Immagino dovrei iniziare raccontandovi la mia vita e cazzate varie, almeno questa storia acquisterà una parvenza di serietà. Non lo farò, perché né a me né a voi interessa ascoltarla, se proprio volete saperlo è una gran cagata; tutto dico, persino il mio nome. Amelia, non sono una scrittrice o tanto meno una che si presenta come tale, anzi se proprio volete saperlo faccio un lavoro schifo e sono una persona schifo- davvero-sono un'enorme stronza in tutti i sensi. Però ho conosciuto Orlando Bloom. Certo, direte che molte di voi avrebbero più diritto di me a poterlo incontrare. Cosa volete farci? E' la vita, questo schifo di vita; spero proprio non la pensiate come me, altrimenti siete fottute.
Fatto sta che ho passato giorni davanti a quella fottutta casa, quella segnata sulla cartina. Merda, ci sono stati dei momenti in cui ho creduto mi avessero tirato un fottuto pacco; dio quant'ero fatta -se non avessi avuto il cervello intrippato da tutta quella merda probabilmente me ne sarei tornata a casa- cazzo se stavo bene. Seduta su quella maledetta panchina con la tipa sdraiata sulle mie gambe; se non fossi stata fatta l'avrei buttata per terra da quanto mi facevano male. Abbiamo tirato a pillolette e ferrarelle ad un certo punto non ce ne sbatteva più se quel dannato ragazzo si sarebbe presentato -credevo di morirci su quella panchina.
Cazzo se mi è sempre stato sulle palle, quel ragazzetto dalla faccia da culo, che sorride e stringe mani; michia come si vede che è falso, dai piedi alla punta dei capelli; ma è talmente fottutamente bello.
Minchia, giuro che nemmeno me ne sono accorta quando è arrivato. Stavo con la scimmia e avevo una fottuta voglia di farmi. F.V. stava dormendo -tanto per cambiare sulle mie cazzo di gambe rinsecchite- maledetta puttana, se l'era fatta lei l'ultima roba, così ero rimasta a secco; avrei voluto ammazzarla. E non mi passava maledettamente un cazzo stavo con lo sguardo su quella cazzo di pasticceria- dio quanto odio essere in down e non avere da farmi.
Se era tardi potevano essere le dieci di sera -non mi prendo mai la briga di guardare quel maledetto orologio- e minchia era già un buio della madonna. Come cazzo facevo a riconoscerlo dico io? Giuro che mi ero persino dimenticata il motivo per cui ero lì, a farmi marcire il culo, masticando quella maledetta ciunga. Non fosse stato per quella cazzo di donna che si è affacciata alla finestra urlando come un deficiente
-Orlando, take it too please- o qualcosa del genere, sapete non ho mai imparato l'inglese -davvero- e cazzo se in quel momento mi sarebbe piaciuto capire; almeno avrei avuto qualcosa per cui stare li. Ho dato uno scorlone a F.V. che rintro non mi caga a morire. Vaffanculo, peggio per lei, sai quanto me ne frega alla fine.
Stava trafficando in quel macchinone nero, poteva essere un jeep non ne ho la più pallida idea -odio le macchine è tanto se riesco a salirci sopra. Comunque aveva quel fottutissimo berrettino nero, calato sulle orecchie e dio quanto gli stava bene. Non ero nemmeno sicura che fosse lui, ma d'altro canto non che me ne sarebbe fregato un cazzo. Probabilmente quell'enorme stronzo mi ha sentito arrivare perché si è girato, con quella sua fottutissima espressione falsa. Mi ha sorriso quando mi sono avvicinata e io pensavo che non aveva proprio un cazzo da sorridere, ma mi rendeva felice lo stesso. Mi ha detto qualche cosa, avrei voluto sputargli in faccia; perché cazzo non si era limitato a stare zitto e basta? Se gli stavo stressando la minchia poco me ne poteva fregare. Sono stata in silenzio e lui mi guardava, sempre con quell'espressione idiota. Doveva sentirsi maledettamente in imbarazzo aveva ripreso a trafficare in quel macchinone della madonna. Poi si è voltato e mi ha sorriso facendo un cenno con la testa. Ma che cazzo cenni? Avrei voluto dirgli, ma come ho già detto non conosco l'ìnglese. Se n'è andato entrando in quella schifosa villetta borghese. Bene, me ne sono tornata da F.V. -giuro- l'ho buttata giù dalla panchia -ve l'ho detto che sono un'enorme stronza della madonna- non capiva un cazzo e la odiavo da morire in quel momento. A dirvela ero incazzata con tutti,non che quell'incontro mi avesse soddisfatta. Non che mi aspettassi di andarci a letto o altro anzi non sapevo nemmeno che cazzo avrei fatto. Ma mi sentivo male e a ripensarci mi ci sento tutt'ora. Avrebbe potuto sforzarsi di parlarmi mica lo sapeva che non capisco un cazzo d'inglese. Fottuto bastardo, ma per favore lui ci campa sulla nostra passione.
Una cosa una volta mi ha letteralmente stroncato; ero su un cazzo di sito di cui non ricordo e c'era una foto con sotto scritto qualcosa del genere -Guardate come Orli è affettuoso con le sue fans- e nella foto c'era lui che, a distanza di almeno un metro dalle ragazze, allungava un braccio sorridendo come un idiota. Si vedeva lontano un cazzo di miglio che gli facevano schifo quelle donne, dio come si vedeva. E loro tutte li a farsi umiliare. E ne ho viste a decine di queste foto, in cui lui addirittura alza gli occhi scocciato mentre firma autografi. Dio come odio questa cazzo di cose; però è maledettamente bello.
Kate Bosworth, lei sì che mi piace; non che sia lesbica o qualcosa del genere, anche se credo che il corpo femminile sia fottutamente superiore. Ma lei mi piace -veramente- almeno si vede che tipo è non si nasconde dietro a minchiate varie; cazzo è riuscita ad accappararsi quel figo della madonna d'inglese, potrei ammirarla solo per questo -lei sì che mi piace.
Bene, vi ho raccontato a grandi linee quello che è successo. Non so perché l'ho fatto probabilmente per avere qualche fottuta cosa per cui vantarmi, visto che non ho altro. Ma forse non è nemmeno per questo ma, in fondo, ve l'ho detto che sono una fottutissima stronza.