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Autore: aaronsvoice    03/01/2013    4 recensioni
Lei.
L'arcobaleno nella grigia Londra.
Il fuoco nel ghiaccio.
La custode del mio cuore.
Finché morte non ci separi, giusto?
-Liam xx
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Londra, fine novembre. Sto camminando veloce, riparandomi dal vento tirandomi su il colletto del giubbotto. Non faceva così freddo l'ultima volta che sono stato qui, ricordo con malincuore. Affretto il passo, temendo che inizi a piovere da un momento all'altro. Improvvisamente mi piomba addosso un cappello, seguito dall'urlo di una ragazza. Afferro il cappello e lo guardo, quando qualcuno, probabilmente la ragazza che ha urlato poco fa, mi arriva davanti e mi ringrazia. Alzo gli occhi. Mi trattengo dal ridere, è vestita in modo alquanto strano. Un impermeabile giallo le avvolge il corpo, lasciando spazio a jeans blu scuro dalle ginocchia in giù. Ai piedi ha degli anfibi rosso acceso. Un bottone non allacciato dell'impermeabile lascia intravedere un maglione viola. Per coprire il collo indossa una sciarpa blu e bianca, tirata su fino al naso. Questa strana ragazza prende il cappello dalle mie mani e se lo calca in testa, sui ricci castani. L'unica parte del corpo che è rimasta scoperta sono gli occhi. Ha degli occhi meravigliosi. Azzurro chiaro con delle pagliuzze verde scuro. Le sorrido mentre lei fa lo stesso. Tende una mano guantata (rigorosamente verde, con effetto pugno in un occhio) e si presenta: 'Mi chiamo Madison.' Rido e mi presento, stringendole la mano: 'Io sono Liam.' Noto che mi osserva con attenzione. 'Fai parte della band One Direction?' Chiede schietta. 'Uhm, sì.' Rispondo in tutta onestà. Mi avvicino. 'Sei una nostra fan?' Chiedo. Scoppia in una risata cristallina, ovattata dalla sciarpa. 'Veramente vi conosco grazie alla mia sorellina più piccola, è una vostra fan.' Che bella figura che hai fatto, Payne, penso fra me e me. Delle gocce iniziano a cadere. 'Che ne dici se andiamo a bere qualcosa?' Butto lì. Quella ragazza mi incuriosisce troppo per farla andare via così. Si guarda intorno, poi scrolla le spalle, sorridendo. 'Certo.'

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'Ti rendi conto che sono già cinque mesi che ci conosciamo?' Chiede Madison alzando gli occhi al cielo e beandosi dei pochi raggi di sole che riescono a filtrare fra le nuvole. 'Wow, mi sembra ieri che ti sei presentata davanti a me con tutti quei colori. Eri incredibile.' Rispondo accennando un sorriso. 'In perfetto contrasto con la grigia Londra, eh?' Esclama ridendo. Non riesco ancora a capacitarmi della sua risata così pura, dei suoi occhi che brillano ogni volta che piove, dei suoi capelli così dannatamente perfetti in ogni occasione... Sono innamorato di lei, sì, ma non glielo voglio dire. Da quando le ho presentato i ragazzi ha sempre avuto un debole per Zayn, e non voglio rovinare tutto confessandole quello che provo. 'Ho un'idea!' Urla balzandomi a due centimetri dal viso. 'Oh, oh. Madison, conosco quell'espressione, non porta niente di buono.' Rispondo prendendola per le spalle e facendola sedere. 'Questa è buona!' Protesta. Le sorrido. 'Vai, sputa il rospo.' 'Torniamo nel bar dove siamo andati la prima volta che ci siamo incontrati?' Chiede. 'Facciamo una specie di mesiversario.' Continua, aggrottando leggermente la fronte. Scrollo le spalle. 'Andiamo?' Chiedo. Mi butta le braccia al collo e mi da un bacio sulla guancia. 'Ti adoro.' Sussurra. 'Si, certo, ora muoviamoci.' Rispondo un po' burbero. Ci incamminiamo, come nostro solito tenendoci per mano, parlando senza sosta e ridendo di tutto quello che ci capita. Entrati nel locale salutiamo Laura, la padrona del locale, che ci accoglie come sempre con un abbraccio e con la domanda: 'Ciao ragazzi! Il solito?' Madison questa volta scuote la testa. 'Non oggi, grazie Laura.' La guardo confuso, ma la seguo al tavolo dove siamo soliti sederci. 'Liam...' Inizia, con fare serio. 'Ecco, devo confessarti una cosa. Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Non smettevi di sorridere. Mi sentivo felice, perchè sapevo che la causa di quel sorriso ero io. Ci siamo conosciuti meglio, ma non è cambiato niente.' Si ferma per prendere fiato. 'Sai che non sono mai stata prava con le parole, ma il fatto è che non riuscirei più a immaginare una vita senza di te e...' La interrompo e dico: 'Ti amo anche io.' Rimane spiazzata. Le sorrido, facendola arrossire. Mi avvicino al suo viso. Non avevo mai visto i suoi occhi da così vicino. Sento il suo respiro farsi più agitato man mano che annullo la distanza fra di noi. Ci baciamo, un bacio strano, carico di emozioni. Aspettavamo tutti e due da tanto questo momento.

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Una grande casa, con giardino e magari un cane. Andarci ad abitare con la persona che amo. Questo è quello che ho sempre sognato. Guardando Madison girovagare per la casa che finalmente posso chiamare nostra mi rende felice più di ogni altra cosa. 'Liam guarda che bello!' Esclama correndo alla finestra. La seguo sospirando. Indica qualcosa in lontananza, forse la pioggia. 'Amore...' Inizio prendendola per mano. 'Non stai guardando, vero?' Chiede con aria un po' imbronciata. La fisso, i suoi grandi occhi azzurri che mi hanno sempre affascinato. Alzo gli occhi alla finestra e vedo un enorme arcobaleno che spunta fra le nuvole e si tuffa negli alberi. 'E' meraviglioso.' Ammetto prendendola per i fianchi. 'Stavi dicendo qualcosa?' Chiede poi baciandomi. Prendo un respiro profondo. 'Sì. Beh, vedi...' mi frugo nelle tasche e prendo una scatolina. Mi metto in ginocchio. 'Ormai è un anno che stiamo insieme, e credo che tu sia la persona adatta a me, ti voglio mia per tutta la vita.' Apro la scatola, mostrando un anello semplice con un diamante incastonato sopra. 'Mi vuoi sposare, Madison Sway?' Chiedo. Madison si porta le mani alla bocca, ha le lacrime agli occhi. 'Certo che ti voglio sposare Liam James Payne!' Urla buttandomi le braccia al collo e baciandomi appassionatamente. Mi alzo ridendo e le metto l'anello al dito. 'Non ci credo.' Dice stupita fissandosi la mano sinistra. 'E' meraviglioso.' Aggiunge poi guardandomi. Senza dire una parola mi prende per mano e mi porta fuori in giardino. Da qui l'arcobaleno si vede ancora meglio. 'Sdraiati.' Dice semplicemente mostrandomi l'erba appena tagliata. La guardo confuso appoggiarsi al prato e sorridermi. La imito. Spiega: 'E' un gioco che ho letto in un libro, chiudi gli occhi e vedi che colore ti viene in mente.' Ha un'aria talmente fiduciosa che non posso fare a meno di seguire quello che dice. Appoggio la testa al suolo chiudendo gli occhi. 'Ora svuota la mente.' Faccio un respiro profondo e subito il primo incontro con Madison mi guizza nella mente. Socchiudo gli occhi e la scopro a fissarmi divertita. 'Era una presa in giro vero?' Chiedo incrociando le braccia al petto. 'No!' Esclama offesa, ma subito scoppia a ridere. 'Che cosa hai visto?' Chiede poi avvicinandosi. Ci penso un attimo. 'L'arcobaleno.' Rispondo sorridendo. Madison mi guarda confusa. 'E cosa sarebbe?' Sorrido, incrociando i suoi occhi azzurro cielo. 'Tu, la prima volta che ci siamo incontrati.' Rispondo avvicinandomi e lasciandole un bacio sulla punta del naso.

**

Inspiro, espiro. Inspiro, espiro. Picchietto le nocche contro la mia gamba mentre cerco di sorridere ai fotografi. Andy da dietro mi appoggia una mano sulla spalla per tranquillizzarmi. Improvvisamente le porte della chiesa si aprono e entrano delle bambine, che spargono petali di rosa per tutta la navata. L'aria si riempe delle note della marcia nuziale e finalmente la vedo. Indossa un vestito banco, assolutamente perfetto per lei. Senza spalline, con il busto stretto e la gonna morbida. Il viso è coperto dal velo, ma sono sicuro che sta sorridendo. Stringe al petto il bouquet, come se si stesse trattenendo dal corrermi incontro. Dopo un tempo che mi pare interminabile arriva all'altare. Sorrido e mi aggiusto la cravatta deglutendo rumorosamente. Il prete ci guarda benevolo, mentre prende il Vangelo. 'Si schiarisce la voce e inizia: 'Fratelli e sorelle, ci siamo riuniti con gioia nella casa del Signore nel giorno in cui Madison e Liam intendono formare la loro famiglia. In quest'ora di particolare grazia siamo loro vicini con l'affetto,con l’amicizia e la preghiera fraterna.' Gli occhi di Madison brillano. Ho acconsentito a celebrare il matrimonio con il rito cattolico, la religione della sua famiglia. Le prendo la mano e le sorrido incoraggiante. Qualcuno fra i presenti sta piangendo. Mi sto per voltare a vedere chi è quando il prete mi chiama: 'Liam, vuoi accogliere Madison come tua sposa nel Signore, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?' Faccio un respiro profondo per ritrovare la voce che mi è finita chissà dove. 'Sì.' Rispondo. 'Madison, vuoi accogliere Liam come tuo sposo nel Signore, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?' Trattengo il respiro mentre la voce di Madison mi giunge come se fosse lontana. 'Sì.' Come scosso da una forza sconosciuta sorrido. Andy mi porge la fede, che prontamente infilo all'anulare di Madison. Lei fa lo stesso. 'Madison, Liam. Vi dichiaro marito e moglie.' Poi si rivolge a me: 'Puoi baciare la sposa.' Faccio un respiro profondo e alzo il velo bianco. Madison mi sta sorridendo e cerca di trattenere le lacrime. La prendo per la vita e la bacio fra gli applausi generali. Ci guardiamo un attimo negli occhi prima di sorriderci e uscire dalla chiesa investiti da petali di rose e chicchi di riso.

**

'Allora, come va con Mad?' Chiede Louis, passando la palla a Zayn. Scrollo le spalle. 'Bene.' Osservo Zayn tirare in rete, fra le imprecazioni di Niall e mi correggo: 'Benissimo.' Sorrido a Louis che mi da una pacca sulla spalla. 'E tu, con Eleanor?' Chiedo, mentre Zayn si accende una sigaretta e ci raggiunge. Louis scrolla le spalle. E' da un po' che non funziona fra loro due. 'Ragazzi, dovete tornare al lavoro!' Esclama Lawson con il sigaro in bocca, tornando al suo ufficio. Sento Harry sbuffare e recuperare la maglietta finita in un angolo del giardino. 'Paul, ti prego, è urgente!' Sento una voce fin troppo conosciuta parlare alla nostra guardia del corpo con una certa aria di urgenza. Mi giro di scatto appena sento chiamare il mio nome. 'Madison!' Esclamo stringendola a me. 'Che hai?' Chiedo guardandola negli occhi. Ha il fiatone e sembra stia per piangere. 'Liam.... non ci crederai mai...' Riesce a dire ansimando. I ragazzi si sono riuniti intorno a noi e guardano mia moglie come se fosse pazza. 'Tranquilla, respira tesoro.' Le dico. Sorride, con le lacrime agli occhi. 'Sono incinta.' Sussurra. Rimango come stordito da questa rivelazione. Io. Liam Payne. Padre. Non è possibile. Sento le grida di gioia dei ragazzi e varie pacche sulle spalle. 'E' una cosa meravigliosa, Liam!' Esclama Harry. 'Wow, padre... ora sì che sei incastrato bello.' Dice Louis facendomi l'occhiolino. Improvvisamente le mie labbra si aprono in un sorriso e guardo Madison. Le poggio una mano sul ventre e la bacio. 'E' meraviglioso.' Le sussurro all'orecchio. Zayn le circonda le spalle con un braccio e la fa sedere. 'Come lo chiamerete?' Si intromette Harry. Ci guardiamo perplessi. 'Ehm... veramente è un po' presto per pensarci.' Dico sorridendo. 'Se è una femmina chiamatela Eileen.' Niall, fino ad ora rimasto in silenzio, sembra essere resuscitato. 'Deriva dall'irlandese, significa raggio di sole.' Improvvisamente le sue scarpe sono diventate la cosa più interessante della stanza. 'Mi piace.' A Madison brillano gli occhi. 'Si, lo adoro!' 'Mad... e se è un maschio?' Chiedo, scalfendo per un secondo la sua felicità. Aggrotta le sopracciglia per un secondo, poi aggancia gli occhi ai miei. 'Sono sicura che sarà una femmina.' Afferma sicura.

 

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Tre del mattino. Il pianto della bambina mi sveglia. Allungo una mano per spegnere il baby monitor e sto per girarmi dall'altra parte, quando apro gli occhi improvvisamente. Sento Madison muoversi nel letto, di fianco a me. 'Shh, non ti preoccupare, vado io.' Le dico dandole un bacio sulla spalla e alzandomi. 'Grazie.' Sussurra, guardandomi con quegli occhi pieni di gratitudine che amo tanto. Entro nella camera di Eileen e la prendo in braccio. 'Principessa, che hai?' La cullo un po' fra le braccia e scendo in cucina a scaldare il biberon. Sento la mia sveglia che suona. 'Porca...' Impreco a mezza voce, salendo le scale il più velocemente possibile. 'Scusami amore.' Dico vedendo che ormai Madison si è svegliata. Sorride. 'Non ti preoccupare, mi dovevo svegliare comunque.' Dice per rassicurarmi, anche se so che non è vero. 'Se devi andare vai pure, ci penso io ad Eiley.' Alzo gli occhi al soffitto, non mi piace quel soprannome. La cosa che mi fa più arrabbiare è che lo fa apposta, sapendo che lo odio. Ride e mi da un bacio, poi scende per dare il biberon alla piccola. Salgo le scale e mi vesto il più velocemente possibile. Afferro il peluche preferito di Eileen dalla sua cameretta e scendo di nuovo. Mi avvicino alla poltrona dove Madison si è seduta con la piccola in braccio. Mi avvicino e le do un bacio sulla fronte. 'Ciao raggio di sole.' La saluto porgendole il pupazzo. Alzo gli occhi a Madison, che sta sorridendo. Le do un bacio sulla guancia. 'Mad..' 'No, lascia stare, vai.' Sospira. La abbraccio. Lasciarmi partire per il tour è sempre stata una cosa devastante per lei, soprattutto ora che abbiamo una figlia. 'Mi accompagnate?' Chiedo prima di alzarmi e prendere una tazza di caffè. 'Certo.' La sento alzarsi e salire le scale. Poco dopo scende, completamente vestita. Prendo Eileen in braccio e la faccio giocare un po'. 'Ci mancherai.' Mia moglie ha la voce spezzata. 'Mi mancherete anche voi.' Le dico baciandola. Mentre usciamo prendo le due grandi valigie e le carico in macchina, mentre Madison sistema Eileen sul seggiolino. Durante il tragitto non parliamo. 'Liam...' Madison richiama la mia attenzione, giocherellando con il ciuccio di nostra figlia. La guardo e le faccio capire che la sto ascoltando. 'Ti amo, lo sai vero?' Dice, diventando improvvisamente rossa. Sorrido. 'E tu lo sai che ti amo anche io, vero?' Mi sporgo per darle un veloce bacio. Una volta arrivati, noto che sono l'ultimo. Gli altri sono già lì. Appena vedono Eileen la circondano e la fanno giocare. Sorrido a quella scena, stravedono per lei come stravedevano per Lux. Direi che la cosa è reciproca, da come Eileen ride. Facciamo il check-in, poi sto con la mia famiglia. 'E' in partenza il volo A-5923 per New York.' La voce all'interfono chiama la nostra attenzione. Abbraccio Eileen e do un bacio a Madison, che mi porge il pupazzo di Eileen e dice: 'Così non ti dimenticherai di noi.' Accenno un sorriso e la saluto con un: 'Non potrei mai, ti amo.'

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'Questa mattina è avvenuto un fatto orribile. Un'aereo diretto a New York è caduto nell'Oceano Atlantico, lasciando 80 feriti e 10 morti. Fra le vittime c'è anche un membro della band anglo-irlandese One Direction, Liam Payne.'


Madison osserva il notiziario sconvolta, ripensando a poco prima, quando erano venuti quattro uomini a consegnarle le ultime cose rinvenute di suo marito: la patente di guida e un peluche consumato. Le avevano poi spiegato l'accaduto e le avevano dato una medaglia al valore. Le avevano spiegato che suo marito era morto cercando di salvare gli altri passeggeri e se n'erano andati.

 

'Non potrei mai, ti amo.' Queste parole di suo marito, le ultime, le rimbombano in testa, come se non fosse più in grado di dimenticarle.

Finché morte non ci separi, giusto?

daydreamer_
Eccomi qui con la mia prima OneShot (:
*grida di giubilo*
ehm, forse no...
Beh, spero non sia venuta un'immensa schifezza (nella mia testa era più bello)
e soprattutto, spero che vi sia piaciuto!
Fatemi sapere!
Ciao bellezze! xx

  
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