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Autore: GreenNightmare    02/01/2013    9 recensioni
La vita. I problemi. La rabbia.
Le feste. Le sbronze. Le fughe.
2011. Una nuova generazione di punk fiorisce al Gilman, piena di voglia di urlare, di pogare, di scandalizzare la società perbenista che li circonda e sembra volerli soffocare.
Loro sono Sallie, Joe e Larry. E poi Joey. E poi Ramona ed Estelle-Desirée, Max, Travis e Cole. I Green Day e gli Emily’s Army.
Questa è la storia raccontata in prima persona da lei, Sallie Sander, quindicenne punk che sfugge alle grinfie di una vita che teme e rincorre invece le sue chimere e la sua libertà. E poi, incappa nell’amore.
E poi fugge, inciampa, si rialza, va sempre avanti. Perché, come le hanno insegnato tre persone particolari,
non è finita finché non sei sottoterra.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2 luglio 2011

Ti scrivo dal letto della mia camera della mia vecchia casa in Mahoney Street. Sì, è come pensi tu.
Ci hanno trovati.
E’ successo ieri mattina. Dormivamo tutti, io e Larry sui materassi, Nancy e Joe sul divano, come quando li abbiamo trovati l’altro giorno. Non ci hanno ancora voluto spiegare niente.
“E’ per il semplice motivo che neanch’io ci capisco più un cazzo, Sal” ha tentato di spiegarsi Joe stringendosi nelle spalle, con espressione allo stesso tempo euforica e affranta.
“E cosa intendi fare con Mary Jane?” Gli chiesto alzando un sopracciglio, anche se naturalmente preferisco mille volte Nancy a quella sottospecie di cheerleader drogata e priva di personalità.
“Mary Jane chi?” ha ridacchiato Joe cercando di assumere un atteggiamento normale, fallendo miseramente. Aveva uno sguardo allucinato, da folle. L’ho guardato come per dire ‘ma che cazzo…?’ e lui ha capito, più o meno, perché ha continuato: “Sal, non so niente, sul serio. So solo che con Mary Jane ci sono stato mille anni e di lei mi è sempre e solo interessato che si depilasse per bene, che ingoiasse o che portasse reggiseni facilmente sganciabili. E poi arriva questa tizia coi capelli rossi e l’accento inglese, e tutt’a un tratto mi interessa chi è lei, la sua cazzo di vita, la sua personalità e tutte quelle merdate alla Nicholas Sparks. Capisci in che casino mi trovo? Devo capirci qualcosa io prima di parlarne con qualcuno.” Ho alzato gli occhi al cielo. “E non alzare gli occhi al cielo” ha gridato Joe mentre mi allontanavo. “Si tratta di un guaio serio!”
Stupido, stupido Joe. E ha avuto anche la faccia tosta di dirmi che non è come penso io e che quei due andavano davvero in biblioteca, il pomeriggio. Va bene, Joe, si, ci credo. D’accordo.
Comunque. Stavo parlando dei bastardi, prima che mi perdessi con la storia di Joe e tutto quanto. Era ieri mattina, e come avevo già detto stavamo tutti dormendo. A un certo punto uno schianto pazzesco ci ha svegliati tutti di soprassalto. Ho sentito delle grida arrivare dal salotto, c’erano voci adulte che non conoscevamo, il rumore secco del legno marcio che si spezzava e le parolacce di Joe. Io e Larry ci siamo scambiati uno sguardo spaventato e siamo saltati in piedi e siamo corsi di la’, lui in boxer e io solo con una maglietta e un paio di mutande.
Davanti ci si è parata una scena da film, anzi da canzone punk tipo Clash o Sex Pistols.
Due poliziotti avevano sfondato la porta e adesso stavano pestando Joe con un manganello. Nancy urlava, e Joe cercava di difendersi, strepitando. Perdeva sangue dal naso e aveva già un occhio nero.  Credo che io, Larry e Nancy siamo scattati nello stesso istante e gli siamo saltati addosso, parandoci davanti a Joe e buttandoci con tutto il nostro peso contro i due poliziotti, che sono caduti per terra imprecando. Nella mischia di calci, urla e pugni, ho sentito che venivo colpita da una gomitata e il labbro che si spaccava. Quei due poliziotti erano abbastanza grossi e armati, ma noi eravamo in quattro e abbiamo tutti una discreta (più che discreta, nel caso di Joe) esperienza in risse. A un certo punto quei due si sono trovati disarmati, con Nancy e Larry che avevano i loro manganelli e io e Joe che li tenevamo bloccati a terra.
“Levati, puttana!” Ha gridato il più grosso dei due, spingendomi via. Ho sbattuto la schiena per terra facendomi un male cane e Joe ha caricato un pugno.
“Come l’hai chiamata, tu brutto figlio di…”
“Joe, fermati!!” Ho urlato. “E’ un poliziotto, cazzo!!!”
“Non me ne frega un cazzo!” Ha strillato Joe. Era livido. “Ti ha chiamato puttana!”
Ma approfittando del momento di distrazione, l’altro poliziotto si è alzato, l’ha preso per la collottola e l’ha spinto via, mandandolo a sbattere contro una parete.
“Voi avete commesso un reato federale a occupare una casa in disuso, ragazzini, quindi vi conviene stare fermi e non fare stronzate” Ci ha avvertiti mentre l’altro si rialzava.
“Ehi, Bry” ha detto quello grosso “Ma quei due, non sono i ragazzini scomparsi due settimane fa? Larry Robins e Sallie Sander. I due sedicenni spariti.”
“Cazzo, Han, mi sa che hai ragione” ha fatto l’altro, scrutandoci attentamente. A Joe è scappata una risatina.
“Han” ha ridacchiato “Han Solo, capitano della Millennium Falcon, pronto per una nuova missione. E quell’altro chi è, Chewbacca?”
Nancy l’ha fulminato con un’occhiataccia, ma a quanto pare ormai Joe era proprio fuori. Io e Larry ci siamo scambiati una rapida occhiata: l’avevamo fumata tutta, la roba? Era rimasta qualche traccia? Sicuramente non visibile. Forse con un esame più approfondito avrebbero trovato i filtri di cartone e le cartine lunghe, ma a quanto pare quei due non erano interessati a un esame più approfondito. Volevano solo rompere le palle e gongolare un po’ a spese nostre, era chiaro. Due coglioni.
“Ti conviene stare zitto, ragazzino, perché a quanto pare siete in guai veramente grossi” ha detto Chewbacca, cioè, Bry. “Ora ci seguite tutti e quattro senza fare storie, d’accordo?”
“E le nostre cose?” Ha chiesto Joe. Proprio non ce la faceva a tacere. Nancy gli ha tirato un calcio negli stinchi che gli ha mozzato il fiato.
“Le vostre cose vanno a farsi fottere, d’accordo?” Ha ridacchiato quell’altro, Han. Imbecille.
Abbiamo seguito i due poliziotti sulle auto nere e bianche, senza dire una parola. Inutile dire che stavamo pensando tutti e quattro la stessa cosa. Eravamo nella merda fino al collo.
Nancy era la più preoccupata. Aveva paura che scoprissero chi fosse e la rispedissero dritta a casa, è chiaro. Io pregavo solo che non ci facessero analisi del sangue o cose del genere.
Mentre eravamo in macchina, ho sentito Han (che ovviamente guidava) che parlava via radio alla centrale:
“Abbiamo trovato gli abusivi. Tra loro c’erano i due minorenni scomparsi, Robins e Sander. Avvisate le famiglie. Sì.” Al pensiero di mia madre che strillava in tuta da ginnastica e con i capelli tagliati storti nel bel mezzo della centrale di polizia mi sono sentita prima avvampare, poi mi è venuto da ridere. Forse stavo impazzendo anch’io come Joe. Larry mi ha guardata proprio come si guardano i pazzi.
Finalmente siamo arrivati al grande edificio di mattoni davanti al quale svettava, quasi minacciosa, la bandiera americana. Han e Chewbacca per poco non si inchinavano passandoci davanti. Li ho visti chiaramente mettersi la mano destra sul cuore. Ero disgustata, e ho pensato alla faccia che avrebbe fatto Billie vedendoli, o ai commenti al vetriolo di Mike e Tré.
In centrale era pieno di poliziotti, ma nessun parente. Tipico. La madre di Joe avrà pensato che non era sua responsabilità andarlo a prendere, la madre di Larry si sarà venduta il cellulare per comprarsi le amfetamine e mia madre, come poi ho scoperto, era troppo occupata prima a mettersi l’henné nei capelli e poi a preparare i muffin per controllare le chiamate sul cellulare. Tipico.
Han e Chewbacca volevano chiuderci in una prigione con le sbarre e tutto come quelle che si vedono nei film, ma lo sceriffo è stato molto gentile con noi. Ha rimproverato Yogi e Bubu per averci trattati così di merda, e quando ha scoperto che ci hanno picchiati con tanto di manganello si è incazzato così tanto che le sue urla si sentivano per tutta la centrale.
“Avete picchiato dei ragazzini perché si erano nascosti in una casa abbandonata?! Questa è la volta buona che vi licenzio, imbecilli!!!”
Poi ci ha offerto delle ciambelle e ci ha spiegato, molto pacatamente, che quello che avevamo commesso era comunque un reato e che avrebbero dovuto schedarci, anche se essendo noi quattro tutti minorenni era probabile che non ci sarebbero state conseguenze gravi. Alla parola ‘schedare’, Nancy è quasi svenuta. Anche se poi se l’è cavata abbastanza bene, non credo che abbiano annusato qualcosa. Solo, ci hanno preso le impronte digitali, ci hanno fatto le foto e tutto. Poi hanno insistito che Joe e Nancy, che erano abbastanza malridotti, si facessero vedere dal medico che lavorava lì. Ci hanno messo un sacco di tempo, qualcosa come due ore, tipo. Quando sono usciti dallo studio del medico, erano entrambi bianchi come lenzuoli. Nancy sembrava solo preoccupata, ma Joe era prossimo allo svenimento.
“Che succede? Vi hanno fatto le analisi del sangue?” Gli ho sussurrato,vedendolo così sconvolto.
Joe ha scosso la testa. “Solo a Nancy” ha detto con un bisbiglio roco. Sembrava la voce del diavolo nell’Esorcista.
“E allora?” Ho detto allegramente “Nancy a malapena fuma; non possono aver trovato niente!”
Joe ha annuito e si è lasciato sprofondare nella sedia di plastica, e non ha più aperto bocca per il resto della giornata. A sera, quando è arrivata sua madre a prenderlo, era ancora sconvolto. Aveva gli occhi fuori dalle orbite. Neanche Nancy aveva più parlato per il resto della giornata. Era rimasta tutto il tempo immobile, a fissare Joe come in tralice.
Mia madre è arrivata prima di quella di Larry, così li ho dovuti lasciare lì, lui e Nancy. Come previsto, stava strepitando come una matta. Dopo aver firmato con mano tremante i documenti per il rilascio, mi ha trascinata fuori tenendomi per la maglietta. Una volta per strada, prima è scoppiata a piangere, poi mi ha mollato una sberla, poi mi ha chiesto scusa e mi ha abbracciata. Io sono rimasta immobile, senza dire niente. Mi interessava solo una cosa:
“L’hai trovato un lavoro?”
Lei ha annuito, continuando a singhiozzare. “Mi hanno assunta come cameriera da Vito’s. Passo la serata a portare pizze disgustose dagli ingredienti di pessima qualità, ma almeno abbiamo di nuovo il telefono.” Ho scosso la testa e l’ho abbracciata. Stupida, irresponsabile, imprevedibile mamma.
In macchina ho dovuto guidare io perché lei era ancora troppo fuori, commettendo così un altro reato subito dopo essere uscite dalla centrale di polizia, dato che non ho la patente. In auto con noi, sul seggiolino legato al sedile posteriore, c’era Johnny che sorrideva. Appena mi ha vista è scoppiato a ridere e si è messo a battere le mani:
Tally! Tally!”
“E Steve si è più rifatto vivo?” Ho chiesto a mia madre appena si è ripresa.
“Qualche giorno fa ha chiamato. Ha saputo della tua scomparsa ed era preoccupato per te. Ci stiamo riappacificando, diciamo.”
“Non perdonarlo troppo in fretta, mi raccomando” ho ridacchiato. Intanto eravamo arrivate. Devo dire che è stato bello, per una volta, tornare a casa. Strano, ma bello. E finalmente potevo farmi una doccia come si deve. Ero ancora in mutande e maglietta da quella mattina. Solo a Larry avevano dato un paio di pantaloni della tuta e una maglietta con cui coprirsi.
“Ti preparo le patatine che ti piacciono tanto, d’accordo?”
“Dovrei fuggire più spesso, se questo è il trattamento che mi riservi quando torno a casa” ho scherzato, dirigendomi verso il bagno. Avevo l’assoluto bisogno di una doccia.
E’ strana, quest’atmosfera di…  calore familiare. Io e mia madre non andavamo così d’accordo da anni. Ma va bene così. Sto bene. Più tardi vado da Billie Joe. E Joey mi ha chiamata poco fa, mentre scrivevo.
Va tutto bene.
 
Sallie

 
 
 
 
Oggi la storia compie 2 anni! Non so se è perché io sono lenta ad aggiornare o perché sta diventando esageratamente lunga, ma vabbè. Voglio ringraziare TUTTI voi che l’avete seguita per tutto questo tempo, e anche quelli che l’hanno scoperta dopo; le 53 persone che l’hanno inserita tra le preferite, le 16 che l’hanno messa tra le ricordate, e le 55 che l’hanno messa tra le seguite; tutti voi fan che leggete ogni capitolo e soprattutto voi che recensite e mi fate sapere sempre cosa ne pensate, in particolare SheBringsTheLiberation, adri99, LastOfTheItalianGirls, Harleen Quinzel, _Lolita, ocean_, Equinox e AxeL175, ma anche tutti gli altri! Siete meravigliosi, grazie di tutto il sostegno che date a me e Sallie:3  
GreenNightmare
 
  
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