Ironia della Sorte
“È così giovane,” mormorò il ragazzo, quasi un sospiro. “Soltanto un bambino.”
Yuugi Mouto, incoronato campione nel Regno dei Duellanti. Una smorfia amara deturpò il viso dell’egiziano mentre accartocciava il ritaglio di giornale e lo scagliava con violenza contro la parete.
“Sarebbe quello,” sussurrò, fremente di collera, “l’essere al quale tutte le mie sofferenze sono state consacrate?” Rise, ogni suono acuto e lacerante come un punteruolo di ghiaccio.
“Rishid,” chiamò poi, ansimante, le pupille dilatate. “Credi che gli dei si facciano beffe di me?”
Il moro abbassò il capo in silenzio.
“Bene,” sibilò l’altro, sprezzante. “Sarà più facile del previsto.”