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Autore: Kaytho    03/01/2013    4 recensioni
Jane e Liam sono una normalissima coppia, con progetti e ambizioni, ma qualcosa stravolgerà la loro vita.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai di colpo dopo aver fatto un incubo.
Nel sogno, Liam non era piu con me, ma con gli angeli, su, in cielo.A farmi tornare a quella che io definisco magnifica realtà fu proprio lui, quel fantastico ragazzo dagli occhi nocciola e dal sorriso che fa invidia perfino ad una stella. Era sul ciglio della porta con un vassoio pieno di delizie in mano.
Si avvicinò al letto, dopodiche si sedette di fianco a me posando il vassoio sulla mie ginocchia ancora coperte.

- ma che gentilezza - dissi avvicinandomi lentamente alle labbra del moro e lasciandogli un bacio a stampo.
- questo e altro per la mia fanciulla - disse Liam ricambiando il bacio, stavolta un po piu passionale del primo.
Ci staccammo dopo qualche minuto, anche se avrei continuato per ore e ore, ma il mio stomaco reclamava cibo.
- come mai stamattina siamo cosi gentili, signor Payne? - 
- Ho una sorpresa per lei, signora Stweart - lo guardai maliziosa ma subito capii che non si trattava di quello e, sapendo che Liam non avrebbe mai ceduto alle mie suppliche, non feci altre domande sull'argomenta.
Fra paroline dolci e coccole fecimo colazione.
Era una giornata di sole anche se nel bel mezzo di gennaio. Liam mi aveva "ordinato" di vestirmi non troppo pesante e di prendere la valigetta che lui stesso aveva portato a casa qualche giorno fa, di cui però, ero ignara del contenuto.
Dopo essermi vestita presi la valigetta, ancora chiusa, e scesi giù da Liam che senza accorgermene mi tappò gli occhi e
 mi portò da qualche parte.
- ouch! Liam dove mi stai portando? - dissi prendendo in pieno l'angolo di qualcosa con il migniolo del piede.
- shhh; vedrai.. - mi sussurò all' orecchio in modo molto sexy.
- Ecco...siamo arrivati...- Liam tolse le mani dai miei occhi facendo in modo che vedessi quello che avevo davanti, ma non vidi niente, se non la porta della sala chiusa.
- Apri la porta...- mi incitò Liam.

Senza aspettare un secondo aprii la porta e ritrovai un meraviglioso spettacolo davanti ai miei occhi: c'erano palloncini ovunque, ed un enrome festone al centro della stanza con su scritto " tanti auguri piccola ".
Mi scese una piccola lacrima di felicità che asciugai in fretta.
Subito dopo sentii da dietro Liam che stringeva le sue mani ai miei fianchi
- ti piace? - mi 
disse prima di cominciare a baciarmi sul collo facendo andare a fanculo i miei ormoni.
- è fantastico Liam - mi girai velocemente verso di lui, e la distanza fra le nostre labbra si azzerò. Ma Liam si stacco da me lasciandomi con le labbra al vento. Feci un verso di disapprovazione mentre lui sorrise dolcemente.
- guarda che non era questa la sorpresa ..- piegai leggermente la testa, non capivo molto bene cosa intendeva.
- Vai a prendere la valigetta che hai portato giu prima... - subito feci come mi disse, curiosa come ero non avrei aspettato un secondo in più.
Presi la valigetta e tornai subito da Liam che nel frattempo si era messo comodo sul divano e con un gesto mi
 fece segno di sedermi vicino a lui.
- su,su, aprila! - mi disse Liam molto probabilmente più eccitato di me.
Svelta senza aspettare aprii la valigetta e dentro c'era un anello.
Prima che io potessi dire una sola parola Liam fu più veloce di me.
- Jane Katrine Stweart...vuoi sposarmi ? - Senza pensarci due volte gli saltai addosso per baciarlo
- Sì Liam -lo baciai
- Sì - lo baciai ancora
- ti sposo - In preda alla felicità Liam mi prese in braccio come fa un cavaliere con la sua principessa, mi fece girare, dopodiche si fermò, mi guardo negli occhi, e infine mi disse:  "Ti Amo Jane"
- "Ti Amo anche io Liam" - ripresimo a baciarci e continuammo su in camera.
Finalmente ero lì, con il mio uomo, futuro marito e probabilmente padre dei nostri figli, che facevamo l'Amore.
Non sarei mai potuta essere piu felice di così.

Pensavo che la vita sarebbe andata sempre megli d'ora in avanti, perchè in ogni caso avrei avuto lui al mio fianco, ma mi sbagliavo di grosso.
Qualche settimana dopo che Liam mi chiese di sposarlo scoprimmo che lui era affetto da una rara malattia che colpisce il cervello.
Le cure erano poche data la poca conoscenza riguardo ad essa.
Le possobilità di sopravvivere erano poche ma il dottere ci disse che se Liam sarebbe stato in grado di sostenere i farmaci, forse, ci sarebbe stata qualche possibilità.
Ma il fatto che lui avesse anche un rene malato di certo non migliorava la situazione, anzi...
Passarono mesi ormai, e pareva che le cure non facessero molto effetto.
Giorno dopo giorno Liam era sempre più magro, ormai maggior parte del tempo lo passavamo in ospedale fra le cure e le 
varie analisi.
Fino a che non arrivò quel giorno che non dimenticherò molto facilmente.
Precisamente il giorno in cui i dottori mi dissero che era finita: Liam non sarebbe sopravissuto.

La malattia era irrecuperabile, ormai gli rimanevano al massimo 2 mesi di vita.
Il mio viso si riempì di lacrime.
Lacrime di dolore, di rabbia.
Per me non esisteva cosa al mondo che fosse migliore di lui, e adesso me lo stavano portando via.

Stavano portando via il mio unico tesoro, la mia unica ragione di vita, e niente o nessuno poteva cambiarlo, per quanto potessi continuare a sperare.
Tornai a casa con gli occhi gonfi ancora delle lacrime versate in ospedale.
Liam dormiva beato nel letto, era così bello...

Al solo pensiero che non avrei più rivisto quel viso, che non avrei più baciato quelle calde labbra, mi piangeva il cuore, la mente e il sorriso. I miei occhi erano gli unici a dimostrarlo, mentre le lacrime rigavano il mio viso, e i singhiozzi accompagnavano il mio pianto, disperato.
Tenevo salda la sua mano con la mia, dipodichè mi sdraiai vicino a lui e mi addormentai stremata.
Ogni giorno venivano anche i nostri amici.
Portavano fiori e rimanevano ore a parlargli, ma Liam dormiva tutto il giorno.
Ormai era un vegetale.
Non mangiava, non beveva.
Semplicemente alimentato dalle sacche di vitamine e acqua. Oramai era magrissimo tanto che riuscivi a distinuguere ogni singolo osso del corpo.
Insieme a suo fratello lo lavavo e lo pulivo, fino a che non passarono due mesi.
Ero lì con lui.
Gli stavo parlando di come sarebbe stata la nostra vita.
Forse avremmo 
avuto dei bambini, magari a quest'ora eravamo a comprare culle e biberon.
Ma il destino ci riserva delle sorprese, che spesso non ci possono piacere.

Lo guardavo. Ero li che lo guardavo con gli occhi gonfi ma senza lacrime, ormai finite da tanto tempo. E lui come fosse di nuovo in forma mi chiamò.
Mi sembrò strano risentire la sua calda voce tanto che per un'attimo credetti di avere avuto un' allucinazione.

Ma non era così, mi stava veramente chiamando.
-Amore, Liam, oddio, non ti sforzare - mi spuntò un sorriso oramai perso da tanto tempo.
- Jane...- disse.
- Dimmi Amore... - prese un respiro mentre io gli presi la mano...e quel contatto caldo mi fece sussultare.
- Ti...Amo - mi disse.
- Ti amo anche io Liam, ti amo anche io. - Mi avvicinai e gli lasciai un bacio a stampo, ma subito mi a
ccorsi che le sue solite labbra calde erano diventate fredde, la sua mano che teneva stretta alla mia lentamente abbandonò la presa, e il suo cuore cessò di battere.
Subito delle lacrime bagarono il mio viso.
Il mio Amore, la mia vita, era appena andata via.
Il suo corpo freddo e magro era sempre lì, ma la sua anima e il mio Liam non c'erano più, se non nel mio cuore.
3 giorni dopo ci furono i funerali.
Quando tornai a casa, in quella casa vuota, i ricordi del giorno in cui mi chiese di sposarlo riaffiorarono, e le lacrime non accennavano a cessare.
Il giorno dopo mi recai al cimitero con una rosa bianca, come 
quelle che ogni giorno mi faceva trovare fresche sul tavolo con un biglietto dolce.
Rimasi per un tempo incalcolabile la con lui, fino a che non arrivò suo fratello per riportarmi a casa.
Prima di andarmene però, avevo il bisogno di lascirgli quella rosa con inciso sul gambo una frase: "Non ti dimentichero mai"
  
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