Finalmente lo raggiunse. Eccolo, mentre combatteva con Dolohov. L'unica cosa che riuscì a fare, fu tirare un sospiro di sollievo, nel vederlo ancora integro ma che svanì, dato che un mangiamorte insorse su di lei e prese a combattere. Scintille di tutti i colori si sprigionarono da quelle 4 bacchette...oro, rosso e poi verde. 
Una luce verde uscì dalla bacchetta dello sfidante di Remus e colpì quest'ultimo in pieno petto. L'attimo eterno e peggiore per Tonks. Quel che potè fare la ragazza fu, abbandonare lo scontro con il nemico e dirigersi verso di lui, che cadde pesantemente a terra. 
<< NO! >> urlò straziata mentre la sua pelle e i suoi capelli presero un colorito spento, grigio. Colpì con uno schiantesimo Dolohov e volò parecchi metri più in là e lì rimase, privo di sensi. 
<< No Remus! Ti prego >> strinse la mano fredda del marito, accecata dalle sue lacrime 
<< Ora apri gli occhi...dai...sei tu quello noioso, non è da te fare scherzi >> Cercò di trovare un modo di rimanere forte, cercando di prenderla sul ridere, ma non ci riuscì. 
Come poteva resistere davanti a lui? Era la sua roccia, la sua sicurezza. Era. 
<< Remus >> asciugò il viso dell'uomo, inondato dalle sue lacrime << ti amo >> baciò le labbra, ormai prive di calore << sei tu che avevi bisogno di me stanotte ma...ma non ti ho aiutato, scu... >> non potè finire la frase perchè anche lei cadde accanto a lui, continuando a tenergli la mano. 
Ora, la guerra sembrava non toccarli più. Dormivano, tranquilli, nella stanza pervasa dal silenzio. Silenzio che fu interrotto solo da una risata gelida, proveniente da una donna dai folti capelli neri che rimase là a godersi la scena.