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Autore: habanerossosangue    02/01/2013    5 recensioni
Ma la realtà era che più pensava a Sasuke e quell'inutile promessa, più pensava a Naruto. Non riusciva a fare a meno di preoccuparsi per lui, di domandarsi quello che gli passava per la mente quando lei stessa gli ribadiva il motivo per cui in questi anni si era allenato così duramente. Qualcosa di affilato gli trapasso il petto facendole mancare il fiato. Perchè improvvisamente gli importava solo di Naruto? Perchè non si domandava più dove fosse Sasuke o sognava di riaverlo accanto?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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La puzza di bruciato sovrastava il villaggio, l'aria era appesantita dal fumo, da giorni non vedeva con chiarezza ciò che la circondava. Molti incendi erano stati dominati, altri, invece, sono riusciti a distruggere le abitazioni. L'unica cosa che la cincondava da giorni erano macerie di case -forse anche della sua-, alberi caduti con ancora adosso fiamme accesse e persone che corrono in preda al panico per cercare i propri cari in quel pandemonio. Dov'era la felicità, la tranquillità, la pace che delineava il villaggio della Foglia? Che cosa ha portato alla distruzione l'unico luogo in cui si sentiva al sicuro? Era stata la guerra a creare tutto questo. Non era rimasto niente oltre che cenere portata via dall'impetuoso vento facendole lacrimare gli occhi. Alzò lo sguardo al cielo e non riuscì a scogere la luna piena che, solitamente, trovava piacevole osservarla prima di addormentarsi. Che ore erano? le nove di sera? mezzanotte? le tre di notte? Quanto tempo era passato dall'inizio della quarta guerra? giorni? settimane? mesi? Perse la cognizione del tempo lo stesso momento in cui lanciò il primo kunai in quella lotta apperentemente senza fine. 
Prese un grosso respiro sentendo l'acre sapore del fumo di un fuoco appena spendo, passarle per la gola. Ringraziò tutti gli esseri viventi della terra per aver reso possibile la loro vittoria in guerra. Assottigliò lo sguardo per riuscire a trovare la persona che da qualche minuto stava seguendo.  Scorse la figura camminare sopra le macerie diretto in una destinazione a lei ignota. Un punto giallo e arancione tanto contrastante con il nero e il grigio che lo circondava. Ma era da un paio di giorni che il suo aspetto solare e strepitante non corrispondeva con il suo umore e questo Sakura lo notò dal momento in cui smise di parlare. Non sentiva quella calda voce da tanto tempo. Forse erano solo un paio d'ore o solo qualche giorno, ma per lei sembravano anni e anni pieni di freddo e gelo. Forse non comprendeva pienamente  il dolore che stava opprimendo Naruto. Forse erano le conseguenze di quella guerra senza senso. Forse era per i cari amici che aveva perso. O forse, Sakura, non aveva mai capito la sofferenza che gli camminava accanto come una cara amica da quando era nato. Che cosa aveva fatto lei per aiutarlo? Niente. Incosapevolmente aveva peggiorato le cose con quella stupida promessa che gli aveva fatto pronunciare anni fa. Non si era ancora arreso all'idea di riportare Sasuke a casa. Perchè? Lo considerava come un fratello. Ma era solo questo il motivo? No. Lo faceva anche per lei. Lei che amava quel ragazzino burbero da quando era una bambina. Ma lo amava così tanto da far sacrificare Naruto solo per riavere il suo principe azzurro? Era veramente così egoista da far uccidere letteramente e interiormente colui che le era stato sempre accanto? Ma la realtà era che più pensava a Sasuke e quell'inutile promessa, più pensava a Naruto. Non riusciva a fare a meno di preoccuparsi per lui, di domandarsi quello che gli passava per la mente quando lei stessa gli ribadiva il motivo per cui in questi anni si era allenato così duramente. Qualcosa di affilato gli trapasso il petto facendole mancare il fiato. Perchè improvvisamente gli importava solo di Naruto? Perchè non si domandava più dove fosse Sasuke o sognava di riaverlo accanto?
Sembrava che i muscoli delle sue gambe erano diventati involontari, aumentando la velocità dei suoi passi per avvicinarsi di più alla figura davanti a lei, mentendo, comunque, un certa distanza per non farsi notare da lui. Lo vide salire delle scale tramolanti per poi raggiungere una porta verde annerita dal fumo. La destinazione era casa sua. Entrò con cautela come se ci fosse nascosto dentro un nemico. Nessuno dei shinobi entrava in casa propria da quando era iniziato l'inferno. Notò che lasciò la porta socchiusa e non ci pensò due volte ad intrufolarsi. Senza fare rumore lo raggiunge nella sua camera e lo trovò intento ad osservare fuori dalla finestra un spettacolo che non si poteva nemmeno descrivere. Le sue spalle si alzavano e si abbassavono a ritmo del suo respiro profondo mentre stringeva fortemente i pugni. Che cosa gli stava succedendo?
«Che vuoi Sakura?»
Sobbalzò sul posto mentre le sue corde vocali, disabuituate a compiere il loro lavoro, fecero uscire al posto della solita voce calda e dolce una rauca e fredda. Le si formò un nodo allo stomaco quando si accorse che Naruto non usò il solino 'chan' che abitualmente accompagnava il suo nome.
«Volevo sapere come stai.»
Era un sussuro che fece uscire con tutte le forze perchè improvvisamente la gola cominciò a pizzicarle.
«Sto bene.»
La troncò di netto ricordandogli per un momento il modo di parlare del loro vecchio compagno di team. Naruto non sapeva mentire. Non a lei. 
«Naruto, come stai?»
Gli riformulò la domanda questa volta con tono più deciso per scoprire la verità. Si girò verso di lei stranamente teso per la semplice domanda che aveva pronunciato. Vide che con una mano si toccò lo stomaco, mentre con lo sguardo si perdeva nel vuoto. Per una frazione di secondo temette che la Volpe stava di nuovo assumendo il controllo, ma poi con un battito di ciglia la guardò con quegli occhi colmi di preoccupazione e dolore. C'era qualcosa che lo tormentava dall'interno, lo stava consumando poco a poco fino a portarlo all'esaurimento. E lei sapeva che non era il demone che conteneva dentro quel corpo troppo allenato. Aprì la bocca un paio di volte che rispondergli, serrò le mascelle e si strofinò la barba bionda che stava crescendo in quel viso giovane.  
«Scusami Sakura. Non sono riuscito nemmeno questa volta a mantenere la promessa.»
Un'altra lama di ferro gli trapassò il torace ricordandosi della voce che le era arrivata nella tenda medica quella mattina.
«Sakura. A quanto pare Naruto e Sasuke si sono scontrati di nuovo. Stanno riportando Naruto per curarlo, hanno detto che questa volta lo scontro non gli ha procurato gravi ferite.»
«Ti ho detto che te la devi dimenticare.»
«Lo riporterò a casa.»
«Naruto, no.»
«Te lo riporterò! Te lo prometto, a costo della vita!»
«E' proprio questo che non voglio! »
«Che amico sarei? Non posso diventare Hokage se non riesco nemmeno a salvare il mio migliore amico.»
«Ma non lo capisci?! Se vi scontrerete di nuovo morirai sul serio, Naruto! morirete entrambi!»
Per una frazione di secondo riuscì a incrociare il suo sguardo che volontariamente Naruto teneva lontano. Lo vide fare un smorfia di dolore per poi cominciare a strofinarsi i capelli e la barbetta muovendosi un pò sui piedi.
«Smettila, smettila di guardarmi in quel modo! Non puoi, non puoi guardarmi con gli stessi occhi con cui guardavi lui! Ti sei già dimenticata di quello che provi per Sas'ke? Di tutte le volte che hai provato a farti natare da lui?»
Nuovamente le gambe decisero di muoversi per conto loro, raggiungendo a grandi falcate Naruto. Un'altro piccolo passo e gli era praticamente addosso. Lui non si mosse di un millimetro, ma girò la testa verso sinistra serrando gli occhi per sfuggire allo sguardo di quei magnifici occhi verdi. 
«Ha fatto la sua scelta, Naruto. Ha deciso lui stesso che strada prendere e non puoi farci niente.»
«Smettila. Non dire ...»
«Io sono riuscita ad accettarlo. Sono stata davvero una stupida. Ma adesso è diverso, sono cresciuta ... »
Non riusciva più a controllare il fiume di parole che stava dicendo. Si era costretta a non dire quelle cose perchè pensava che era solo la sua mente stanca a formulare quei pensieri. Ma questa era la conseguenza della verità. Una volta che si impadronisce della propria mente, del proprio cuore, non puoi più dominarla e comincia ad uscire come una valanga pronta a stravolgere tutto e tutti. Gli prese il volto tra le mani facendolo voltare verso di lei. Mentre osservava i suoi occhi serrarsi di più e la masciella irrigidirsi si avvicinò sempre di più al suo volto, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Sentiva il suo respiro caldo appena sopra le labbra.
«... Ho aperto gli occhi, Naruto. Adesso ho capito ... solo adesso. Ti prego ... apri gli occhi anche tu.... apri gli occhi, Naruto. »
Aprì lentamente quegli occhi azzurri e si ritrovò ad asservare quelli di lei un pò arrossati a causa di un silenzioso pianto. Li guardò per qualche secondo per poi seguire un lacrima scivolargli lungo la guancia fino ad arrivare all'altezza delle labbra, dove si sovvermò ad osservare. Sakura non aveva più niente sotto il proprio controllo e questo la fece vacillare per un istante, ma le sue labbra, con una facilità sorprendente, sillabarono parole per alcuni insignificanti, ma per lei e per Naruto parole che li avrebbe legato a vita.
La forza portante sgranò gli occhi per la sorpresa. Non aveva mai pensato che sarebbe veramente successo. Lui che da ragazzino sognava quel momento la notte con tanto ardore. Adesso che era tutto vero, non credeva ai suoi occhi. Ma era tutto vero? O era un'altra finta coffessione che si era pianificata solo per fermarlo a riportare Sas'ke? Ma il suo corpo si mosse automaticamente senza dare conto alle domande che affolavano la sua mente. Si avvicinò lentamente fino a che non sentì le labbra sfiorarsi. Credeva che si sarebbe sottratta al quel contatto invece fu lei ad azzerare le distanze. Voleva sottrarsi a quel bacio. Voleva più spiegazioni. Non poteva essere che aveva veramente dimenticato tutti quegli anni a rincorrere il suo migliore amico.  Ma non ci riusciva. Era pur sempre un ragazzo, quasi un uomo, e lui era fin da piccolo attratto da lei. 
Sentì le mani spostarsi dal volto al petto, mentre lui posizionava una mano dietro la nuca per approfondire il bacio. Ed ecco che vedeva le porta del paradiso posizionarsi davanti a lui. L'unico luogo in cui voleva stare e rinchiudervi per sempre. Una mano fredda scivolò sotto la maglietta facendogli aumentare il suo desiderio di assaggiare quella pelle perfetta. Rimase per qualche secondo sconvolto dalla presa di posizione di Sakura ma non si ritirò per niente a quel tocco delicato. Le mise una braccio dietro la schiena per far aderire i loro corpi e mentre si staccarono per riprendere fiano incrociò per un attimo il suoi occhi lucidi, per avere conferma di quello che stava per succedere e soprattuto per capire se erano vere quelle 'parole'. Sakura ricambiò lo sguardo con determinatezza, mentre un sorriso faceva largo sul suo volto. Naruto, allora, pervaso da un desiderio sempre di più in crescita la baciò di nuovo con più prepotenza. Aveva aspettato fin troppo per quel momento. Si tolte la giacca della tuta per poi sollevarla a farla sedere a cavalcioni su di lui nel letto. A malavoglia si staccò da quelle labbra saporite e cominciò a lasciargli una scia di baci per tutto il collo fino ad arrivare alla spalla. Con mani un pò tremati fece scendere la cerniera della tuta rossa lasciando scoperto una porzione di pelle. Cominciò a scendere con le labbra e con la lingua fino al centro del seno, la schiena della rosa si curvò verso dietro per il piacere mentre una mano si infilava tra i suoi capelli tanto simili al quarto Hokage. Tolse completamente la giacca della tuta e per un secodo ammirò il corpo perfetto della sua amata.
«Sei...»
Non fece in tempo a dire niente anche perchè Sakura gli catturò le labbra sentendo il suo viso caldo. Stava arrossendo. Fece un piccolo sorriso prima di riprendere a baciarle il collo. Sentì di nuovo una mano intrufolarsi dentro la maglietta mentre il suo orecchio divenne vittima di un morso. Come per dispetto Naruto fece altrettanto sulla sua spalla. Lei stizzita gli tolse velocemente la maglietta per poi coricarsi completamete su di lui. Gli ricatturò le labbra mentre da sola si staccava il reggiseno. Un secondo dopo le posizioni cambiarono e venne trascinata di peso verso il centro del letto. Le mani di Naruto espolarono il suo corpo velocemente come se non sapesse cosa far assaporare alle sue mani per placare la sua brama. Le tolse quella gonna e quei pantaloncini ormai troppo ingrombranti facendola rimanere solo in slip, anche quelli stracci unutili in un momento del genere. Non riusciva più a controllarsi, doveva averla subito, doveva impossessarsi della sua parte più segrata il più possbile, renderla ufficialmente sua. Si tolse i pantaloni velocemente e prima ancora che lo avesse fatto completamente Sakura lo avvicinò a sè prendendolo per il volto con forza e gli diede il bacio più passionale che potesse trasmettere. Si guardarono per un attimo e, dopo aver tolto gli ultimi impedimenti per unirsi completamente, diventarono un unico essere. Le lenzuola che avvolsero per anni Naruto nelle notti gelide adesso accoglievano quella lotta armoniosa tra due corpi segnati dalla guerra, le mura ascoltavano i gemiti che uscivano dalle loro bocche e la cornice della foto del vecchio team 7 assisteva a quell'amore nascere in un tempo di dolore e morte. 
Era giunta l'alba quando entrambi esausti si sdraiarono uno accanto all'altro, ansimanti e sudati. Non si rivolsero la parola per minuti. Appena ricominciò a respirare regolarmente, con il viso in fiamme,  Sakura girò lo sguardo verso Naruto che l'osservava con gli occhi semi chiusi e finalmente, dopo tanto tempo, illuminati da un pò di serenità. Dei brividi gli percorsero la schiena nuda e mentre diventava rossa per l'imbarazzo lo spinse giù dal letto.
«Smettila di guardarmi in quel modo baka!»
Lui, in risposta, si ricoricò tenendo un mano sul fianco per la botta causata dalla caduta, poi tutto ad un tratto si mise a ridere. Una risata spontanea che non usciva da quella bocca forse da secoli secoli. Una risata così forte che rimbombò per tutto il silenzio dell'abitazione. Una risata forse di sfogo per tutto il dolore di quel periodo o forse una vera risata di felicità. Questo Sakura non seppe dirlo, ma rimase comunque incantada da quello spettacolo, mentre Naruto avvolgeva le braccia intorno allo stomaco per trattenersi.
«Che hai da ridere?»
«Non cambierai mai Sakura-chan. Anche in un momento come questo rimani la mascolina di sempre.»
«Come hai detto?! mascolina?!»
Stava per tirargli un pugno all'altezza del naso, ma Naruto gli avvolse un braccio dietro la schiena per avvicinarla di più a lui e la strinse in un abbraccio. Avvicinò la bocca al suo orecchio e gli bisbigliò facendogli tremare le mani.
«Anche io ti amo Sakura-chan. Ti ho sempre amato e non smetterò di farlo. Promesso.»

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ANGOLO AUTRICE:

Eccomi di nuovo con un'altra storia NaruSaku. Se devo essere sincera con voi questa storia l'ho scritta solo per postare qualche os perchè è da tanto tempo che non scrivo e anche perchè dopo l'ultimo capitolo uscito volevo proprio fare qualcosa sulla mia otp. Quindi, posso proprio capire se pèensate che non sia per niente orginale o cose del genere. Mi scuso per gli errori grammaticali anche perchè l'ho scritta di getto. Accetto recensioni positive e non. 
xoxo noe

 
  
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