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Autore: Kagome91    24/07/2007    8 recensioni
.....Le sue mani continuavano a muoversi sul mio corpo lentamente mentre le sue labbra assaporavano suadenti le mie. Era troppo spettacolare quel ragazzo, esprimeva una dolcezza e una forza in quelle carezze così tenera quasi da lasciarmi senza respiro. Gli penetrai con le dite nei lunghissimi capelli neri aprendo maggiormente la bocca e permettendo alle nostre lingue un approccio più diretto….cosa che sarebbe accaduta se non fosse intervenuto lo squillo del telefono.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazzi! Mi ha fatto piacere che il primo cappy di questa mia sbandata vi sia piaciuto, certo non è il massimo ma l’ho mandato giù tutto d’un fiato, senza pensarci 2 volte e ho pubblicato! Ero così entusiasta…anche se nemmeno io ne ricordo il motivo adesso…eh eh! Allora passiamo alle risposte ai vostri commenti:

 

campo libero!

 

 

 

 

Kagura_chan:  appena hai letto il mio nome dici? Grazie mi fa davvero piacere sentirlo dire!  Eh come dici? Sono tornata alla carica? Ovviamente! Vai a leggere curiosona!

 

Michi88: e già.. chi non ci è passato vero? Io di sicuro si altrimenti non starei qui a scrivere sta storia… ho un bello stile? grazie per il complimento!

 

Ciao carissima mia appena conosciuta fan Dolce Sango 91! Come va? Bella la sorpresa che ti ho fatto l’altro giorno eh? Kmq stai tranquilla che c’è anche il tuo amato miroku in questa ficcy! Ma volevo scrivere una ff basata su inu yasha e kagome come personaggi principali… spero che questo non mi faccia perdere una grande ammiratrice come te… kmq ti ringrazio per aver commentato, come sempre in fondo! Baciiii ^_^

 

Certo Sanguccia_chan hai ragione è un po’ prestino, ma qualche commento come buon inizio non porta mai male!  ^___^

 

Inu4ever : contenta? Adesso ho aggiornato finalmente! Aspetto un alto tuo bel commentino su quest’altro cappy! Saluti ps: chissà come pesava la testa a koga ;-)

 

Elena: wow che entusiasmo…e siamo ancora al primo cappy! Ben bene!

 

Feffe : et voilà! Aggiornata di brutto!

 

Come no athenachan altrimenti come poteva somigliarmi nn credi? ;-)

 

 

Bene ragazzi cosa accadrà adesso? Beh questo è…come dire… un capitolo di mezzo! Tanto per accendere i motori alla nuova storia fra la frizzante Kagome e il bell’Inu Yasha! Commentati in molti!

 

Passarono diverse settimane da quel giorno, ma la mia fissa irrefrenabile con Inu Yasha continuava ad andare avanti, anzi giorno dopo giorno cresceva sempre più sovrastando in me il desiderio di vederlo in ogni secondo delle mie giornate. Ormai i miei pensieri erano più popolati e coinvolti dalla sua presenza che da quella di Koga, e che razza di pensieri….non conoscevo un granché di lui, ma il suo solo aspetto e la sua innata simpatia m’hanno conquistato il cuore senza che riuscissi a rendermene conto. E sì, mi sono proprio ritrovata innamorata prima ancora di riuscire a capire come, quando e perché! Sango me lo diceva che forse era solo una cotta passeggera, mi faceva riflettere spesso anche sul fatto di stare messa con Koga, e lui non era da sottovalutare possessivo com’era! però.. sentivo nascere dentro di me la voglia di provare sensazioni nuove, emozioni diverse e Inu Yasha era capacissimo di regalarmele in un solo istante.

 

Quel pomeriggio dovevo vedermi con il mio ragazzo, ma la cosa non mi entusiasmava più di tanto. Sapevo di fare buon viso e cattivo gioco con Koga, però era più forte di me, volevo solo Inu Yasha quella era la più bella, crudele e unica verità che esisteva!

 

Koga…cosa fare con Koga? Come mai mi sono messa con lui? E pensare che prima esisteva soltanto lui nel mio cuore! Ne ero talmente rapita da basare tutta la mia fantasia più sfrenata e i miei desideri più nascosti su di lui… se solo non fosse arrivato Inu Yasha!

Ecco, adesso me ne sto qui in piedi avanti il mio specchio, è da più di dieci minuti che sto ferma a guardare la mia figura riflessa, rimanda l’immagine di una giovane donna bella ed elegante annoiata e incapace di compiere un ragionamento sensato senza che questo non conduca al bel brunetto della casa accanto…..

L’orologio segnava le 19:30, Koga, avrei avuto un appuntamento con lui a momenti.

- Forza e coraggio! – mi dissi afferrando le chiavi di casa. Quella sera avrei chiarito ogni cosa: capire se c’era ancora qualche speranza nella storia fra me e Koga o se quell’adorabile scemo c’aveva messo anche lì il suo zampino.

 

Arrivai con un po’ di anticipo all’appuntamento, il luogo era sempre il solito: il caffè sotto casa mia.

In attesa del mio ormai tramontato principe azzurro, mi sedetti al banco delle bevande chiedendo un’aranciata fresca. Era fine Giugno e si soffriva veramente di un caldo infernale. Il barista non tardò nella sua solita corte quotidiana, era un bel giovincello dai buffo codino castano

- ehilà Kagome, come va? – mi chiese porgendomi il bicchiere ricolmo del liquido giallognolo.

- tutto bene e a te? – risposi mandando giù un sorso.

- gli affari vanno a gonfie vele, anche se ancora le ragazze non si vedono…. -.

- eh eh Miroku un don Giovanni come te che si lamenta di non trovare donne per poter riempire il proprio letto? – dissi maliziosa.

Mi divertii molto in quel momento, era da un po’ che non mi sentivo presa in considerazione in maniera così dolce e divertente, chissà come sarebbe stato con Inu Yasha? Beh, magari magari era completamente diverso da come appariva, forse aveva un suo lato romantico da mostrare alla gente, alla sua tipa…come desideravo poter essere io!

- veramente le mie lenzuola s’intonerebbero alla perfezione con il tuo bel corpicino…. -.

- è gia stato preso… -.

- Da me! – la voce seccata e rude di Koga mi giunse da dietro le spalle. Mi voltai a guardarlo bene in faccia, non ne sapevo il motivo ma era nero!

- oh oh! – sorrise forzatamente Miroku ritornando a lavare i piatti – qual buon vento? -.

- Quante volte ti devo ripetere di lasciarla in pace!? – sbottò rabbioso l’altro mostrando i pugni.

- Suvvia – dissi cercando di calmarlo – conosci questo bel ragazzoccio depravato, sai che farebbe di tutto per poter lasciare magari incinta una donna x notte! -.

- Ehi! Gran bella reputazione, grazie Kagome! – fece il finto offeso il barista.

- non te la prendere! La verità fa sempre male. – poi mi rivolsi a Koga che intanto stava fermo e impaziente avanti a me. Sospirando mi alzai dalla sedia e mi diressi verso di lui per poi prenderlo sotto braccio – noi due non dovevamo uscire? -.

- andiamo! – rispose uscendo dal bar e infilandosi in macchina.

- Auguri! – mi disse Miroku facendomi il segno della croce sulla fronte – e che Dio ti accompagni! -.

- Scemo! – risi raggiungendo l’auto di Koga posteggiata davanti il bar.

Appena misi piede nel mezzo non ebbi nemmeno il tempo di proferir parola che subito quello mi attaccò con una carrellata di accuse che nemmeno io pensavo di aver addosso.

- la devi smettere di fare la civetta con ogni tipo di ragazzo che ti capita sotto! – cominciò – ti ricordo signorinella che tu stai messa con me! -.

- Ma dai… smettila! Lo sai com’è fatto Miroku – sbuffai accendendo lo stereo.

Quello lo spense. – non voglio che tu t’incontri di nuovo con quello li! -.

- che? Ma sei scemo? -.

- Non mi fido di lui! -.

- però potresti anche fidarti di me! E dai smettiamola di litigare… che ne dici? – ribadii stampandogli un bacio sulla guancia. Koga per tutta risposta mi spintonò indietro.

- no! Fino a quando tu non avrai smesso con questo tuo assurdo comportamento! -.

- porca miseria! Quale assurdo comportamento? -.

- hai già un ragazzo non c’è bisogno che vai a cercartene un altro! -.

- ma chi t’ha detto che me ne sto cercando un’altro!? Miroku è il mio migliore amico -.

- stai molto attenta a quello che dici -.

- geloso? -.

- e anche se fosse? -.

- non ne hai motivo -.

- e invece si! -.

- datti una calmata che stiamo dando spettacolo! -.

- al diavolo quelli! – mi urlò indicando la gente curiosa fuori dall’auto - stammi bene a sentire ragazzina tu sei solo MIA! Ficcatelo bene in testa! -.

- e dov’è c’ho scritto che sono di tua proprietà? Sono la tua ragazza ma ciò non significa cha puoi avere un’autorità su di me! -.

- come? -.

- avanti dimmelo! –.

- sei ridicola – e così dicendo uscì fuori sbattendo con foga lo sportello.

Io sospirai arresa, tanto fra un po’ sarebbe tornato a chiedermi di fare pace! Omai lo conoscevo da tempo, litigare era una scusa buona e valida per poter far la pace con mooolta tranquillità dopo.

Suono il suo telefono. Poi di nuovo. Mi sporsi a di chiamarlo ma quel aggeggio tacque. “ sarà stato uno squillo” pensai allungando la mano nella sua giacca e afferrandolo. Andai per vedere chi era e mi sentii ribollire il sangue nelle vene: chi era QUELLA? Controllai anche nelle chiamate ricevute nei giorni passati, era sempre lei! Come si permetteva? Tutta incazzata aprii la portiera della macchina e gli gettai il cel fra le mani urlandogli contro una serie cattiverie che neanche il diavolo in persona se le sarebbe mai sognate la notte! Ero troppo nervosa, scombussolata, sconvolta; come si permetteva quello li a giudicarmi x aver fatto due parole con un ragazzo mentre lui si sentiva da tempo indefinito con una sgualdrina? Come? Se io ero di sua proprietà allora anche lui doveva essere di mie proprietà!

- sei la persona più falsa che possa esistere sulla faccia della terra! – ribadì per l’ennesima volta alzando una mano a volerlo schiaffeggiare.

- no tu lo sei! – quello la parò spingendomi il braccio indietro.

- tu non vai da nessuna parte senza di me – disse minaccioso.

- vogliamo vedere? – gli risposi ancora più incavolata. Con uno strattone riuscii a liberarmi dalla sua presa allontanandomi a grandi passi verso casa ignorando deliberatamente i continui ordini di quello stolto individuo alle mie spalle.

 

Da quella sera non salii più in macchina con lui, lo rifiutavo quando mi chiamava e non accettavo gli inviti che mi mandata tramite gli altri. Poco dopo ci lasciammo e di quella perdita ne soffrii poco e niente. non era per nulla dispiaciuta d’aver perso un tipo come quello,” che se lo prenda un’altra!” mi ripetevo, a me bastavano fino al collo i tipi come Koga, non ne volevo sapere per niente al mondo e poi….c’era Inu Yasha! Nella mia mente esisteva solo ed unicamente lui e visto che finalmente ero libera di potergli correre dietro perché non prendere la palla al balzo ed approfittarne?  

 

Passarono i giorni e i miei piani per la conquista del misterioso amico della porta accanto andavano a gonfie vele, già perché avevo scoperto da Miroku che Inu Yasha abitava proprio a qualche metro da casa mia!

Dopo due lunghe settimane riuscii ad entrare nel gruppo del mio adorato vicino, per così dire, era una banda di teppistelli vent’enni composta più che altro da ragazzi.

Una sera, per mia grande felicità, mi arrivò una telefonata da parte di Sango ove mi annunciava un’uscita di gruppo. Dovevo approfittarne senza esitare! Quasi non dormii la notte pensando a tutto ciò…

 

Sera…L’adrenalina era alle stelle mentre ripassavo per l’ennesima volta il copione che mi ero progettata a casa, me ne stavo stretta alla schiena di Sango sferzando nei soffi del vento delle fresche sere estive. Non dovevo apparire per nulla impacciata e specialmente non dovevo fare figure di merda! Oddio perché sango si era fermata così presto? Era davvero così corta la strada da casa fino alla periferia di Tokyo? Porca miseria com’era il trucco? Non avevo nemmeno controllato se avevo messo a posto la matita. Sango rise osservando quanto fossi tesa, mi strinse una mano sussurrandomi – vai alla grande! -. Non so perché ma la voce della mia amica riusciva sempre a tranquillizzarmi. Presi fiato, drizzai le spalle e piegai le labbra in un sorriso avviandomi al gruppetto di ragazzi riuniti attorno ai propri mezzi, c’erano molte macchine fra cui quella di lui…. E lo vidi, poggiato all’auto immerso nei suoi pensieri: portava un paio di jeans aderenti e una maglietta nera che gli scolpiva alla perfezione il torace e i muscoli delle braccia mentre la frangia corvina gli copriva lo sguardo chino sul cellulare. Lo guardavo e sbavavo contemporaneamente, possibile che un ragazzo fosse così spettacolare? Sango al mio fianco se la rideva alla grande assieme all’altro scemo di Miroku.

- ti stai aspettando – mi sussurrò ad un orecchio lei spingendomi verso il ragazzo dei miei sogni.

Esitante e imbarazzata mi avvicinai a lui, non sapevo che dire e avevo una gran paura di poter sparare una qualche cavolata, timori che sparirono non appena vidi i suoi occhi posarsi su di me! In quel momento infatti la mia mente fu avvolta dal vuoto più totale.

- ciao – mi salutò cordiale.

- ciao! – gli risposi trovando un coraggio chissà da dove preso.

Si prospettava una notte molto lunga.

 

Beh ecco a voi il tanto atteso 2° capitolo! Vi è piaciuto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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