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Autore: Kuji13_musicaddict    23/07/2007    3 recensioni
Una collaborazione inusuale fra tre artisti diversissimi tra loro, un video e la preparazione di un festival metal...cosa attende Ville Valo, Alexi Laiho e Tuomas Holopainen? A voi scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1psyche

- Another One Bites the Dust -

 
 

NOTA IMPORTANTISSIMA!

 
Salve a tutti, siamo Kuji13 e music_addict! Abbiamo deciso di creare un account tutto nostro dove postare le nostre collaborazioni, come potete vedere qui abbiamo messo anche Another One Bites the Dust, in precedenza cominciata assieme ad una terza autrice, Ginny002.

I Cinque capitoli iniziali di questa fanfic rimangono tali, non abbiamo ritenuto carino cambiarli.

Ginny002 è stata estromessa dal seguito di questa storia per il comportamento poco corretto, poco professionale e decisamente immaturo che ha dimostrato verso di noi, oltre che per il totale e assoluto disinteresse nei confronti della storia. Più volte ha detto di non avere abbastanza tempo, dimostrando invece di averne per dedicarsi ad altro. Purtroppo la pazienza ha un limite.

Dal capitolo 6 in poi, Another One Bites the Dust sarà proseguita solo da noi due. Aspettiamo le vostre recensioni!!!

 

 

CAPITOLO UNO:PSYCHE

Psyche era decisamente scazzata: aveva dovuto abbandonare a metà un altro incarico perché il suo capo l’aveva obbligata ad accettare il monitoraggio del nuovo video di Valo, Holopainen e Laiho. Tutto questo perché il suo caro vecchio amico Bam Margera aveva chiesto espressamente di lei. Gliel’avrebbe fatta pagare, lei ci teneva al lavoro che stava facendo, era la prima volta che le veniva affidato un incarico all’estero.
Aspetta solo che ti trovi, Bam, poi ne senti quattro! Ringhiò mentalmente mentre guidava verso la sala d’incisione in cui si doveva incontrare con Bam e i tre musicisti. Parcheggiò la BMW nera nell’ampio parcheggio degli studi di Helsinki e cominciò a salire le scale alla ricerca della sala in questione (la sua claustrofobia le faceva accuratamente evitare gli ascensori, anche a costo di farsi a piedi 2000 gradini). Fortunatamente la trovò subito e spinse la porta per entrare. Ad accoglierla fu proprio lo skater, per sua sfortuna…
-Ciao, Psyche! Quanto tempo!- la salutò con un sorriso giocondo.
La ragazza lo fulminò con gli occhi nocciola, soprattutto per il modo in cui pronunciava il suo nome (all’americana) e che lei detestava –E’ Psiche, non Saichi!! Quante volte te lo devo dire??- sbottò. La sua irritazione nei confronti di Bam Margera non l’aiutava a essere tollerante verso di lui.
Margera sbatté le palpebre, colto alla sprovvista dalla feroce risposta della ragazza –Ok, scusa… Psiche.-
-Ecco, così va meglio.- constatò la cameraman abbandonandosi su una sedia nella saletta audio. –Dove sono tutti?- domandò poi inclinando leggermente la testa di lato e facendo ondeggiare i boccoli castani lunghi fino a metà schiena.
-Pausa caffè…- rispose meccanicamente Bam –Anche se credo sia più giusto definirla pausa birra.-
Psyche sorrise appena, la rabbia cominciava a scemare, come accadeva sempre: non riusciva a rimanere arrabbiata per tanto tempo con dei suoi amici. –Sappi che ho dovuto mollare un incarico all’estero per te! Mi devi come minimo due favori!- disse tuttavia, mantenendo un cipiglio scontroso.
-Due favori addirittura?? E che c’era di tanto importante da fare in America??- sbottò Bam.
-Intanto già per il fatto che fossero gli USA mi devi un favore, e poi stavo filmando un video del tour dei Bon Jovi, mi sembra rilevante!- replicò la ragazza incrociando le braccia.
Bam alzò gli occhi al cielo –Già per il fatto di averti aspettata qui e di aver rinunciato alla birra dovresti detrarmi un favore… e poi, i Bon Jovi?? E ti definisci una metallara??-
-Non offendere! E poi non ho mai detto di essere una metallara!- Bam osservò accigliato l’abbigliamento della ragazza: gilet nero in pelle su una maglietta dello stesso colore con un drago cinese bianco disegnato sul davanti, jeans scuri tenuti su da una cintura a borchie a diamante alla quale lei stessa aveva appeso dei ciondoli d’argento a forma di teschietto, immancabili converse all star nere ai piedi e, dulcis in fundo, monoguanto nero da motociclista alla mano sinistra, tralasciando le varie collanine che portava al collo  –E potevo benissimo starmene da sola per un po’, non ho mica bisogno della balia!-
-A volte sei veramente pedante!- sbuffò Bam con un sorriso –Ma sei anche dannatamente brava con la telecamera e la tua creatività mi tornava utile, quindi accetterò in silenzio le tue polemiche.-
Psyche sorrise soddisfatta –Dannatamente brava, eh? Bene, sì, sono d’accordo!- sogghigno.
-Non ti smentisci mai, Ego-a-3000!- esclamò lo skater tornando a guardare il soffitto –Almeno conoscerai Ville, non sei contenta? Una volta avevi detto che ti piacevano gli HIM.-
-Direi di sì, anche se filmare i Bon Jovi e filmare questi altri tre non è la stessa cosa per me.- gli rispose la ragazza giocherellando con la punta di un boccolo.
Bam la guardò scettico e stava per risponderle quando la porta dello studio si aprì facendo entrare i suoi nuovi clienti seguiti da altri due tizi sconosciuti alla cameraman. Ville e Tuomas stavano discutendo allegramente in suomi, mentre Alexi stava dicendo qualcosa a uno dei due ignoti, probabilmente due tecnici del suono.
-Oh, finalmente! Ce ne avete messo di tempo!- sbuffò Bam afferrando la birra che Ville gli porgeva.
-Bè, mi sembra di averti lasciato in ottima compagnia!- rispose uno dei tecnici alludendo ovviamente alla ragazza che ciondolava in piedi davanti al pannello di controllo dell’audio.
-Bè, ottima solo in certi aspetti…- commentò Bam guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Psyche.
-Parla per te, idiota!- sbottò leggermente offesa infilandosi le mani in tasca.
-Oh oh oh, senti che lingua affilata!- commentò divertito Tuomas –Finalmente una che ti mette in riga!- Bam gli rivolse una smorfia che tentava di fare il verso a una risata.
-Sei la famosa cameraman di cui Bam Bam ci ha tanto parlato?- domandò Ville Valo posando per la prima volta il suo sguardo su di lei. La ragazza sentì lo stomaco stringersi: decisamente dal vivo era ancora meglio che in video o in foto, ma lei non voleva assolutamente fare la figura della bavosa e quindi si ricompose subito.
-Sono felice che almeno Bam mi abbia elogiata prima di strapparmi dagli USA, ciò gli rende salva la vita.- rispose –E comunque sì, sono io.-
I tre finlandesi si guardarono eloquenti: un video con la collaborazione di quei due sarebbe stato l’equivalente che assistere alla III Guerra Mondiale. Ne valeva la pena.
-Potremmo gentilmente sapere il suo nome, signorina?- domandò cortesemente Alexi e Psyche ebbe la vaga impressione che la stesse prendendo in giro per le sue risposte altezzose. Tuttavia rispose con naturalezza, sottolineando bene la pronuncia.
-Psyche è un genio delle telecamere, nonché una ragazza piena di fantasia: ci aiuterà a mettere su il video e sono sicuro che ne verrà fuori una cosa da Oscar!- disse Margera.
-Sì, Bam, credici…- commentò uno dei due tecnici.
-Intanto vediamo di finire di incidere il pezzo entro domani: il festival è alle porte e noi non abbiamo ancora finito.- esclamò Alexi avviandosi verso l’altra parte della sala, quella strettamente adibita alla registrazione.
Psyche osservò i tre musicisti prendere posto ai loro strumenti. Per quella collaborazione avevano praticamente messo su un’altra band con Valo al basso, Holopainen alla tastiera, Laiho alla chitarra e lo sconosciuto con cui stava parlando Alexi alla batteria; a cantare erano sia Alexi che Ville, mischiando quelle due voci così diverse tra loro, ma che in fondo si armonizzavano con efficacia. Il pezzo era stato composto espressamente per il festival del rock finlandese che si sarebbe tenuto nella capitale nel giro di poche settimane, scritto dall’intero terzetto.
-Ho fatto una figura di merda.- mugugnò Psyche tornando a sedersi e guardando il gruppo attraverso il vetro. La canzone le piaceva. –Ho fatto la figura di quella che se la tira e della ragazza scazzata, come sempre!-
Bam le lanciò un’occhiata divertita –Bè, in effetti oggi sei un po’ lunatica, ma non credo che gli altri se ne siano accorti.-
-Non si sono accorti della differenza: per loro sono stronza e amen!- sbottò la cameraman sprofondando ulteriormente nella sedia. Voleva nascondersi e cancellare quell’impressione pessima che aveva dato di sé.
-Ok, ma dovrai lavorarci insieme per un po’, si accorgeranno della differenza, vedrai! Non preoccuparti e comincia a pensare a qualche idea per il video, piuttosto!- replicò Bam tornando a concentrarsi sulla canzone dopo aver dato a Psyche un’amichevole pugno sulla spalla.
Sì, Bam aveva ragione: era meglio concentrarsi sul video.

  
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