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Autore: _alexa    04/01/2013    4 recensioni
Il 14 Settembre 1963 Layla e Katrin, due gemelle, compaiono una davanti al cancello dell'Accademia per Giovani Mutanti di Charles Xavier e una alla porta della casa di Howard Stark. Quarantanove anni dopo, i Mutanti e gli Avengers sono chiamati a difendere di nuovo la Terra e ad allearsi con i propri nemici.
"La Terra non ha bisogno di Iron Man. Non ha bisogno di Captain America, di Wolverine o degli X-Men, o dei Vendicatori. Ha bisogno di una squadra che la difenda. E quella squadra siamo noi, ragazzi. E non possiamo permettere che delle discussioni ci dividano."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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15 Settembre 2012, ufficio di Tony Stark, Stark Tower

“D'accordo, Charles. Comincia a parlare.”
Kaly era nel centro della stanza, appoggiata alla scrivania con le braccia incrociate.
Charles esitò per un momento. “Cos'è che vuoi sapere?”
“Tutto! Chi è la ragazza che c'è lì fuori! Da dove diamine è spuntata!” Ma soprattutto, perché tu hai omesso per tutto questo tempo di dirmi che ho una gemella!
Calmati, Kaly. Non c'è bisogno che ti agiti.
Comincia a spiegarti e forse mi calmerò, Charles.

Impercettibilmente, il professore sussultò. Prima stilettata. Non lo avrebbe mai ammesso, ma era importante, per lui, che Kaly lo chiamasse papà. Lo faceva sentire più vicino a lei, in qualche modo, e il fatto che in quel momento, con la telepatia, lei lo avesse chiamato col suo nome significava che era davvero in collera. E lui non aveva mai visto Kaly così arrabbiata. “Conosci molto bene le circostanze in cui ti ho trovata.” cominciò Charles. Kaly annuì. “Pochi giorni dopo vidi sul giornale che Howard Stark aveva trovato una bambina che era identica a te. Non era un caso. Eravate arrivate dal preside di un'accademia di Mutanti e dal proprietario delle Stark Industries. Siete state separate per un motivo ben preciso, Kaly.”
“E qual'era?”
Charles scosse la testa. “Impossibile saperlo. Ma immagino che lo abbia fatto per proteggervi.”
“Da che cosa?” esclamò di nuovo la ragazza. “E chi ci ha separate?”
“Non ne ho idea. Ma tu cercavi tuo padre quando ti trovai, quindi posso dedurre che sia stato lui a dividervi.” Charles spinse le ruote e si avvicinò a lei, appoggiando una mano su quella della ragazza. Non ti ho detto niente per proteggerti, Kaly. Chiunque ti abbia separato da tua sorella si è dato pena di tenervi lontane ma in luoghi sicuri. Non potevo permettere di riunirvi e rendere vano il suo sforzo. Se ti avessi detto di Layla, l'avresti cercata.
Questo non cambia le cose, Charles. Cos'altro hai omesso di dirmi? Per caso adesso salta fuori che anche mia sorella è una mutante e che sai chi è l'uomo che sogno ogni notte?
Charles non rispose, ma la sua espressione fece capire a Kaly che la risposta era affermativa. Charles!
Tra un'ora saprai tutto, Kaly. Ti chiedo solo di aspettare ancora un'ora. E saprai tutto quello che sta succedendo. Fidati ancora di me, Katrin Xavier.
Dovrei?

Seconda stilettata. Charles accusò il colpo, ma non bene come avrebbe pensato. Ti chiedo solo di aspettare ancora un'ora, Kaly.
Ho aspettato quarantanove anni. Immagino che un'ora in più non sarà così terribile, dopotutto.


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15 Settembre 2012, Q.G. dello S.H.I.E.L.D., sala riunioni degli Avengers

C'erano tutti, seduti al tavolo rotondo della sala riunioni degli Avengers, proprio come Tony aveva chiesto a Fury.
Il capo dello S.H.I.E.L.D era in piedi davanti a loro; alla sua destra vi era uno spazio vuoto: durante una riunione avvenuta qualche giorno dopo la sconfitta di Loki, Tony aveva proposto di lasciare quel posto a Phil Coulson, che era morto credendo fermamente nel progetto Avengers. Per Tony era il modo migliore di onorare il suo sacrificio, e gli altri si erano dimostrati d'accordo con lui. Accanto a quella sedia vuota c'erano, in ordine, Clint Barton, Natasha Romanoff, Bruce Banner, Tony Stark con sua sorella Layla, Kaly e Charles Xavier, Steve Rogers e Thor.
Tony notò come le due gemelle cercassero di controllare la loro tensione nello stesso identico modo: la loro mano destra era andata a giocherellare insistentemente con la collanina recante il loro nome, mentre lo sguardo era fisso sulle loro gambe. Tony prese la mano di Layla sotto al tavolo e le distese le dita, per poi chiudere la sua attorno a quella della sorella. Layla non disse niente, ma un lieve sorriso si disegnò sulle sue labbra.
“Allora, Stark.” disse Fury, attirando l'attenzione di tutti sul miliardario. “Comincia a spiegare.”
Tony piegò il busto in avanti, appoggiando un braccio sul tavolo tondo. “In realtà, non sono io che devo parlare.” voltò lo sguardo verso Charles. “Racconti ciò che ha detto a me, professor Xavier.”
Finalmente saprò tutto, Charles? il tono di Kaly era quasi accusatorio.
Se devi fare delle domande falle a voce alta, Kaly. Per favore.
D'accordo. Scusa. Comincia a parlare.

“Quarantanove anni fa trovai una bambina di circa tre anni davanti al cancello della mia Accademia per Giovani Mutanti. Quello stesso giorno anche Howard Stark trovò una bambina che aveva all'incirca la stessa età davanti alla porta di casa.” Charles fece una pausa, anche per dare la possibilità di fare domande. Nonostante qualche faccia perplessa (probabilmente molti dei presenti stavano facendo i calcoli per riuscire a capire quanti anni avessero le due ragazze, e non dovevano riuscirci molto bene), nessuno aprì bocca. Decise di continuare. “Lo scoprii grazie a una foto sul giornale. Così, contattai Howard Stark e ci incontrammo. Durante questo incontro, ci rendemmo entrambi conto che le due bambine trovate, Layla e Katrin, erano gemelle, e che non era un caso che fossero capitate proprio davanti alle nostre dimore. Erano state separate per un motivo ben preciso, che ancora oggi ignoro, e decidemmo di tenere entrambe all'oscuro l'una dell'altra. E quando il signor Stark morì decisi di mantenere il segreto. Almeno fino a ieri.” Charles fece un'altra pausa, e si accorse che Kaly lo guardava più attentamente di quanto non facessero gli altri. Il professore sapeva bene perché. Non le aveva ancora detto che cosa aveva visto durante il test. “Da qualche settimana, Katrin ha cominciato a sognare qualcuno. E, dato che questi sogni erano più che altro degli incubi, ho deciso di scoprire chi fosse questo qualcuno usando i poteri mentali di cui sono provvisto grazie alla mia mutazione.”
“E chi hai visto, Charles?” chiese Kaly, senza riuscire a trattenersi, anticipando qualunque altra domanda.
“Ho trovato che fosse una curiosa coincidenza che stesse sognando Loki, quello stesso Loki che voi Vendicatori avete sconfitto qualche mese fa.”
Tutti trasalirono, chi più e chi meno percettibilmente. “Loki?” chiese Thor, incredulo, spostando lo sguardo prima sul professore e poi sulla figlia. “Com'è possibile?”
“È la stessa domanda che mi sono posto anche io. Ed è per questo che ho contattato il signor Stark.” rispose Charles.
“E questa non è la sola novità.” si intromise Fury, accendendo il monitor che Tony aveva installato all'interno del tavolo non molto tempo dopo la battaglia di New York. “Queste sono delle anomalie che abbiamo rilevato negli ultimi due giorni. Compaiono intorno a normali persone, donne, uomini o bambini, che poco dopo il nostro rilevamento svaniscono.”
Thor osservò le anomalie per qualche secondo, prima di indicarle. “Io so chi le provoca.” Tutti i presenti si voltarono all'istante verso di lui. “Si chiama Bhramabura. Crea illusioni delle persone a noi più care, ed è il modo in cui fa impazzire le persone. Le fa combattere contro i loro stessi affetti, per poi nutrirsi del loro senso di colpa. Queste anomalie, come le chiamate voi, sono in realtà le sue illusioni.”
“Può avere a che fare con Loki?” chiese Layla.
“È possibile che Loki lo abbia incontrato prima di ricevere lo scettro e diventare il comandante dell'armata di Chitauri con cui ha attaccato la Terra.” rispose Thor. “Perché questa domanda?”
Layla scrollò le spalle. “Non credo sia una coincidenza che Katrin abbia cominciato a sognare Loki e che adesso siano anche saltate fuori queste anomalie. Insomma, se c'è un collegamento tra Loki e questo... Bhramabura si potrebbero in parte spiegare i suoi sogni.”
“Ma bisognerebbe chiedere a Loki.” replicò Kaly.
La sua affermazione portò il gelo nella sala. “Stai suggerendo quello che penso?” chiese Clint, di sicuro il meno propenso all'idea di andare da Loki a chiedere consiglio su come sconfiggere il cattivo di turno.
Bruce dispensò Kaly dal rispondere. “Se Loki ha già incontrato questo essere è l'unico che può sapere come sconfiggerlo.”
“Ma ci stiamo basando su supposizioni.” disse Natasha, incrociando le braccia al petto. “Loki potrebbe non averlo mai visto questo tizio.”
“E poi” continuò Steve. “chi sarebbe disposto ad andare a parlare con Loki?”
“Io.” Kaly batté sul tempo persino Thor. “Sono io che lo sto sognando, no? E un motivo ci deve pur essere. Credo di essere la persona più adatta per questo, no?”
Tutti la guardarono intensamente. Kaly sentiva gli sguardi di ogni singola persona lì dentro su di se. “Sei sicura di essere pronta a incontrare un Dio che per poco non distruggeva New York?” chiese Fury, scrutandola col suo unico occhio.
Kaly annuì. “Sono stata addestrata. All'accademia insegno anche tecniche di combattimento. Non ho mai affrontato un Dio, ma so come affrontare diverse situazioni, e mi so adattare.”
“Aspetta un momento” si intromise Clint, con l'aria decisamente perplessa. “ma tu quanti anni hai?”
Kaly fece un sospiro. “Cinquantadue.” rispose, e insieme a lei lo disse anche Layla, che la osservava come se all'improvviso avesse capito tutto. Kaly si voltò verso di lei. “C'è una cosa che non vi abbiamo detto. Io sono una mutante. E credo lo sia anche tu, Layla, perché se davvero siamo gemelle (l'unica cosa su cui ormai non ho dubbi), allora significa che anche tu hai subito una qualche mutazione. Non so quale possa essere il tuo potere, ma io sono una telepate. Entro nella mente delle persone e posso comunicare, vederne i ricordi, anche comandarle, anche se ciò mi richiede uno sforzo notevole. E in aggiunta invecchio molto, molto lentamente. È per questo che dimostro circa sedici anni, invece che la mia reale età, e credo che la stessa cosa valga per la mia... gemella.”
“Ecco svelato l'arcano sulle tue rughe mancate.” disse Tony, beccandosi un'occhiataccia da parte della sorella.
“Ciò che voglio sapere ora” continuò Kaly. “è dove si trova Loki e come posso raggiungerlo.”
“Si trova a Niflheimr.” rispose Thor, e Kaly notò come nel Dio del Tuono ci fosse una specie di incrinamento nella voce, come se il solo nome di quel luogo gli procurasse una rabbia immensa. “Sta scontando lì la punizione scelta da nostro padre Odino.”
Kaly ebbe la fugace visione di un liquido verdognolo e la sensazione di bruciore che sentiva quando sognava, solo fortunatamente più lieve e sopportabile. Sgranò appena gli occhi, capendo all'improvviso quale fosse la punizione che Odino aveva scelto per il figlio. Aveva letto qualche mito vichingo, da bambina, e ricordava quella particolare punizione proprio per la sua crudeltà. All'improvviso, il perché di tutto quel dolore le divenne chiaro come il sole. “Punizione?” domandò, incredula. “Io la chiamerei col suo vero nome. Tortura.”
“Non è con me che devi parlare. Io stesso avrei scelto una punizione più giusta.” si accorse che Clint stava per commentare e lo fermò con la mano. “Tornerò ad Ásgard per parlare con mio padre, dopodiché ti manderemo a Niflheimr per parlare con Loki. Ciò che conta, adesso, è che ci aiuti a capire chi è il nostro nemico e come sconfiggerlo.”
Kaly decise di tenere ciò che aveva da dire sulla giustizia Asgardiana per un altro momento e annuì. Presto avrebbe finalmente incontrato l'uomo di cui ogni notte condivideva il dolore.




















Qualche piccola precisazione finale:
1. so molto bene che nella mitologia nordica non esiste un essere come quello descritto da Thor in questo crossover. Il personaggio è stato creato da me e da una mia amica apposta per il crossover, e il nome è stato creato prendendo la traduzione in indi delle parole "illusione" (bhrama) e "malvagia" (burā'ī) e storpiandole per poter ottenere il nome che leggete lì sopra.
2. dato che non so cosa metteranno in Thor 2 come punizione di Loki dopo gli avvenimenti di The Avengers, ho deciso di basarmi per il crossover sulla mitologia norrena. Chi conosce il mito di Balder capirà, chi no capirà il prossimo capitolo perchè lo descriverò lì.

Come sempre, grazie a Robby e Lou che leggono e recensiscono questa mia storia e le altre che posto. Siete davvero speciali <3 (e mi scuso se non metto il link al profilo, ma non ho il mouse e con quello del portatile mi risulta difficile copiare e incollare).

~Arin
  
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