Mentre
cammina a passo lento e misurato, percorrendo gli stretti sentieri
scavati nella roccia che lo separano dallo spiazzo dove lo aspetta
Thanos, Loki riflette.
La sfera di luce blu incastonata nello scettro dorato che stringe con
forza tra le dita pulsa sempre più intensamente, segno che
il
momento della sua partenza è ormai prossimo. Resta un
momento
ipnotizzato a rimirare quel palpito di luce, chiedendosi per l'ennesima
volta come abbiano fatto i suoi pericolosi alleati a ricreare quella
copia del potere del Tesseract, dato che il cubo è stato
sempre
al di fuori della loro portata.
Ha provato a chiedere spiegazioni all'elfo oscuro, ma come risposta ha
ottenuto solo una risata sprezzante ed enigmi che non ha compreso
pienamente. È riuscito solo ad intuire che il Tesseract era
già stato attivato una volta, non molto tempo prima, da un
umano
che si credeva superiore agli altri della sua razza. Ma anche se
pretendeva di essere in grado di controllarne ed usarne il potere, la
sua mente non ne era all'altezza e aveva perso il controllo, finendo
per aprire una finestra spazio-temporale troppo instabile, che lo aveva
teletrasportato nel Limbo, morente, mentre il Tesseract era rimasto su
Midgard.
Evidentemente quando Thanos e l'ultimo Eterno avevano recuperato quel
che
restava del suo corpo, avevano trovato anche qualcos'altro.
Il dio dell'Inganno scuote la testa, riprendendo a camminare. Far luce
su di un dettaglio così insignificante non ha alcuna
importanza
al momento, sarebbe un'inutile perdita di tempo.
Finalmente sta per
ottenere ciò che desidera.
Se non fosse per i suoi continui viaggi nel mondo dei mortali, non
saprebbe dire da quanto tempo si trovi nel Limbo controllato da Thanos,
a strisciare nelle tenebre dell'abisso.
In quella porzione nascosta di universo niente cambia, nemmeno le
ombre, mentre su Midgard passano le ore, i giorni, i mesi; persino il
cielo è in continuo movimento. Le stelle sorgono e muoiono
ogni
giorno, in un ciclo infinito e immutabile, proprio come l'effimera
esistenza degli umani che lo osservano con tanto interesse,
inconsapevoli.
Più volte Loki si è domandato quale sia il senso
della
loro vita, per quale assurdo motivo si affannino tanto nel vano
tentativo di raggiungere una meta a loro impossibile. Qualsiasi cosa
ottengano, la perdono.
La felicità, il successo, il potere... tutto presto o tardi
si
annulla, e quando giunge l'ora la mano fredda della morte non accetta
regali e non risparmia nessuno. L'ultimo respiro relega allo stesso
Oblio re e schiavi, saggi e stolti, vincitori e perdenti.
I mortali non fanno altro che ingannare se stessi pensando di poter
cambiare qualcosa, di poter avere un'altra occasione, di essere liberi,
ma se aprissero gli occhi capirebbero la verità che il Fato
pone
davanti ai loro occhi sin dalla nascita, ma che si ostinano a voler
ignorare. Il loro primo respiro è un assaggio del dolore da
cui
non potranno mai sfuggire, l'ultimo un monumento silenzioso al
rimpianto.
Forse, inconsciamente, i midgardiani sanno di essere senza speranza.
Probabilmente è per questo che si dibattono freneticamente
come
insetti nella fitta ragnatela del tempo e che spargono senza remore il
loro stesso sangue, uccidendosi in massa come bestie. Se
rimanessero fermi, se non riempissero la loro misera esistenza di sogni
e illusioni, sarebbero costretti a vedere e a comprendere il non-senso
del loro essere.
Loki non capisce bene per quale motivo, ma queste riflessioni turbano
la sua mente più di quanto voglia ammettere. C'è
qualcosa
di innaturale, di degradante, di profondamente sbagliato nel fatto che
lui, il dio dell'Inganno, il figlio di Odino, riesca a comprendere
così chiaramente la vera natura dei mortali. Se non
fosse
così certo di essere tanto superiore a loro... No, di certo
è tutto merito del potere del Tesseract, se riesce ad
intuire
con tanta precisione gli intrecci che compongono la materia e ne
muovono gli intenti.
Ed ora che sa usare questo potere, che lo può esercitare
liberamente, potrà cambiare le cose per sempre.
Dimostrerà agli umani quanto siano ciechi, e a Thor quanto
il
suo affetto nei loro confronti sia inutile e malriposto. Il
primogenito, il possente,
verrà sbugiardato, rivelandosi nient'altro che un arrogante
fantoccio nelle mani di Odino.
Mentre lui, forte del suo nuovo proposito,
riotterrà il
ruolo che gli è stato sottratto ingiustamente con il
tradimento
e l'infamia.
Anche lui è nato per essere re, e se Asgard non
può essere il suo trono, lo sarà Midgard.
Manca poco.
Così poco che l'aspettazione sembra dilatare all'infinito
l'attesa, ma il Senza Nome non si lascia sopraffare dal nervosismo.
Durante il corso di incalcolabili ere, Lui
gli ha insegnato che la pazienza ha un valore e che il tempo
è
un utile alleato, il miglior terreno in cui coltivare il seme della
vendetta. In principio, quand'era accecato dalla rabbia e
dall'impulsività, aveva diffidato delle sue parole; ma ora,
dopo
tutto quello che ha fatto per lui, non dubita più.
Thanos ha organizzato ogni cosa, previsto ogni mossa, esorcizzato ogni
possibilità di insuccesso. Se anche quel patetico asgardiano
dovesse fallire, data la sua mancanza congenita di convinzione e
l'inaffidabilità della sua mente deviata, il suo piano non
si
potrà più fermare. Avranno finalmente la loro
rivincita
su Odino, su Asgard, sul Fato stesso.
Avranno giustizia.
Le labbra raggrinzite e incise d'odio dell'elfo oscuro si tendono in un
bieco sorriso, mentre si inchina al cospetto dello scranno di Thanos.
L'ultimo Eterno, imponente e terribile, gli volge le spalle. Non si
volta nemmeno, anche se l'ha sentito arrivare, e lo trafigge con la sua
voce risonante.
"Parla."
"Mio Signore, tutto è pronto. Ho informato i nostri alleati
del
ritrovamento del Tesseract e del suo imminente risveglio."
Thanos sogghigna, soddisfatto.
"All'alba Asgard avrà una bella sorpresa. Cosa hai detto di
preciso ai tuoi sottoposti a Svartalfheim?"
"Che il cubo è in mano a dei miseri mortali, che vorrebbero
avere il suo potere; ma che il nostro alleato conosce il suo
funzionamento come loro saranno mai in grado di fare, ed è
pronto per governare. La nostra forza, i nostri Chitauri, lo
seguiranno..."
La cupa risata dell'ultimo Eterno si infrange sulle rocce ed echeggia
nell'aria. Il preludio di un inevitabile trionfo.
"...un mondo sarà suo. L'universo, Vostro."
Thanos si erge in piedi di scatto, negli occhi la luce di una furia
disarmante.
Finalmente.
Il segno del sorriso che si forma sul suo volto deforme sembra un
taglio nella pietra, mentre fissa un punto distante nel cielo, oltre le
stelle, dove solo lui può arrivare a vedere.
"Il fuoco della mia giusta collera, trattenuto troppo a lungo nel buio
e nel silenzio di un passato dimenticato, inghiottirà
Midgard
per prima. La sconfitta dei mortali sarà un monito che non
potrà essere ignorato."
Il Senza Nome allarga lentamente le braccia, restando in ginocchio,
infervorato dalla visione della vittoria che li attende, e afferma:
"E gli umani, che cosa possono fare, se non bruciare?"
Quando giunge al cospetto di Thanos, Loki inspira profondamente,
poggiando lo scettro a terra con un gesto secco. L'elfo oscuro si volta
di scatto verso di lui, infastidito come sempre dalla sua sola
presenza. Lo osserva rialzarsi da terra, fare un'ulteriore deferenza in
direzione del Titano e sparire al di là di una roccia.
L'ultimo Eterno guarda nella sua direzione con aria divertita, e gli si
avvicina. Ogni suo passo è una minaccia, e il dio non riesce
a
reprimere quel terrore sordo che gli imbriglia il cuore tutte le volte
che incontra quello sguardo spietato. Per la prima volta si domanda
cosa gli farà se dovesse fallire.
"Sei pronto, asgardiano? Ormai sei in grado di utilizzare lo scettro
per collegarti al potere del Tesseract, e attivarlo. Se gli umani sono
stati capaci di costruire una struttura che possa sorreggere un
portale, giungerai sul loro mondo senza grossi danni."
Loki annuisce gravemente, simulando un sorriso.
Thanos si pone di fronte a lui, afferrando per un momento l'asta dorata
dello scettro, che inizia a vibrare intensamente, mentre la fulgida
sfera blu diventa incandescente. L'asgardiano si riscopre ad avere il
respiro affannoso e il battito accelerato, e sposta lo sguardo da
quella luce blu che martella sempre più velocemente al volto
deforme del mostro che lo sovrasta.
"Ricordati il motivo per cui ti ho fatto dono del mio sapere. Il potere
non è un fine, ma un mezzo
per raggiungere un fine. Non venir meno al nostro scopo, e non mi
deludere."
"Non lo farò."
Questa volta il sorriso che attraversa il viso pallido di Loki
è
vero, una smorfia perversa di puro trionfo; e gli occhi che rispondono
alle parole dell'ultimo Eterno recano il colore della sfida. Sente
l'energia del cubo che gli scorre nelle vene, sempre più
forte,
e si concede il lusso di un'assoluta sicurezza.
Non fallirà.
Come può, con tutto quel potere tra le mani?
Il suo corpo inizia a scomporsi in minuscoli frammenti di luce e ombra,
e di Thanos e del Limbo non rimane altro che un'impronta vaga in fondo
agli occhi. Segue il sentiero nascosto tra le stelle che il Tesseract
ha già svelato più volte alla sua mente, ma
stavolta
avverte la muta consapevolezza del peso del suo corpo.
Quando il suo viaggio ha termine, e si ritrova in ginocchio su un
pavimento di metallo, il male atroce che accompagna il ridestarsi delle
sue membra è quasi un sollievo, e il dolore che gli provoca
il
respirare nuovamente aria libera è quasi inebriante.
Apre gli occhi e solleva il viso lentamente, inspirando con forza.
Quando riesce a mettere a fuoco l'ambiente che lo circonda comprende
che tutto è andato secondo i piani, e a quei volti umani che
lo
fissano impauriti rivolge un sorriso crudele.
Stringe con forza lo scettro tra le dita e si alza in piedi.
La sua rinascita è cominciata.
***
Angolo
autrice
Chiedo umilmente venia
per il ritardo, ma sono rimasta senza Internet per alcuni giorni...
ç___ç
Dunque, ci siamo. O__O È arrivato anche l'ultimo capitolo di
questa storia, e ho cercato di condensarci dentro tutto quello
che
mi restava da raccontare.
Una delle (tante) cose che mi sono chiesta guardando The Avengers
è: da dove ha avuto origine lo scettro? Innegabilmente
è
legato al Tesseract, che però è sulla Terra, il
che
implica notevoli problematiche 'logistiche'. Quindi, per cercare di
dare una spiegazione (?) plausibile (??), ho dato vita a uno dei miei
soliti deliri [XD] che prende spunto dal film Captain America, che
adoro *^*, consiglio a chi per caso non l'ha visto di rimediare al
più presto, perché secondo me merita tantissimo.
Io l'ho
rivisto di recente, ed arrivata ad una certa scena, verso la fine (vi
do un aiutino, Teschio Rosso + Tesseract) mi è venuta
un'illuminazione (magari era meglio una botta in testa?? :S),e ho
ripensato ad una cosa che dice Cap in The Avengers a proposito dello
scettro: "Sembra funzionare come un'arma dell'Hydra" et
voilà!
È nato l'inizio di quest'ultimo capitolo. Sono sempre
tormentata
dal solito dubbio, se si capisce cosa intendo dire, spero di
sì,
altrimenti sono disponibile a spiegazioni e chiarimenti! ^_^
Non so se si nota, ma la riflessione non proprio lusinghiera che fa
Loki sulla natura degli umani ha una duplice valenza, nella mia
personale visione del personaggio molto di ciò che pensa lo
potrebbe benissimo applicare anche a se stesso... :(
La conversazione tra Thanos e l'Altro è un rimaneggiamento
del
dialogo iniziale di The Avengers, l'ho un po' modificato per esigenze
di trama e per cercare di mantenermi più fedele
all'originale,
chi è così in fissa come me da averlo guardato
pure in
lingua inglese potrà capire cosa cambia! La scena finale,
invece, riprende l'arrivo di Loki sulla Terra in The Avengers.
La frase "Il potere non è un fine, ma un mezzo per
raggiungere
un fine" è una citazione dai fumetti Marvel, dove
è
pronunciata proprio da Thanos.
Come ultima cosa, ma non meno importante, ringrazio di cuore
chiunque abbia deciso di accompagnarmi in questo viaggio nella fantasia
(in particolare Blue_moon
[autrice dei bellissimi
banner della storia! *_*], Callie_Stephanides,
Butterfly90, Angeline Farewell, paoletta76, _Loki_, Sabriel,
rose_princess, Nym_love_Loki e LaurenMsLoki),
spero di avervi fatto passare qualche ora piacevole e spensierata. Se
vi va di tenermi di nuovo compagnia, appuntamento a lunedì
11
febbraio per il sequel, sempre su questi schermi! XD
GRAZIE <3 <3
Sayuri