per tornare a dormire nel suo appartamento. Avrebbe voluto che fosse lui a riempire quell'altro lato del letto abbracciandola stretta o rigirandosi fastidiosamente rubandole anche le coperte.

Poteva mai essere quello amore? Lo era veramente o era una semplice infatuazione?

Poteva essere amore desiderare che lui provasse a baciarla ogni volta che uscivano insieme, che erano soli o che andavano a ballare? Poteva essere amore quella verde gelosia che l'avvolgeva ogni volta che lui le raccontava delle sue effimere storie d'amore?

Emma era completamente persa per Zayn e quella era la più pura verità. Non erano più amici, o forse non lo erano mai stati. In lei era nato sin dall'inizio un sentimento troppo forte, un sentimento troppo grande da contenere. Un sentimento che nasceva come desiderio e che si era trasformato in amore, amore vero, amore smisurato, amore sconclusionato, amore impulsivo che l'aveva portato a chiedergli fin troppe conferme che non c'erano mai state.

Aveva pensato a tutte quelle cose mentre asciugava i lunghi capelli scuri facendo scorrere lentamente le sottili dita tra di esse. Era talmente impegnata a stare dietro ai suoi pensieri che non prestava neanche attenzione al modo in cui li stava asciugando. Probabilmente sarebbero venuti più che arruffati o gonfi, ma non le importava. Zayn l'aveva vista in ogni modo possibile ed immaginabile e gli era stato bene così. Zayn era stato l'unico ragazzo che l'aveva vista per com'era senza mai abbandonarla, senza mai prenderla in giro o evitarla. C'era sempre stato e quello l'aveva fatta innamorare ancora di più, se fosse stato possibile innamorarsi ancor di più di quanto non lo fosse già.

-Allora Rose, come ben sai oggi il calendario segna il 21 Dicembre del 2012..-

-Esattamente George. Secondo i Maya il destino dell'intera umanità sarebbe interrotto proprio oggi.-

Baggianate” pensò Emma continuando ad asciugarsi distrattamente i capelli. Come poteva una popolazione scomparsa chissà quanti migliaia di anni fa aver predetto una cosa del genere?

Non aveva mai creduto a quel genere di cose e mai c'avrebbe creduto.

-Beh ragazzi, se ci credete davvero allora muovetevi. Avete ancora qualche ora prima che la fine del mondo arrivi. Potreste vivere queste ultime ore da falliti oppure da vincenti. Potreste andare dai vostri genitori a rivelargli quei “ti voglio bene” mancati troppo spesso, oppure fornire quelle scuse che non siete mai riusciti a dire perchè troppo orgogliosi, fare quell'acquisto pazzo o quella particolare follia che non avete avuto il coraggio di fare.. o potreste alzare la cornetta o correre da quella persona. Si, quella persona che vi piace tanto, quella persona che non riuscite a levarvi dalla testa, quella persona di cui forse siete anche innamorati. Andate da quella persona, abbracciatela, baciatela. Ditegli quel “ti amo” che avete strozzato in gola perchè questa, ragazzi miei, potrebbe essere la vostra ultima opportunità.-

E mentre le parole dello speaker sfumavano facendo posto alle parole cantate degli U2 Emma finì improvvisamente di asciugarsi i capelli.

Lei non c'aveva mai creduto a quelle cose, non aveva mai reputato vera nessuna teoria sulla fine del mondo, né quella dei Maya e né quella di nessun altro, ma quel giorno c'avrebbe creduto. Avrebbe fatto finta di crederci solo per lei, per darsi quell'occasione che non sarebbe mai più arrivata.

Non aveva neanche pensato a cosa sarebbe potuto succedere se il mondo non fosse realmente finito, aveva solamente staccato la spina del phon e senza neanche truccarsi era corsa a vestirsi pronta a dirigersi all'Università per non mancare al suo appuntamento mattutino con Zayn, a quello che, indipendentemente dalla fine del mondo, sarebbe potuto essere il loro ultimo appuntamento. Emma stava rischiando la fine, ma non quella del mondo. La fine del loro rapporto, la fine della loro amicizia e di quell'intesa comune, di quel continuo scambio di sguardi che le faceva mancare l'aria, la fine di quelle sensazioni uniche che solo Zayn Malik era riuscito a donarle.

Aveva corso come mai in vita sua concentrandosi solo sui suoi passi e sulla velocità da aumentare per raggiungere Zayn. Non aveva neanche pensato a cosa potesse dirgli, non aveva pensato a nulla, solo a raggiungerlo, solo a raggiungere il suo cuore.

E come ogni mattina Zayn era proprio fuori l'entrata dell'Università, le cuffie dell'iPod nelle orecchie, un libro tra le mani e lo sguardo perso tra le sue righe, il ciuffo spettinato e la barba incolta che lo rendeva ancora più uomo.

Di tanto in tanto si stringeva infreddolito nella felpa nera ed alzava lo sguardo alla ricerca della sua amica e compagna di Università senza riuscire a vederla.

Solo dopo qualche tentativo riuscì finalmente a vederla e si avvicinò a lei posando il libro nella cartella sfilandosi via le cuffie bianche marcate Apple.

L'analizzò appena in viso sorridendole solare come non mai.

-Abbiamo fatto di nuovo tardi stamattina, miss Hummel?-

Emma abbozzò un sorrisetto divertito, ma che in realtà era intriso di panico e di ansia. Non riusciva a sentire neanche le parole di Zayn, riusciva a percepire solamente la sua voce interna che tentava di incoraggiarla sempre di più. Poteva farcela, doveva farcela. Per lei e per quel “loro” che sarebbe potuto nascere.

-Che dici, entriamo?- La esortò Zayn facendole segno di entrare, ma Emma lo bloccò prima che il moro potesse avviarsi di nuovo verso l'entrata.

-Oggi è 21 Dicembre, lo sapevi?-

Zayn trattenne una risata. -Lo so, ma non dirmi che credi anche tu alla stronzata della fine del mondo?-

-No, ma se dovesse accadere? Non sarebbe meglio agire? Io non voglio vivere la mia morte con rimpianti Zayn..-

Il moro rise di nuovo, questa volta mostrandole tutta la sua dentatura quasi perfetta.

-Mi stai chiedendo di voler saltare la lezione?-

Emma gli sorrise appena affascinata dalla sua incoscienza quasi puerile. Possibile che non riuscisse realmente a capire le sue intenzioni? Era così impossibile e inverosimile che lei provasse dei reali sentimenti per lui?

Zayn continuava ad osservarla con i suoi occhi color nocciola vivi di curiosità, cercavano di capire insieme a lui cosa stesse progettando l'amica di così tanto segreto.

Emma respirò a fondo chiudendo appena gli occhi e quando li riaprì tornandolo a guardare si rese conto di avere tutta la forza ed il coraggio possibile.

Senza esitare neanche un attimo prese il suo viso tra le mani poggiandogli con delicatezza le labbra sulle sue facendole combaciare perfettamente.

A quel semplice tocco sentì una scarica di adrenalina e brividi attraversarle l'intero corpo che la spinse a non ritirarsi come una codarda e continuò a tenere le labbra premute contro quelle del ragazzo baciandole ripetutamente di tanto in tanto. Zayn invece era rimasto immobile troppo colto dalla sorpresa per poter fare qualcosa.

Ad Emma non importò che lui non avesse reagito, non le importò di baciare un paio di labbra che sembravano esanime, le importava solamente che fossero le sue labbra, quelle del ragazzo di cui era innamorata da un anno intero. Lei continuava a baciarlo facendogli sentire tutto il calore che aveva dentro, tutto quello che l'amore per lui le aveva fornito, e quando intrecciò le piccole mani tra i capelli lunghi e scuri mordendogli appena il labbro inferiore Zayn sembrò riprendere tutte le sue forze fisiche e mentali.

Finalmente rispose al suo bacio rendendolo il loro primo bacio, rendendo realtà quello che aveva tanto sognato e tanto aspettato, quello che aveva desiderato che le desse in qualsiasi momento fossero soli, in qualsiasi momento in cui lui le rivelava quanto le volesse bene.

Emma sentì le sue mani cingerle i fianchi facendo aderire maggiormente i loro corpi, mentre una delle mani le sfiorava appena il fianco alzando di poco il maglioncino blu che aveva indossato quella mattina senza neanche pensarci.

Zayn le sfiorò appena le labbra con la lingua come per chiederle di poter rendere quel bacio un vero bacio ed Emma non ritardò ad accogliere la sua richiesta.

Non sapeva trovare neanche mentalmente le parole giuste per descrivere un bacio di quel genere. Desiderava solamente che non avesse mai fine, che continuassero a baciarsi per tutto il tempo che gli restava, anche durante la fine del mondo, anche se fossero finiti all'inferno perchè non c'era sensazione più bella.

Erano rimasti completamente soli nel cortile dell'istituto, ormai anche i ragazzi incuriositi avevano deciso di rientrare ed erano rimasti soli con i rumori dei loro baci a fargli compagnia.

Solo dopo un po' Zayn si separò appena da lei con un irrefrenabile voglia di continuare a baciarla ma con una marea di interrogativi per la testa.

-So che ti starai chiedendo perchè l'ho fatto.- Gli sussurrò sulle labbra alzando il viso per perdersi ancora una volta nel nocciola delle sue iridi. -E te lo spiego ora: l'ho fatto perchè mi piaci Zayn Malik, perchè io provo qualcosa per te e non riesco più a tenerlo dentro. Io ti guardo e vedo amore, nient'altro che amore. Non mi interessa della tua amicizia, non mi interessa sentirti parlare delle ragazze con cui vorresti andare a letto o se preferisci le bionde alle more, non mi interessa più essere tua amica. Non ti dirò che non mi interessa giocare alla playstation insieme a te, come non ti dirò che non mi interessa più commentare insieme le partite di calcio o le ragazze e i ragazzi che vediamo passare per la strada. Non ti dirò neanche che non mi interessa dei tuoi sfoghi quando litighi con Harry o che non mi interessa più passare i venerdì sera all'insegna di pizza, film d'azione, birra e rutto libero e sai perchè? Perchè io queste cose voglio continuarle a condividere con te, perchè mi interessa ancora fare tutte queste cose con te, ma sai cosa vorrei? Vorrei giocare alla playstation con te ed essere consolata con un bacio vero quando perdo o gioire contenta quando vinco ridendo di te e del tuo muso lungo ma tornando comunque a baciarti immediatamente perchè questa volta tocca a me consolarti. Voglio continuare anche a vedere le partite di calcio insieme perchè mi piace vederti contento quando la tua squadra del cuore vince e mi piacerebbe essere lì con te, mi piacerebbe che mi abbracciassi e magari mi dicessi “Tu e il Manchester siete le due cose più belle della mia vita”. E mi starebbe bene anche continuare a commentare i ragazzi e le ragazze che vediamo passare perchè mi piacerebbe fingermi gelosa quando fai qualche commento di troppo solo per sentirmi dire che per te sono l'unica, che sono bellissima. Io voglio vivere tutte queste cose con te, voglio dare una svolta a quello che stiamo condividendo e se devo rischiare di perderti dopo questo bacio o dopo queste parole allora ok, che ben venga. Se dirti che mi piaci, che ormai i miei occhi riescono a specchiarsi solamente nei tuoi, che non esiste altro ragazzo che mi interessa se non tu, che ti ho nascosto questo sentimento da sempre, che ho rifiutato Liam perchè avrei voluto che fossi stato solamente tu a chiedermi di uscire e di frequentarti, se dirti che avrei voluto che ci provassi ogni volta che eravamo solo noi due, se dirti tutte queste cose ti spaventa puoi sempre andare via, non te lo impedirei perchè ad aver sbagliato sono io. Io avrei dovuto dirti sin dall'inizio che provavo qualcosa per te, io avrei dovuto evitare di farmi del male ogni volta che mi raccontavi delle tue storie d'amore e mi dicevi “forse questa è la volta giusta Emma, forse metto la testa a posto” e sempre io ho sbagliato illudendoti di avere un'amica, una di quelle a cui puoi dire tutto senza aver paure di gelosie e sentimenti nascosti.

Ora te lo ripeto Zayn, se sei spaventato vai via ma, ti prego, poi non tornare più indietro perchè io non ti voglio nella mia vita, non così, non come amico.-

Finalmente aveva finito di parlare, finalmente aveva terminato il fiato ed il coraggio per dirgli qualcos'altro. Era stata talmente impegnata a parlare e a concentrarsi sugli occhi del moro che non aveva avvertito il pizzicore dei suoi. Stava per piangere, forse emozionata da quel momento, forse impaurita da quello che sarebbe potuto accadere o forse delusa dal silenzio di Zayn, ma stava per piangere sul serio e non sapeva quanto sarebbe potuta durare quella calma apparente.

Zayn continuava a restare in silenzio ad osservarla mentre Emma aveva ancora il fiatone per il bacio e il discorso un po' troppo lungo. C'era il silenzio ed il gelo tra di loro, null'altro e quello proprio non riusciva a sopportarlo.

-Io non ti chiedo di rispondermi, voglio solo che tu abbia ascoltato e che tenga impresse nella mente queste parole nel caso il mondo finisse per davvero e nel caso nell'aldilà volessi una persona d'amare e con cui passare l'eternità.-

E con un sorriso amaro e le lacrime che erano pronte a solcarle il viso lo lasciò lì, lo sguardo ancora confuso come pochi minuti prima e le labbra rosee consumate dai suoi baci.

Se ne andò così, con la speranza che prima o poi Zayn sarebbe corso da lei. Non le importava se fosse accaduto tra un giorno o due o quella sera stessa o il mese prossimo. Lei lo avrebbe aspettato, anche per anni, ma lei l'avrebbe aspettato.

 

Una volta tornata a casa Emma pensò che l'unica cosa da fare per alleviare la sua ansia ed i suoi ripensamenti fosse riposarsi sul divano con tanto di coperte, pancarrè con nutella e tutti i cofanetti di Friends, perlomeno avrebbe permesso a se stessa e al suo cuore di ridere un po' e avrebbe lasciato che i pensieri verso Zayn si affievolissero un po'.

Ma neanche quello funzionò. Tutto sapeva di lui, soprattutto quell'appartamento.

Ogni momento pensò a quanto avrebbe potuto far ridere quella scena a Zayn, a come sarebbe stato bello essere sul quel divano con lui e a tutti i commenti che lei sarebbe stata costretta a sorbirsi sulla bellezza di Jennifer Aniston.

Purtroppo era abituata a quei pensieri, era rassegnata all'idea che avrebbe ricollegato qualsiasi cosa a Zayn per un po' di tempo così lasciò che quei pensieri continuassero a vagarle per la testa per l'intera giornata, finche il suo cervello non le chiese tregua cadendo in un sonno profondo.

Non ricordava quanto avesse dormito o come si fosse addormentata, si rese conto solo di essersi improvvisamente svegliata a causa del suono del campanello.

Di una sola cosa era certa ovvero che fosse notte inoltrata e questo era tangibile dal buio e della tranquillità che avvolgeva le strade su cui affacciava.

Si alzò subito dal divano scrollandosi le coperte da dosso e stropicciandosi gli occhi come una bambina, ma si sentì un'adolescente in calore quando dallo spioncino riconobbe la persona che aveva appena suonato alla sua porta.

Aprì senza esitazione scorgendo l'immagine di un bellissimo e sensualissimo Zayn appoggiato con un braccio allo stipite della porta e con in mano il suo iPhone.

Non disse nulla, accese semplicemente lo schermo che segnava esattamente le 0.00 del 22 Dicembre 2012.

Emma abbozzò un'espressione confusa che Zayn cercò subito di chiarire.

-E' ventidue Dicembre. Siamo ancora qui.- Disse semplicemente abbozzando un tenero sorriso, ma la ragazza continuava a non capire.

-Sono qui dalle dieci e mezza aspettando solo il momento in cui sarebbe scoccata la mezzanotte e nessuno di noi avrebbe più rischiato di morire. Volevo essere sicuro di rivelarti quello che sento, ma volevo essere anche sicuro che avremmo potuto cominciare subito a viverlo anche perchè sai, non credo che in paradiso ti consentano di fare certe cose.-

Quella volta Emma non riuscì a trattenere un sorriso tra il divertito ed il malizioso a cui Zayn rispose prontamente mordendosi il labbro e senza smettere di staccare lo sguardo dalla bocca della ragazza.

-Che intendi per “certe cose”?-

Zayn posò il telefono in tasca mostrandole poi uno dei suoi sorrisi più belli.

-Questo tipo di cose.-

E senza aspettare ulteriormente varcò l'entrata dell'appartamento afferrandole il viso tra le mani e strappandole quel secondo bacio che aveva aspettato tanto per l'intera giornata.

Con un gesto secco del piede chiuse la porta alle spalle per appoggiarsi mentre Emma riprendeva ad assaggiare avidamente quelle labbra che già sembravano essere diventate di sua proprietà.

Ancora troppo intenti a baciarsi Zayn afferrò entrambe le cosce della ragazza facendo si che questa le avvolgesse attorno al suo bacino per poi trascinarla nel salotto sedendosi sul divano su cui lei poco prima riposava tranquillamente ignara di tutto e ignara del fatto che Zayn fosse fuori la sua porta ad aspettare il momento giusto per agire.

-Questo intendevo per “certe cose”..- Le soffiò sulle labbra mordendole appena ed Emma gli sorrise come mai aveva fatto in vita sua probabilmente. Per la prima volta sentiva di essere veramente se stessa, come aveva sempre desiderato di essere con Zayn in tutti quei giorni e quei mesi.

-Io non sono bravo con le parole e questo lo sai, però forse posso farti capire quello che sento in un altro modo.-

Quando lo vide avvicinarsi pericolosamente al suoi orecchio Emma pensò che Zayn avesse in mente tutt'altro piuttosto che cantargli delicatamente all'orecchio tutte le sue emozioni, tutto quello che sentiva nei suoi confronti, tutto quello che forse aveva voluto urlarle contro quella mattina mentre lei non faceva altro che blaterare senza sosta.

-Heart beats fast colors and promises, how to be brave, how can I love when I’m afraid to fall, but watching you stand alone all of my doubt suddenly goes away somehow one step closer.. I have died everyday waiting for you, darling don’t be afraid I have loved youfor a thousand years, I’ll love you for a thousand more..-

Ormai tutto in Emma aveva smesso di funzionare; il cuore, lo stomaco, i muscoli, il cervello. Tutto era sotto il pieno controllo di Zayn Malik e del suo amore, tutto era tra le sue mani, lei era tra le sue mani, lei era finalmente sua e di nessun altro.

E avrebbero continuato ad essere così, felici ed innamorati e protetti dall'amore che ognuno provava per l'altro. Avrebbero continuato così, per mille anni ancora.

   
 
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