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Autore: Setsuka    20/07/2007    8 recensioni
Si voltò: una distesa infinita di sabbia... si voltò ancora, sabbia. Era in uno spazio infinito di sabbia.
E Naruto non c'era.
Era completamente sola.
-panico-
< Naruto? >
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thanks... for not be him

Thanks... for not be him






< Ehi Sakura-chan!!! Guarda ho preso un granchio! E' enorme! >

Gridava allegro Naruto che era su alcuni scogli e mostrava a  Sakura, poco lontana un granchio grosso più delle mani del ragazzo.
Erano andati al mare, vicino a Konoha a qualche chilometro c'era una spiaggia.
Non lo sapeva Sakura, a dir la verità  non ricordava nemmeno come erano arrivati in quel posto lontano e isolato, non ricordava perché c'era andata proprio con Naruto. Ma non aveva molta importanza, l'importante era che loro si stessero divertendo.

< Lascialo stare Naruto o ti troverai senza un dito >

Lo rimproverò portandosi le mani ai fianchi. Ma il suo tono non era duro... tutt' altro.

< No che non lo lascio! Il granchio è buonissimo allo spiedo! >

< Cos- non avrai intenzione di...? >

Esclamò inorridita.
A quel punto avanzò verso gli scogli che percorse agilmente e in pochi minuti fu davanti a Naruto.

< Lascialo immediatamente! >

< E perché mai? Guarda che dopo che l'avrò arrostito mi ringrazierai >

< Scordatelo non mangierò mai quel granchio, né ti permetterò di mangiarlo >

< Sei cattiva Sakura-chan... >

Mise un adorabile broncio.
La ragazza incurvò le labbra in un ghigno e si avvicinò di un passo all'amico.

< Sono davvero cattiva Naruto? >

Domandò maliziosa e Naruto fece segno di si e allontanò il crostaceo dalla portata dell'altra.

< Non mi conosci abbastanza allora >

Con un gesto fulmineo Sakura raggiunse con una mano il coprifronte del compagno e glielo strappò via. Nel farlo Naruto perse leggermente l'equilibrio e lasciò cadere il granchio. Sakura rise di lui e lo prese in giro senza esagerare.
Ripreso l'equilibrio, Naruto si mostrò arrabbiato con la compagna, ma non sul serio, stava solo giocando.
Haruno agitò al vento il coprifronte.

< Lo butto in mare? >

< Maledetta... Sakura se ti prendo! >

Cercò  di raggiungerla, ma lei era veloce e in netto vantaggio su di lui.
Sakura corse via, più che poteva in quella distesa di sabbia in cui lo sguardo si perdeva.

Erano felici.
Sembrava che il tempo fosse tornato indietro, hai tempi del Team Seven, quando ancora c'era Sasuke, quando Kakashi sensei vegliava ancora su di loro, quando ancora erano solamente dei ragazzini. Come sarebbe stato bello poter realmente tornare a quei tempi.




Dei minuti passarono.



Eppure la spiaggia non sembrava esser finita, non si riusciva a vedere niente all'orizzonte... la distesa di sabbia si protraeva ancora e ancora...
Sakura terminò la sua corsa.

< Naruto mi arrendo! Senti... c'è qualcosa di strano, di surreale... credi possa essere una trappola? Naruto? >

Perché non le rispondeva?
Si voltò: una distesa infinita di sabbia... si voltò ancora, sabbia.
Era in uno spazio infinito di sabbia.
E Naruto non c'era.
Era completamente sola.

-panico-

< Naruto? >

Sudò freddo.
La mano che teneva il coprifronte stringe convulsamente l'oggetto.
Ancora si guardava intorno.

-paura-

< Se... se è uno scherzo non mi piace Naruto! NARUTO! >

La sua voce tremava.
Pochi secondi dopo anche lei aveva i brividi.
Strinse forte al petto il coprifronte, quasi a volerlo inglobare dentro di se.
E i suoi occhi dilatati si guardavano intorno... presto si riempirono di lacrime.

-tum tum-

Il suoi battito cardiaco era veloce, batteva più veloce del normale... presto anche il suo respiro si fece più veloce... sempre più veloce... il suo respiro era affannoso.
Tutto era bianco: cielo e terra erano bianchi, erano un tutt'uno.
-disperazione-

< NARUTO!!!! >

Cadde sulle ginocchia e le sembrava di soffocare... iniziò un pianto convulso.
Batte con incredibile i forza i pugni sulla sabbia con il solo risultato di far diventare rossi i suoi pugni.
E urlava il nome del compagno.
Cos'era successo?
Dov'era?
Era terrorizzata.
Era sola.

Il pugno che stringeva l'accessorio di Naruto lo portò al petto e l'altra mano stringeva sabbia; la stretta era talmente forte che lo nocche diventarono bianche... poi la gettò via e la mano libera andò a coprire l'altra.

-resa-

Si gettò di peso al suolo.

< Naruto >

Ormai era solo un sibilo privo di importanza.
E una lacrima cadeva sull'arido terreno.

Sarebbe morta lì , ne era certa.
Non capiva perché, non capiva il senso di tutto quello ma capiva che la sua fine era segnata.

Se ci fosse stato con lei Naruto le avrebbe dato forza, quel ragazzo era pura linfa vitale. Era sopravvissuta grazie alla forza del ninja che aveva un non so che di contagioso. Senza di lui certamente non ce l'avrebbe fatta .
Ricordava il suo "crollo" quando Sasuke se ne era andato: era distrutta.
Ma Naruto con le sue premure, la sua allegria, la sua... presenza... con quella lei si era ripresa e e era ritornata ad essere attiva, aveva persino trovato la forza per diventare kunoichi.
Tutto grazie a lui.

Ora che era sola però tutto era diverso, tutto!
Da sola non era forte.
Da sola era perduta.
E non era pessimismo il suo, solo una semplice constatazione.
Lei odiava la solitudine.
La solitudine l'annientava, la uccideva... impossibile per lei il contrario.

La solitudine era sinonimo di Sasuke.

Per questo la odiava.

Lei però non era sola, Naruto aveva pensato a non farla mai sentire sola, gli aveva assicurato che mai l'avrebbe fatta piangere come aveva fatto l' Uchiha per la sua fuga.
Perché Naruto non fuggiva.
Lui glielo aveva promesso: non l'avrebbe mai lasciata sola, mai, non l'avrebbe fatta piangere per una sua fuga, mai.

La sabbia si alzò, come una tromba d'aria e la circondò.

< Sei un bugiardo Naruto >

E non vedeva più nulla: solo bianco a non finire.
La paura si impossessò nuovamente di lei.
Con uno scattò fu nuovamente in piedi e iniziò a correre... forse avrebbe trovato una via di fuga, forse con l'ostinazione ce l'avrebbe fatta, con una mano asciugò le lacrime. Lei era forte, doveva dimostrare che ninja che era!
E anche se era completamente terrorizzata doveva provare, doveva!
Ancora gridava...

< NARUTO!!! >

Fino allo sfinimento avrebbe gridato.

< NARUTO!!! >

E quella tempesta di sabbia era poco distante da lei.
Correre, correre, correre!
Doveva correre!
Guardò il coprifronte di Naruto e quell'oggetto divenne la sua speranza: doveva ridarglielo.

E correva da minuti in quell'inferno bianco.

E correva da ore in quella distesa infinita inseguita da un tornado di sabbia.

Era passate più  che ore.

Era perduta... per sempre...

Questa era la realtà.
E a una realtà così schiacciante inutile ricorrere alla razionalità.
Gettati a terra e disperati, lasciati mangiare dalla sabbia: non puoi opporti.
Lasciati assalire.
Panico, terrore, ansia, disperazione, pazzia.
Tutte riunite in un solo essere, sfogate ed esternate con una sola parola, un solo grido:

< NARUTO!!! >





.....................~*~....................



 

 < Sakura? Sakura-chan? >

Qualcuno la stava scuotendo con forza, con una certa vena di preoccupazione.

< AHH!! >

< SAKURA! >

La kunoichi aprì gli occhi e le iridi verde sottobosco focalizzarono il volto che tanto aveva bramato.

< Naruto! >

Realizzò.
E con uno scattò si ritrovò seduta  ad abbracciare il biondo.


E un migliore amico si abbraccia così?


Non era il suo problema al momento, l'importante era che fosse lì, lì vicino a lei, lì fra le sue braccia: nient'altro.


< Sakura-chan...  era solo un incubo... va tutto bene >

La confortò con lente carezze affettuose sul capo e lei gliene fu grata.

Pianse e si sfogò per ben. a notte era sua complice, Naruto era suo complice. A lui poteva mostrare quel lato, lui conosceva quel lato fragile di lei e Sakura poteva abbandonarsi a sfoghi simili con lui, poteva tutto con Naruto, tutto, mai lui gli avrebbe negato nulla, mai.


E il tempo passò.


Dopo aver pianto si guardò intorno e ricordò tutto.

In seguito a una battaglia aveva riportato gravi ferite e ora quel luogo non poteva essere altri che un ospedale, anzi, sciocca, quel posto era l'ospedale! Lei ci lavorava, non conosceva tutte le sue stanze, ma non c'era dubbio: era in ospedale.
Il suo sguardo si poggiò su un orologio; segnava mezzanotte passata.

< Che ci fai qui? >

< Beh... ero preoccupato per te... stai bene? >

< Si, ora si, grazie >

< Ho detto a quella vecchiaccia che se non ti rimetteva in sesto come si doveva avrei attaccato per tutto il villaggio dei manifesti che annunciavano il suo matrimonio con il vecchio porcello >

Sakura scoppiò in una risata, una vera risata... Naruto sorrise. Era felice che Sakura-chan stesse bene ora.

Il biondo con un sorriso furbetto, alzò una scatola dal comodino: era un cestino da pranzo quello.

< Ramen! >

Inutile che Sakura gli chiedesse da dove l'aveva preso, lo sapeva bene: quello era il miglior Ramen di Konoha.

< Il cibo negli ospedali fa schifo, quindi ho pensato che appena ti saresti risvegliata avresti avuto una fame tremenda >

Lo guardò dolcemente lei.
Il suo sguardo era pieno di gratitudine.

< Naruto perché  sei qui? >

Era una domanda leggermente diversa da quella di prima.

< Te l'ho detto perché ero preoccupato >

< No non era questo che... -uff- >

Sospirò.

< Chi ti avrebbe svegliata da quell'incubo se non ero qui? >

Le parole del ragazzo la sorpresero, molto.

< Non volevo fossi sola e poi... >

Un sorriso ricolmo d'affetto, solo per lei.

< Ti ricordi? Io ti ho promesso che non saresti mai stata sola e... Naruto Uzumaki, futuro Okage, mantiene sempre le promesse >

Gli occhi di Sakura brillarono di qualcosa misto a commozione felicità.
Nei suoi incubi aveva avuto paura che Naruto l'avesse abbandonata, gli aveva dato del bugiardo e invece...
...
Era stata solo una stupida.



Sul comodino la ragazza notò che giaceva il coprifronte di Naruto.
Lo prese e avvicinandosi a lui glielo sistemò alla fronte.

< Lo so Naruto che tu non mi lascierai mai sola >

Il biondo la guardava leggermente interdetto, non per le parole, ma per il gesto.

Una volta terminato Sakura gli sorrise nel modo migliore che poteva.

< Grazie Naruto... >

Quel sorriso arrivò dritto al cuore del suo migliore amico.

< ... grazie, di non essere lui >


Questo era certamente quello che più amava di lui.
Questo era quello che la faceva sentire più felice.

Naruto sarebbe sempre stato lì.



***          ***           ***          ***          ***



Ehm... non ho resistito!
Anche questa shot l'ho scritta con l'ispirazione del momento, non so nemmeno se è banale o troppo sdolcinata, ma io amo questo pairing! E non potevo resistere! Doveva essere un po' più breve, ma sapete il mio nome e la parola "breve" non vanno d'accordo.
Spero che il "lui" di cui parla Sakura si sia capito che è Sasuke. Forse potrete credere che io ce l'ho con lui, ma ve lo assicuro: non è così! Solo che Sakura (almeno da quello che so io) non apprezza mai così  tanto Naruto per il fatto che lui le è sempre vicino e la ami incondizionatamente e -almeno nelle fanfiction- volevo far riconoscere questo a Sakura e poi... io trovo che sia una coppia bellissima!!! Mi piace il SasuSaku, ma dopo la lettura di magnifiche fiction sul NaruSaku mi sono innamorata di questo pairing e ora posso dire che è per me il pairing het di Naruto più  bello. Mentre quello yaoi (e chi mi conosce lo sa) che preferisco è l' Uchihacest che sinceramente un po' vero lo è, non trovate? Quindi aspettatevi delle ItaSasu! da me, non so quando, ma aspettatele! Non saranno certo sdolcinate come le NaruSaku, ma a differenza, crude!
E ora un'ultima cosa: IO ADORO IL PERSONAGGIO DI SAKURA! Io amante dello yaoi che odio quasi sempre i personaggi femminili, non riesco a non voler bene e a stimare Sakura, per la sua forza mista dolcezza, forse o per solidarietà femminile forse dato che so bene cosa significa amare una persona con tutta se stessa e non essere mai ricambiata. Detto questo: Lake non rompere, lo so che non sopporti Sakura perciò non essere ripetitiva e dovrai sorbirti le mie ff con lei protagonista. Ti voglio bene comunque... ciao!

PS: Commentate!!! Please... anche se amo i commenti lunghi mi accontento anche di due parole. Grazie comunque a tutti voi che avete letto e un bacio a chi ha apprezzato.








   
 
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