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Autore: heygivemelove    02/01/2013    1 recensioni
- Sei sicura Alex? - mi chiese guardandomi negli occhi.
- Non sono mai stata così sicura Zayn. - risposi baciandolo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
Mi presento, io sono Alexandra, ma tutti i miei amici mi chiamano Alex. Ho diciassette anni, tra qualche giorno compirò diciotto anni. Vivo a Bradford insieme a mio fratello Liam. La mia vita è sempre stata molto movimentata, mio padre era un alcolizzato e quasi tutte le sere mi picchiava, mia madre era una drogata e a volte anche lei mi picchiava. Mio padre si è suicidato poco dopo che Liam lo aveva denunciato, mia madre è ancora in prigione, ma non sono mai andata a trovarla e mai mi verrà la voglia di farlo. L'unico che mi è sempre stato vicino è Liam, il mio fratellone. Lui non veniva mai picchiato, da quello che capivo era il loro preferito, ed io non l'ho mai accettato, ho sempre cercato di sembrare migliore di lui, ma non ci sono mai riuscita. I miei genitori non mi hanno mai voluto, in un litigio mia madre mi disse 'era meglio che abortissi.', bastavano quelle quattro parole per farmi cadere il mondo addosso e rovinarmi la vita. 
Per un po' di tempo sono andata dallo psicologo, ma non serviva a tanto dato che non ho mai parlato. Adesso la mia vita è perfetta, ho mio fratello e la mia migliore amica Ally, non ho un ragazzo, lo so.. Ma la vita può essere perfetta anche senza un ragazzo.
 
 
Quella sera i miei amici mi avevano organizzato una festa a sorpresa, che non era più a sorpresa, colpa della mia migliore amica Ally.
Ero molto nervosa, giravo per casa pensando a come dovevo comportarmi.
- Sei pronta? - mi chiese Liam.
- No, arrivo. - urlai.
Rovistai nell'armadio, presi il primo vestito che trovai e me lo misi.
Scesi in soggiorno, Liam era sul divano ad aspettarmi.
- Eccomi, scusa. - dissi prendendo la borsa e le chiavi.
- Non ti preoccupare, andiamo. - rispose.
Anche Liam sapeva che ero a conoscenza della festa a sorpresa, era presente quando, per sbaglio, Ally lo disse.
Andammo alla festa, ogni secondo diventavo sempre più nervosa, ma felice.
La festa era a casa di Ally.
- Auguri! - urlarono tutti.
- Ma che succede? - chiesi 'stupita'.
Si avvicinarono tutti a me facendomi ancora gli auguri, abbracciandomi e baciandomi.
Molti erano lì solo per la festa, e forse neanche sapevano che era una festa di compleanno.
Notai un ragazzo, davvero carino.
- Ally, chi è quel ragazzo? - le domandai.
- Un amico di tuo fratello penso, chiedi a lui. - rispose.
Volevo parlargli ma mi vergognavo, ogni tanto anche lui sembrava buttasse un occhio su di me.
Cercai per tutta la casa Liam, era sicuramente con la sua fidanzata Frankie.
Lo vidi che ballava con un'altra, ma più di tanto non mi interessava.
- Liam, devo chiederti una cosa! - gli urlai nell'orecchio.
- Adesso Alex? me la chiedi dopo. - disse voltandosi dalla ragazza.
Lo presi per la maglietta e lo portai all'angolo della stanza.
- Che c'è? - mi chiese arrabbiato.
- E' un tuo amico quel ragazzo? - gli domandai indicandolo.
- Chi? Louis? - rispose.
- Perfetto, puoi andare. - dissi spingendolo tra la folla.
Volevo avvicinarmi a lui ma una ragazza mi precedette.
Bingo! Era fidanzato.
Bevvi qualche bicchiere, ed ero un po' sbronza allora uscii dalla casa ed andai in giardino.
- Come mai sei qui? - mi chiese qualcuno dietro di me.
Mi girai, era Zayn, un mio vecchio amico.
- C'è troppo casino in casa. - risposi stanca.
Si sedette vicino a me, era da tanto che non parlavamo e per un po' ero anche innamorata di lui.
Tutti pensavano che fosse un cattivo ragazzo, ma non era affatto vero, anzi, era il ragazzo più dolce che ci fosse sulla terra.
Parlammo per qualche ora, e si erano già fatte le due di notte.
- Vuoi venire a casa mia? - gli domandai accarezzandogli il viso.
- Sei ubriaca. - affermò.
- Non tanto, dai. - risposi buttandomi su di lui.
Lo baciai, all'inizio cercò di staccarsi ma io lo tenevo forte a me.
Finalmente si decise a venire a casa mia.
Arrivati a casa corremmo in camera mia.
- Sei sicura Alex? - mi chiese guardandomi negli occhi.
- Non sono mai stata così sicura Zayn. - risposi baciandolo.
Mi stesi sul letto, e facevo fare tutto a lui. Si tolse la maglietta, poi i pantaloni. Da quel che vedevo era molto eccitato, ma non quanto me. Mi alzai un secondo per togliermi quel vestito di merda, era impossibile toglierlo. Zayn mi aiutò a toglierlo, ma lo ruppe. Ci mettemmo a ridere per qualche secondo poi tornammo a fare le "nostre cose". Non me lo ricordavo così bello, me lo ricordavo senza tatuaggi, con i capelli corti e non con il ciuffo. Era fantastico il modo in cui mi toccava i fianchi, i capelli, il modo in cui mi baciava. Era così dolce, ed era molto delicato quando era "dentro di me".
- Ti faccio male? - mi chiese col fiatone.
- Per niente, vai avanti. - risposi.
Continuò, a volte facevo dei piccoli urletti, ma niente di che. 
Ero ancora un po' ubriaca, ma capivo cosa stesse succedendo.
Continuava a baciarmi, prima il viso, poi il collo, fino a cadere sui fianchi.
Quando rientrava gli stringevo fortissimo la mano e facevo ancora dei piccoli urli.
Dopo una decina di minuti eravamo stanchi e sudati, ma non smettevamo di baciarci e ci addormentammo così.
La mattina seguente..
- Buon giorno principessa. - mi sussurrò Zayn in un orecchio.
- Buon giorno. - dissi baciandolo sulla guancia.
Ci prendemmo per mano.
- E' stato bellissimo stanotte. - esclamò Zayn.
- Devo dirti la verità, era la mia prima volta. - gli confidai a voce bassa.
- L'avevo capito, per questo ti avevo chiesto se eri sicura. - rispose sorridendo.

Lo baciai ancora toccandogli i capelli, giocammo un po' sul letto e andammo a fare colazione fuori.
Era bello stare con lui, e vederlo sorridere mi rendeva la giornata ancora più bella.
Ad un certo punto guardò l'orologio.
- Adesso devo andare, ma ti chiamo. - mi promise.
- D'accordo, ciao bellissimo. - risposi.
Mi baciò e se ne andò.

Un mese dopo.
Zayn non mi aveva più richiamato, non so per quale motivo.
Qualcosa stravolse la nostra, o meglio la mia vita.
A volte avevo la nausea, altre volte svenivo, ma non avrei mai pensato che potessi rimanere incinta.
- Sei incinta. - esclamò Ally.
- Ma che dici, non è vero. - dissi.
- Torno subito. - affermò Ally.
Uscì da casa, e dopo circa un quarto d'ora tornò.
- Scommettiamo che lo sei? - mi chiese.
- Vogliamo scommettere su una cosa del genere? - domandai.
Mi guardò con uno sguardo da sfida.
- Venti euro. - esclamai porgendole la mano.
Aspettammo qualche minuto, non volevo guardare.
Ci pensò Ally.
- Alex. - disse.
La guardai e lei annuì.
Spalancai gli occhi e scoppiai a piangere, Ally mi abbracciò e pianse anche lei.
- Come lo dico adesso a Zayn? E a Liam? - chiesi ad Ally.
Non mi rispose, non sapeva come rispondermi.
Per qualche giorno rimasi in casa a riflettere per come dirlo sia a Zayn che a Liam.
Inviai un messaggio a Zayn con scritto 'Zayn, ho bisogno di vederti.'.
Lui mi rispose 'D'accordo, ci vediamo al bar tra dieci minuti.'.
Arrivata al bar, ero nervosa ed avevo paura di come l'avrebbe presa.
Lo vidi ad un tavolo mentre guardava fuori, poi mi guardò e sorrise.
- Ciao Alex. - disse.
- Ciao, non mi hai chiamato poi. - affermai.
- Perdonami, ma cos'hai, hai gli occhi gonfi. - disse accarezzandomi la guancia.
- E' successa una cosa. - dissi col singhiozzo.
- Ti ascolto. - rispose.
Abbassai lo sguardo, mi vergognavo troppo a dirglielo.
- Alex, dimmi. - insistette.
- Qualche giorno fa ho avuto dei problemi fisici. - cominciai.
Non riuscivo a continuare, avevo paura.
- E.. - disse Zayn.
- E adesso.. S-sono incinta. - finii ricominciando a piangere.
Zayn rimase immobile senza parlare.
- Ed è..
- Tuo. - risposi.
Si mise le mani tra i capelli, intuivo già che non avrebbe voluto saperne niente di quel bambino.
Non parlammo per qualche secondo.
- Tu lo vuoi tenere? - mi chiese.
- Penso di sì, tu? - gli domandai.
Non rispose fino a quando non mi prese le mani e..
- Anche io. - rispose.
Mi baciò.
Non pensavo che mi avrebbe risposto in quel modo, da una parte ero felice, ma dall'altra avevo paura, ero in grado di tenere un bambino alla mia età?
Fortunatamente avevo Zayn al mio fianco, e le mie paure scomparirono.

Nove mesi dopo.
- Zayn. - urlai.
Zayn corse in camera da me.
- Alex che succede? - mi chiese.
- E' il momento. - dissi col fiatone.
Si erano rotte le acque, Zayn era più teso di me, da un momento all'altro sarebbe svenuto.
Mi accompagnò in ospedale e poco dopo arrivarono Liam e Ally, che si erano fidanzati durante la mia gravidanza, e altre due mie amiche.
- Alex respira. - continuava a dirmi Zayn.
- Zayn sto respirando, smettila di ripeterlo. - esclamai stringendogli la mano.
- Non ce la faccio Alex. - sussurrò Zayn.
Poco dopo svenne.
- Svegliatelo, non voglio partorire da sola. Svegliatelo! - urlai.
Zayn si riprese e si riavvicinò a me.
- Scusami Alex, adesso rimango sveglio. - disse.
- Non ce la faccio più, tirate fuori questo bambino! - urlai ai dottori.
- Con calma Alexandra. - rispose uno di loro.
Continuavo a respirare fortissimo.
- L'ultimo sforzo Alex. - disse l'ostetrica.
Feci l'ultimo sforzo ed eccolo.. Finalmente era uscito.
Appena me lo diedero in braccio cominciai a piangere, Zayn lo stesso.
Baciò me, poi il bambino.
Quel bambino era stupendo, assomigliava ad entrambi, i miei occhi azzurri, pelle chiara, capelli scuri.
Continuavamo a piangere, dalla felicità ovviamente.

Lo chiamammo Jawaad, come il secondo nome di Zayn.
Eravamo una famiglia, non pensavo che sarebbe successo così in fretta, ma è successo, e sono la ragazza più felice del mondo.
- Ti amo Alex. - mi disse Zayn.
- Anche io Zayn. - risposi.
  
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