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Autore: Diamont Duchess    03/01/2013    3 recensioni
Maria Luisa , seconda moglie di Napoleone. Su di lei si è detto tanto : una megera, egoista, approfittatrice, scellerata.. Eppure , dopo aver abbandonato il primo marito Napoleone ( sposato per dovere ) si abbandonò nelle braccia del vero amore.
Buona Lettura.
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Napoleonico
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Il fuoco scoppiettava nella camera da letto,un freddo autunnale avvolgeva la stanza.L'arciduchessa cercava di scaldarsi come poteva accanto al fuoco.Osserva le fiamme ardere e rammentava la gloria del marito,destinata a spegnersi come quella fiamma.

"Tanta gloria,tanto potere... per poi esser esiliato su un'isola sperduta.La cupidigia l'ha condotto allo stato in cui si ritrova" pensava ella intrecciando le dita tra sè,nervosa per quei pensieri che le scuotevano ancora la mente.Ma che senso aveva ancora pensarci su?Ormai lui per lei non doveva più rappresentar nulla,ma evidentemente non era così... In fondo è stato lui che l'ha innalzata al potere,ma sarebbe precipitata assieme a lui se non fosse stato per il sangue austriaco che le scorre nelle vene.Chiude gli occhi,rilassandosi sullo schienale della sedia,e abbandonandosi per qualche istante  ìn fantasie che Metternich e il "babbo" non le avrebbero mai concesso.Rimbreva i suoi sorrisi,le sue premure,le sue attenzioni.. ma in fondo era tutto calcolato,egli desiderava un'erede e lei per lui è stata solo un "ventre"! Ma come poter scordare li sguardi scambiati il giorno in cui velatamente si son detti "Addio"?Forse il loro amore non era così forte come quello che aveva cementato il matrimonio tra Napoleone e Josephine,ma alla base c'èra un affetto..Non profondo,ma c'èra

Maria Luisa scosse il capo cercando dall'allontanar dalla mente quegli anni,quando udì bussare alla porta.Girò appena il capo,sapendo bene chi fosse colui che aveva bussato poc'anzi.

"Avanti" disse con voce squillante,non lasciando traspararire nulla del suo stato emotivo.

La porta s'aprì lentamente e il bell'ussaro entrò,chiudendo lentamente la porta dietro di lui.

"Eccomi Vostra Altezza.." esordì l'uomo in uniforme mentre accennava a un inchino perfetto.

L'ex imperatrice dei Francesi s'alzo dalla sedia ove era seduta,con passo lento s'avvicinò all'uomo aitante che aveva davanti.Lo guardò velocemente,illuminato com'èra da una fioca luce proveniente dal camino.

"Buona sera Conte..." rispose lei accenando a una riverenza col capo continuando a pensare se stava facendo la cosa giusta.

"Cosa desiderate da me,Altezza?" disse esitante Adam mentre con una mano si sistemava il colletto dell'uniforme ancora fradigia a causa del temporale che li aveva colti poco fa.

Maria Luisa non rispose a quella domanda,sapendo bene che qualsiasi risposta sarebbe stata vana in quel momento.Si accostò ancora di più al suo volto,continuando a guardar i suoi occhi lievementi visibili dalle fiamme che si distinguevano nei suoi occhi.

Von Neipperg non si mosse,non si scompose vedendo la donna avvicinarsi ancora di più a sè.Con gli occhi la esortava fintamente di risponde alla domanda che le aveva posto,ma in realtà dai suoi occhi traspariva un sordo desiderio verso quella "vedova bianca".

Nei loro sguardi traspariva ciò che le loro parole non poteva esprimere,Maria Luisa abbozzò un sorriso alla luce del fuoco che scoppiettava ancora,ma ormai senza vigore come era diventato per lei Napoleone.Ora per lei il còrso era solo un lieve ricordo,ciò che era stato,ma che ora non è più.

Adam rispose a quel sorriso avvicinandosi verso quella donna da tutti odiata,da tutti incompresa,da tutti emancipata a causa del suo matrimonio di convenenzia con l'Orco ormai scofitto e esiliato in una terra lontana.

Colei che era stata una tra le donne più invidiate d'Europa fino all'alba di ieri e ora una delle più diprezzate,stava per dimenticare un passato turbolento,un marito,un paese,un figlio... solo per seguire il suo cuore,cosa che l'era stata impedita appena 4 anni fa.

Dopo aver scrutato ancora i suoi occhi ove riusciva a leggere lo stesso sentimento,s'alzò sulle punte posando le sue labbra sulle sue.

Quel baciò consacrò quella donna a quell'uomo quella notte,l'amore avvolse i loro corpi,la passione li fece gemere in un turbine d'amore.

La donna che era nata come Arciduchessa ,era vissuta come "Kaiserin",ora poteva dirsi donna concedendosi a un uomo per il quale provava amore,che il suo cuore aveva scelto e che col corpo dimostrava la sua scelta.

 

Nota dell'Autrice
Personalmente non ammiro alla follia Maria Luisa,preferisco di gran lunga Josephine e Maria Walewska, come donne napoleoniche. Però con questa storia ho voluto solo far vedere come anche nella Vita di un Regnante, il sangue blu non serve a decidere a chi consacrare il proprio cuore.

   
 
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