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Autore: micchan91    03/01/2013    7 recensioni
RanTaku
il significato del titolo lo capirete leggendo la storia ;)
A volte mi domando se non sia proprio un gene nella stirpe Kirino che ci fa essere così sadici. Siamo tutti seduti attorno al grande tavolo nel salotto di mio zio, ci siamo riuniti per festeggiare la befana. Come da tradizione stiamo giocando a carte, precisamente a 7 e mezzo ma, siccome molti di noi non se lo possono permettere, non giochiamo puntando i soldi (calcolando che solo mio zio ha quattro figli, se dovesse dare i soldi a tutti andrebbe sul lastrico in meno di cinque minuti), noi giochiamo a "punizioni".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte mi domando se non sia proprio un gene nella stirpe Kirino che ci fa essere così sadici. Siamo tutti seduti attorno al grande tavolo nel salotto di mio zio, ci siamo riuniti per festeggiare la befana. Come da tradizione stiamo giocando a carte, precisamente a 7 e mezzo ma, siccome molti di noi non se lo possono permettere, non giochiamo puntando i soldi (calcolando che solo mio zio ha quattro figli, se dovesse dare i soldi a tutti andrebbe sul lastrico in meno di cinque minuti), noi giochiamo a "punizioni". Ora vi faccio un esempio, se sei sicuro di vincere dici "rosso e sto", rosso vuol dire che ti giochi una punizione "pesante", poi c'è "arancione" e "verde", arancione è una punizione così e così mentre quella verde è una punizione leggera. Se perdi, subisci tu la punizione, se vinci la subisce chi da le carte. E quì il sadismo di tutti esce fuori incontrollato, tirano fuori le punizioni più fantasiose, una volta ho azzardato a dire "rosso e sto" e mi sono ritrovato a fare di corsa il giro del palazzo con solo un paio di pantaloncini addosso e facevano 5 gradi. Guardo divertito Shindou che sta disperatamente tentando di stare in equilibrio su un piede solo mentre mio cugino di 6 anni gli tira addosso delle palline di plastica, aveva detto "arancione". Finalmente scade il minuto di punizione e può tornare a sedersi accanto a me, mi chiedo cosa lo spinga ancora a venire dai miei parenti a giocare, io se potessi lo eviterei volentieri.

< Uff, che fatica > dice riprendendo posto, io gli sorrido e lui ricambia calorosamente.

< Ranmaru smettila di fare gli occhi dolci al tuo fidanzatino e concentrati > mi dice mio zio, ed io gli schiocco un'occhiata di fuoco.

< Non è il mio fidanzatino, e non gli sto facendo gli occhi dolci! Dammi questa carta > sbotto e prendo in mano la carta che mi ha appena lanciato, ho solo mezza figura quindi meglio andare sul sicuro.

< Verde e giù > dico, mio zio assottiglia gli occhi per capire cos'ho in mano, mi faccio dare altre due carte

< Sto > esclamo alla fine, ho 6 e mezzo, potrei anche vincere. Ovviamente la fortuna smisurata di mio zio gli fa uscire un 7 ed io perdo.

< Peccato che è solo verde....allora, per punizione devi....ballare con il cane! > e scoppiamo tutti a ridere

< Ballare con il cane? > gli dico senza smettere di ridere, lui annuisce e vedo tutti tirare fuori cellulari, macchinette digitali e videocamere, credo che questa cosa me la rinfacceranno a vita. Mi alzo e chiamo il cane di mio zio, che se si mette a due zampe è alto quanto me, gli prendo le zampe anteriori e me le poso sulle spalle, lui inzia a lavarmi la faccia con la lingua.

< Eih, vacci piano, ci siamo appena conosciuti screanzato > rido io, i miei cuginetti si rotolano sulla sedia e vedo mio cugino più grande avviarsi verso lo stereo e mettere una musica. Le note di "suavemente besame" si diffondono a tutto volume nel salotto e io inizio a ballare con il cane trascinandomelo dietro e facendogli muovere il bacino con le mani, non smettiamo di ridere nemmeno per un secondo. La musica finisce e io lascio andare quella povera bestia, che secondo me si è divertita quanto noi, torno al mio posto e cerco di riprendere fiato, mi fanno male le guance per quanto ho riso. Prendo il cellulare di mio padre e mi riguardo il video, sono la cosa più ridicola del mondo! Spero che rimanga in famiglia, ma tanto già so che lo vedrà mezzo mondo, sempre se non finisce su internet! Restituisco il telefono a mio padre e torno a concentrarmi sulla partita, contro mio zio perdono quasi tutti ed assisto alle punizioni più svariate.Mio padre fa l'azzardo di dire "rosso" e si ritrova a ballare in mutande sul balcone di casa con i vicini che lo guardano sconvolti, la nostra cattiveria arriva anche a questi livelli. Si devono fare due giri quindi tocca ancora a mio zio dare le carte, e tocca di nuovo a Shindou.

< Mmmh, arancione e sto > dice tutto contento, se ha puntato alto avrà un sette, mio zio gira la sua carta ed ha un tre, rigira altre due carte e sballa! Vedo Shindou girare la sua carta, aveva un due! È stato un bell'azzardo, ma è un classico di Shindou. Ridacchio e mi giro per consultarmi con il mio migliore amico per trovare una punizione adeguata per mio zio, scoppio a ridere quando Shindou propone un idea fantastica. Mi alzo e corro in cucina dove prendo un contenitore dal frigorifero e torno in salotto, mio zio mi guarda di traverso

< Bene, devi mangiare questo > dico tirando fuori dal contenitore un peperoncino rosso,lo vedo sbiancare.

< Questo non è molto "arancione" > mi dice,

< Oh si che è "arancione", se fosse stato "rosso" ti avrei fatto mangiare tutta la scatola > rispondo io ghignando, è la prima volta che lo posso punire e voglio prendermi le mie soddisfazioni. Gli porgo il peperoncino, e lo guardo mentre se lo porta alla bocca, immediatamente i suoi occhi iniziano a lacrimare e corre in cucina per bere un bel bicchiere di latte, noi intanto stiamo tutti ridendo come dei matti e ci stiamo gustando finalmente la prima punizione della giornata di mio zio.

< Ti adoro per aver detto arancione Shin > dico al mio migliore amico tornando a sedermi, lui mi sorride divertito e mi fa l'occhiolino. Dopo qualche minuto zio torna in salotto con la lingua di fuori, che ha assunto un colorito rosso fuoco esattamente come la sua faccia.

< Tanto questa me la paghi > mi dice prendendo le carte e mischiandole nuovamente, la sua minaccia mi arriva forte e chiara, se dice una cosa la fa! Però ne è valsa la pena! Prendo la carta che mi lancia e non mi sembra vero di aver questa botta di fortuna, ho la matta!

< Rosso e giù! > dico sbattendo la mano sul tavolo con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, lui getta un altra carta e mi sento ancora più fortunato, è uscita mezza figura, ho fatto 7 e mezzo, questo è difficile da battere. Il mio sorriso si allarga ancora di più mentre mostro la carta che ho in mano

< 7 e mezzo, battilo! > ghigno, per battermi dovrebbe fare anche lui 7 e mezzo ed è veramente molto difficile! Zio gira la sua carta, ha sette, la prossima carta che girerà deciderà la mia sorte, se perdo sono finito, la sua vendetta arriverà immediata. Tutti iniziano a battere le mani sul tavolo per creare suspance e io trattengo il respiro. Gira la carta e....è mezza figura! Non ci posso credere, ha troppo culo quest'uomo! Ho perso maledizione. La sua espressione mi mette paura.

< Ora sono cavoli tuoi > mi dice e mi sorride sadico, una risatina isterica mi esce dalla bocca, come minimo mi appenderà per le mutande fuori dal balcone. I suoi occhi mi scrutano mentre pensa, e lo vedo osservare anche Shindou che inzia ad agitarsi sulla sedia sentendosi preso in causa, ora che ci penso è anche colpa sua se è stato punito.

< Bene, devo punirvi entrambi perchè siete stati tutti e due a decidere la mia punizione > ci dice massaggiandosi il mento, poi sorride, ma non è un sorriso rassicurante. Prendo la mano di Shindou e la stringo forte,

< Ho trovato! > esclama battendo le mani < Tu > e indica me < Bacerai > e fa una pausa, io ho inziato a sudare freddo, mi farà baciare il cane o il primo che incontro per strada < Lui > e indica Shindou. Degluttisco e osservo il mio migiore amico sbiancare, i nostri occhi si incontrano e arrossiamo vistosamente.

< Emh, c'è un altra opzione? > chiedo speranzoso, ma tanto già so che non ci si può tirare indietro, è la regola numero uno!

< Assolutamente no! Voglio un bel bacio, con la lingua! e tu devi sederti su di lui per darglielo! Ringrazia che non vi faccio sdraiare sul tavolo > ghigna mio zio, il resto dei parenti ci osserva. Mia madre sta ridacchiando ed ha già la macchinetta pronta, sono mesi che spera che io e Shindou ci mettiamo insieme, mannaggia a me e a quando mi sono lasciato scappare che sono innamorato del mio migliore amico. Il mio cervello si arrovella per trovare una soluzione, ma ovviamente è uno spreco di tempo, o lo bacio o fingo di avere un arresto cardiaco e muoio per terra. Cerco di degluttire, ma la saliva mi ha abbandonato, almeno lei ha trovato il modo di andarsene, cerco di capire cosa pensa Shindou attraverso i suoi occhi, ma nel suo sguardo ci leggo solo tanta, tanta agitazione, e l'agitazione potrebbe essere dettata da qualsiasi cosa! Potrebbe essere agitato perchè gli piaccio, o anche per il contrario. Tutto questo arrovellarsi il cervello mi manda in tilt.

< Bene....Shin....ci tocca > dico piano e lo vedo arrossire vistosamente mentre vado a sedermi su di lui. Mi metto di fronte a lui allargando le gambe ai lati e incrociandole dietro la sedia, il suo volto è così vicino...non l'ho mai visto da questa distanza, anche se sono dieci anni che ci conosciamo non ci siamo mai avvicinati così tanto e devo dire che mi sono perso proprio una bella visione in tutto questo tempo. Le sue mani vanno ad intrecciarsi dietro la mia schiena per sorreggermi, faccio scorrere lo sguardo sui miei parenti che stanno sorridendo maliziosi, i miei cuginetti più piccoli stanno ridendo

< Un bacio, che schifo! > dice uno di loro, e mi fa venire in mente quando anche io e Shindou lo dicevamo..e un giorno abbiamo anche provato a baciarci quando avevamo 10 anni, ma all'epoca ci ha schifato e siamo scoppiati a ridere, adesso è decisamente diverso... Cerco di farmi tornare la salivazione, ma nulla. Sospiro e faccio un sorriso tirato al mio migliore amico che ha lo sguardo perso.

< Pronto? > gli dico e mi viene da ridere, anche quella volta che ci siamo baciati l'ho detto, da quel giorno sono passati ben 4 anni, lo vedo sorridere e credo che anche lui stia ricordando la stessa scena. Annuisce con la testa, poi mi blocca con la mano e mi sussurra

< Aspetta, ma ci dobbiamo mettere la lingua? > ed io ho la conferma che stavamo pensando alla stessa cosa, mi ha fatto la stessa domanda che mi aveva fatto quando eravamo piccoli. Gli sorrido nuovamente, ma stavolta è un sorriso sincero che lui riesce a ricambiare.

< Allora? Non abbiamo mica tutto il giorno > la voce di mio zio ci fa tornare alla realtà e l'agitazione si impossessa nuovamente di me. Poggio le mie mani sulle sue spalle e le punte dei suoi capelli mi solleticano i polsi, stringo la presa e mi avvicino lentamente al suo viso.

< Mi raccomando la lingua > ridacchia mia cugina, sento i "bip" d'attivazione delle videocamere e i primi flash mi accecano, un altra bella scena che mi rinfacceranno a vita. Trattengo il respiro mentre le mie labbra toccano le sue, sono così morbide e calde, e un brivido di piacere mi percorre tutto il corpo. Gli metto una mano dietro la nuca e lo tiro a me, lui socchiude le labbra ed io ci infilo dentro la lingua andando ad intrecciarla con la sua. Mi faccio avanti con il corpo e il mio petto va a toccare il suo, intanto con l'altro braccio gli accarezzo piano la schiena. Mi perdo nel bacio e mi dimentico dove sono, e soprattutto con chi sono, non mi stacco da lui fino a quando i miei polmoni non chiedono disperatamente ossigeno.

< Ah però, che latin lover > la voce di mio zio mi arriva ancora ovattata, io sono ancora perso negli occhi del mio migliore amico, e stavolta riesco a leggerci ciò che cercavo, anche lui lo desiderava. Gli sorrido teneramente e gli accarezzo una guancia

< Bleah che schifo > sussurro ridacchiando, il suo sorriso diventa ancora più radioso.

< Scusate? Siete ancora tra noi? > ci chiede mio padre, io lo guardo con un aria sognante e un sorriso ebete sulla faccia, lui mi guarda sbattendo le palpebre, poi scoppia a ridere e mi fa una foto.

< Ran, guardati! > e gira il cellulare verso di me, osservo la mia faccia nella foto, ho le labbra rosse, le guance imporporate e un' espressione che potrebbe essere messa come foto nel dizionario sotto la voce "felicità", ridacchio e mi alzo dalle gambe del mio amico per tornare a sedermi sulla sedia, ma lascio una mano sulla sua coscia. Continuiamo il giro ed una volta finito smettiamo di giocare, ormai sono 2 ore che stiamo andando avanti.

< Cambiamo gioco o facciamo una pausa? > chiede mia zia, tutti optiamo per la pausa, così ci alziamo dal tavolo e ci disperdiamo, i grandi se ne vanno in cucina a chiaccherare e a prendersi il caffè, i più piccoli corrono in camera per giocare, i cugini della mia età vanno fuori a fumare o a telefonare alla fidanzata/o mentre io e Shindou ci andiamo a sedere sul divano. Ora che siamo soli mi sento leggermente in imbarazzo,

< Certo, che sfortuna, sono riuscito a perdere con la matta > dico, devo assolutamente spezzare questo silenzio, Shindou mi sorride, poi la sua espressione diventa leggermente maliziosa.

< Però, se proprio devo essere sincero, sono felice che tu abbia perso > mi dice prendendomi la mano, ma quanto può essere dolce questo ragazzo? Lo guardo e rido,

< Sei felice eh? > chiedo maliziosamente avvicinandomi a lui e mettendo una mano sulla sua gamba, lui arrossisce, ma non si tira indietro

< Già, sono proprio felice > continua ed io provo il desiderio di saltargli addosso e abbracciarlo forte, ovviamente non lo faccio, ma non per i motivi che starete sicuramente pensando voi, ma semplicemente perchè gli occhi di tutti sono puntati su di noi, riesco a sentirli sulla mia pelle. Di fatti dalla porta della cucina spunta la testa di mio padre che ci spia, dietro di lui il resto della ciurma. Sorrido e scuoto la testa

< Che branco di impiccioni > dico e vedo anche Shindou portare il suo sguardo verso la cucina.

< Sono stupendi però > mi dice, io alzo un sopracciglio

< Sono sadici e impiccioni, cosa ci trovi di stupendo in loro ancora devo capirlo > dico

< Bè, sono delle cose che amo in Kirino > mi dice, io spalanco gli occhi, cos'ha appena detto? Giro la testa e lo fisso con ancora gli occhi spalancati, lui ride.

< Eh? > è tutto quello che riesco ad articolare

< I miei parenti sono tutti a modo e non si divertono mai, quando ci riuniamo stiamo seduti tutti composti e parliamo solo di musica o di cose serie, voi invece vi divertite sempre, siete così positivi e si vede che vi volete bene. La vostra solarità è contagiosa e queste sono le cose che amo di più in te > mi dice, io sbatto le palpebre, per caso nella sua frase ha detto la parola "amo"? Io già ero felice del fatto che volesse semplicemente baciarmi,e ora scopro che lui AMA questo lato del mio carattere.

< Ti amo > mi dice poi all'improvviso, lui ama me...ciao neuroni, tornate presto, fate buon viaggio! Gli occhi di tutti sono ancora puntati su di noi, non posso violentarlo quì sul divano, quindi devo assolutamente dirgli qualcosa per fargli capire che lo amo anche io.

< Anche io ti amo Shindou > riesco finalmente a far arrivare il fiato alla bocca, lui mi sorride felicemente.

< Dici che possiamo baciarci o se lo facciamo domani ci ritroviamo i cartelloni con la nostra foto sotto casa? > mi chiede ridendo, conoscendo i miei parenti ne sarebbero capaci.

< Mai, e ripeto mai far vedere ai miei parenti che ci baciamo > dico e mi alzo tendendogli la mano. Lui la prende e io mi avvio velocemente verso il bagno

< Dove andate? > ed ecco l'impiccione numero uno all'attacco, mio padre è uscito dalla cucina e ci sta guardando.

< Al bagno > gli dico

< Insieme? > chiede malizioso

< Si, dobbiamo solo sciacquarci le mani > mento io, non ci crederà mai, ma tanto qualsiasi cosa io dica non ci crederà, quindi non mi arrovello più di tanto per cercare di inventare una bugia elaborata. Lui mi indirizza un'occhiata divertita, poi gira i tacchi e torna in cucina dagli altri, subito li sento ridacchiare e parlottare tra di loro. Entro nel bagno e mi chiudo la porta alle spalle girando la chiave, poi mi avvicino velocemente a Shindou e mi getto letteralmente su di lui iniziando a baciarlo. Gli mordo piano il labbro e intreccio la mia lingua con la sua, intanto lo abbraccio e lo tengo stretto a me, rimaniamo avvinghiati per un minuto buono e ci stacchiamo sempre e solo per mancanza d'ossigeno. So che tutti stanno immaginando cosa stiamo facendo dentro il bagno, e in condizioni normali me ne vergognerei, ma baciarmi con Shindou mi fa uscire dalla realtà e mi fa perdere completamente la testa. Riprendo a baciarlo, stavolta con più foga e infilo le mani dentro la sua maglietta andando ad accarezzargli il petto, lui mi stringe le natiche, quando lo fa non resisto più, sfilo velocemente le mani dalla sua maglietta e prendendolo di peso lo faccio sedere sulla lavatrice, lui sussulta e mi guarda divertito, gli sfilo velocemente la maglietta e la getto a terra

< Sei mio ora > gli sussurro e mi avvento sul suo collo lasciandogli vistosi segni rossi, altra cosa che non dovrei fare quando ci sono i miei parenti, ma ripeto quello che ho detto prima, questo ragazzo mi fa uscire fuori di testa. Sento il suo respiro accelerare mentre mi sfila gli elastici, i capelli mi cadono davanti alla faccia, ma vengono subito raccolti dalle sue mani e portati dietro la mia schiena, poi ci affonda le dita dentro tirandomeli leggermente. Mi stacco e lo osservo per un momento, la sua faccia arrossata e piena di desiderio mi fa morire, mi sfilo velocemente la maglietta e la tiro sempre sul pavimento, poi con un rapido gesto mi libero dei restanti indumenti e faccio lo stesso con il mio compagno. Ora siamo entrambi nudi, mi riavvicino a Shindou che ha portato le gambe al petto per la vergogna, gli poggio le mani sulle ginocchia e gliele apro con uno scatto, per poco non urla per la sorpresa. Io gli sorrido maliziosamente, "sei veramente un sadico anche tu" mi dico mentre con la lingua inizio a disegnare dei cerchi sulla pancia del mio migliore amico che affonda sempre di più le mani nei miei capelli e fa di tutto per non far uscire alcun suono dalla sua bocca. Continuo a far scorrere la lingua sul suo corpo e inizio a prepararlo prima con un solo dito, poi ne aggiungo altri due e quando finalmente lo reputo pronto mi metto in piedi davanti a lui e gli prendo le gambe

< Shindou, sei sicuro di volerlo? > gli chiedo per essere sicuro di non stare per compiere una sciocchezza. Lo guardo e il mio cuore accelera i battiti, è mezzo sdraiato sulla lavatrice ed è poggiato sui gomiti, le guance rosse, la bocca semiaperta e gli occhi lucidi, è una visione celestiale.

< Si > mi risponde piano ed io non me lo faccio ripetere due volte. Gli allargo le gambe e lo penetro, cerco di trattenere un gemito quando sono totalmente dentro di lui mentre Shindou si è portato la mano alla bocca per evitare di fare versi. Spero solo di non fargli male, gli rivolgo un occhiata preoccupata, ma il suo sorriso mi rassicura che è tutto ok, aspetto ancora qualche secondo per lasciarlo abituare, poi non resisto più e inizio a muovermi aumentando l'intensità delle spinte a poco a poco. Lo vedo mordersi forte il labbro e lo sento tremare, porto le mani sul suo bacino per aiutarmi nei movimenti, devo costantemente ricordarmi che non sono solo in casa per non urlare di piacere. Ormai le spinte sono veloci e decise e sento di essere quasi al culmine, di fatti lo raggiungo pochi secondi dopo e Shindou mi segue a ruota. Rimaniamo fermi per qualche secondo tentando di riprenderci dall'amplesso, non immaginavo che fosse tanto stancante avere un rapporto.

< Tutto ok? > gli chiedo quando il respiro mi torna regolare

< Si, ti amo > mi risponde lui, poi si tira a sedere composto sulla lavatrice e mi sorride

< Ti amo anche io, ora direi di uscire dal bagno che ci siamo rimasti abbastanza a lungo > dico ridacchiando mentre raccolgo i miei vestiti da terra, Shindou salta giù dalla lavatrice e raccoglie i suoi gemendo di dolore quando si piega,

< Aih > sussurra ed io lo guardo preoccupato

< Fa male? > chiedo, che domande, se ha detto "aih" farà male no?

< Un po, ma niente che un po di coccole non possono far passare > mi dice sorridendo, stasera come minimo passerò la nottata a coccolarlo. Gli sorrido e ci vestiamo in fretta, mi rifaccio i codini e mi guardo velocemente allo specchio, ho stampato a caratteri cubitali "non sono più vergine" in fronte, ma tanto lo capirebbero anche senza guardarmi, non si possono passare così ben venti minuti in bagno con qualcuno...

< Pronto per affrontare il branco di lupi? > gli chiedo, Shindou è palesemente imbarazzato, deve aver capito anche lui che tutti sanno quello che abbiamo fatto.

< Se ci sei tu, si > mi risponde, per un momento ho voglia di fare un bis, poi però mi riscuoto dai miei pensieri, rigiro la chiave e apro la porta. Ciò che vedo mi lascia basito, sono tutti appostati fuori dal bagno e iniziano a fare foto e stanno anche facendo un video, immaginavo che ci avrebbero tutti guardato, ma addirittura questo!

< Queste le chiameremo "la perdita della verginità di Kirino e Shindou" > dice ridendo mio cugino più grande continuando a fare foto, mio padre mi guarda tutto soddisfatto

< Il mio bambino è diventato grande! > dice e continua a filmarmi, io alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa.

< Siete qualcosa di impossibile lo sapete? > gli dico e prendo per mano Shindou che ormai è diventato un pomodoro e lo trascino verso il salotto, le risate dei miei parenti ci accompagnano fino al divano.

< Sei ancora sicuro di amarli? > gli chiedo ironicamente quando ci siamo seduti, lui mi sorride teneramente

< Non mi stancherò mai di amarli > mi dice e mi bacia davanti a tutti, io arrossisco ma ricambio il bacio con passione, spero solo che domani non mettano le foto e il filmino su internet!

 

 

Angolino dell'autrice

ok, i miei parenti mi danno una bella botta di ispirazione ogni volta! Ebbene si, alcune cose che sono scritte quì sono realmente accadute (tipo alcune penitenze, il sadismo ecc XD) e sarebbero veramente capaci di aspettare qualcuno fuori dal bagno per fotografarlo quando esce con il suo fidanzato! Sono abbastanza espansivi xD

quindi mentre passavo una serata con loro ho voluto provare a mettere alcune situazioni in una fan fiction e vedere cosa ne veniva fuori, ed è uscita questa cosa quà.

Nella scena della penitenza, in cui Kirino e Shindou si devono baciare ho utilizzato una citazione della mia precedente fan fiction "amici per sempre", il sesto capitolo!

Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate :)

baci ^_^

  
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