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Autore: _Tarya_    03/01/2013    3 recensioni
Poi viene il suo turno. Gli si avvicina lentamente, e non ce la fa a guardarlo negli occhi. Finlandia fa un sorriso triste, e lo scruta. > sussurra, gli prende la mano e se lo porta sulla guancia, lasciandolo lì. Svezia lo accarezza, traccia il contorno delle sue labbra, del suo viso, gli scosta i capelli dagli occhi per vederli meglio.
Forse è l'ultima volta che lo fa, pensa.
Vede che a Finlandia trema il labbro, e nota che sta per piangere ma che si trattiene.
"Fin" l'altro alza gli occhi verso di lui "Piangi, se vuoi. Piangi ora, quando lui non può vederti. Mostrati forte, qualunque cosa ti faccia. Non abbatterti. Aldrig".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Finlandia/ Tino Väinämöinen, Svezia/Berwald Oxenstierna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia mi è venuta in mente ascoltando questa canzone. È da stamattina che la ascolto, credo di essermene tipo innamorata xD  È una canzone popolare finladese, e per fortuna ho trovato u video con la traduzione... Alla fine la mia storia ha poco a che fare  con la canzone, ma l'idea mi è venuta ascoltandola, quindi volevo linkarvelo.  Il titolo della ff è anche quella della canzone.
Ascoltatela mentre leggete, credo che la storia diventi in qualche modo più "completa". E' dedicata al Boss, alias Papà, alias Belarus ù.ù Ti voglio tanto tanto bene *-*
La storia è ambientata nel 1809, quando la Svezia cedette la Finlandia alla Russia con la pace di Havina -vi do il link per Wikipedia, nel caso voleste approfondire-.
Spero che vi piaccia =)
Bacionissimi,
Tary.                           

 


Morsiamen itketys




Svezia non sa come dirglielo.
Non può andare da lui e dirgli che lo lascia nelle mani di quello. Non può, e non vuole farlo.
Sa che Finlandia lo capirà, sa che accetterà. Sa che non farà storie, non è da lui. In fondo lo fa per la sua gente, per il suo popolo.
Il problema è se ce la farà lui. Svezia non ha idea di come sarà svegliarsi la mattina senza lui, non sa come sarà coricarsi senza stringerlo al suo petto. È tanto abituato alla sua presenza, anche se Fin è silenzioso e si fa notare poco.
Lo vede che si siede davanti a lui, e aspetta in silenzio.
Non sospetta, pensa Svezia, e si sente ancora più in colpa.
Finlandia è innocente. Non ha nulla a che fare con quella guerra. Non c'entra nulla eppure è quello che ci perde di più. Non è giusto. Non doveva succedere.
Svezia, in quel momento, odia Russia. Lo odia come mai prima. Lo odia per ciò che sta facendo a lui, per ciò che l'ha costretto a fare.
Ha dovuto scegliere tra la sua gente e la sua famiglia.
La risposta, e questo Russia lo sapeva, era ovvia. Nessuna nazione lascia morire la sua gente.
Neanche per amore.

Fin lo fissa, sempre senza dire una parola. Svezia distoglie lo sguardo, non può sopportare i suoi occhi. Non può sopportare il fatto che fra poco si riempiranno di lacrime per colpa sua.
<< Ti ho ceduto a Russia >>.
Non sembra neanche la sua voce, tante volte ha provato a dire quella frase.
Finlandia spalanca la bocca, e lo guarda, incredulo.
<< Ei >> mormora, e Svezia nota che sta tremando.  Lo abbraccia, ed è grato del fatto che non lo spinga via, urlandogli contro. Aveva ragione, ha capito.
<< Scusami >> mormora, e lo stringe di più a sé << scusami Fin >>.

Finlandia deve andarsene, anche se Svezia cerca di prendere più tempo possibile.  C'è Russia che aspetta, e Fin dovrà andarsene.
Vede gli altri che lo salutano, Danimarca che lo stringe e gli stampa un bacio sulla fronte, Islanda che gli stringe la mano e gli cerca di sorridergli incoraggiante, e Norvegia che per un secondo abbandona la sua solita apatia e lo guarda preoccupato.

Poi viene il suo turno. Gli si avvicina lentamente, e non ce la fa a guardarlo negli occhi. Finlandia fa un sorriso triste, e lo scruta. << Su-san... >> sussurra, gli prende la mano e se lo porta sulla guancia, lasciandolo lì. Svezia lo accarezza, traccia il contorno delle sue labbra, del suo viso, gli scosta i capelli dagli occhi per vederli meglio.
Forse è l'ultima volta che lo fa, pensa.  
Vede che a Finlandia trema il labbro, e nota che sta per piangere ma che si trattiene.
<< Fin >> l'altro alza gli occhi verso di lui << Piangi, se vuoi. Piangi ora, quando lui non può vederti. Mostrati forte, qualunque cosa ti faccia. Non abbatterti. Aldrig >>.

Le lacrime solcano le guance di Finlandia, mentre abbraccia Svezia.
<< Non dimenticarmi, pyydän >>, lo prega mentre si stringe di più a lui.
<< Non accadrà >>, e lo bacia.
Un bacio che sa di disperazione, di addio, ma anche di amore.

Fin segue Russia a capo chino, e Svezia non può evitare di far cadere una lacrima.
Sa che Russia gli farà male, lo tratterà in modo crudele, forse lo cambierà.
Sa anche che Fin non lo odierà mai per averlo ceduto a lui, ed è questo che fa più male: la consapevolezza di aver perso una persona come lui, la consapevolezza che forse non lo vedrà mai più.

Si sente in colpa, mentre guarda Finlandia che se ne va -che gli viene portato via.

Forse un giorno potranno di nuovo stare insieme, ma non ci spera più di tanto.
<< Jag älskar dig >> sussurra al vento.




Ei:
                    no in finlandese
Aldrig:               mai in svedese
Pyydän:              ti prego/per favore in finlandese
Jag älskar dig:    Ti amo in svedese












  
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