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Autore: GD_21    04/01/2013    3 recensioni
Julie ha 15 anni e vive a New York. E' stanca della sua solita vita, di dover sempre ripetere ogni giorno le stesse azioni nel corso della giornata...fino a quando nella sua classe arrivano tre nuovi compagni, Billie Joe, Mike e Trè, e la sua vita cambierà completamente...
Questa è la mia seconda fanfict, stavolta è a capitoli, spero vi piaccia C:
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quattro del pomeriggio. Io Billie, Mike e Trè eravamo davanti alla scuola, pronti per andare nel garage della casa di Billie, dove avrei sentito suonare i ragazzi per la prima volta. Ero entusiasta, non vedevo l’ora. Finalmente arrivammo. –Eccoci, ora ti presento il mio garage!- detto questo Billie girò la maniglia della ‘porta’ del garage e la aprì. Rimasi a bocca aperta. C’erano un sacco di attrezzi da giardino e per la macchina, ma le cose che mi hanno colpito di più erano la stupenda chitarra, il meraviglioso basso e la favolosa batteria che c’erano in un angolino del garage. Seppi dire solo un ‘Wow’, ero talmente stupita che la bocca non mi premetteva di dire altro. Mike mi schioccò le dita davanti al viso per farmi riprendere: -Hei, ci sei?- chiese lui. Dopo qualche secondo riuscii a parlare: -Emm…si si ci sono-. –Allora, pronta a sentirci sonare?- disse Trè. –Prontissima!- risposi io con un grande sorriso. –Bene! Allora iniziamo!- disse Billie. Tutti e tre andarono a prepararsi per suonare: Billie si mise al collo la chitarra e pizzicò qualche corda per sentire se la chitarra fosse accordata, Mike fece lo stesso con il basso e Trè si mise seduto sullo sgabellino in attesa che Billie e Mike fossero pronti.
-Bene Julie, ora inizieremo con una canzone che alla gente in California piaceva moltissimo, si chiama 21 Guns- disse Billie. Mi sedetti su un divanetto che era posto davanti a loro, e iniziarono a suonare. Che dire, erano maledettamente bravissimi. Ora capisco perché alla gente della California piacevano. Billie aveva una voce stupenda e suonava benissimo la chitarra, Mike pure, e Trè emanava un’ energia pazzesca mentre suonava la batteria. Rimasi in silenzio ad ascoltare ogni singola parola e ogni singola nota della canzone. Ero sbalordita. La canzone era splendida.
Finita la canzone iniziai ad applaudire e fargli i complimenti, erano stati davvero bravi.
-Allora, che ne pensi? Siamo bravi?- disse Billie sorridendo
-Bravi?! Bravi?! Siete stati fenomenali!- dissi io euforica
-Grazie, siamo contenti di esserti piaciuti!- disse Mike felice
-E la canzone poi?! E’ stupenda! Sia il ritmo, che le parole! L’avete scritta voi?- dissi io contenta
-Bhe, si, in verità l’ha scritta Billie- disse Trè facendo l’occhiolino a Billie
Io guardai Billie con gli occhi che mi brillavano –Wow, sei bravissimo! Mi chiedo come ti vengano in mente queste canzoni così belle!- dissi io. Billie arrossì –Bhe…non lo so come ci riesca, devi trovare l’ispirazione! Comunque…grazie mille!- disse Billie.
-Perché non vi esibite in qualche locale, qui a New York?- dissi io felice. –Bhe...ci piacerebbe moltissimo, ma noi non conosciamo locali in cui potremmo suonare qui, non ci siamo ancora ambientati benissimo…- disse Mike.  –Tranquilli, ve lo trovo io un locale dove suonare, conosco bene i locali qui, e ne so anche qualcuno in cui potreste esibirvi…- dissi io guardando in giro con la faccia pensierosa di chi ha appena avuto una brillante idea. –Perfetto!- disse Trè. – In questo weekend farò delle ricerche in diversi locali, chiedendo la possibilità di  farvi esibire, fidatevi di me, ce la farò!- dissi io alzando un braccio in segno di speranza. –Bene, allora contiamo su di te!- disse Billie facendomi l’occhiolino.
Poco dopo entrò in garage la madre di Billie con in mano un vassoio con quattro bicchieri di aranciata –Billie, vi ho portato qualcosa per fare merenda- disse la madre di Billie. –Grazie mamma!- rispose Billie.  –Ah! Questa deve essere Julie, la ragazza di cui mi hai parlato!- disse la madre di Billie guardandomi. –Billie mi ha parlato tanto di te, aveva ragione, sei proprio una bella ragazza!- disse lei sorridendo. Mike e Trè ridacchiavano di sottofondo. Billie diventò tutto rosso –Ehm…mamma! Ora basta dai, non avevi mica detto che dovevi andare a fare la spesa?!- disse Billie spingendo la madre fuori dal garage. Sua madre uscì ridendo. –Bha, mia mamma…sempre così!- Disse Billie sospirando. –Bhe, se è sempre così un motivo ci sarà…o no, Billie?- disse Trè  ridacchiando maliziosamente. Sembrava che quello fosse l’inizio di un nuovo inseguimento di Trè da parte di Billie. Infatti, non mi sbagliavo. Billie iniziò nuovamente a rincorrere Trè, come se non fosse mai successo in questi ultimi giorni…
Come al solito io e Mike iniziammo a ridere –Adoro vedere Trè inseguito da Billie- disse Mike con tono da sognatore. –Non dirlo a me!- dissi io continuando a ridere –Certo che Trè adora proprio far impazzire Billie eh?- dissi io  -Si è notato?- disse Mike ridendo.  –Povero Billie….- dissi io facendo finta di essere triste ma allo stesso tempo ridendo. Che pomeriggio fantastico.
  
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