Salve ragazzi! Mi ha fatto piacere che il primo cappy di
questa mia sbandata vi sia piaciuto, certo non è il massimo
ma l’ho mandato giù tutto d’un fiato, senza pensarci 2 volte e ho
pubblicato! Ero così entusiasta…anche se nemmeno io ne
ricordo il motivo adesso…eh eh! Allora passiamo alle
risposte ai vostri commenti:
campo libero!
Kagura_chan:
appena hai letto il mio nome dici? Grazie
mi fa davvero piacere sentirlo dire! Eh come
dici? Sono tornata alla carica? Ovviamente! Vai a leggere curiosona!
Michi88: e già..
chi non ci è passato vero? Io di sicuro si altrimenti
non starei qui a scrivere sta storia… ho un bello stile? grazie
per il complimento!
Ciao carissima mia appena conosciuta fan Dolce Sango 91!
Come va? Bella la sorpresa che ti ho fatto l’altro
giorno eh? Kmq stai tranquilla che c’è anche il tuo
amato miroku in questa ficcy! Ma volevo scrivere una ff basata su inu yasha e kagome come personaggi principali…
spero che questo non mi faccia perdere una grande
ammiratrice come te… kmq ti ringrazio per aver commentato, come sempre in
fondo! Baciiii ^_^
Certo Sanguccia_chan hai
ragione è un po’ prestino, ma qualche commento come buon inizio non porta mai
male! ^___^
Inu4ever : contenta? Adesso ho aggiornato finalmente! Aspetto un alto tuo bel commentino su quest’altro cappy!
Saluti ps: chissà come pesava la testa a koga… ;-)
Elena: wow che entusiasmo…e siamo ancora al primo cappy!
Ben bene!
Feffe : et
voilà! Aggiornata di brutto!
Come no athenachan altrimenti come poteva somigliarmi
nn credi? ;-)
Bene ragazzi cosa accadrà adesso?
Beh questo è…come dire… un capitolo di mezzo! Tanto per accendere i motori alla
nuova storia fra la frizzante Kagome e il bell’Inu
Yasha! Commentati in molti!
Passarono
diverse settimane da quel giorno, ma la mia fissa irrefrenabile con Inu Yasha
continuava ad andare avanti, anzi giorno dopo giorno
cresceva sempre più sovrastando in me il desiderio di vederlo in ogni secondo
delle mie giornate. Ormai i miei pensieri erano più popolati e coinvolti dalla
sua presenza che da quella di Koga, e che razza di pensieri….non conoscevo un
granché di lui, ma il suo solo aspetto e la sua innata simpatia m’hanno conquistato il cuore senza che riuscissi a
rendermene conto. E sì, mi sono proprio ritrovata
innamorata prima ancora di riuscire a capire come, quando e perché! Sango me lo diceva che forse era solo una cotta passeggera, mi
faceva riflettere spesso anche sul fatto di stare messa con Koga, e lui non era
da sottovalutare possessivo com’era! però.. sentivo
nascere dentro di me la voglia di provare sensazioni nuove, emozioni diverse e
Inu Yasha era capacissimo di regalarmele in un solo istante.
Quel
pomeriggio dovevo vedermi con il mio ragazzo, ma la cosa non mi entusiasmava
più di tanto. Sapevo di fare buon viso e cattivo gioco con Koga, però era più
forte di me, volevo solo Inu Yasha quella era la più
bella, crudele e unica verità che esisteva!
Koga…cosa
fare con Koga? Come mai mi sono messa con lui? E
pensare che prima esisteva soltanto lui nel mio cuore! Ne ero
talmente rapita da basare tutta la mia fantasia più sfrenata e i miei desideri
più nascosti su di lui… se solo non fosse arrivato Inu Yasha!
Ecco,
adesso me ne sto qui in piedi avanti il mio specchio, è da più di dieci minuti
che sto ferma a guardare la mia figura riflessa, rimanda l’immagine di una
giovane donna bella ed elegante annoiata e incapace di compiere un ragionamento
sensato senza che questo non conduca al bel brunetto della casa accanto…..
L’orologio
segnava le 19:30, Koga, avrei avuto un appuntamento
con lui a momenti.
- Forza e
coraggio! – mi dissi afferrando le chiavi di casa. Quella sera avrei chiarito
ogni cosa: capire se c’era ancora qualche speranza nella storia fra me e Koga o
se quell’adorabile scemo c’aveva messo anche lì il suo
zampino.
Arrivai
con un po’ di anticipo all’appuntamento, il luogo era
sempre il solito: il caffè sotto casa mia.
In
attesa del mio ormai tramontato principe azzurro, mi sedetti al banco delle
bevande chiedendo un’aranciata fresca. Era fine Giugno e si soffriva veramente
di un caldo infernale. Il barista non tardò nella sua solita corte quotidiana,
era un bel giovincello dai buffo codino castano…
- ehilà
Kagome, come va? – mi chiese porgendomi il bicchiere ricolmo del liquido
giallognolo.
- tutto
bene e a te? – risposi mandando giù un sorso.
- gli
affari vanno a gonfie vele, anche se ancora le ragazze non si vedono…. -.
- eh eh Miroku un don Giovanni come
te che si lamenta di non trovare donne per poter riempire il proprio letto? –
dissi maliziosa.
Mi
divertii molto in quel momento, era da un po’ che non mi sentivo presa in
considerazione in maniera così dolce e divertente, chissà come sarebbe stato
con Inu Yasha? Beh, magari magari
era completamente diverso da come appariva, forse aveva un suo lato romantico
da mostrare alla gente, alla sua tipa…come desideravo poter essere io!
-
veramente le mie lenzuola s’intonerebbero alla perfezione con il tuo bel corpicino…. -.
- è gia stato preso… -.
- Da me! –
la voce seccata e rude di Koga mi giunse da dietro le spalle. Mi voltai a
guardarlo bene in faccia, non ne sapevo il motivo ma
era nero!
- oh oh! – sorrise forzatamente
Miroku ritornando a lavare i piatti – qual buon vento? -.
- Quante volte
ti devo ripetere di lasciarla in pace!? – sbottò
rabbioso l’altro mostrando i pugni.
- Suvvia –
dissi cercando di calmarlo – conosci questo bel
ragazzoccio depravato, sai che farebbe di tutto per poter lasciare magari
incinta una donna x notte! -.
- Ehi!
Gran bella reputazione, grazie Kagome! – fece il finto offeso il barista.
- non te
la prendere! La verità fa sempre male. – poi mi rivolsi a Koga che intanto
stava fermo e impaziente avanti a me. Sospirando mi alzai dalla sedia e mi
diressi verso di lui per poi prenderlo sotto braccio – noi due non dovevamo
uscire? -.
- andiamo!
– rispose uscendo dal bar e infilandosi in macchina.
- Auguri!
– mi disse Miroku facendomi il segno della croce sulla fronte – e che Dio ti accompagni! -.
- Scemo! – risi raggiungendo l’auto di Koga posteggiata davanti il bar.
Appena
misi piede nel mezzo non ebbi nemmeno il tempo di
proferir parola che subito quello mi attaccò con una carrellata di accuse che
nemmeno io pensavo di aver addosso.
- la devi
smettere di fare la civetta con ogni tipo di ragazzo che ti capita sotto! –
cominciò – ti ricordo signorinella
che tu stai messa con me! -.
- Ma dai… smettila! Lo sai com’è fatto Miroku – sbuffai accendendo lo stereo.
Quello lo
spense. – non voglio che tu t’incontri di nuovo con quello li! -.
- che? Ma sei scemo? -.
- Non mi
fido di lui! -.
- però potresti anche fidarti di me! E
dai smettiamola di litigare… che ne dici? – ribadii
stampandogli un bacio sulla guancia. Koga per tutta risposta mi spintonò
indietro.
- no! Fino
a quando tu non avrai smesso con questo tuo assurdo comportamento! -.
- porca
miseria! Quale assurdo comportamento? -.
- hai già
un ragazzo non c’è bisogno che vai a cercartene un
altro! -.
- ma chi t’ha detto che me ne sto cercando un’altro!? Miroku è il mio
migliore amico -.
- stai
molto attenta a quello che dici -.
- geloso?
-.
- e anche se fosse? -.
- non ne
hai motivo -.
- e invece si! -.
- datti
una calmata che stiamo dando spettacolo! -.
- al
diavolo quelli! – mi urlò indicando la gente curiosa fuori
dall’auto - stammi bene a sentire ragazzina tu sei solo MIA! Ficcatelo
bene in testa! -.
- e dov’è c’ho scritto che sono di tua proprietà? Sono la tua ragazza ma ciò non significa cha puoi avere un’autorità su
di me! -.
- come? -.
- avanti
dimmelo! –.
- sei ridicola
– e così dicendo uscì fuori sbattendo con foga lo
sportello.
Io sospirai arresa, tanto fra un po’ sarebbe tornato a
chiedermi di fare pace! Omai lo conoscevo da tempo, litigare
era una scusa buona e valida per poter far la pace con mooolta tranquillità dopo.
Suono il
suo telefono. Poi di nuovo. Mi sporsi a mò di chiamarlo ma quel aggeggio tacque. “ sarà stato uno squillo”
pensai allungando la mano nella sua giacca e afferrandolo. Andai per vedere chi
era e mi sentii ribollire il sangue nelle vene: chi era QUELLA? Controllai
anche nelle chiamate ricevute nei giorni passati, era sempre lei! Come si
permetteva? Tutta incazzata aprii
la portiera della macchina e gli gettai il cel fra le
mani urlandogli contro una serie cattiverie che neanche il diavolo in persona
se le sarebbe mai sognate la notte! Ero troppo nervosa, scombussolata,
sconvolta; come si permetteva quello li a giudicarmi x
aver fatto due parole con un ragazzo mentre lui si sentiva da tempo indefinito
con una sgualdrina? Come? Se io ero di sua proprietà
allora anche lui doveva essere di mie proprietà!
- sei la
persona più falsa che possa esistere sulla faccia
della terra! – ribadì per l’ennesima volta alzando una
mano a volerlo schiaffeggiare.
- no tu lo
sei! – quello la parò spingendomi il braccio indietro.
- tu non vai da nessuna parte senza di me – disse minaccioso.
- vogliamo
vedere? – gli risposi ancora più incavolata. Con uno strattone riuscii a
liberarmi dalla sua presa allontanandomi a grandi passi verso casa ignorando
deliberatamente i continui ordini di quello stolto individuo alle mie spalle.
Da quella
sera non salii più in macchina con lui, lo rifiutavo quando
mi chiamava e non accettavo gli inviti che mi mandata tramite gli altri. Poco
dopo ci lasciammo e di quella perdita ne soffrii poco e niente. non era per nulla dispiaciuta d’aver perso un tipo come
quello,” che se lo prenda un’altra!” mi ripetevo, a me bastavano fino al collo
i tipi come Koga, non ne volevo sapere per niente al mondo e poi….c’era Inu
Yasha! Nella mia mente esisteva solo ed unicamente lui e visto che finalmente ero libera di potergli correre dietro perché non prendere la
palla al balzo ed approfittarne?
Passarono
i giorni e i miei piani per la conquista del misterioso amico della porta
accanto andavano a gonfie vele, già perché avevo scoperto da Miroku che Inu
Yasha abitava proprio a qualche metro da casa mia!
Dopo due
lunghe settimane riuscii ad entrare nel gruppo del mio
adorato vicino, per così dire, era una banda di teppistelli
vent’enni composta più che altro da ragazzi.
Una sera,
per mia grande felicità, mi arrivò una telefonata da
parte di Sango ove mi annunciava un’uscita di gruppo. Dovevo approfittarne
senza esitare! Quasi non dormii la notte pensando a
tutto ciò…
Sera…L’adrenalina
era alle stelle mentre ripassavo per l’ennesima volta
il copione che mi ero progettata a casa, me ne stavo stretta alla schiena di
Sango sferzando nei soffi del vento delle fresche sere estive. Non dovevo
apparire per nulla impacciata e specialmente non
dovevo fare figure di merda! Oddio perché sango si era fermata così presto? Era
davvero così corta la strada da casa fino alla periferia di Tokyo? Porca
miseria com’era il trucco? Non avevo nemmeno controllato se avevo messo a posto
la matita. Sango rise osservando quanto fossi tesa, mi
strinse una mano sussurrandomi – vai alla grande! -. Non so perché ma la voce
della mia amica riusciva sempre a tranquillizzarmi. Presi fiato, drizzai le
spalle e piegai le labbra in un sorriso avviandomi al gruppetto di ragazzi
riuniti attorno ai propri mezzi, c’erano molte macchine fra cui quella di lui….
E lo vidi, poggiato all’auto immerso nei suoi
pensieri: portava un paio di jeans aderenti e una maglietta nera che gli
scolpiva alla perfezione il torace e i muscoli delle braccia mentre la frangia
corvina gli copriva lo sguardo chino sul cellulare. Lo guardavo e sbavavo
contemporaneamente, possibile che un ragazzo fosse così spettacolare? Sango al
mio fianco se la rideva alla grande assieme all’altro scemo di Miroku.
- ti stai aspettando – mi sussurrò ad un orecchio lei spingendomi
verso il ragazzo dei miei sogni.
Esitante e
imbarazzata mi avvicinai a lui, non sapevo che dire e avevo una gran paura di
poter sparare una qualche cavolata, timori che sparirono non appena vidi i suoi
occhi posarsi su di me! In quel momento infatti la mia
mente fu avvolta dal vuoto più totale.
- ciao –
mi salutò cordiale.
- ciao! –
gli risposi trovando un coraggio chissà da dove preso.
Si
prospettava una notte molto lunga.
Beh ecco a voi il tanto atteso 2°
capitolo! Vi è piaciuto?