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Autore: Clawdia    02/01/2013    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se Santana avesse fatto coming out al secondo anno di High School? Cosa sarebbe cambiato se lei e Brittany fossero state solo migliori amiche per tutto il tempo passato a scuola? Cosa succederebbe se l'unica vera paura di Santana fosse l'Amore? Questa è la storia di Santana e Brittany 7 anni dopo essersi diplomate e di tutto quello che è successo nel mezzo e che succederà in seguito. L'amore può lasciare su una persona cicatrici profonde, e questo Santana Lopez lo sa bene!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Insegnami a...'
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Santana alzò il suo diploma all'aria con uno splendido sorriso stampato sul viso.
La sua pelle color caffè faceva risaltare quelle bianche perle fin oltre la decima fila, e ancora oltre, e ancora oltre. La sua felicità, la gioia del momento e la sua emozione sarebbe potuta risaltare in ogni parte di quell'enorme sala. C'erano decine e decine di altri ragazzi della sua stessa età su quel palco ma lei spiccava su tutti. Anche chi non la conosceva si sentiva irrimediabilmente attratto, incuriosito o semplicemente affascinato da lei, dal suo sorriso, dal suo modo di portare quella splendida divisa rossa e quel cappellino così fastidioso ma che sull'ispanica faceva la sua bella figura.
Aveva passato anni in quella scuola, aveva vissuto così tante cose che faticava a ricordarle ma sapeva che il McKinley le sarebbe sempre rimasto nel cuore. Era parte di lei, un piccolo tassello della sua vita e niente e nessuno avrebbe potuto scacciarlo via dalla sua mente.
Mentre tornava al suo posto, smanacciando verso la sua famiglia e lanciando sorrisi a  chiunque la fissasse, ripensava al giorno in cui aveva fatto coming out.
Era stato una liberazione poter ammettere al mondo intero quello che era realmente, cosa le piaceva realmente. Aveva lottato dentro se stessa per mesi, aveva tentato di nascondere quello che invece sembrava provare e si era sminuita per troppo. 
Alla fine, la notizia aveva occupato la bocca di tutti solo per qualche settimana, aveva sofferto inizialmente certo ma ne aveva anche tratto beneficio. 
Sorrise ancora verso le macchine fotografiche mentre un nuovo ragazzo, sconosciuto, prendeva il suo diploma e andava a cercare il suo posto affianco agli altri.
Come dimenticare tutte le ragazze che era riuscita a portarsi a letto? Il suo fascino aveva contribuito, la sua voce, il suo viso, il suo corpo. Ma forse più di tutto aveva aiutato la novità, il fatto che fosse una delle prime lesbiche dichiarate della scuola. 
Venivano da lei per un'avventura, per una sola notte, per un momento di evasione e poi scappavano, tornavano ad esser insoddisfatte accanto ai loro uomini. Santana le capiva, aveva vissuto così a lungo prima di rivelarsi per quello che era e le andava bene vivere così alla giornata, senza doversi preoccupare di nessuno se non del proprio piacere.
Aveva poche persone di cui realmente preoccuparsi. Poche persone si meritavano le sue reali attenzioni e tra questi c'erano i suoi compagni del Glee Club. Senza di loro probabilmente non sarebbe andata da nessuna parte, non avrebbe fatto le conquiste che era riuscita a concludere. Ma se avesse dovuto scegliere una persona tra loro, se avesse dovuto decidere chi meritasse di più non aveva alcun dubbio. Increspando le labbra si voltò alla ricerca del viso che tra quelle uniformi rosse spiccava di più, a suo giudizio. La cercò per alcuni secondi senza alcun risultato e poi ecco che due occhi azzurri fecero capolino a tre file di distanza.
Erano così grandi e profondi che vi ci sarebbe potuta annegare dentro, i ciuffi biondi ricadevano lunghi oltre le sue spalle delinando il suo chiaro viso delicato. Sorrideva anche lei, come tutti, come chiunque in quella sala ma il suo appariva certamente il sorriso più bello.
Brittany.
Questo era il nome della sua migliore amica. La vice cheerleader, la sua inseparabile compagna durante le ore passate dell'aula delle New Directions. 
Non aveva mai pensato di portarla a letto, era l'unica ragazza che forse non aveva mai considerato di sedurre. Non tanto perché non fosse bella, anzi, la trovava incredibile, ma perché non voleva che il loro rapporto si limitasse al sesso.
Lei era la sua unica, vera amica del suo stesso sesso, e non avrebbe cambiato quel legame per nulla al mondo, non voleva rovinare l'amicizia più importante della sua vita.
In realtà c'era un altra persona a cui era molto legata. Una delle poche persone ad averla capita realmente, per com'era e non per come appariva. Si chiamava Matt e stava poco lontano da lei, anche lui nella sua uniforme rossa e con il suo bel sorriso appariscente.
Si era trasferito al McKinley il secondo anno ed era entrato prepotentemente nella sua vita. 
Era il suo amico, il suo confidente, una delle poche persone che non la giudicava mai.
Santana era una stronza, sapeva di esserlo e non si vergognava nell'ammetterlo, tutti la credevano una senza cuore, un mostro. Solo lui sapeva come stavano le cose in realtà.
Solo lui sapeva che la sua rabbia e il suo esser stronza equivaleva a una pungente difesa contro le avversità del mondo e che anche quando appariva prepotente in realtà era solo perché le interessava davvero.
Brittany e Matt erano i nomi delle persone più importanti della sua vita ora.
Alzò ancora il diploma e sorrise.
Aveva un futuro radioso davanti. Avrebbe potuto diventare una star di Broadway grazie alla sua splendida voce o magari una famosa attrice di Hollywood per le sue doti recitative.
Aveva un carattere forte, che le avrebbe aperto molte porte nel mondo lavorativo e anche se aveva inizialmente scelto un College, questo non significava che avrebbe rinunciato ai suoi sogni. Non l'avrebbe mai fatto! Niente era più forte delle sue aspirazioni e del suo futuro.
Quando partì l'ultima canzone. Quando Puck attaccò con il suo assolo di chitarra si ritrovò a pensare a quanto tutto questo le sarebbe mancato, a quanto avrebbe rimpianto il suo strapotere nei corridoi, le ragazzine nel suo letto, Brittany.
Ma questo era nulla rispetto alla sua grande paura, era nulla rispetto al terrore piùforte della latina così tornò subito a sorridere largamente. Si, anche Santana Lopez aveva paura di qualcosa e anche se odiava ammetterlo purtroppo era qualcosa di incontrollabile.
Santana aveva paura dell'amore. Aveva paura di innamorarsi di qualcuna. 
Per questo le avventure le andavano bene, per questo non voleva impegnarsi con nessuna.
Sapeva che con il suo carattere e il suo essere, avrebbe finito per far soffrire chiunque e che la passione l'avrebbe consumata all'interno rendendole impossibile vivere. 
Se davvero si fosse innamorata di una persona, Santana sapeva che sarbebe stato per tutta la vita e che non avrebbe potuto mai dimenticarla. Questa era la sua grande paura.
Per questo si teneva così a distanza da Brittany senza neanche saperlo, era il suo corpo a imporglielo, era la sua mente. 
Ancora non sapeva di star lentamente maturando dei sentimenti verso la sua unica migliore amica e ancora ignorava che questi erano ricambiati confusamente dalla bionda.
Quando la cerimonia finì tutti si dispersero raggiungendo i propri amici, le proprie famiglie, i propri parenti. Solo la mora andò a cercare per primo Matt, stringendolo in un forte abbraccio, poi Brittany lascindole un delicato bacio sulla guancia. Aveva le lacrime agli occhi ma doveva trattenersi, Santana Lopez non aveva mai pianto di fronte a nessuno.
Quello era un gran giorno per lei e non voleva rovinarlo così.
Finalmente avrebbe potuto volare libera, vivere pienamente la sua vita e desiderava farlo da così tanto tempo che le sembrava impossibile fosse già arrivato il suo momento.
Corse da sua madre, la strinse e rimase in quell'abbracciò per alcuni minuti.
Si, Santana Lopez era pronta per il mondo e chissà...forse anche per l'amore.
 
7 Anni Dopo
 
«Andiamo San, offro io!»
«Vuoi solo vedermi ubriaca.»
«No. Giuro. Dai, è il giorno del mio compleanno, dov'è il mio desiderio?»
Santana gli allungò un pugno al viso ma Matt fu abbastanza veloce e pronto per schivarlo, aveva sempre avuto degli ottimi riflessi facendo parte della squadra di Hockey.
«Mancato! Ora bevi.»
«Sei insopportabile.»
«Sai bene che senza di me non potresti vivere.» continuò lui ridacchiando mentre le passava un braccio intorno al collo e le sussurrava qualcosa all'orecchio in modo che nessuno potesse sentirlo. Non che ce ne fosse davvero bisogno, la musica era già molto alta di per se.
«E poi, se non bevi un po', non riuscirai a portarti a letto quella rossa vicino al bancone.»
Santana si passò la lingua sulle labbra dopo aver buttato giù quel bicchierino di rum, odiava quel liquore ma dato che il suo amico lo adorava ed era il suo compleanno, doveva fare come diceva lui. Erano rimasti solo loro due, certo Quinn e Kurt erano in ritardo ma sapevano entrambi che alla fine si sarebbero ritrovati soli al bancone. 
«Da quanto mi sta fissando?»
«Direi svariati minuti! Le daresti il colpo di grazia con una bella canzone.»
La mora rise e gli assestò un altro colpo, questa volta andando a segno e costringendolo a toccarsi il petto con fare dolorante.
«Non andrò al karaoke!»
«Perché no? Sai di essere stupenda quando canti su quel palchetto.»
Non aveva tutti i torti. Riusciva sempre a zittire l'intera sala e ad ottenere tutti gli occhi per lei. Era maga in questo e Matt lo sapeva bene, proprio per questo pensava che una sola canzone sarebbe bastata per far avvicinare la rossa che a quanto pareva aveva tutta l'intenzione di non passar la notte sola ad ubriacarsi.
«Non ho molta voglia!»
Matt sorrise e le diede una pacca sulla spalla senza impedirsi di alzarsi sorpreso.
«Tu hai sempre voglia San. Ci penso io.»
«Non ci provar...» provò ad alzarsi anche lei ma il suo amico era molto più veloce.
Scavalcò qualche poltroncina, parlò con l'uomo dietro la pianola e subito tornò indietro con un bel microfono senza fili in mano. Odiava quando faceva così.
«Per te, mon amour.»
«Il francese non ti salverà dalla lenta morte che ti infliggerò tra qualche minuto.» sussurrò Santana con il suo tono più pungente mentre lo superava per raggiungere le scale del piccolo palco. Stava praticamente alla fine della sala, posto al centro di quel lato e sopraelevato in modo tale che tutti potessero vedere chi si esibiva. 
Mise il microfono nell'asta e si preparò a cantare qualsiasi cosa sarebbe uscita sul megaschermo, dopotutto Santana Lopez conosceva qualsiasi testo e canzone.
Eppure l'aria si fermò. Tutto si fermò. I secondi trascorsero immobili quando la porta si spalancò acogliendo l'ingresso di una simpatica coppia di fidanzatini. Questo si poteva evincere dalle loro mani, strette insieme in una sorta di morsa complicata, e dai loro sguardi così ridenti e felici di trovarsi nello stesso momento nello stesso posto.
Il ragazzo non era nulla di particolare, aveva dei capelli neri tagliati corti su quella testa apatica, degli occhi verdi, una carnagione abbronzata e dei lineamenti mascolini.
Il suo corpo era snello e sembrava anche muscoloso a giudicare da come il tessuto si tendeva sul suo petto e sulle braccia. Indossava degli abiti normali, che non sarebbero saltati all'occhio a nessuno e non c'era niente in lui che poteva attirare l'attenzione.
Lei invece...aveva dei biondi capelli che le scendevano oltre la schiena con delicatezza e degli occhi di un azzurro cielo o mare, così profondi e grandi che Santana probabilmente vi sarebbe caduta dentro se non si fosse aggrappata all'asta del microfono. 
I suoi lineamenti erano dolci, soffici, come anche il suo sorriso incantevole. Era alta, magra, perfetta in ogni suo piccolo dettaglio, vestita con abiti semplici ma per nulla banali che mettevano in risalto il suo corpo meraviglioso.
Quando la canzone partì, l'unica cosa che Santana seppe fare fu sussurrare a bassa voce il suo nome, un nome che non aveva dimenticato e non avrebbe mai potuto dimenticare.
«...Brittany...»

Angolo dell'Autrice
Questa è la mia prima fanfiction sulla coppia che più amo in Glee.
Si, questo parte tutto da un viaggio mentale che mi son fatta qualche settimana fa e alla fine mi ha preso così tanto che ho cominciato ad abbozzare qualcosa. C'è un nuovo personaggio e ci son delle modifiche alla storia originale, lo so. Ma questa è una storia differente dall'originale, è ambientata totalmente nel futuro, tra 7 anni appunto e nel prossimo capitolo verrà narrata in prima persona, dal punto di vista di Santana.
Spero vi possa piacere, vi sia piaciuta e vi piacerà! Grazie a chi la leggerà e perderà tempo tra queste frasi :)
  
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