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Autore: Ilovechris    02/01/2013    2 recensioni
chris cercò di tranquillizzare darren lo sapeva che era geloso e soprattutto sapeva che Jonathan non gli stava particolarmente a cuore
“tu non ci esci! Sei il mio fidanzato non puoi uscire con altri” il riccio era molto fermo sulle sue decisioni “lo so che sono il tuo ragazzo infatti ti sto comunicando che stasera uscirò con jon perché lui è un mio amico e perché tra fidanzati ci si dice tutto quindi è giusto che sai che io stasera uscirò
”finito il discorso chris stampo un dolce bacio sulle labbra di darren e si alzò dal letto per dirigersi in bagno.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Jonathan Groff, Lea Michele
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Chris picchiettava nervosamente  con le dita su quel tavolino da dieci minuti,
non sapeva perché il suo fidanzato lo avesse mandato lì, si stava innervosendo,
odiava aspettare, finche finalmente qualcuno non appoggiò una mano sulla sua spalla
“Dare, ci hai mes-“ ma non finì la frase perché quando si voltò per vedere il suo ragazzo,
si sorprese nel vedere Jon con un ghigno stampato in viso “si ci ho messo tanto scusa,
ma sai… volevo farmi bello per te” Chris gli lanciò uno sguardo di odio misto allo schifo
“non c’è bisogno che ti fai bello per me, rimani sempre brutto in confronto al mio ragazzo” disse sottolineando l’ultima parola, come se Jonathan non comprendesse il fatto che lui fosse realmente impegnato, ma Jon non la smetteva di ridere,
“beh lo so che hai un ragazzo…..” disse con lo stesso tono che aveva usato il piccolo prima “ma sai il tuo ragazzo mi ha mandato qui, non lo sapevi?” chiese,
Chris dilatò per qualche istante le pupille per poi rifletterci, era impossibile che il suo Darren lo avesse mandato a incontrare quel essere, così sicuro di questo sorrise
“non credo proprio, dare ti odia quanto ti odio io”, Chris stava  per arrabbiarsi,
anzi no, era già arrabbiato, voleva strappare dalle labbra quel ghigno che non se ne era andato via nemmeno per un secondo “che bello sai…. l’amore nasce dall’odio..”
disse ridendo ancora e ancora, quella risata stava facendo impazzire Chris e
non in senso positivo, così stizzito decise di andarsene stava per andar via,
però fu trattenuto dalla mano di Jon “vuoi andare via? casa mia o tua?”
chiese con il solito sorrisino compiaciuto, il piccolo staccò subito la mano del grande dal suo braccio “io casa mia e tu casa tua” disse scandendo bene i posti in cui sarebbero andati, inutile dire che Jon gli riprese il braccio questa volta con più violenza
“Chris, mio dolce Chris..” ma il suo discorso fu interrotto dal piccolo “io non sono tuo…”
ma anche lui fu interrotto, ma non da parole, ma da due dita che gli aveva messo sulle
labbra in modo da farlo stare zitto davvero “shhh.. adesso parlo io…”
Chris si sarebbe alzato volentieri per tirargli un calcio in faccia,
ma decise di ascoltarlo come una persona matura “ti stavo dicendo, Chris, mio dolce Chris,
per tua fortuna o per tua sfiga io ti voglio..”
Chris non ci mise molto a pensare che era per una sua sfiga “e ti avrò,
io ottengo sempre quello che voglio, sempre” questa volta fu Chris a lasciarsi sfuggire
una risata “certo e io sono la regina Elisabetta venuta dal modo caramellato”
un’altra risata lasciò le sue labbra, “allora ciao Elisabetta,
anche se in realtà le donne non mi piacciono, sai preferisco ragazzi mori, alti, occhi chiari,
bel sorriso, il più delle volte liberi, ma se mi capita qualcuno di impegnato non mi tiro
indietro, amo le sfide” Chris si era un po’ intristito per le sue ultime parole,
una sfida io sono una sfida per lui pensò, non che gli interessasse,
ma essere considerato una sfida lo infastidiva e non poco
“beh…. mi sa che questa sfida…” disse indicandosi con la mano che non era sotto
la sua presa “la perderai, non si vince sempre” cercò di togliersi ancora le sue mani
di dosso, ma quella presa non si allentò “io vinco sempre, andiamo via di qui”
Chris sorrise “bravo finalmente dici qualcosa di sensato”
Jon lo tirò su, senza lasciargli il braccio.
“Sali” disse indicando l’auto, il piccolo rise
“io adesso chiamo Darren e mi faccio venire a prendere tu vai pure, non preoccuparti”
Jon lo guardò sbuffando “ah si e quale telefono useresti?”
Chris si toccò di scatto le tasche e non sentì nulla, gli occhi gli uscirono dalle orbite
“dov’è il mio telefono? razza di pervertito” Jon si avvicinò lentamente a lui
“è nelle mie tasche forse, vuoi toccare?” disse sporgendo in più il bacino verso di lui,
Chris roteò gli occhi, “preferisco andare a casa a piedi” Jon si avvicinò ancora di più,
fino a schiacciarlo contro la portiera dell’auto,
se Chris chiudeva gli occhi gli sembrava di rivivere quel sogno,
solo che quello era reale, si riprese subito
“levati di dosso oppure ti tiro un calcio in mezzo alle gambe scegli tu” Jon sbuffò,
“perché fai il difficile?” chiese a 1cm dalle sue labbra, il piccolo si scostò subito “levati!”
urlò, Jon gli lasciò il braccio “ecco sei libero” disse subito dopo, Chris si guardò
il braccio, quella presa gli aveva lasciato un segno violaceo sull’avambraccio
abbastanza evidente, Jon seguì lo sguardo di Chris e osservò anche lui il segno
che gli aveva lasciato, non potè non ridere “così ti ricorderai di me”
disse tra una risata e l’altra, il piccolo alzò subito gli occhi verso di lui “non credo…”
disse con un sorrisino “…ho altri segni sul mio corpo e sono certo che
mi ricorderò solo del ragazzo che me li ha procurati” Jon abbassò lo sguardo
per un momento, anche se non l’avrebbe mai ammesso a voce quelle parole gli facevano male, ma si riprese subito “certo, perché non hai provato le mie labbra sul tuo corpo,
le mie mani che ti toccano… ah ti accontenti di poco” Chris roteò gli occhi per l’ennesima volta “l’importante è che tu ci creda, ma ti dirò una cosa..” disse avvicinandosi al più grande
“…lui mi sa prendere molto bene.. mi sa toccare molto, molto bene,
per non parlare di com’è bravo con la bocca” tralasciò trasparire un doppio senso
in tutto quello che aveva detto, perché è quello che voleva, nessuno sminuiva il suo fidanzato, Jon lo guardava negli occhi, la sua gelosia era al culmine, odiava Darren più di qualsiasi altra cosa, ormai lanciava scie di fuoco dagli occhi “come ho già detto ti accontenti”
Jonathan si sforzò di sembrare sereno, calò un silenzio fino a quando non sentì la mano di Chris sulla sua coscia “forse hai ragione, mi accontento”
disse il piccolo con un fil di voce, dentro al suo orecchio “oddio Chris se fai così potrei non resistere” disse Jon, già eccitato, stava godendo sotto quel tocco,
ma  il piccolo si allontanò di colpo, proprio mentre il grande aveva chiuso gli occhi e si stava lasciando trasportare da quel piacere, a quel distacco li riaprì subito “grazie” disse Chris sorridendo  “ehi.. aspetta dove vai? E grazie per cosa?” disse intontito,
non ci stava capendo niente “allora per prima cosa vado a casa e seconda cosa grazie per avermi fatto prendere il cellulare” disse alzandolo e mostrandolo, lo aveva fregato,
quel tocco serviva solo per riprendersi il telefono “ma toglimi una curiosità..”
la voce cristallina di Chris lo riportò alla realtà, “come facevi tu ad avere il mio telefono?” chiese incuriosito, Jon si schiarì la voce “me lo ha dato Darren, mi aveva detto che lo avevi dimenticato a casa tua sul mobile e visto che sapeva che ci saremmo incontrati mi ha detto di riconsegnartelo” disse sinceramente, Chris strabuzzò gli occhi, questo significava che era stato davvero Darren ad organizzare quella specie di appuntamento, una strana sensazione gli salì sullo stomaco, Chris decise di allontanarsi il più possibile da Jon “allora ciao”
disse quest’ultimo salendo in macchina, Chris non lo salutò nemmeno perché era troppo triste del fatto che Darren avesse organizzato tutto quello alle sue spalle e per quale scopo alla fine? si sentiva come se Darren lo avesse pugnalato alla schiena,
ma non poteva pensare alla rabbia, in quel momento doveva tornare a casa,
però non voleva chiamare il riccio,
così prese il telefono e chiamò un taxi.
Arrivato a casa buttò la giacca sul divano e si scaraventò dentro la doccia,
perché era la cosa che lo  faceva sempre star meglio quando era giù di morale o era nervoso, con l’acqua pensava che i problemi si sarebbero diminuiti o almeno avrebbero dato quell’impressione, era sotto quel getto da più di dieci minuti, l’acqua provocava un rumore talmente forte che non gli faceva sentire lo squillo del suo cellulare, uscì dalla doccia ancora scosso, ma di certo più rilassato di prima e si avviò in camera per cambiarsi,
si mise un pigiama a caso e si andò a sedere sul divano, pensando a quanto Darren
lo facesse arrabbiare ogni volta, perché doveva essere così stupido? pensò,
stava insultando in più modi possibili il suo fidanzato fino a quando non sentì
uno strano rumore provenire dalla porta d’ingresso, si alzò subito dal divano,
ecco adesso cercano anche di entrare in casa mia per rubare pensò, si avvicinò alla sua scrivania e prese dal primo cassetto i suoi sai, si mise dietro alla porta e aspettò….. ecco qualcuno aveva aperto la porta, stava per fare i primi passi, quando Chris si buttò in avanti con i sai saldi in mano “ahhh” gridò Darren portandosi una mano sul cuore,
“vuo-i farmi morire?” chiese con voce spaventata Chris appoggiò subito i sai sul mobile dell’ingresso, non era molto felice di vederlo se doveva essere sincero, si andò a risedere sul divano come se nulla fosse successo “ehi, grazie per avermi salutato e anch’io ti amo”
disse ironicamente avvicinandosi al suo fidanzato, gli arrivò di fronte e si abbassò sulle ginocchia per guardarlo negli occhi “cosa è successo? perché non mi parli? e poi sarei anche curioso di sapere perché eri nascosto dietro la porta con i sai” disse accarezzandogli il volto, di solito a quel tocco Chris si scioglieva come un ghiacciolo al sole,
ma non fu quello il caso era troppo arrabbiato, “da dove comincio…”
disse fingendosi pensieroso “ahh si, lo sai che sono stato ad un appuntamento..”
disse con voce falsamente allegra e facendo un occhiolino a Darren,
quest’ultimo abbassò lo sguardo, aveva capito il problema del suo ragazzo
“..e pensa un pò sai chi ha organizzato quell’appuntamento… il mio fidanzato non ti sembra strano?” chiese innervosito, dare fece per parlare, ma fu bloccato “aspetta fammi finire,
come dicevo sono stato a questo appuntamento, con Jon e sai come ho scoperto che era vero che avessi organizzato tutto tu? beh, perché lui aveva il mio telefono in tasca e per riprendermelo gli ho persino toccato le cosce, ma tanto è stato il mio ragazzo a combinare quell’incontro quindi anche se ci fossimo baciati lui sarebbe stato felice per noi”
disse sfoggiando uno dei suoi sorrisini più fasulli “cosa vuol dire che gli hai toccato le cosce?” chiese trattenendo un urlo, Darren non si poteva definire un tipo geloso, nooo,
lui era solamente possessivo “non mi voleva ridare il telefono e ho dovuto utilizzare il mio tocco magico, non ti dico, nemmeno avevo cominciato che era già eccitato”
disse ridendo e dimenticandosi cosa aveva appena detto al suo ragazzo,
a Darren gli era salito il sangue al cervello “cosa vuol dire già eccitato?”
chiese e questa volta non si limitò nel gridare “aspetta adesso tu sei arrabbiato con me?..” chiese stizzito “tu mi hai mandato ad incontrare uno che ha cercato di dividerci, mi hai tradito alle spalle” disse, il riccio si calmò per un attimo, aveva sbagliato glielo avrebbe dovuto dire “beh..” cominciò schiarendosi la voce “l’ho fatto per mantenere la nostra storia segreta,
lea ha insistito molto, sai com’è la conosci” Chris si irritò ancora di più “certo guai a chi insinua che Darren Everett Criss detto il grande uomo sia gay, giusto? È solo un dettaglio che tu stia con me e se non te ne fossi accorto io..” disse indicandosi “sono un uomo, ma questo non significa che tu sia gay” si alzò dal divano, Darren lo raggiunse subito
“non puoi dirmi questo, quante volte ti ho detto che lo avrei voluto fare, ma tu mi hai sempre detto no è troppo presto, quante?” Chris si girò per guardarlo “io l’ho fatto per proteggerti, ma tu cosa fai mi organizzi appuntamenti?” Dare abbassò lo sguardo “scusa non avrei dovuto, giuro che non lo farò mai più, non sai quanto ero in ansia è per questo che sono venuto qui per vedere se c’eri, non mi avevi chiamato ed io ero veramente preoccupato”
Chris si intenerì nel vedere il suo fidanzato con quel broncio “va bene scuse accettate e poi non è stato male toccare le cosce di Jonathan..” Darren lo fulminò subito con lo sguardo “..scherzavo” disse ridendo, si abbracciarono e il riccio si avvicinò quel poco che bastava per unire anche le loro bocche “ti amo” disse il piccolo, “anch’io” rispose Darren prima di far ricongiungere le loro bocche.

 
Finalmente, ho aggiornato, scusate il ritardo, prima di tutto volevo ringraziare tutti i lettori di questa storia, non sapete quanto mi avete riempito di gioia nel vedere che il primo capitolo di questa storia lo hanno letto in 635 persone grazie veramente mille, comunque riguardo la storia niente di che insomma Jon cerca di conquistarlo, come sempre, Darren è il solito e Chris è Chris, penso che mi intrighi sempre di più, per ora li ho lasciati felici mentre si baciano sull’uscio dell’ingresso, ma posso io lasciarli in pace? Certo che no, comunque grazie ancora e alla prossima, un bacio a tutti e mi raccomando fate sogni d’oro che magari al mattino vi ritrovate l’oro nel letto, ok questa era pessima, ma me l’ha detta un mio amico e non potevo non condividerla con voi, dopo questa me ne vado a dormire, ciao.

  
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