Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Satellite_29    03/01/2013    3 recensioni
Sono Lavinia Merryweather, una sedicenne con una paura folle per il Latino. Perchè? Non me lo so spiegare neanche io.
So solo che per colpa di questa stupida lingua morta Kyle Hunter, un figo da paura, mi farà da professore di ripetizioni per aiutarmi. Riuscirò a resistere al fascino del bel professorino?
Dal capitolo 1:
Chissà com’è ‘sto tizio. Sarà il solito sfigato che per racimolare un po’ di soldi per cambiare città è disposto a fare ripetizioni ad una ragazzina come me. Deve stare messo proprio male per voler iniziare così presto.
"..." Tutte le teorie sul povero sfigato figlio di una povera vedova erano sbagliate, completamente. Nella mia stanza c’è un bellissimo ragazzo, che non ha nulla a che vedere con la vecchia amica di mia madre. E io dovrei fare lezioni con questo tizio che potrebbe benissimo essere uscito da Abercrombie? Prevedo giorni duri, molto duri.
Dal capitolo 7:
Si avvicina all’orecchio e mi sussurra con voce sensuale – Tu mi piaci molto, Lavinia. Però com’è che hai detto .. Ah già, al momento le relazioni di coppia non sono la tua priorità. Beh sappi che ti farò cambiare idea. Ad ogni costo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

 

Capitolo 16: Aiutare un amico

I rapporti tra mamma e papà sono migliorati dalla festa di Poppy. Papà è rimasto per una settimana da noi, visto che non aveva impegni, e la mamma si è comportata come se non avessero mai litigato.
Che quella serata le abbia fatto ricordare i vecchi tempi, in modo da raddolcirla? Lo spero davvero tanto.
Questi sette giorni appena trascorsi sono stati tranquilli: per tre giorni non sono andata a scuola per le elezioni, e sono riuscita a godermi il clima familiare. Quando sono ricominciate le lezioni, mamma ha chiamato Kyle, dicendogli che poteva anche non venire, visto che papà è un asso nel Latino. Naturalmente lui ha ben pensato di ascoltarla, probabilmente perché si vergognava di ciò che era successo con Meredith.
Anche se in effetti, lui non sa che io l’ho visto. A meno che quella brava ragazza non gli abbia spifferato tutto.
Che la mononucleosi si abbatta su di lei.

- Mi mancherai, lo sai papà? – dico, abbracciando il mio papà fino a farmi dolere le braccia.
- Certo che lo so, piccolina. Mancherai tanto anche tu. Ma ci rivedremo presto, vedrai. – mi conforta, sorridendo. Io mollo la presa, in modo da fargli prendere il treno in tempo.
Prima di salire sul vagone, si gira e mi saluta. Ricambio, ma ormai è già salito. Per fortuna questa mattina entriamo a scuola alla seconda ora, perché manca la professoressa di Storia, e ho accompagnato papà alla stazione.
Però se non mi muovo andrà a finire che arriverò in ritardo e mi chiuderanno le porte della scuola in faccia!

Suona la campanella. Anche questa ora di strazio è finita. Usciamo dalla classe per fare la ricreazione, che dura un quarto d’ora.
Per oggi, non dovrò fare la solita fila alle macchinette perché papà mi ha comprato un cornetto al cioccolato prima di partire.
- Ehi fortunella, dammi un pezzo di quel cornetto! – esclama Brooke, provando ad addentare la parte finale.
- Non ti azzardare! E’ piccolissimo questo cornetto, fammelo mangiare in santa pace. – le dico, nascondendo la brioche con le mani.
- Quello è piccolo? E’ come se io dicessi che il criceto di mio fratello non è obeso! – mi dice Brooke indignata. Con due dita riesce a staccare quasi mezzo cornetto.
- Ti prego oggi facciamo la sesta ora, morirò di fame! Mi ridai almeno la parte col cioccolato? – le chiedo implorante.
Beh, per chi non lo sapesse, fare la sesta ora e uscire alle due e mezza da scuola è devastante. Durante la sesta ora nessuno segue, anche se i prof ti minacciano di mettere una sospensione.
Si ha sempre troppa fame e spesso si sente echeggiare il ruggito dello stomaco di qualche alunno.
- Eh va bene tieni, rompipalle. Vado a fare la fila alle macchinette, non ti aspettare che ti compri qualcosa. – dice sbuffando, mentre mi ridà la parte di cornetto rubata. Mentre cammina nel corridoio in direzione delle macchinette, ne approfitto per finire il mio cornetto. Rientro in classe per prendere la bottiglietta d’acqua dallo zaino e vedo Lucas seduto sul suo banco con le gambe incrociate e la testa bassa su un foglietto.
- Questo di chi è, la tua nuova amante? – dico sogghignando. Provo a allungare il collo per leggere il messaggio, ma appena Lucas si rende conto che gli sono affianco, lo nasconde sotto il sedere.
- Niente, lascia stare. – si gratta la testa, come fa sempre quando è nervoso, e poi fa per alzarsi.
- Ehi aspetta! Ti ricordi di me? Sono Lavinia, la tua migliore amica, quella a cui dici ogni minima cosa, che sia stronzata o segreto. Perché in questi giorni fai sempre come se dovessi nascondermi qualcosa? – gli chiedo, bloccandolo e sedendomi affianco a lui.
- Evidentemente non è nulla che ti riguardi, Lavi. Dai, lasciami stare. – mi dice. Probabilmente in quel bigliettino non c’è scritto nulla di buono se Lucas fa così.
- Sul serio stai dicendo che non posso saperlo? Voglio soltanto aiutarti! Non ti ho mai visto con questa faccia, che ti prende? – gli chiedo, cercando di guardarlo negli occhi, anche se ogni volta che ci provo abbassa prontamente lo sguardo.
- Sono problemi di cuore? E’ per questo che non me ne vuoi parlare? – gli chiedo. Lui annuisce.
- Beh, forse capisco perché non me lo dici. – rido – So di non essere esperta in questo campo. Non pretendo di essere nessuno in grado di dirti cosa fare. Ti chiedo solo di sfogarti con me, se ne hai voglia. Se non me lo vuoi dire, non ti posso forzare. Però ci terrei tanto a saperlo, così potrei darti tutto il sostegno possibile. Tutto qui. – gli dico. Vedendo che non reagisce, alzo le spalle e esco dalla classe.
Se sono fortunata, ho ancora qualche minuto per stare fuori in corridoio.
- Lavinia, aspetta! – esclama Lucas, scendendo dal banco.
Mi giro dalla sua parte e lui mi sussurra – Mi piace Brooke. Mi piace da un casino di tempo e in questi ultimi due mesetti ci stavamo sentendo più spesso. Alla festa di Poppy avevamo litigato perché io le avevo detto che forse Kyle non avrebbe fatto nulla. In fondo era sotto l’occhio della sua ex, di sua sorella, di sua madre e soprattutto di tua madre. Allora Brooke ha iniziato a dire la sua solita idea “se qualcuno deve dire qualcosa, lo faccia ora o mai più”, proprio come quella volta il palestra, ricordi? – io annuisco e lui continua – La discussione stava andando per le lunghe, Brooke si rifiutava di ascoltare cosa ne pensassi e a quel punto l’ho baciata. Sia perché lo volevo fare da un po’, sia per farla zittire. – dice, arrossendo leggermente. Io gli sorrido – E quel biglietto?
- Me l’ha dato stamattina prima di entrare. Dice che anche lei prova qualcosa, ma ha paura che se dovessimo lasciarci, non saremo più amici come adesso.
- E tu che ne pensi? – gli chiedo, occhieggiando fuori dalla classe per controllare se arrivi Brooke.
- A me Brooke piace sul serio. Cavolo, è dall’inizio del quinto ginnasio che mi piace, e adesso siamo a metà aprile! Però non ho una sfera di cristallo e non posso sapere né se ci lasceremo né cosa succederà dopo. Ma se preferisce così, meglio di niente no? – dice, sorridendo amaramente.
- Eh no che è meglio! Tu vai da Brooke e le dici tutto quello che hai detto a me. Se le fai capire che vuoi una storia seria, magari proverà a rischiare. Perché dovrebbe stare con qualcuno che non le fa capire cosa prova e che si arrende alla prima difficoltà? Devi parlarci, il prima possibile.
- Forse, poi vediamo ..
- Eh no,caro! Lo so che quando dici “poi vediamo” alla fine non fai mai nulla. Oggi usciamo io, tu e Brooke e ne parlate, così risolviamo questa cosa!
- E tu che fai, la candela? – mi chiede Lucas guardandomi di sottecchi.
- Vedi che sono disposta a fare pur di aiutarti? – dico e Lucas mi abbraccia e mi sussurra un grazie.
La campanella suona e i ragazzi rientrano in classe e confabulano tra di loro aspettando la professoressa. Kyle mi sussurra – Ma tu oggi non avevi di nuovo lezione con Kyle?
- Cazzo è vero! - mettendomi una mano davanti alla bocca dopo aver urlato nel silenzio più totale.
- Oh quando dovete parlare vi state sempre zitti. Cavolo, parlate! – dico alla classe, che riprende a chiacchierare come prima. Brooke si gira verso di me e mi guarda interrogativamente. Con il labiale le dico che le spiegherò tutto in seguito. Mi rigiro verso Lucas – comunque per Kyle non farti problemi, posso rinviare la lezione a domani, tanto quella di Latino la vediamo tra due settimane, dopo la gita.
- E che gli dici, che salti una lezione per aiutare un amico? – mi guarda scettico.
- Certo! Io non gli dico puttanate come fa lui di solito. E poi quella che deve dargli i soldi sono sempre io, non può costringermi a vederlo per forza. – dico, sperando che mia madre non abbia intenzione di chiamarlo giusto oggi.
- Non si sa mai, incrocia le dita.

Sono appena tornata a casa. L’ho sempre pensato e lo ripeto: la sesta ora non si regge proprio!
Meno male che vicino scuola c’è il MacDonald e mangiamo tutti insieme. Sono le tre e mezza, devo avvisare immediatamente Kyle.
Che faccio, gli mando un sms? Però sembra brutto. Lo chiamo? Sì, meglio chiamarlo.
- Pronto? – risponde Kyle, con una voce calda e impastata dal sonno.
- Kyle sono Lavinia. Possiamo spostare la lezione di oggi a domani? – gli chiedo, leggermente nervosa.
- Okay, non preoccuparti. Domani sempre alle cinque? – chiede, io rispondo affermativamente. Dai, forse mi sono scampata l’interrogatorio.
- E sentiamo, perché vuoi saltare la lezione oggi? – scommetto che sta sogghignando. Si, da come l’ha detto sta decisamente sogghignando il deficiente.
- Ecco, è stupida come cosa, ma devo aiutare Lucas in una faccenda. – rispondo, rimanendo sul vago. Tanto lo so che Kyle vorrà invadere la mia privacy come al solito.
- Questa faccenda .. Sarebbe? – come avevo previsto. Vabbè, almeno ci ho provato.
- E’ troppo lunga da spiegare. Problemi d’amore. Ho intenzione di far chiarire un po’ di cose tra Lucas e Brooke. Non posso dirti altro sennò Lucas mi ammazza, anzi, ho detto pure troppo! – confesso. Lui ride.
- Non preoccuparti, non voglio immischiarmi nei problemi dei tuoi amici. Mi devi togliere solo una curiosità: come hai intenzione di farli chiarire? – chiede, con il suo solito tono da persona superiore e strafottente.
- Facendoli parlare. Come vuoi che chiariscano, facendo il gioco dei mimi? – gli dico gelida.
- Non intendevo quello e lo sai. Mi riferivo al fatto che tu mi hai sempre detto di non essere ferrata in materia amorosa e adesso cerchi di fare il Cupido della situazione. – dice tranquillo. Io mi butto sul letto – Voglio solo aiutare due amici. Oggi usciamo e ad un certo punto io mi eclisserò magicamente, in modo che possano parlare in libertà.
- E questa sarebbe la tua idea geniale? – chiede, scettico.
- Non ho mai detto che era un’idea geniale, ma se la metti in questi termini l’idea è questa. – dico io – Hai un’idea migliore, genio?
- Certo, ma almeno la prima parte del piano prevede un quarto elemento. La seconda parte prevede soltanto uno spionaggio spietato. E a questo punto ..
- Ti stai proponendo come candidato per uscire con noi? – gli chiedo ridendo.
- In realtà volevo consigliarti di uscire con quel ragazzo che ha ballato con te, visto che sembravate tanto amici. – afferma, con un tono velenoso – ma se proprio ci tieni, posso aiutarti io. Ma devi seguire alla lettera ogni cosa che ti dico, in fondo sono io l’ideatore del piano.
- Oddio, basta che non mi chiedi di ridicolizzarmi in pubblico e mi va bene tutto! – rido, anche se sono un po’ preoccupata.
Cos’avrà in mente Kyle? Sento la sua risata attraverso il cellulare – Nulla di preoccupante. A che ora ci vediamo?
- Alle cinque al bar di Hope. Ti ricordi qual è vero? – certo che se lo ricorda, non facesse il finto tonto!
- Sì sì, me lo ricordo fin troppo bene. A dopo, scricciolo. – mi sussurra, e poi chiude la telefonata.
Le guance avvampano improvvisamente. Possibile che riesca a farmi arrossire anche senza vederlo?

- Non ci credo, tra cinque giorni andiamo in gita! Per una settimana a Roma! Finalmente, un po’ di relax ci voleva. – dico, mentre mi siedo con Brooke su uno dei divanetti sistemati in giardino da Hope.
Il rosso non si è fatto ancora vedere, per mia fortuna.
- A proposito di gita, noi due in stanza insieme giusto? E chi altro stava in stanza con noi? Ti giuro, di tutto quello che abbiamo organizzato in classe non mi ricordo più nulla! – Brooke inizia a vedere il menu del bar, modificato da qualche giorno, in cerca di qualche novità da provare – Uh allora era vero che metteva in Ginseng! Io prendo quello e la solita ciambellina, tu?
- Io un gelato, oggi si muore di caldo! Vado a vedere che gusti stanno, prendo l’ordinazione anche per te? – chiedo a Brooke, avviandomi verso la parte interna del bar. Brooke fa un mugolio che sembra essere un sì. Mentre cerco il reparto dei gelati, mi scontro (letteralmente) con Hope.
Vi prego, ditemi che è solo un incubo ad occhi aperti. Il rosso mi squadra da cima a fondo.
- Jeans attillati, canottiera scollata, trucco ben fatto .. Signorinella, sbaglio o oggi hai un appuntamento? – chiede, con la sua solita voce alta.
- Non è come pensi! Non fare domande, voglio solo aiutare Lucas e Brooke a mettersi insieme. – gli dico a bassa voce.
- Se i protagonisti della vicenda sono loro, perché sei tu quella vestita carina? E Lucas è pure in ritardo! – dice, abbassando il tono della voce. Sia ringraziato il cielo, questo è un miracolo!
- Gliel’ho detto io in realtà. – risponde una voce che avrei riconosciuto fra mille. Kyle mi prende per un fianco e mi stringe a sé.
- Ora capisco .. Se cercavi i gelati, stanno da quella parte. – dice, indicando un bancone dietro le sue spalle – Ora sparite e fatemi lavorare.
Io e Kyle ci avviciniamo verso il bancone dei gelati, prendo le ordinazioni e poi ritorniamo al tavolino dove stava Brooke.

- Che cavolo, hai fatto la guerra o cosa per ordinare? – mi chiede Brooke, poi nota Kyle dietro di me, che la saluta con la mano e mi sussurra sogghignante – Ho capito perché ci hai messo tanto adesso.
- Zitta tu! – le dico, ridendo. Dall’interno si sente un urlo di Hope – Oggi è il tuo giorno fortunato, ragazzo mio!
Dalla porta esce Lucas tutto imbarazzato e rosso dalla vergogna. Io e Kyle cerchiamo di non scoppiare a ridere, mentre Brooke ci guarda sospettosa. Ci sediamo tutti al tavolino, mentre Lucas sceglie cosa prendere.
Quando ha finito si alza per chiamare un cameriere ma Kyle lo blocca – Ci penso io. – dice sorridendo e facendomi l’occhiolino senza farsi vedere dai miei amici.
Dopo che Kyle è entrato nel bar, Lucas e Brooke mi chiedono all’unisono – Che ci fa il pollo con te?
- Beh, mi ero scordata che dovevo fare lezione e ha detto che senza di lui non potevo uscire, sennò avrebbe spifferato tutto a mia madre. Quel rompipalle. – dico, con uno sbuffo.
Mi sono messa d’accordo con Kyle su certe frasi da dire: non posso confessare la verità a Brooke e Lucas!
- Non è che invece l’hai invitato tu? Se vuoi vederlo nonostante tu sia arrabbiata possiamo capirti .. – dice Lucas a bassa voce.
- Ragazzi, davvero, è come vi ho detto io! Perché non mi credete una buona volta? – chiedo, con una faccia sconsolata.
- Perché tu hai troppi pensieri nella tua testolina! E ti ci vuole un po’ di tranquillità! – urla Brooke punzecchiandomi la testa, io rido – A proposito, hai avvisato Kyle che per quattro giorni non fate lezione? Vedi quanto sono brava, ti faccio anche da segretaria! – afferma, ridendo.
- In realtà, Kyle non sa nemmeno che devo fare una gita scolastica. Vabbè poi lo avviso. E tu ricordati di comprare i marshmallow! – dico a Brooke mentre Kyle rientra.
- Marshmallow? Che mi sono perso? – chiede, sedendosi al suo posto.
- Parlavamo della gita scolastica e di cosa portare. – dice Lucas, tranquillo.
- Beh, di solito si portano alcolici, non dolci. – ride – Ma se mi ricordo bene, qualcuno qui regge poco l’alcool, quindi porta pure tutte le caramelle che vuoi. – dice, sorridendomi. Io lo incenerisco con lo sguardo.
- In realtà ci siamo divisi tutti i compiti, gli alcolici stanno a non finire, è solo che non li porteremo noi nelle valigie. – confessa Brooke.
Kyle rimane un po’ stupito – Ah. Allora mi affido a voi per non farla bere troppo. La voglio bella in forma. – dice, dandomi una pacca sulla spalla. Hope entra nel giardino e ci porta le ordinazioni.
- Gelato nocciola, pistacchio e panna per Lavinia, spremuta d’arancia per Kyle, ginseng e ciambella per Brooke e coca cola per Lucas. Ah, in aggiunta c’è questa fetta di torta sacher, la tua preferita mi hanno detto! – dice Hope, porgendogli la fetta di torta. Lucas lo guarda interrogativo – Ma io non l’ho ordinata.
Hope guarda verso Brooke – Qui qualcuno ti vuole così tanto bene da offrirtela. Oh, c’è anche un cuoricino sopra, che cosa dolce! – fa notare, con il suo tono più smielato, poi sembra ritornare in sé – ora però devo lavorare, a dopo piccioncini!
Io guardo Kyle interrogativa, lui ricambia lo sguardo sbalordito e con il labiale dice – Non è opera mia questa.
Osserviamo Lucas e Brooke scambiarsi degli sguardi smielati e noi due sorridiamo. Mi avvicino all’orecchio di Kyle e sussurro – Se siamo fortunati, non abbiamo bisogno nemmeno del tuo piano. A proposito, cosa prevede il tuo piano?
Kyle mi sorride maliziosamente e sussurra – E’ una sorpresa, non continuare a fare domande o rovinerei tutto. – io scrollo le spalle e inizio a mangiare il mio gelato.

Dopo un po’ di minuti, tutti finiamo le nostre consumazioni e ci alziamo per andare a pagare. Hope per fortuna non è alla cassa: ci siamo scampati qualche figuraccia per adesso.
Ci avviamo per il corso che poi porta alla Grande Piazza. Questa zona centrale della città è sempre movimentata, anche durante i momenti lavorativi.
Ogni tanto organizzano flash mob, come quello delle bolle di sapone di qualche tempo fa, oppure mettono degli stand per varie fiere.
Fino a due giorni fa, questa strada era quella più tappezzata di manifesti e striscioni elettorali. Per fortuna, sono riusciti a togliere tutto in pochi giorni, anche perché  domani è venerdì e organizzeranno sicuramente qualcosa.

Io e Brooke ci distacchiamo un po’ dai due ragazzi, per commentare le varie vetrine dei negozi.
Mentre commentiamo la vetrina di una pasticceria, piena di muffin colorati e torte mozzafiato, le chiedo se è stata lei a offrire il pezzo di torta a Lucas. Lei arrossisce.
- Non so se lo sai, ma Lucas ha una cotta per me. Solo che non avevo mai pensato veramente all’idea di metterci insieme e ho paura che poi non saremo più amici come adesso. Visto che oggi gli ho scritto un bigliettino dove gli ho scritto quello che ti ho appena detto, pensavo di raddolcirgli la giornata regalandogli un pezzo di sacher. – ammette, imbarazzata. Non l’ho mai vista così, la cosa potrebbe essere più seria del previsto.
- Sai come lo fai felice quel ragazzo? – le dico, indicando Lucas con un cenno della testa – Dicendogli che, nonostante tutti i tuoi dubbi, lui ti piace e che vuoi rischiare.
- Ma io non lo so ..
- Brooke, ascoltami. Io ho tentennato con Kyle, e lo ha visto anche tu che è successo. Sto perdendo un ragazzo d’oro. Io posso cavarmela, mi arrangerò in qualche modo. Ma tu? Vuoi davvero perdere Lucas? Perché se gli dici che non vuoi rischiare è peggio che rischiare e poi lasciarlo. Secondo me, vale la pena rischiare per Lucas. Dovresti saperlo. – le dico, seria – Detto questo, non voglio assolutamente costringerti a fare nulla. Pensaci bene, però. – Brooke annuisce, così torniamo dai due ragazzi, intenti a parlare anche loro. Kyle è stranamente colorito in viso.
Che stiano parlando di me?
- Oddio, cos’è tutta questa folla in piazza? – chiede Brooke, notando che la Grande Piazza è piena di gente che balla a ritmo di una canzone romantica.
Ho detto romantica? O cazzo ..
Do un pizzicotto a Kyle e gli chiedo - Kyle Hunter, è questa la tua sorpresa?
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Satellite_29