Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: BeeMe    04/01/2013    2 recensioni
Ginny alzò lo sguardo quando lui le si sedette a fianco, ma non smise di strappare fiori.
Ormai attorno a lei c’era un cerchio colorato, ma sembrava non essersene resa conto.
“Vuoi farne una collana?” aveva sussurrato Neville guardando le dita agili della ragazza iniziare a raccogliere i piccoli fiori che la circondavano.
Lei non gli aveva risposto, ma aveva iniziato ad intrecciare gli steli.
Non lo guardava negli occhi, aveva paura di ciò che lui ci avrebbe letto.
Storia arrivata V al Lumos Contest
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Neville Paciock | Coppie: Ginny/Neville, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Ginny correva fra i fiori, Neville la vedeva bene.

suoi capelli rossi catturavano il sole di maggio e lo riflettevano come se fosse dentro di lei.

Sua madre glielo diceva spesso durante le giornate di pioggia, quando le nuvole oscuravano il giorno: Quel sole che cerchi ce l’hai dentro il cuore, sole di primavera.

Secondo lei il sole di primavera era quello che scaldava i cuori, quello che ti restava dentro.

Neville non capiva quando lei gli parlava così, sembrava quasi che cantasse, e allora sorrideva e la abbracciava.

Perché Neville non voleva che sua madre fosse triste, voleva che splendesse come il sole di primavera.

Ora Ginny rideva mentre lui la ricorreva fra i prati e il sole continuava a splendere su di lei.

O era lei a splendere?

Neville non sapeva dirlo, tutto di Ginny sembrava essere fatto di luce.

Quando lei rideva perfino gli uccelli si zittivano per ascoltarla e ora Neville non sapeva cosa fare per renderla felice.

Voleva che lei gli sorridesse, che smettesse di guardare i fiori per riuscire a parlarle.

Erano cinque anni che la guardava mentre sorrideva ad altre persone, mentre lei si innamorava di altri.

L’anno prima l’aveva invitata al Ballo del Ceppo, ma lei non pensava a lui mentre volteggiava nel suo vestito di raso.

Vedeva Harry riflesso nei suoi occhi, lo vedeva aggirarsi nei pensieri della giovane Weasley.

Ginny ci aveva provato a nascondere i suoi sentimenti, ma Neville la capiva meglio degli altri.

Lui la vedeva per come era veramente.

Sapeva che non sarebbe mai riuscito a conquistarla, che non sarebbe mai riuscito a farle brillare gli occhi così come faceva Harry, ma sapeva anche che questo non l’avrebbe fermato.

Era innamorato, non riusciva a smettere di pensare al suo viso, come se lei fosse la sua ragione di vita.

E lo era.

Neville la guardava mentre giocava coi fiori, come una bambina, ma non trovava il coraggio di avvicinarsi.

Lui era quello goffo, quello imbranato, il classico ragazzo capace di rovinare un bel momento soltanto con una parola.

Eppure quella chioma rossa lo attirava, era il suo faro, una calamita dalla quale Neville non poteva allontanarsi.

Lentamente il ragazzo iniziò ad avvicinarsi, cercando di fare il meno rumore possibile.

Ginny alzò lo sguardo quando lui le si sedette a fianco, ma non smise di strappare fiori.

Ormai attorno a lei c’era un cerchio colorato, ma Ginny sembrava non essersene resa conto.

“Vuoi farne una collana?” aveva sussurrato Neville guardando le dita agili della ragazza iniziare a raccogliere i piccoli fiori che la circondavano.

Lei non gli aveva risposto, ma aveva iniziato ad intrecciare gli steli.

Non lo guardava negli occhi, aveva paura di ciò che lui ci avrebbe letto.

Avrebbe letto amore, troppo amore per restare nascosto dietro una maschera di indifferenza.

Avrebbe letto amore verso un’altra persona e Neville non voleva un’ulteriore conferma.

Ginny era troppo lontana per essere raggiunta da uno come lui, era luce pura e lui non poteva guardarla a lungo senza bruciarsi.

Ma Ginny era bella quanto una stella e Neville si sorprendeva sempre più spesso a cercarla nella folla.

E la vedeva mentre lei cercava qualcun altro.

Qualcosa dentro Neville si spezzava ogni volta che Ginny fissava Harry con così tanto amore che il ragazzo non poteva non accorgersene.

Dopo un po’ Neville aveva capito che era il suo cuore a spezzarsi.

Quanto può sopravvivere un cuore prima di infrangersi del tutto?

Neville non ne era sicuro, ma aveva paura per quella creatura fatta di luce.

La sorte del suo cuore non era importante, quello di Ginny non si sarebbe mai dovuto neanche scheggiare.

Eppure Neville sapeva già che Harry aveva spezzato il cuore della piccola Weasley senza nemmeno rendersene conto.

Ginny non piangeva, ma Neville lo sentiva. Vetri infranti.

Vedeva gli occhi scuri della ragazza riempirsi di dolore ed erano quelli i momenti in cui starle vicino, abbracciarla e sussurrarle parole di conforto, ma lei non glielo permetteva, scompariva nel dormitorio prima che lui potesse anche solo avvicinarsi.

A Ginny Weasley non piaceva che le persone capissero tutto ciò che pensava, le piaceva avere piccoli segreti nascosti dentro di sé, ma aveva capito che  non riusciva a nascondere niente a Neville.

Lui capiva troppo.

In quel momento, però, Ginny non voleva pensare al suo cuore spezzato, voleva solo parlare con un amico.

“Intreccio i fiori, non sono capace di fare le collane.”

Ginny sorrideva mentre parlava e Neville la vide splendere più luminosa.

Erano amici, gli doveva bastare.

“Io so farle, ti insegno se vuoi.”

Un altro sorriso della ragazza lo spinse a prendere fra le mani due fiori e iniziare lentamente ad unirli.

Ginny gli passava le margherite mano a mano che gli servivano e nel frattempo osservava le lunghe dita sottili del ragazzo dare forma ad una bellissima collana bianca e verde.

Quando ebbe finito Neville gliele mise al collo e sorrise.

Era tanto che la giovane Weasley non vedeva un sorriso illuminarli il volto e ne rimase abbagliata.

Anche Neville splendeva, ma non se n’era mai reso conto.

Era come se lo stesso sole di primavera che lui vedeva brillare in lei fosse anche dentro il cuore del ragazzo.

Una voce familiare chiamò Ginny da lontano e il sorriso di Neville si spense.

La rossa si alzò in piedi e lo salutò con un gesto prima di correre da Harry.

Ginny accorreva sempre quando Harry la chiamava, ma lui non sembrava accorgersene.

Quando sentiva il suono della sua voce, Ginny lasciava quello che stava facendo e se andava lasciandosi dietro una lieve ombra di sé.

E Neville restava sempre solo.

Solo con l’ombra di un’essere fatto di luce.

Era in quei momenti che il ragazzo sentiva quel rumore ormai familiare, quello che avrebbe riconosciuto fra mille.

Vetri infranti.

E il suo cuore sembrava non voler mai ricominciare a battere.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: BeeMe