Il preludio alla tempesta
“perché, perché, perché, perché???????? E
ancora PERCHÉ?????”
mi chiesi lanciando la borsetta gialla x terra, facendo altrettanto con il
giubbotto.
Sango, sbadigliò per l’ennesima volta entrando anch’ella in casa mia.
- Perché? – bisbigliai mordendomi
ripetutamente il labbro inferiore.
Quella, senza scomporsi tanto, si accomodò sui cuscini del divano,
cominciando ad esaminare vagamente la mia figura: ferma, ansimante e buffamente
scomposta avanti ai suoi occhi; poi sospirò appoggiando il gomito su un
ginocchio e la testa a reggere il capo, come se fosse in
attesa di qualcosa.
- Che hai da sospirare tanto? – le chiesi
con finta maliziosità – non lo sai che ad ogni sospiro
la tua altezza si accorcia di
L’altra sospirò nuovamente. Ma lo faceva
apposta?
- Aspetto – rispose in fine.
- Che? -.
- 3…2..1…! – alzò lo sguardo come per dare il via alle sue, ormai,
certe abitudini: Inu Yasha!
- Ah…. – sospirai anch’io come in
risposta alla sua occhiata. Poi cominciai a girovagare x la stanza con sguardo
sognante – possibile che… che! E poi… i suoi occhi… è
così bello! Simpatico, dolce, fantastico, arrogante, tremendo, pericoloso e…-.
- … testone, troppo sicuro e troppo convinto… - aggiunse Sango
contando con le dita ed adagiandosi sullo schienale.
- Ehm… sì! Quella roba li! Eh eh! –
balbettai cercando di fermare l’agitazione che mi stava salendo in corpo.
Sembrava che non avessi fatto altro che correre in quei pochi
minuti! Il cuore batteva così forte, come se volesse uscirmi dal petto da un
momento all’altro e poi la testa…nemmeno mi fossi fatta una dose intera di eroina e coca! Per non parlare delle così dette “farfalle
allo stomaco”, era una situazione così odiosa!
Avvertìi il bisogno di rilassarmi per qualche
minuto, così mi lasciai andare sul divano, abbandonando le braccia a penzoloni sui bordi.
- Ricordati che tu stai con quello la! – mi disse Sango, dandomi due colpi in testa come a volermi svegliare da
qualche sogno.
- Lo so lo so! – brontolai lanciandole addosso un cuscino.
“Ma che razza di scherzi mi fa la testa?
Mi piace un tipo che è l’esatto contrario del ragazzo con cui sto! Koga è il
solito genere che ogni ragazza desidererebbe per se: bruno, bello, alto,
fascinoso e ben fatto! Inu Yasha non è certo Raoul Bova,
però ha anche lui i suoi lati da prendere! La sua stremata simpatia, ad
esempio, le battute gli escono da tutti pori! A volte mi chiedo se fosse la reincarnazione del dio della risata… se ne fosse
mai esistito uno! E poi i suoi occhi… colore del ghiaccio, di
un colore così freddo eppure infinitamente caldi”.
- Ehi, non sei morta vero? – mi chiese
Sango chiudendomi scherzosamente il naso.
- Pensavo…-.
- A che? -.
- A Inu Yasha! -.
- A parte quello? -.
- Ahhh…. Beata quella madre che lo ha
fatto e quella ragazza che se lo è fatto! -.
- Saresti tu? -.
- CHE COSA? – sbottai alzando la testa a
fissarla.
- Beh… - rise quella sgranocchiando una patatina – ogni volta che
lo vedi lo spogli soltanto con gli occhi! Se potessi
usare le mani… chissà a dove arriveresti! – continuò ridendo più forte.
- Falla finita perversa! – le ordinai lanciandole addosso un cuscino.
- Vuoi combattere? – mi chiese lei in tono di sfida.
- Sono tutta tua cara! – risposi avventandomi ci sopra.
Di lì a qualche secondo iniziò una affannosa
quanto divertente battaglia con i cuscino ( e tutto quello che ci capitava in
mano). A quel paese tutto! I battiti del mio cuore così idiota, i sentimenti e
persino le farfalline allo stomaco! Non voglio più pensare all’amore! Però… quanto mi piace Inu Yasha!
Ciao a tutti!
Come va la
vita grandi? Eh eh…. Com’è andato questo primo
cappy? Spero di ricevere in molti i vostri commenti!
Posterò presto! Baci bacini e bacetti