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Autore: SaNaYa    03/01/2013    2 recensioni
In quel momento, Sasuke si sentiva davvero felice, ora aveva accanto il suo bel biondino e le giornate trascorrevano tranquille e serene.
l'amore e la pace regnavano sovrane.
Ma si sa, la vita gioca sempre brutti scherzi, ed uno di questi è in agguato, rigido ed inflessibile come la morte.
Naruto e Sasuke affronteranno un'ultima difficoltà, questa volta insieme.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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“Tsk… quel dobe, se lo prendo lo uccido, anzi prima lo picchio e poi lo uccido!! Ma si può farmi preoccupare in questa maniera!! Solo per fare uno stupido pupazzo di neve, durante una vera e propria bufera poi!! Ma cos’è un bambino?!”

Ma Sasuke conosceva già la risposta, sì, il suo fidanzato era davvero un bambino.

E così a causa di quel bambinone troppo cresciuto, si era ritrovato, in una vera e propria tormenta, paragonabile a quelle che c’erano sui monti di Heidi, dove tutti, dal povero cane alla capretta, potevano morire per ibernamento da un momento all’altro, ma lui era come “l’orso della montagna” ovvero il vecchietto, burbero ed acido, che fingeva di non avere freddo ma in realtà ne aveva eccome! Certo il suo sexappeal era leggermente maggiore di quello dell’anziano signore e di questo lui ne andava orgogliosamente fiero.

L’andatura era sicura e decisa, non aveva certo paura di far cadere le sue chiappe perfette sulla neve! Anche perché, diciamocelo, è impossibile; gli Uchiha non cadono, semmai planano a terra con grazia;  e poi quando si è visto un Uchiha cadere su un po’ di ghiaccio?

Le mani erano in tasca, nel cappotto, al sicuro dal freddo, i jeans chiari li fasciavano le gambe toniche e muscolose, rendendolo affascinante ad ogni essere femminile presente sul pianeta, il collo, suo punto debole, era coperto dalla sciarpa, che morbida, gli avvolgeva anche un pezzo di volto; gli Uchiha, o almeno, Sasuke non portava il cappello, lo trovava un indumento troppo bambinesco e poi, i suoi capelli sempre perfetti ne avrebbero davvero risentito. Gli costava tanta fatica renderli perfettamente dritti alla base della nuca, senza contare i quintali di gel che doveva mettersi. Ma come facevano a rimanere morbidi al tatto, rimaneva uno dei più grandi misteri, a detta di Naruto; una volta aveva provato a fargli questa domanda e lui, li aveva semplicemente detto: “è logico, sono un Uchiha io.” Non avrebbe mai dimenticato la faccia che aveva fatto il dobe quando se ne era uscito con quella frase; gli occhi sempre di un azzurro così intenso da fare invidia al cielo, si allargarono all’invero simile, gli era parso anche di sentire la mandibola del biondo cadere sul pavimento della cucina creando un suono sordo.

In quel momento, Sasuke si sentiva davvero felice, lì al calduccio, con il suo bel dobe biondo, a guardare le fiamme che scoppiettavano nel camino della loro casa, magari abbracciati, poi Sasuke si sarebbe girato verso la sua fonte personale di calore bionda e …

Ma un momento … perché adesso sentiva freddo? Ah, già … era in una tormenta!!

Per colpa di chi? Ovviamente di quell’usuratonkachi!!

Sasuke Uchiha aveva, in quel momento, cambiato di nuovo i suoi piani, prima trovava il dobe, poi lo picchiava, poi lo uccideva, lo resuscitava ed infine lo uccideva di nuovo; tutto quel freddo, non giovava alla sua salute e dai suoi pensieri (e, soprattutto, lontano dalla sua ragione di vita) si accorse che stava diventando ancora più sadico di quanto non lo era già.

No, decisamente tutto quel freddo non gli faceva bene.

“tsk, esco solo cinque minuti, a giocare con Konohamaru, dai vieni anche tu teme è divertente!!” l’Uchiha stava parlando da solo, imprecando contro qualcuno che in quel momento non era lì, in mezzo alla strada, di una via ancora abbastanza affollata, considerando che era già buio e faceva freddo.

Questa frase, ascoltata solo dal vento, si dissolse in una nuvoletta di fumo bianco, trasportata chissà dove verso il cielo cupo e grigio, dal quale cadevano silenziosi fiocchi di neve, che adagiandosi lenti e silenziosi, sulle strade di Konoha, le donavano un aspetto mistico a metà tra fantasia e realtà.

Ricordava il sorriso di Naruto, quella mattina, quando si era alzato.

Era il sorriso di un bambino innamorato della vita e di tutte le cose semplici di questo mondo, come la neve, una carezza inaspettata, una gentilezza fatta dal suo amante.

Al ricordo, l’Uchiha, non poté fare a meno di sorridere, o meglio, di incurvare impercettibilmente un labbro; sia mai che gli Uchiha sorridono, loro ghignano.

Abbassò la testa e vide una persona che correva tra la neve, sorrideva, poteva essere benissimo scambiato per Naruto, ma non aveva quella chioma d’oro che gli illuminava il volto, poteva essere benissimo scambiato per Naruto, ma non aveva lo stesso luccichio negli occhi; poteva essere benissimo scambiato per Naruto,dal suo passo affrettato e pieno di vita, poteva essere benissimo scambiato per Naruto come… naaah… come altezza c’eravamo quasi.

Andando ad esclusione, quindi, poteva essere solo ed unicamente Konohamaru.

Sapendo di fare un’azione suicida (o almeno per la sua povera gola), gridò: “EHIIIII KONOHMARUUU !!!”

Il ragazzo, ormai chunin, sentendosi chiamare, si guardò intorno e vide in lontananza, una figura, ed avvicinandosi scoprì che era il fidanzato del suo adorato sensei.

Konohamaru, non aveva mai, e dico mai, messo così a repentaglio la sua vita, neanche nella missione di livello A fatta insieme al team Naruto, una settimana prima, su richiesta esplicita della godaime* ; il suo cuore aveva accelerato e probabilmente i battiti cardiaci erano anche irregolari e, nonostante il freddo, derivato sia dall’aria pungente, sia dovuto al cadere dei fiocchi di neve sulla sua pelle, gli sudavano le mani.

Si, Konohamaru era leggermente agitato.
 
 


 
* godaime: Il quinto Hokage, ovvero Tsunade.

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ciao ragazzi!! scusatemi posso pubblicare solo verso sera (notte), perchè nella mia casa è un casino ù.ù
gente che urla da una camera all'altra, tv accesa, cugini che vanno avanti ed indietro 
cugino1: "ehi tata che fai?"
cugina2: "ehi tata mi fai vedere i cavalli sul computer"
cugino1: "no voglio vedere i cagnolini!! tata vero che me li fai vedere? eh?eh?EH?!?!"
cugini1e2: "tata! tata! tata! TATA!"
me: "D:>"
e come potete immaginare è davvero difficile tentare di scrivere qualcosa con queste due pesti ù.ù
che poi io dico perchè a casa mia?!?! ok che abitiamo vicino però eccheccavolo!!
va beh ... scusate lo sclero-time ù.ù *si prostra*
comunque vi piace ?? chissà che è successo al povero narutello ?!? mah... missssstero :)
ah ... dimenticavo grazie mille che avete letto questa (quasi) fan fic <3 :D un bacione ^3^
SaNaYa
  
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