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Autore: EmmaStarr    04/01/2013    16 recensioni
George non riusciva più a guardarsi allo specchio.
No, seriamente, quante volte l'avrete sentita, questa frase?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Salve! Sperando che l'introduzione vi abbia incuriosito, sono qui a spiegarvi un po' di cosa parla questa mia ennesima idea malsana.

Premetto che non disdegno quelle storie con George depresso che piange davanti alla tomba di Fred, figuriamoci. Un po' di sana depressione fa bene a tutti (?)

Ma non sopporto che venga trattato come un imbecille incapace di riprendersi.

Lui si è ripreso.

Lui ha capito che Fred è ancora lì con lui.

Ma voi credete davvero che lo stesso George che abbiamo conosciuto nei libri sia capace di rimanere depresso per secoli, vegetando su un dannatissimo letto a pensare a quanto ingiusta sia la vita per il resto dei suoi giorni?
NO, dico io.

George HA REAGITO! Con tutte quelle persone intorno, come potrebbe non farlo?

Ma siccome la cosa non è (ancora) di dominio pubblico, ho cercato di spiegare dal suo punto di vista come la pensa sui luoghi comuni più frequenti che si trovano nelle fanficion su di lui.

Buona lettura!

 

 

I UNDERSTAND

 

 

George non riusciva più a guardarsi allo specchio.

No, seriamente, quante volte l'avrete sentita, questa frase?

Non è che ogni volta che mi guardo allo specchio vedo Fred, e l'immagine mi è intollerabile... Certo, lo vedo, sarei un bugiardo a negarlo.

E all'inizio faceva anche male.

Ma poi ho cominciato a sorridere, a ghignare davanti allo specchio, come facevamo prima.

Lo vedo solo se sorrido: se mantengo uno sguardo triste e malinconico, quello nello specchio non è Fred.

È un George depresso, uno col broncio che non è nemmeno un gemello Weasley.

Perciò la parola d'ordine è: sorridere.

Sorridere allo specchio.

Così lo specchio mi sorride.

George non ha mai perdonato Percy e Ron per non aver impedito la catastrofe.

Come, prego?

Ma vi siete sentiti?

Non è certo colpa di Percy e Ron, anzi!

Non oso immaginare come dev'essere stato per loro, assistere a quel momento senza poter fare nulla...

Non potevano fare nulla, e chi pensa il contrario si sbaglia.

Non so proprio come avrei fatto senza di loro, senza tutti loro.

L'appoggio della mia famiglia mi è servito davvero tanto.

Angelina stava con George, ma ancora sentiva la mancanza di Fred. George non poteva essere che un pallido sostituto.

Scusate?

A parte il fatto che io sono unico e inimitabile, e se Angelina mi ha sposato è per una ragione...

Ragazzi, non è che se è andata al ballo con lui, allora Angelina non ha mai smesso di amarlo di un amore dirompente, andiamo!

Eravamo amici, poi dopo la morte di Fred io e lei ci siamo avvicinati.

Non potrei immaginare ragazza migliore, ma sono sicuro che lei mi ama perché sono io, non perché somiglio a Fred.

E vorrei vedere!

George non dormiva più, non mangiava più... Non riusciva più a vivere, senza Fred.

Va bene.

Ammetto che all'inizio è stata durissima, pensavo che non ne sarei uscito mai più.

Ma questo non vuol dire che non mangiassi, eh!

Deprimermi sdraiato a letto era comodo, certo, ma dovevo pur reagire!

Fred non avrebbe voluto che mollassi tutto.

Fred non avrebbe voluto che io mi riducessi a sopravvivere.

Fred non avrebbe voluto che io smettessi di vivere.

E lo so perché io e lui siamo uguali.

George non aprì mai più il negozio di scherzi, lasciandolo a Ron perché se ne occupasse lui.

Ma stiamo scherzando?

Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto... Abbandonarlo alla mercé di RonRon?

So che il negozio significa ricordi dolorosi.

So perfettamente che ho pianto quando ci sono rientrato, e continuerò a farlo ogni singola volta.

Ma non posso arrendermi al dolore, non posso cedere in questo modo!

Come faccio a spiegarvelo? Forse per voi è bello scrivere della mia disperazione.

Magari vi rilassa. Vi ispira. Vi diverte.

Bé, scusate, ma io non intendo vegetare per il resto dei miei giorni.

Non vivrò col il rimpianto di Fred per l'eternità, questo no.

Mi manca, e mi mancherà sempre, ma non mi ha lasciato davvero.

George non fa che piangere davanti alla tomba di Fred, lanciandogli calci e pugni.

Come se io non avessi nulla da fare tutti i pomeriggi...

No, niente di meglio da fare che dare calci ad una tomba.

Non fraintendetemi, io ci vado spesso, a quella tomba.

E ci piango su, tantissimo.

Ma ho capito, adesso. Smettete di fingere che io non abbia capito, è assurdo.

Fred non è in quella tomba, non è sottoterra, non è finito tutto!

Da allora George ha sempre vissuto a metà.

Non avete proprio capito nulla, gente.

Fred è con me, è dentro di me.

Io vivo anche per lui, vivo con lui.

E non riderò la metà, non parlerò la metà, non vivrò a metà.

Farò tutto anche per lui, come se lui fosse qui con me.

Perché, in fondo, lui è qui con me.

E se non vivrò a metà, vuol dire che vivrò il doppio.

Per me e per te, fratello.

  
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