Erano seduti in quella sala d'attesa d'ospedale da ore ormai. Faceva freddo, eppure era agosto. Zayn aveva tremendamente freddo, malgrado i trentacinque gradi di Londra. Non riusciva neanche più a distinguere i colori, le luci intorno a lui. Gli sembrava tutto spento. Aspettava solo quello che in genere si aspetta quando uno é in una gelida sala d'attesa di un cazzo di ospedale con il tuo 'amico' sotto i ferri: il buon medico che gli dicesse che l'intervento fosse andato bene e che tra pochi giorni il suo 'amico' sarebbe ritornato a casa. Ma il medico buono non arrivò a tranquillizzarlo. A fargli capire tutto furono le urla disumane di Karen aggrappata al braccio di Geoff, i singhiozzi di Ruth e le lacrime che iniziarono a scendere sul viso di Niall, Louis ed Harry. Il lieto fine a quella storia non esisteva. Liam James Payne, la ragione della sua vita, era morto. Il sole non aveva più ragione di spendere, il vento di soffiare, e il suo cuore, bhé, quel cazzo di muscolo non aveva più ragione di battere. Non senza Liam. Zayn fissava il vuoto davanti a sé, non aveva neanche la capacità di distinguere la realtà dai suoi pensieri bui e confusi. Non aveva la forza di fare nulla. Persino piangere gli pareva impossibile in quel momento, dove cazzo la trovava la forza per piangere; dove? Vide Niall avvicinarsi a lui ed abbracciarlo, ma lui non aveva neanche la forza di alzare un dito, figuriamoci per abbracciare qualcuno che non sia Liam James Payne. 'Zayn, mi dispiace tantissimo, lo sai. Anche noi eravamo suoi amici. Anche noi stiamo male, ma lo dobbiamo accettare' Accettare? Accettare cosa, esattamente? Che Dio se l'era portato via? Doveva accettare che Dio si fosse portato via l'amore della sua vita? Perché si, dai, non prendiamoci in giro, quella tra Liam e Zayn non era una semplice amicizia...Loro due erano l'amore. Ricorda ancora poche ore prima, poche ore prima che quella macchina sbandasse, il vetro si frantumasse e il cuore del suo piccolo Liam smettesse di battere, loro se l'erano concessi l'ultimo 'ti amo'. Ma non era giusto, non avrebbe dovuto essere l'ultimo. Lui era andato via senza dirgli addio, era andato via lasciandogli dentro quel cazzo di vuoto incolmabile. Il cuore di Liam aveva smesso di sbattere per la seconda volta, il cuore di quel bimbo nato morto. Ma perché? Perché Liam? Sarebbe dovuto morire lui. In fondo era lui quello che beveva, fumava, qualche volta si faceva anche e persino bestemmiava. Invece lui era ancora vivo, combattendo contro i suoi polmoni che si riempivano d'aria. Avrebbe voluto impedire all'aria di entrare in quei cazzo di polmoni, avrebbe voluto far smettere di battere il proprio cuore. 'Zayn, Zayn' si sentì chiamare, e vide la bionda che gli corse incontro. Pensò: 'cosa cazzo vuole questa?'. Si sentì afferrare da due esili braccia che gli circondarono le spalle. Povera Perrie, non si meritava tutto questo. Non meritava di non essere amata, di essere una copertura. In fondo lei era buona, e lui cercò con tutte le forze di non trattarla male in quel momento, in quel momento in cui avrebbe voluto spaccare tutto, ma non ce la fece: la spinse via e corse nella camera di Liam, dove i medici lo stavano prendendo di peso per trasferirlo nella 'camera mortuaria', spostò tutti di forza e si avvicinò al corpo di Liam. Era così pallido, inerme. In quel momento a Zayn gli si spezzò il cuore, non ce la fece più e trovò la forza per piangere. Pianse tutte le sue lacrime, mentre sentiva i medici intorno a lui dire:'Poverino. Dovevano essere proprio amici'. Avrebbe voluto urlare che non erano semplici amici, ma era troppo impegnato a pensare e a ripensare al suo amore grande. Mentre guardava Liam, si accorse che al polso aveva ancora il bracciale che gli aveva regalato lui, quello con sopra inciso 'Più della mia stessa vita'. Le lacrime scesero più velocemente e Zayn decise di mettere fine a tutto. Avrebbe potuto mettersi nella vasca di casa sua, sott'acqua, ed aspettare che il suo angioletto l'avrebbe preso e portato con sé. Così fece. Ma non arrivò nessun angioletto con la faccia di Liam. Zayn fu trovato poche ore dopo dormendo, fuori dalla sua vasca da bagno...in mano aveva un braccialetto: 'Più della mia stessa vita'. ANGOLO AUTRICE :) scusate se é uno schifo, ma pensate che é la mia prima one-shot e non shippo manco ziam come romance ahahahahah figuratevi c: lots of love❤❤❤❤❤