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Autore: micRobs    02/01/2013    4 recensioni
Sebastian/Thad | Long-Fic, AU | Fluff e Feelings a palla
Storia di un ragazzo che scriveva lettere a nessuno. Ma se poi nessuno rispondesse?
Dal primo capitolo. "Il fatto che poi le sue idee da visionaria mi si siano infilate tipo tarlo nel cervello, contribuisce solo a farmi sperare che non si presenti mai più sull’uscio di casa mia. La prossima volta, lei e i biscotti all’anice se ne tornano da dove sono venuti senza troppe cerimonie."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pairing: Sebastian / Thad
Genere: Sentimentale / Romantico / Generale / Commedia
Avvertimento: AU (probabile OOC conseguente) / Fluff a morire / Angst lieve e di passaggio / Feelings a palla.
Rating: Verde
Capitoli: 6/12
Note d’Autore: Tante e alla fine.
Note di Betaggio: Lei che beta, lei che fa i meravigliosi banner, lei che fa tutto. Questa storia non sarebbe nulla senza Vals.



 

Capitolo 6.

 
 
Tezozomoc, il vendicatore. No, sarebbe stato impronunciabile. Preferisco di gran lunga Talal; è un nome dolce e divertente; proprio come te, sì. Quindi potrei anche fermarmi qui e smettere di cercare nomi, visto che mi piace come suona questo qui; ma la sfida è stata aperta ed io ho una gran voglia di sedermi ad un tavolo, con te di fronte, a mangiare biscotti e a ridere delle nostre stupidaggini.

Che poi, chi te lo dice che non cucinerei i biscotti? Insomma, se fossi il tuo maggiordomo consigliere e avessi la possibilità di vederti tutti i giorni e di fare colazione con te con i suddetti biscotti all’anice, io te li cucinerei volentieri. Sarebbero un ulteriore punto a mio favore per farti comparire il sorriso sulle labbra. Ti crescerei a biscotti all’anice e consigli – e battute idiote – altro che pane e buone maniere. Come se fossi il mio bimbo, capito?

Cavoli, è inquietante pensare di avere già un figlio. Per l’amor di dio, i bambini hanno gli occhietti dolci e ti inteneriscono con piccoli gesti; ma rimane comunque inquietante; a lungo andare, diventano assillanti. Tu però non sei assillante, sei un bravo bimbo tutto sommato. No, non ti sto immaginando con i vestiti di Pinocchio, tranquillo. Li ho accantonati un paio di lettere fa. Ho paura che non ti donerebbero. O forse sì? Mmh, meglio il costume da tritone.

Tornando ai nomi, visto che non mi hai detto né sì, né no, deduco di non avere ancora indovinato. Un tipico nome inglese… Tipico, nel senso di comune, molto usato? Dammi qualche indizio – sì, non vedo l’ora di indovinare – intanto provo a giocarmi questi: Tibby – no, non puoi chiamarti Tibby – Tony – come Tony Stark! – oppure Tristan – come il Tristano di“Tristano e Isotta”.

Sì, mi piacciono i supereroi e i libri romantici, mi hai scovato. Anche i film romantici veramente. Quindi sono io il primo a grondare miele, per forza di cose; e a proposito di miele, ormai non è più compagnia la nostra: mi autopromuovo ad amico di penna.
 
 

Il tuo maggiordomo che – non ci crederai – sa cucinare.
Sebastian

 
P. S. Amo le tue lettere. Amo l’attesa prima di riceverle. Amo questa sorta di gioco tra di noi.
 
 

 
 
Allora facciamo così: io ti mando la ricetta, tu fai i biscotti e mi inviti a mangiarli con te – sempre dopo che avrai indovinato il nome, cosa che ancora non hai fatto – che ne pensi? Così facciamo due cose insieme: mangiamo biscotti, ridendo delle nostre scemenze, e mi dimostri che sai cucinare. E ci vediamoanche, sì. Quindi sono tre le cose, ma immagino che il vedersi sarebbe a prescindere da chi prepara i biscotti e quindi… sto divagando, lo so. Potrei aver bevuto un goccetto di vino a pranzo e potrei avere le pasticche dei miei freni inibitori un po’ usurate. Quindi potrei dire tante scemenze, cosa che farei comunque, ma tant’è.

Il nome, il nome, il nome. Sei così ansioso di indovinarlo? O di assaggiare i biscotti? O di vedermi? Io non lo so, sai? Cioè, sarebbe divertente sedermi di fronte a te e chiacchierare di idiozie senza capo né coda, ma tu sai bene che, quando inizio ad acquisire confidenza con qualcuno, mi arrocco nel mio fortino dietro la famosa barriera ed impedisco al mondo di entrare. Non voglio che accada anche con te. Mi piace questa nostra corrispondenza e mi piace l’idea di avere un amico di penna che si preoccupa per me. Soprattutto, però, mi piace l’idea che, ovunque e chiunque tu sia, ti faccia star bene continuare a sentirmi e a scrivermi. E mi piace l’idea che adesso, proprio adesso, tu stia sorridendo a causa di questo mio parlare inconcludente.

Film e libri romantici? Davvero? Quindi posso aggiungerli alla lista di cose che so di te? Qualcosa tipo:

Sebastian S.:
-          Dispensatore di consigli (quasi) mai ascoltati.
-          Principe disneyano canterino.
-          Seduttore (mi pare di ricordare).
-          Ottimo cuoco.
-          Postino squattrinato.
-          Curioso per natura.
-          Appassionato di onomastica.
-          Supereroe fidato e artificiere di bombe ad orologeria.
-          Amante di libri e film romantici.
-          Amico (di penna).

Il mio elenco è un po’ scarno, direi. Mi ripropongo di scoprire qualcosa di più sul tuo conto, così la prossima volta lo aggiorno. Forse dovrei aggiungere anche qualcosa a che fare con il fatto che ti piacciono i bambini, che dici? E sì, sono un bravo bimbo, talvolta, anche se ho superato da un po’ l’età infantile – cosa che potrebbe apparire non molto ovvia, arrivati a questo punto della lettera.

 

Un’ amante degli elenchi a punti.
T.


P. S. Siamo in confidenza, posso azzardarmi anche a togliere le formalità.

P. P. S. Anche io.
 

 

 
 
Tocca a me:

Talal Harwood:
-          Suo nonno era un camaleonte;
-          Il suo bisnonno era Clark Kent;
-          Suo padre è un banale avvocato – la pianto di farti l’albero genealogico?;
-          È solito innalzare muri;
-          Ama le parole complicate;
-          Ama che la gente lo ascolti;
-          Ama i famosi biscotti all’anice;
-          Ogni tanto alza il gomito – no, scherzo;
-          Ha un naso elegante e carino;
-          È ispanico;
-          Gli piacciono i film inquietanti, o comunque gli piace “Paranoid Park”;
-          È esperto dei principi disney;
-          Quindi gli piacciono i ragazzi;
-          Ma anche i granchi e i grilli;
-          Canta – deduco di sì, ha nominato Timon e Pumba;
-          Ama questa corrispondenza.

Sembra tanta roba, ma è pochino, soprattutto se consideri che ho scritto roba stupida.
Per i biscotti, sì, potrei farlo; potrei cucinarli e lo farei solo perché me lo chiedi tu, e solo perché poi li mangerei con te. E no, non ho paura del fatto che vedendoti, incontrandoti, conoscendoci, innalzeresti un muro; non ho paura perché, fino ad allora, avrò trovato mille e mille modi per fartelo abbassare. Mattoni e malta non sono così resistenti se si usa la leva giusta; e per quanto ne sai, potrei essere anche Hercules – sarei ugualmente un principe/dio, sarei un figo e avrei abbastanza forza per abbattere il tuo muro.

Nah, non mi serve questo, mi basta scavalcarlo. Sì, posso farlo, fermarti un attimo e farti capire che stai sbagliando a nasconderti da me, il tuo amico di penna, il tuo Grillo, il tuo maggiordomo, il tuo granchio. Ti farei ricordare ogni singola parola che ti ho detto ed allora ci penseresti due volte prima di sbattermi la porta in faccia e capiresti che sono sempre quello che apre le braccia per accoglierti. Se fossi davanti a me, ti abbraccerei. Non riusciresti a resistere a questo.
 
 

Il tuo amico dall’abbraccio facile.
Sebastian

 
P. S. Talbon, Tarquin, Tatton. Sembrano i tre porcellini.
 
 

 
 
Questo mi ha fatto sorridere. Tanto.
 


Il tuo amico di penna, il tuo Pinocchio, il tuo supereroe mimetico e arabo.
Thad


P. S. Non era così difficile, alla fine.

P. P. S. Avrai comunque i tuoi biscotti.

P. P. P. S. Ed io avrò quell’abbraccio.



 



 
E siamo a metà. Wow, a me quasi non sembra vero.. pare ieri che abbiamo postato il primo capitolo e invece siamo già al sesto. Ad ogni modo, meglio non pensarci adesso.

Dunque, buon anno e ben trovati! Passato belle feste? Io spero vivamente di sì. Come ogni mercoledì, ecco l’aggiornamento di Handwritten. Io l’avevo detto che la storia iniziava ad entrare nel vivo e spero che il modo in cui questi due bimbi stanno interagendo sia di vostro gradimento. Iniziano ad aprirsi di più l’uno con l’altro e ormai è abbastanza chiaro che siano entrambi abbastanza invischiati in questa situazione.. belli loro <3 Sorpresi per la fine? Dite la verità, non ve lo aspettavate che sarebbe andata così, uh? xD

Come ogni volta, ringraziamo tutti coloro che settimanalmente si fermano a leggere e recensire e tutti quelli che hanno inserito Handwritten nelle varie categorie di Efp: siete un’endovena di autostima non indifferente.

Il capitolo di oggi ha un banner personalizzato, questo perché Vals ha capito che regalarmi graphics quando sono di cattivo umore/giù di morale è la migliore delle terapie; in questo periodo si è sbizzarrita un sacco, quindi anche qualcun altro dei prossimi avrà lo stesso trattamento xD

“Paranoid Park” è il film a cui Thad faceva riferimento nel capitolo due (“l’ho visto fare in un film e mi sembrava un’idea carina”). È un film abbastanza inquietante, ma vi basta solo sapere che c’è un ragazzo che scriveva lettere a nessuno per raccontare un avvenimento e togliersi il peso dalla coscienza, insomma.

E nulla, siccome l’idea dello spoiler l’altra volta era piaciuta, la riproponiamo anche oggi. Sempre in bianco, così è a discrezione vostra leggerlo o meno.

> ”Trovi che sia normale che io sia qui, in piedi, sotto un cornicione a ripararmi dalla pioggia – non chiedere – a rileggere la tua lettera e a fissare come un deficiente e a bocca aperta, ogni volta che arrivo alla fine, quel tuo “P. P. P. P. S.”?"

A mercoledì prossimo,

Robs&Vals
 
 

 
 
   
 
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