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Autore: GreedFan    04/01/2013    3 recensioni
[Red e Toby - Nemiciamici]
I capelli di Red profumavano di grano, e le sue guance erano morbide e sapevano di latte e frutta matura. A Toby piaceva affondare il naso nella pelle morbida tra il collo e la spalla e inspirare a fondo, mentre l’altro ridacchiava e si contorceva con poca convinzione sul materasso di paglia del fienile.
«E smettila, dai. Mi fai il soll- ah ah ah...» rise forte, scuotendo la testa con una corona di innumerevoli pagliuzze incastrate tra i capelli rosso cupo, e Toby si fermò per un secondo ad osservare i suoi occhi verdissimi, lucenti per la gioia.
{Human!AU; scritta per il p0rnfest di fanfic!Italia}
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Io e il fluff siamo compatibili quanto l’alluminio e un forno a microonde, e vi ho detto tutto. Di solito evito accuratamente di scrivere cose anche solo vagamente puccipuccimiaomiao, ma ogni tanto il lato buono di me prende il sopravvento e non riesco ad evitare questa… roba.

Stavolta il prompt è “Human!Red/Human!Toby, ‘Ricordi quando ci tuffavamo nudi nel lago?’”. Cliccate sul bannerino a sinistra per entrare nei magici domini del p0rn… alla prossima!

Roby











Friends.


I capelli di Red profumavano di grano, e le sue guance erano morbide e sapevano di latte e frutta matura. A Toby piaceva affondare il naso nella pelle morbida tra il collo e la spalla e inspirare a fondo, mentre l’altro ridacchiava e si contorceva con poca convinzione sul materasso di paglia del fienile.

«E smettila, dai. Mi fai il soll- ah ah ah...» rise forte, scuotendo la testa con una corona di innumerevoli pagliuzze incastrate tra i capelli rosso cupo, e Toby si fermò per un secondo ad osservare i suoi occhi verdissimi, lucenti per la gioia.

Una morsa di paura e imbarazzo gli strinse lo stomaco, e fu costretto a scacciare dalla testa l’immagine del suo padre adottivo, il vecchio Fiuto, prima di ricominciare a baciare Red; non avrebbe dovuto farlo nessun ragazzo normale avrebbe dovuto, ma la bocca di Red era dolce come il miele e la sua risata sembrava entrargli nella testa e alleggerirla, una specie di magia.

Litigavano così spesso che ogni tanto rischiava di dimenticarlo, ma lo amava.

Lo amava così tanto che non gli importava di essere un invertito.

«Ricordi quando ci tuffavamo nudi nel lago?»

Lui lo ricordava benissimo. Sua madre gli aveva ripetuto cento volte di non avvicinarsi nemmeno al trovatello adottato da quella vecchia pazza della signora Tweed, ma Toby non era riuscito a tenersi lontano da quel ragazzino vivace che conosceva sempre qualche gioco nuovo e lo invitava sempre a nuotare. Forse aveva cominciato a provare qualcosa per lui da quel tempo, quando entrambi erano troppo piccoli per conoscere la corruzione degli adulti e si scambiavano baci timidi al riparo dei cespugli.

«Tu avevi sempre paura di tuffarti». Red sorrise e gli accarezzò il naso, la linea della mascella «Ma poi volevi sempre che ti baciassi, porco!»  

«Perché, pensi che adesso non lo voglia più?»

Lo baciò, spingendosi verso di lui, e Toby sentì l’eco di una risata non sua rimbombargli nella gola. I pantaloni gli stavano già stretti, ma non aveva voglia di interrompere l’istante infinito nel quale la lingua di Red si muoveva a contatto con la sua e i loro cuori battevano quasi all’unisono, uniti nel silenzio del pagliaio.

Poi Red mugolò qualcosa, si staccò.

«Ahio... il vecchio Fiuto mi ha lasciato un bel livido».

«E perché?»

«Mi ha sorpreso a rubare nella sua vigna». Il sorriso di Red si fece sottile, venato di furbizia «Non ha pagato né me né gli altri braccianti questo mese, così ho pensato di prendermi il salario da solo».

Toby sbuffò, infilandogli una mano sotto la maglietta alla ricerca del punto dolente almeno, così disse a se stesso.

«Ti ho già detto che potresti venire a lavorare da me. Come... come giardiniere, la vecchia Tweed dice che sei parecchio bravo».

«Non finirò per diventare la tua mantenuta, Toby. E poi il vecchio Fiuto mi piace... tutto fumo e niente arrosto». Aveva la parlata sgrammaticata dei poveracci e dei neri, ma arrotolava le parole sulla lingua come se recitasse una poesia «E tu devi studiare per andare al college, io ti distrarrei«.

La sua mano dalle dita sottili percorse la stoffa della camicia a quadri di Toby e poi si infilò al di sotto della cintura, ben oltre i boxer. Toby inspirò un rantolo di aria secca e si aggrappò con una mano ai capelli di Red e con l’altra ad una manciata di paglia, mentre la mano cominciava a muoversi con una lentezza estenuante e solleticava le sue voglie più nascoste proprio nel modo che lo faceva impazzire conosceva ogni centimetro di lui, ogni suo nervo, per quanto piccolo e nascosto. Si sentì diventare duro e teso, il viso che scottava come se avesse la febbre, mentre Red continuava a fissarlo con quel suo sorriso vagamente allusivo e stringeva la presa sempre di più, sempre di più.

«Se potessimo vederci così tutti i pomeriggi non avresti più tempo per i tuoi noiosissimi libri». Toby mugolò qualcosa di incomprensibile, lottando per trattenere le grida. Red amava fargli quello, soprattutto quando erano nel fienile, a pochi passi dalla casa padronale, e chiunque avrebbe potuto sentirli.

Si mosse piano, un lento ondeggiare di fianchi che strappò all’altro una risatina e lo fece diventare ancora più paonazzo, mentre il sole splendeva sulla paglia in mille ghirigori dorati e gli uccelli cinguettavano fuori dalla finestra. Non l’avrebbe definita pace, questo no, ma quando una scossa di piacere lo fece rabbrividire dalla testa ai piedi e crollò con la testa sul petto di Red, improvvisamente stanco, Toby pensò che forse quella cosa che gli riempiva la pancia e bruciava in ogni angolo del suo corpo era felicità.

«Ti va un bagno al lago?» La voce di Red era come ovattata, la stoffa della sua camicia ruvida e calda; annuì con poca convinzione, aggrappandosi ai fianchi stretti del ragazzo sotto di lui e inspirandone il profumo.

«Rimaniamo un po’ così, per favore».

«Guarda che ti stai addormentando».

«Non è vero».

Qualche minuto dopo Toby ronfava quietamente; Red, accarezzandogli i capelli, finì per addormentarsi anche lui nel morbido tappeto di paglia.



   
 
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