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Autore: Kuji13_musicaddict    25/07/2007    0 recensioni
Una collaborazione inusuale fra tre artisti diversissimi tra loro, un video e la preparazione di un festival metal...cosa attende Ville Valo, Alexi Laiho e Tuomas Holopainen? A voi scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo2

Capitolo 2: Meredith

Jeanie allontanò la cornetta del telefono dall’orecchio, mentre un turpiloquio di parolacce, condito da insulti e minacce rischiava di farle saltare entrambi i timpani in un colpo solo. La donna aspettò che la ragazza all’altro capo smettesse di sbraitare, poi riavvicinò cautamente l’apparecchio a sé.
-Cerca di capire Meredith, Kosti è il migliore…-
-SE LO PUO’ SCORDARE!- fu la diplomatica risposta, seguita dal tu-tu-tu, che segnava l’abbandono della conversazione. Jeanie rimise il telefono a posto e sospirò. Si, forse aveva sbagliato a non avvertire l’amica di quel servizio fotografico…ma l’aveva fatto anche per salvare il proprio buon nome.
Qualche minuto dopo, una furia dai capelli rossi spalancò la porta a vetri dell’ufficio e sbatté la borsa sulla sedia, piantando poi le mani sui fianchi.
-Meredith- disse una voce maschile, la ragazza si voltò.
-Guarda chi c’è! Il frega-lavori!- esclamò lei, tornando ad ignorare Kosti e i suoi capelli impomatati, per concentrarsi su Jeanie -sto aspettando, perché non me lo hai detto? Sai da quanto aspetto di poter fare un servizio del genere!-
-Lo so, Dith, mi spiace-
-Non usare quel soprannome! Io voglio quel lavoro, sei mia amica…perché non me ne hai parlato?-
-Perché sei pazza- borbottò Kosti, Meredith lo fulminò con gli occhi castani.
-Io non sono pazza-
-Svitata, fuori di zucca, come vuoi…sei matta, come tutta la tua famiglia-
-Non tirarli in ballo!-
-Adesso basta- intervenne Jeanie, invitò Meredith a sedere ma lei rifiutò, preferendo rimanere in piedi accanto alla sedia vuota.
-Jeanie, sono la tua migliore fotografa…-
-Sei mia amica, non potevo certo raccomandarti così-
-Invece si! Dammi la possibilità di dimostrare cosa so fare…sono brava e mi sono rotta le scatole dei soliti servizi- Jeanie guardò l’amica come a dire che tanto non se la beveva e lei fece spallucce -beh, sono anche dei bei ragazzi- aggiunse guardandosi le unghie.
-Sbrigatevela da soli- decise infine la donna -ma fuori di qui- indicò la porta, Meredith riprese la borsa e precedette Kosti fuori dall’ufficio. Si squadrarono per qualche secondo, prima che lui sorridesse beffardo incamminandosi lungo il corridoio, la rossa gli corse praticamente dietro.
-Voglio quel lavoro-
-Scordatelo-
-Credi forse che non sia professionale?- Meredith si piantò davanti al collega fermandolo con una mano sul petto -stammi bene a sentire, sarò anche pazza ma so fare il mio lavoro! E di certo non ho bisogno di provarci come un viscido lumacone per ottenere quello che voglio…questo perché a differenza tua, sono brava!-
-Ho detto che te lo puoi scordare- lui fece per sorpassarla ma la ragazza non aveva la minima intenzione di cedere.
-Allora ti perseguiterò finché non cederai, ti chiamerò ad ogni ora del giorno e della notte, ti farò diventare matto, saboterò il tuo lavoro e ti farò licenziare-
-Tu non oseresti…-
-Io oserei eccome, lasciami questo lavoro e non mi avrai mai più tra i piedi- Kosti sembrò pensarci sopra, in effetti non avere più una come Meredith Emerson attorno sarebbe stato perfetto, vista la tremenda rivalità che esisteva dai tempi dell’università.
-E va bene- sospirò infine, sconfitto. Pensò che comunque fosse solo un’occasione mancata, di certo non era con quattro foto a degli imbecilli che si poteva raggiungere la notorietà, sarebbe bastato aspettare un’occasione migliore -potresti almeno...- ma Meredith era già sparita in fondo al corridoio, dopo aver investito un cestino della carta straccia, il cui contenuto era ora sparso per terra in bella mostra Quanto la odio…pensò Kosti mettendosi a raccogliere la spazzatura…Dio solo sa quanto la odio.
Meredith invece era raggiante di felicità, avrebbe realizzato uno splendido servizio fotografico…si sarebbe impegnata con tutta se stessa per dimostrare a tutti che aveva davvero del talento. Era stufa delle foto di paesaggi, reportage sulla natura e sugli animali…se avesse fatto un buon lavoro, il suo nome sarebbe uscito dalle pagine dei giornali e magari, risalito dall’ultima file delle “persone che hanno collaborato al progetto” inoltre, era stanca di essere sfruttata e sottopagata per tutta la fatica e l’impegno che ci metteva.
Doveva solo precipitarsi ad Helsinki...

  
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