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Autore: GD_21    03/01/2013    2 recensioni
Julie ha 15 anni e vive a New York. E' stanca della sua solita vita, di dover sempre ripetere ogni giorno le stesse azioni nel corso della giornata...fino a quando nella sua classe arrivano tre nuovi compagni, Billie Joe, Mike e Trè, e la sua vita cambierà completamente...
Questa è la mia seconda fanfict, stavolta è a capitoli, spero vi piaccia C:
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 7:30 e mi svegliai come al solito per andare a scuola. Mi vestii, feci colazione e uscii di casa. Era tardi, mi misi a correre per tutto il tragitto casa-scuola. Fortunatamente quella mattina non c’era vento, altrimenti non so che fine avrei fatto.
Arrivai in classe appena in tempo e subito dopo suonò la campanella  –Fiùù, appena in tempo…- dissi tra me e me col fiatone. Mi sedetti al mio posto mettendo lo zaino dietro alla sedia.
-Ben arrivata!- Alzai la testa e vidi il viso di Billie
-Oh, ciao Billie!- dissi guardandolo e sorridendogli
-Sei sempre in ritardo?- disse Trè sarcastico dal suo posto (che era dietro il mio)
-Bhe…si, quasi tutte le mattine…- dissi io
Iniziò la lezione –Bene ragazzi, separate i banchi- disse la prof di storia, e di solito quando dicono questa frase significa che sta per essere messo in atto un compito in classe
-Che cosaa?!- dissero alcuni miei compagni in coro –Ma non ce l’aveva detto che oggi ci sarebbe stato un compito in classe!-
-Vi dicono niente le parole ‘compito a sorpresa’?- disse la prof
Avevo voglia di controbattere ma rimasi in silenzio. La prof di storia è una stronza, come avete potuto notare. In vita nostra non abbiamo mai fatto compiti a sorpresa.
Staccammo i banchi e la prof iniziò a girare tra i banchi consegnando i compiti. Per fortuna le cose nella verifica le avevo ripassate ieri. Iniziai a scrivere, quando mi arrivò un bigliettino sul banco
“ Julie ti prego aiutami, ieri non ho studiato! Mi potresti dire le risposte alle domande 2,5 e 8? Per favore, sei la mia unica salvezza!   Trè” Iniziai a ricopiare sul bigliettino le risposte che avevo dato nel compito, cambiando qualche parola per evitare che la prof si accorgesse che le risposte erano uguali alle mie, richiusi il bigliettino e mentre la prof si voltò un attimo lo lancia all’indietro, facendolo finire sul banco di Trè –Grazie!- Sentì la voce di Trè dietro di me.
Suonò la campanella del primo intervallo. Mi alzai e andai alla finestra come al solito e mi raggiunse Trè – Hei Julie, grazie per prima- disse sorridendo –Di niente Trè- risposi ricambiando il sorriso. Poco dopo arrivarono anche Billie e Mike –Come è andata a voi il compito?- disse Mike guardando me, Billie e Trè  –A me bene…- disse Trè  -Anche a me- dissi io guardando Trè
-A me non lo so…- disse Billie –Perché? Non eri preparato?- chiese Trè  -Bhe, non esattamente…- rispose Billie  –Oh, Billie che prende un brutto voto?- disse Trè ridendo malizioso  -Tu non parlare Trè, che non è che tu abbia studiato molto più di Billie…- dissi io ridendo
-Ah Julie, ieri al parco dovevamo sirti una cosa ma poi ce ne siamo scordati!- disse Mike
-Cioè?- chiesi io incuriosita – Ieri volevamo parlartene…sai, io Mike e Trè abbiamo una band- disse Billie – Davvero?! E come si chiama?- chiesi io –Siamo i Green Day!- disse Trè alzando un braccio quasi come in segno di vittoria –Woow! Che bel nome! Vi prego, voglio sentire come suonate!- dissi io con gli occhi che mi brillavano –Ma certo! Devi sentirci suonare!- disse Mike
-Sai, in California ci esibivamo in alcuni locali, e piacevamo molto alla gente!- disse Billie
-Davvero? Allora eravate famosi!- dissi io –Bhe…si, diciamo di si, insomma, facevamo furore, e poi, alle ragazze piaceva come suonavo la batteria, quasi piangevano per me!- disse Trè vantandosi in un modo terribile, d’altronde, come faceva sempre –Trè, sempre così egocentrico?- disse Mike guardandolo –Facciamo una cosa, oggi alle 16:00 davanti alla scuola. Andremo a casa mia, nel garage dove di solito proviamo e ti facciamo sentire qualche nostra canzone, ti va?- disse Billie
-Oh, certo! Mi piacerebbe moltissimo!- dissi io felicissima –Billie, tu proprio non riesci a stare neanche un pomeriggio senza Julie, eh?- disse Trè dandogli una leggera gomitata nello stomaco facendogli l’occhiolino, Billie lo guardò con uno sguardo assassino e si avvicina lentamente a lui fissandolo negli occhi –Certo che quei due non riescono a stare un minuto senza litigare!- dissi io ridendo  -Eh già…- disse Mike sospirando. Billie afferrò per la maglietta Trè e scherzando disse – Sei morto!-  -Eddai amico, stavo solo scherzando!- Suonò la campanella di fine intervallo –Ti ha salvato la campanella Cool!- Billie lasciò la presa della maglietta e Trè corse al suo posto quasi terrorizzato mentre Billie ogni tanto gli lanciava sguardi minacciosi.
“Le loro litigate mi fanno sempre morire dal ridere, sono proprio divertenti!” Pensai tra me e me sorridendo.
  
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