21/07/2007
3 recensioniLOST PARADISE - PARADISO PERDUTO
Dieci Agosto.
Il ragazzo alzò gli occhi al firmamento, osservando la pioggia di stelle che scendeva silenziosa.
Anche il cielo partecipava al suo dolore, illuminando con le sue lacrime perlescenti quell’aura di dannazione che aleggiava intorno alla figura evanescente di Draco Malfoy
Una volta gli era stato detto che c’era una leggenda babbana sulle stelle cadenti.
Già, le stelle.
Lei amava così tanto le stelle.
Passava tanto di quel tempo con gli occhi in su a guardarle…
"Guarda lì! La costellazione del Dragone!"
Draco la guardò con un moto di tenerezza.
Eccola lì, la sua amata Gryffindor so-tutto-io, quella ragazza rompiscatole un po’ petulante, rannicchiata con le ginocchia al petto, gli occhioni da cerbiatta spalancati ad osservare il cielo notturno.
I suoi capelli impossibili le ricadevano sulle spalle disordinati, nascondendo un lato del suo viso da bambina.
La sua corporatura esile e ancora poco formosa la faceva somigliare quasi ad una rosa non ancora sbocciata.
Ma Draco sapeva che non appena quel fiore ritardatario sarebbe sbocciato sarebbe diventato il più bello e profumato di tutti.
Il ragazzo le si avvicinò ancora guardandola teneramente.
"Ti sembrerà strano, ma quella costellazione la conosco" aveva risposto lui sorridendole con dolcezza, come a voler rinchiudere in quel sorriso tutto l’amore…
In quel momento la ragazza assunse all’improvviso un’espressione imbronciata.
"Uffa però, anche a me sarebbe piaciuto avere il nome di una stella come te e Sirius…"
Draco per un attimo spalancò gli occhi, ma poi la circondò con le sue braccia e la strinse forte, come a volerla consolare stando al gioco in quell’attimo di infantilismo che si stavano concedendo.
"Su, mia piccola mezzosangue, non fare così che adesso ti racconto una bella storia, la storia di qualcuno che un po’ ti somigliava... Ecco, la vedi quella stella laggiù, all’interno del Dragone, quella più a Nord? Ecco, una volta quella era la stella polare, la stella buona che indicava la via ai marinai e naviganti, alle brave bambine come te e ai bimbi cattivi come me…" Draco stava parlando dolcemente come se stesse parlando ad un bambino, ma contemporaneamente bisbigliando ad un orecchio….
"Allora, quella stella si chiamava Thuban, ed era la stella più bella e luminosa di tutto il firmamento, e brillava così forte da oscurare la luce delle altre. Ma un giorno la stella a lei più vicina, Polaris, gelosa e stanca di essere messa in ombra, si alleò con le altre e insieme fecero un tremendo incantesimo che fece quasi spegnere la luce di Thuban e spostare lievemente il polo celeste, e così la perfida Polaris divenne la stella polare"
Hermione continuava ad ascoltare la storia con gli occhi rivolti verso il cielo, seguendo una mano di Draco che le indicava quella stella, mentre l’altra le accarezzava dolcemente una guancia.
"La piccola stella allora iniziò a piangere, tanto che la Bambina della Luna, impietosita dalle sue lacrime, fece un contro incantesimo: il maleficio di Polaris sarebbe stato spezzato, e dopo 25.000 anni Thuban sarebbe rifiorita più bella e splendente di prima"
Ora la mano di Draco si era spostata andando a contornare le labbra di Hermione.
"Ed ora vedi, mia piccola Hermione" bisbigliò facendola voltare lievemente e avvicinando lentamente il viso alle sue "non è importante quanto tu sia luminosa rispetto alle altre…" soffiò ormai sulle sue labbra "perché tu sarai per sempre la mia piccola stella polare".
Adesso non sarebbero più stati ore abbracciati a guardare le stelle dopo aver fatto l’amore.
Non avrebbero più aspettato insieme che il sole facesse capolino da oltre le colline suggellando il nuovo giorno con un tenero bacio illuminato dall’aurora.
Non adesso che lei l’aveva abbandonato.
Lei, che con la sua purezza era riuscita a portare il più oscuro dei demoni dove nemmeno il più perfetto degli angeli aveva mai osato volare.
Lei, che aveva annullato con un solo bacio tutto ciò in cui una famiglia di Mangiamorte come la sua gli aveva insegnato a credere.
Lei, che con il suo coraggio e il suo calore gli aveva indicato la via del Paradiso.
Ma ora…
"Draco, attento, dietro di te!"
Poi qualcosa che lo spingeva via e infine solo un bagliore verde. Un bagliore che nulla aveva di vitale come la luce che in quello stesso momento stava abbandonando gli occhi di Hermione.
… ora la sua piccola dolce stella aveva smesso di brillare.
Aveva smesso di indicargli la via.
Ed era come se improvvisamente le porte del paradiso gli si fossero richiuse proprio non appena era riuscito a raggiungerle.
Adesso chi avrebbe più potuto salvarlo?
Chi avrebbe più creduto che qualcosa di buono si potesse celare dentro al cuore di un demonio?
Chi l’avrebbe strappato alle fiamme dell’inferno per riportarlo a toccare il cielo con un dito come solo lei aveva saputo fare?
Un urlo straziato di dolore squarciò il silenzio nella notte, mentre Thuban brillava cupa, emettendo una luce smorta come a sottolineare la sua disperazione.
Il ragazzo si accasciò a terra, mentre lacrime amare sgorgavano da quelle iridi del colore dell’argento fuso.
Non aveva saputo proteggerla, e adesso avrebbe rimpianto per sempre il suo errore.
Sapeva che non avrebbe mai più amato nessuna come aveva amato lei. Nessuna al mondo avrebbe mai potuto fargli provare quei brividi, quelle sensazioni... quei sentimenti.
Draco Malfoy era inevitabilmente condannato, e nulla avrebbe più potuto renderlo così folle da sperare di poter cambiare il suo destino.
Non ora che nella sua anima non c’era più nulla.
Nulla tranne il suo Paradiso Perduto.
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Il titolo di questa fic è ispirato a "Lost Paradise" di John Milton, anche il titolo è forse l'unica cosa che c'entra XD... Però mi piaceva l'idea di Draco in uno scenario così al limite della dannazione, dove solo l'amore avrebbe potuto fare la differenza. Mi è stato detto che forse questa one-shot è un pò troppo triste (ok meglio tagliarsi le vene '^_^) xò che c volete fare, nn riesco a scrivere storie in stile comico (l'unica mia fic che può sembrare meno pesante, ovvero "Love Potion's truth", che è l'unica Ron/Hermione che mai scriverò, credo proprio si trasformerà diventando un pò più seria). Beh, spero che questa piccola ficcy vi sia piaciuta, aspetto fremente qualche commentino :) Baci, Laura
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